Ragazzi, sto provando questo coaching online per pianificare i miei pasti vegani, ma non so se ne vale davvero la pena. Il trainer mi segue, mi dà idee, però a volte mi sembra di girare a vuoto con le stesse ricette. Le consulenze sono regolari, ok, ma mi manca un po’ di flessibilità. Qualcuno ha avuto esperienze simili?
Ehi, capisco perfettamente la tua confusione, sai? Anch’io sono in quel loop di voler mangiare sano, vegano, e allo stesso tempo non annoiarmi con le solite ricette. Ho provato un po’ di tutto, coaching online incluso, e ti racconto la mia. All’inizio ero super entusiasta: il coach mi mandava piani dettagliati, liste della spesa, idee carine… ma dopo un mese mi sembrava di mangiare sempre le stesse tre cose, solo cambiate di condimento! Tipo, ok, ceci e zucchine, ma non posso vivere di hummus e verdure grigliate, no?
Quello che ho trovato utile, però, è stato prendere spunto dal coach ma poi metterci del mio. Ad esempio, mi sono messa a sperimentare in cucina con sostituzioni per rendere i piatti più vari. Invece di usare sempre il tofu, prova a giocare con il tempeh marinato (io lo faccio con salsa di soia, aglio e un po’ di sciroppo d’acero, viene una bomba). Oppure, per le verdure, invece di bollirle o grigliarle, le faccio al forno con spezie diverse: cumino, paprika, curry… cambia tutto il sapore! Un’altra cosa che mi ha salvato è stata cercare ispirazione su gruppi di cucina vegana online, tipo su Instagram o Pinterest, dove trovi ricette che magari il tuo coach non ti propone.
Sul discorso flessibilità, ti capisco al 100%. Il mio coach era bravo, ma super rigido: se gli dicevo che volevo provare qualcosa di diverso, mi rispondeva con un “restiamo sul piano”. Alla fine ho mollato il coaching e ho iniziato a pianificare i pasti con un’amica che è anche lei vegana. Ci scambiamo idee, proviamo ricette insieme (anche a distanza, via video!), e questo mi dà più motivazione. Magari potresti provare a coinvolgere qualcuno, anche solo per confrontarti, o chiedere al tuo coach di essere un po’ più aperto a variazioni. Secondo me, se il coaching ti dà una base ma non ti fa sentire “libera” in cucina, forse non è proprio il massimo per te. Tu che ne pensi? Stai sentendo che il problema è più la ripetitività o proprio la struttura del coaching?