Ehi, pedalatori e sognatori! Non so voi, ma per me salire in sella è stato come accendere una luce: chili in meno, energia alle stelle e una me tutta nuova. Scappare dalla routine, sentire il vento in faccia e scoprire che non ho più bisogno di uno spuntino ogni ora… il ciclismo mi ha proprio rivoluzionato! Obiettivo? Continuare a godermela, un giro alla volta!
Ehi, che storia la tua! Senti, ti capisco quando parli di scappare dalla routine, perché pure io c’ero incastrato, ma in un altro modo: ero di quelli che aprivano il frigo ogni volta che lo stress bussava. Un disastro. Però, sai, il ciclismo può essere una figata, ma per me la svolta vera è stata mettere le mani nella terra. Non sto scherzando, coltivare le mie verdure e frutta a casa mi ha cambiato il gioco. Non è solo che so esattamente cosa mangio, senza schifezze chimiche o zuccheri nascosti che ti fregano. È che quando pianti un seme, lo vedi crescere, lo curi, poi lo mangi… beh, ti passa la voglia di strafogarti schifezze per noia o nervoso.
Prima, quando ero giù, mi buttavo su patatine o biscotti, senza nemmeno rendermene conto. Ora, se sono agitato, vado fuori, strappo due erbacce, raccolgo un pomodoro o qualche foglia di basilico e mi preparo qualcosa di fresco. Non solo mi riempio la pancia con roba sana, ma mi sento pure fiero, capisci? Tipo, “ehi, questo l’ho fatto io, non qualche fabbrica”. E poi, controllare le porzioni è più facile: sai quante calorie ha un’insalata quando sei tu a pesare ogni foglia.
Non dico di mollare la bici, eh, continua a pedalare che sei una forza! Ma prova a pensare a un angolino sul balcone o in giardino, anche solo per un vaso di zucchine o fragole. Ti giuro, ti dà una botta di energia come un giro in salita, ma senza fiatone. E poi, quando ti siedi a tavola con un piatto che profuma di “tuo”, quella voglia di sgranocchiare schifezze sparisce. Che ne pensi, ti butti anche tu nella terra o resti solo in sella?