Passo dopo passo: la mia lotta per una vita più sana senza ossessioni

ferran.96

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che sto scrivendo di mattina dopo la mia solita tazza d’acqua! Sono qui a condividere un altro pezzetto del mio percorso, perché credo davvero che valga la pena parlare di come si possa cambiare senza trasformarlo in una guerra contro se stessi. Oggi è il giorno in cui ho deciso di bere più acqua, e non sto parlando di chissà quali litri impossibili, ma di un bicchiere in più rispetto a ieri, magari due se mi ricordo. Sembra poco, lo so, ma per me è un passo che ha senso.
All’inizio pensavo che per perdere peso dovessi fare tutto subito: tagliare ogni grammo di pasta, contare calorie come un matematico e sudare in palestra fino a non sentirmi più le gambe. Ma sapete una cosa? Non funzionava. Mi sentivo stanca, frustrata, e alla fine mollavo. Poi ho capito che non devo correre una maratona il primo giorno, ma posso camminare un po’ di più ogni volta. Così ho iniziato con queste piccole abitudini, una alla volta. Prima ho smesso di bere bibite zuccherate, poi ho aggiunto una passeggiata serale, e ora eccomi qua, con la mia bottiglia d’acqua sempre a portata di mano.
Non fraintendetemi, non è che ignoro cosa mangio. So che i carboidrati sono un argomento caldo, e sì, li tengo d’occhio, ma non li demonizzo. Un piatto di spaghetti al pomodoro non mi farà deragliare, soprattutto se sto costruendo una routine che funziona. Il punto è che sto imparando a non ossessionarmi. Se un giorno mangio un po’ di più, non è la fine del mondo, perché so che domani tornerò a bere la mia acqua e a fare i miei passi.
Il progresso c’è, lento ma vero. I jeans che non mi entravano da mesi ora li chiudo senza trattenere il respiro, e mi sento più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa. Non è una dieta lampo, non è una magia, è solo costanza. E per chi pensa che “piccoli passi” significhi non arrivare mai da nessuna parte, vi dico: provateci. Non si tratta di privarsi di tutto, ma di aggiungere qualcosa di buono ogni giorno. Oggi è l’acqua, domani chissà, magari cinque minuti di stretching. E voi, che passo state facendo oggi?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che sto scrivendo di mattina dopo la mia solita tazza d’acqua! Sono qui a condividere un altro pezzetto del mio percorso, perché credo davvero che valga la pena parlare di come si possa cambiare senza trasformarlo in una guerra contro se stessi. Oggi è il giorno in cui ho deciso di bere più acqua, e non sto parlando di chissà quali litri impossibili, ma di un bicchiere in più rispetto a ieri, magari due se mi ricordo. Sembra poco, lo so, ma per me è un passo che ha senso.
All’inizio pensavo che per perdere peso dovessi fare tutto subito: tagliare ogni grammo di pasta, contare calorie come un matematico e sudare in palestra fino a non sentirmi più le gambe. Ma sapete una cosa? Non funzionava. Mi sentivo stanca, frustrata, e alla fine mollavo. Poi ho capito che non devo correre una maratona il primo giorno, ma posso camminare un po’ di più ogni volta. Così ho iniziato con queste piccole abitudini, una alla volta. Prima ho smesso di bere bibite zuccherate, poi ho aggiunto una passeggiata serale, e ora eccomi qua, con la mia bottiglia d’acqua sempre a portata di mano.
Non fraintendetemi, non è che ignoro cosa mangio. So che i carboidrati sono un argomento caldo, e sì, li tengo d’occhio, ma non li demonizzo. Un piatto di spaghetti al pomodoro non mi farà deragliare, soprattutto se sto costruendo una routine che funziona. Il punto è che sto imparando a non ossessionarmi. Se un giorno mangio un po’ di più, non è la fine del mondo, perché so che domani tornerò a bere la mia acqua e a fare i miei passi.
Il progresso c’è, lento ma vero. I jeans che non mi entravano da mesi ora li chiudo senza trattenere il respiro, e mi sento più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa. Non è una dieta lampo, non è una magia, è solo costanza. E per chi pensa che “piccoli passi” significhi non arrivare mai da nessuna parte, vi dico: provateci. Non si tratta di privarsi di tutto, ma di aggiungere qualcosa di buono ogni giorno. Oggi è l’acqua, domani chissà, magari cinque minuti di stretching. E voi, che passo state facendo oggi?
Buongiorno, o meglio, un saluto veloce mentre cullo il piccolo con una mano e scrivo con l’altra! Il tuo post mi ha colpita, sai? Quel discorso sui piccoli passi e sull’acqua mi ha fatto pensare a quanto spesso ci complichiamo la vita quando vogliamo cambiare. Io sono una mamma in pieno caos da pannolini e notti insonni, e credimi, il tempo per me stessa è un lusso che riesco a ritagliarmi a fatica. Però, leggendoti, mi sono detta: ok, forse non devo stravolgere tutto per sentirmi meglio.

Dopo il parto ho preso un bel po’ di chili, e all’inizio mi sembrava impossibile tornare in forma. Pensavo a diete assurde o a chiudermi in palestra, ma con un neonato? Impossibile. Poi ho iniziato a cambiare prospettiva, proprio come dici tu. Non posso fare un’ora di palestra, ma posso muovermi in casa. E qui entra in gioco il mio “trucco” del momento: ballare! Sì, hai letto bene. Metto una playlist allegra, prendo il bimbo in braccio e balliamo per dieci, quindici minuti. Non è una maratona, ma mi fa sudare, mi diverte e tiene il piccolo occupato. È il mio modo di fare un po’ di cardio senza bisogno di attrezzature o di uscire di casa.

Non fraintendermi, non sono diventata una ballerina professionista, e a volte mi sento ridicola a saltellare in salotto, ma funziona. Il cuore batte, il respiro accelera, e mi sento viva. Non conto calorie, non peso il cibo, ma cerco di muovermi ogni giorno, anche solo per poco. E sai una cosa? Da quando ho iniziato, mi sento meno appesantita, e non parlo solo del corpo. È come se muovermi mi desse una carica mentale, una piccola vittoria in mezzo alla routine.

Ovviamente non è tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui non riesco a fare niente, e il massimo del mio movimento è correre dietro al passeggino. Ma sto imparando a non sentirmi in colpa. Se un giorno salto, pazienza, domani metto la musica e ricomincio. Come te con l’acqua, io punto su queste abitudini minuscole che però fanno la differenza. I jeans? Ancora non mi entrano, ma la zip sale un po’ di più rispetto a un mese fa, e per me è già tanto.

Il tuo post mi ha dato una spinta a continuare, quindi grazie! Oggi il mio passo è semplice: trovare una nuova canzone da aggiungere alla mia playlist da ballo. Magari qualcosa di super ritmato per far divertire anche il piccolo. E tu, che dici, qual è il tuo prossimo passo? E qualcuno di voi ha mai provato a “esercitarsi” con i figli in casa? Raccontate, sono curiosa!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che sto scrivendo di mattina dopo la mia solita tazza d’acqua! Sono qui a condividere un altro pezzetto del mio percorso, perché credo davvero che valga la pena parlare di come si possa cambiare senza trasformarlo in una guerra contro se stessi. Oggi è il giorno in cui ho deciso di bere più acqua, e non sto parlando di chissà quali litri impossibili, ma di un bicchiere in più rispetto a ieri, magari due se mi ricordo. Sembra poco, lo so, ma per me è un passo che ha senso.
All’inizio pensavo che per perdere peso dovessi fare tutto subito: tagliare ogni grammo di pasta, contare calorie come un matematico e sudare in palestra fino a non sentirmi più le gambe. Ma sapete una cosa? Non funzionava. Mi sentivo stanca, frustrata, e alla fine mollavo. Poi ho capito che non devo correre una maratona il primo giorno, ma posso camminare un po’ di più ogni volta. Così ho iniziato con queste piccole abitudini, una alla volta. Prima ho smesso di bere bibite zuccherate, poi ho aggiunto una passeggiata serale, e ora eccomi qua, con la mia bottiglia d’acqua sempre a portata di mano.
Non fraintendetemi, non è che ignoro cosa mangio. So che i carboidrati sono un argomento caldo, e sì, li tengo d’occhio, ma non li demonizzo. Un piatto di spaghetti al pomodoro non mi farà deragliare, soprattutto se sto costruendo una routine che funziona. Il punto è che sto imparando a non ossessionarmi. Se un giorno mangio un po’ di più, non è la fine del mondo, perché so che domani tornerò a bere la mia acqua e a fare i miei passi.
Il progresso c’è, lento ma vero. I jeans che non mi entravano da mesi ora li chiudo senza trattenere il respiro, e mi sento più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa. Non è una dieta lampo, non è una magia, è solo costanza. E per chi pensa che “piccoli passi” significhi non arrivare mai da nessuna parte, vi dico: provateci. Non si tratta di privarsi di tutto, ma di aggiungere qualcosa di buono ogni giorno. Oggi è l’acqua, domani chissà, magari cinque minuti di stretching. E voi, che passo state facendo oggi?
Ehi, che bello leggerti! Il tuo approccio mi piace un sacco, soprattutto quel “piccoli passi” che fa tutta la differenza. Oggi il mio passo è stato aggiungere una sequenza di yoga dinamico alla mia routine. Niente di estremo, solo 15 minuti di flow per scaldarmi, poi un po’ di plank e affondi per dare una spinta al metabolismo. La cosa bella? Mi sento energica senza sentirmi distrutta. Sto anche tenendo d’occhio i miei movimenti con un’app, non per ossessionarmi ma per capire cosa funziona. Tu che dici, proverai un po’ di stretching o qualche flow leggero?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che sto scrivendo di mattina dopo la mia solita tazza d’acqua! Sono qui a condividere un altro pezzetto del mio percorso, perché credo davvero che valga la pena parlare di come si possa cambiare senza trasformarlo in una guerra contro se stessi. Oggi è il giorno in cui ho deciso di bere più acqua, e non sto parlando di chissà quali litri impossibili, ma di un bicchiere in più rispetto a ieri, magari due se mi ricordo. Sembra poco, lo so, ma per me è un passo che ha senso.
All’inizio pensavo che per perdere peso dovessi fare tutto subito: tagliare ogni grammo di pasta, contare calorie come un matematico e sudare in palestra fino a non sentirmi più le gambe. Ma sapete una cosa? Non funzionava. Mi sentivo stanca, frustrata, e alla fine mollavo. Poi ho capito che non devo correre una maratona il primo giorno, ma posso camminare un po’ di più ogni volta. Così ho iniziato con queste piccole abitudini, una alla volta. Prima ho smesso di bere bibite zuccherate, poi ho aggiunto una passeggiata serale, e ora eccomi qua, con la mia bottiglia d’acqua sempre a portata di mano.
Non fraintendetemi, non è che ignoro cosa mangio. So che i carboidrati sono un argomento caldo, e sì, li tengo d’occhio, ma non li demonizzo. Un piatto di spaghetti al pomodoro non mi farà deragliare, soprattutto se sto costruendo una routine che funziona. Il punto è che sto imparando a non ossessionarmi. Se un giorno mangio un po’ di più, non è la fine del mondo, perché so che domani tornerò a bere la mia acqua e a fare i miei passi.
Il progresso c’è, lento ma vero. I jeans che non mi entravano da mesi ora li chiudo senza trattenere il respiro, e mi sento più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa. Non è una dieta lampo, non è una magia, è solo costanza. E per chi pensa che “piccoli passi” significhi non arrivare mai da nessuna parte, vi dico: provateci. Non si tratta di privarsi di tutto, ma di aggiungere qualcosa di buono ogni giorno. Oggi è l’acqua, domani chissà, magari cinque minuti di stretching. E voi, che passo state facendo oggi?
Scusate se mi intrometto nel thread, ma leggendo il tuo post mi sono sentita proprio chiamata in causa! Hai ragione, questi piccoli passi fanno una differenza enorme, e il tuo modo di vedere le cose mi ha fatto ripensare a come sto affrontando il mio percorso. Sono una mamma con due bimbi e un lavoro che mi tiene incollata alla scrivania, quindi capisco bene quanto sia difficile ritagliarsi del tempo per sé. Mi scuso se magari il mio messaggio sembra un po’ caotico, ma vorrei condividere un trucchetto che mi sta aiutando, sperando possa essere utile.

Tra scuola, riunioni e lavatrici, il tempo per muovermi è praticamente inesistente, ma ho trovato un modo per incastrare un po’ di attività fisica senza stravolgere la giornata. La sera, quando i bimbi sono a letto, metto su una playlist allegra e faccio 15-20 minuti di esercizi a casa, tipo movimenti che ricordano un po’ il ballo. Non sono una professionista, eh, e a volte mi sento goffa, ma mi diverto e sudo! È una cosa che posso fare anche se sono stanca, perché non richiede attrezzature o preparazioni complicate. Mi scuso se sembro una che predica, ma davvero, questi momenti mi ricaricano.

Per il mangiare, sto cercando di seguire il tuo esempio con l’acqua. Non sono mai stata brava a bere abbastanza, ma ora tengo una bottiglia sul tavolo della cucina e cerco di finirla entro sera. Non sempre ci riesco, e mi scuso con me stessa quando fallisco, ma piano piano sta diventando un’abitudine. Non punto alla perfezione, solo a fare un po’ meglio ogni giorno. Grazie per avermi ricordato che non serve fare tutto subito. Oggi il mio passo è aggiungere un’insalata a pranzo, domani magari allungo di cinque minuti la mia “sessione di ballo”. Voi come fate a incastrare tutto con una giornata piena?