Paleo e tiroide: come adattare la dieta per stare meglio

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, sto seguendo la paleo da un paio d’anni ormai e devo dire che mi ha aiutato tanto a sentirmi meglio, soprattutto con la mia tiroide che non funziona al top. All’inizio non è stato facile, perché eliminare i cibi processati significa rinunciare a un sacco di comodità, ma con il tempo ho trovato il mio equilibrio. Per chi ha problemi come l’ipotiroidismo, secondo me la chiave è puntare su alimenti ricchi di nutrienti che supportano il metabolismo senza appesantire il corpo. Io, per esempio, ho aumentato il consumo di pesce, come salmone e sgombro, per gli omega-3, e uso tanto olio di cocco per cucinare, che dà energia senza sbalzi.
Un trucco che mi ha salvato? Preparo un “finto porridge” con farina di mandorle, latte di cocco e un po’ di frutti di bosco: è veloce, sazia e non mi fa rimpiangere i cereali. Poi, cerco di tenere sotto controllo lo stress, perché ho notato che influisce tanto su come mi sento, forse più della dieta stessa. Adattare la paleo non è solo questione di cosa mangi, ma di come vivi. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile o ha altri consigli? Mi piacerebbe confrontarmi!
 
Ehi, guarda, ti dico la mia senza troppi giri di parole: la paleo per la tiroide può funzionare, ma non è la bibbia, e il tuo post mi sembra un po’ troppo “tutto rose e fiori”. Io sono uno studente, vivo in dormitorio, ho un budget che è praticamente un’elemosina e il tempo lo conto in minuti. La tua storia del salmone e dell’olio di cocco è carina, ma parliamoci chiaro: chi ha i soldi per comprarsi il salmone ogni settimana? E il latte di cocco non è proprio regalato al supermercato. La paleo è una gran rottura se sei costretto a mangiare sempre le stesse quattro cose perché non puoi permetterti altro.

Io sto provando a seguire qualcosa di simile, ma più che altro per perdere qualche chilo e sentirmi meno gonfio, visto che la tiroide mi sta dando problemi da un po’. Però non mi va di passare la vita a contare nutrienti o a cercare frutti di bosco che costano come un pranzo intero. Il mio trucco? Verdure surgelate, tipo spinaci o broccoli, che costano poco e le butti in padella con un po’ di olio d’oliva e spezie. Poi, per le proteine, uova a volontà: sono economiche, versatili e ti riempiono. Altro che farina di mandorle, che quella è roba da ricchi.

Sul discorso stress sono d’accordo, ma il tuo “tenere sotto controllo” sembra più facile a dirsi che a farsi. Io, per scaricare la tensione, mi sono buttato su allenamenti veloci in camera: tipo 20 minuti di squat, plank e flessioni, usando una sedia o il bordo del letto. Non serve una palestra, e sudo come se fossi in una sauna, che poi dicono aiuti a eliminare tossine e a dare una spinta al metabolismo. Non so se è vero, ma almeno mi sento meno incasinato mentalmente.

Il porridge finto che dici tu non è male come idea, ma io ci metto semi di lino macinati e una mela tagliata a pezzi, che è più economica dei frutti di bosco. E comunque, parliamone: la paleo va bene, ma ogni tanto uno sgarro ci sta, no? Tipo, non so, una patata dolce al forno con un filo d’olio, che non è proprio paleo ma non ti uccide. Tu come fai a non cedere mai? Perché io, con lo studio e tutto il resto, a volte mollo e mi mangio un pezzo di pane, e non mi sento mica in colpa. Dimmi un po’, quali sono i tuoi trucchi per non impazzire con ‘sta dieta? E come fai a permetterti tutta quella roba costosa? Magari hai qualche segreto che a noi studenti squattrinati sfugge.
 
Ciao a tutti, sto seguendo la paleo da un paio d’anni ormai e devo dire che mi ha aiutato tanto a sentirmi meglio, soprattutto con la mia tiroide che non funziona al top. All’inizio non è stato facile, perché eliminare i cibi processati significa rinunciare a un sacco di comodità, ma con il tempo ho trovato il mio equilibrio. Per chi ha problemi come l’ipotiroidismo, secondo me la chiave è puntare su alimenti ricchi di nutrienti che supportano il metabolismo senza appesantire il corpo. Io, per esempio, ho aumentato il consumo di pesce, come salmone e sgombro, per gli omega-3, e uso tanto olio di cocco per cucinare, che dà energia senza sbalzi.
Un trucco che mi ha salvato? Preparo un “finto porridge” con farina di mandorle, latte di cocco e un po’ di frutti di bosco: è veloce, sazia e non mi fa rimpiangere i cereali. Poi, cerco di tenere sotto controllo lo stress, perché ho notato che influisce tanto su come mi sento, forse più della dieta stessa. Adattare la paleo non è solo questione di cosa mangi, ma di come vivi. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile o ha altri consigli? Mi piacerebbe confrontarmi!
Ehi, che bello leggerti! La tua storia con la paleo mi ha fatto proprio pensare. Anche io sono dell’idea che il cibo sia importante, ma non credo sia tutto lì, sai? Tipo, ok il salmone e l’olio di cocco, e quel finto porridge sembra una genialata, però secondo me il vero gioco si fa nella testa. Io sono più per l’approccio senza regole ferree, hai presente? Ascoltare il corpo, mangiare quello che ti chiama senza stare a pesare ogni grammo o dire “questo no, questo sì” come un sergente.

Per la tiroide, capisco bene quanto possa essere una scocciatura, e lo stress che dici è un fattore gigante. Magari più che aggiungere o togliere cose dal piatto, potrebbe essere figo chiederti: “Mi sto dando abbastanza spazio per respirare?”. Io ho notato che quando mollo l’ossessione del controllo, il corpo risponde meglio, tipo che si regola da solo. Non so, forse provare a fidarti di più di quello che senti, invece di incastrarti in una dieta, potrebbe essere un’idea. Tu che ne pensi? Qualcun altro qui la vede così?