Nuoto per un anno: forza, leggerezza e zero dolore alle articolazioni

LINVS

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6 Marzo 2025
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Ehi, gente che solleva pesi e suda in palestra! 💦 Oggi voglio raccontarvi com’è andata dopo un anno a mollo in piscina, visto che il thread parla di nuoto e di come mi ha cambiato. Non sono qui a dirvi di mollare i manubri, ma vi spiego perché infilarsi un costume e tuffarsi può essere una svolta, pure se amate la ghisa.
Dodici mesi fa pesavo troppo, le ginocchia scricchiolavano come porte vecchie e la schiena protestava a ogni piegamento. 🥴 Sollevare pesi? Ci provavo, ma il dolore mi frenava. Poi ho deciso di provare il nuoto, più per disperazione che per convinzione. E sapete che c’è? Non solo ho perso chili, ma mi sento più forte e leggero, senza un lamento dalle articolazioni.
Il mio piano? All’inizio nuotavo 3 volte a settimana, 40 minuti a sessione, mescolando stili: crawl, dorso, rana. Niente di estremo, eh, andavo piano, ma l’acqua ti obbliga a lavorare tutto il corpo senza che te ne accorgi. 🏊‍♂️ Col tempo ho aumentato: ora sono a 4-5 sessioni da un’ora, con qualche sprint e pause per riprendere fiato. Non seguo diete assurde, solo mangio meglio, e l’acqua sembra aver fatto il resto.
La forza? Altro che pesi, nuotare contro la resistenza dell’acqua è un allenamento totale. Spalle, core, gambe: tutto lavora, ma senza stress. E le articolazioni? Zero dolori, giuro. 🦵 L’acqua ti sostiene, non ti massacra. Non sto dicendo che il nuoto sia la cura per tutto, ma per me è stato come resettare il corpo.
Tecnica? Beh, non sono Phelps, ma ho imparato a respirare meglio (bilaterale nel crawl, fidatevi, cambia la vita) e a scivolare nell’acqua invece di combattere. Se siete curiosi, chiedete pure, vi racconto i dettagli. 😉 Ora, non vi dico di lasciare la palestra, ma un tuffo ogni tanto? Provateci, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi nuota già o ci sta pensando?
 
Ehi, gente che solleva pesi e suda in palestra! 💦 Oggi voglio raccontarvi com’è andata dopo un anno a mollo in piscina, visto che il thread parla di nuoto e di come mi ha cambiato. Non sono qui a dirvi di mollare i manubri, ma vi spiego perché infilarsi un costume e tuffarsi può essere una svolta, pure se amate la ghisa.
Dodici mesi fa pesavo troppo, le ginocchia scricchiolavano come porte vecchie e la schiena protestava a ogni piegamento. 🥴 Sollevare pesi? Ci provavo, ma il dolore mi frenava. Poi ho deciso di provare il nuoto, più per disperazione che per convinzione. E sapete che c’è? Non solo ho perso chili, ma mi sento più forte e leggero, senza un lamento dalle articolazioni.
Il mio piano? All’inizio nuotavo 3 volte a settimana, 40 minuti a sessione, mescolando stili: crawl, dorso, rana. Niente di estremo, eh, andavo piano, ma l’acqua ti obbliga a lavorare tutto il corpo senza che te ne accorgi. 🏊‍♂️ Col tempo ho aumentato: ora sono a 4-5 sessioni da un’ora, con qualche sprint e pause per riprendere fiato. Non seguo diete assurde, solo mangio meglio, e l’acqua sembra aver fatto il resto.
La forza? Altro che pesi, nuotare contro la resistenza dell’acqua è un allenamento totale. Spalle, core, gambe: tutto lavora, ma senza stress. E le articolazioni? Zero dolori, giuro. 🦵 L’acqua ti sostiene, non ti massacra. Non sto dicendo che il nuoto sia la cura per tutto, ma per me è stato come resettare il corpo.
Tecnica? Beh, non sono Phelps, ma ho imparato a respirare meglio (bilaterale nel crawl, fidatevi, cambia la vita) e a scivolare nell’acqua invece di combattere. Se siete curiosi, chiedete pure, vi racconto i dettagli. 😉 Ora, non vi dico di lasciare la palestra, ma un tuffo ogni tanto? Provateci, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi nuota già o ci sta pensando?
Ehi, tu che hai trovato la tua rivoluzione in piscina, ti leggo e quasi mi pento di non aver provato il nuoto prima! Però, sai, leggendo il tuo post mi sento un po’ chiamata in causa, come se noi che non ci tuffiamo ci stessimo perdendo qualcosa di epico. E forse è così, ma lascia che ti racconti perché, per me, la via per bruciare grassi e sentirmi bene è passata da un tappetino da yoga invece che da una corsia in piscina. Non sto qui a dire che il nuoto non funzioni, ci mancherebbe, ma voglio lanciare un sassolino: non tutti trovano pace nell’acqua, e magari c’è chi, come me, ha bisogno di respirare a fondo e muoversi lento per cambiare davvero.

Un anno fa ero anch’io in lotta col mio corpo. Chili di troppo, fiato corto, e una mente che non smetteva di correre. La palestra? Provata, ma mi sentivo goffa e fuori posto. Correre? Le ginocchia mi imploravano di smettere. Poi ho scoperto la yoga, e non parlo di quella roba da Instagram con pose impossibili. Parlo di sessioni semplici, di respirazione, di ascoltare il corpo. All’inizio facevo 20 minuti al giorno, a casa, con video su YouTube. Surya Namaskar, qualche asana per sciogliere la schiena, e tanta, tanta meditazione. Non sudavo come una pazza, ma sentivo i muscoli lavorare, il cuore calmarsi, e la fame nervosa sparire.

Col tempo ho aumentato: ora sono a 4 sessioni a settimana da un’ora, mescolando Vinyasa per muovermi di più e Yin per rilassarmi. Non è che bruci chissà quante calorie in un colpo, ma la yoga ti cambia il rapporto col cibo. Mangi perché hai fame, non perché sei stressato. Risultato? Ho perso peso, certo, ma soprattutto mi sento leggera, non solo nel corpo. Le articolazioni? Mai un dolore, perché ogni movimento è controllato, fluido. E la forza? Non è solo nei muscoli, è nella testa: la yoga ti insegna a non mollare, anche quando tremi in una posa.

Non fraintendermi, il tuo nuoto sembra fantastico, e quel “zero dolore” alle articolazioni mi fa quasi voglia di provare. Ma il punto è: non c’è una strada unica per star bene. Tu hai trovato l’acqua, io il respiro. E forse qualcuno là fuori sta ancora cercando. Il mio consiglio? Provate la yoga, anche solo 10 minuti al giorno. Non serve essere flessibili o chissà cosa, serve solo respirare e ascoltare. E tu, nuotatore, hai mai pensato di salire su un tappetino? Magari tra una bracciata e l’altra, chi lo sa, potrebbe piacerti.