Ehi, anime in cerca di leggerezza, vi racconto una cosa. Non so voi, ma io ho sempre avuto un rapporto d’amore-odio con la bilancia. E con la mia testa, pure. Ansia? Una vecchia amica che si presentava senza invito, specie dopo una serata di pizza e quella robaccia frizzante che non nominerò. Poi ho deciso: basta, cambio musica. Non per il bikini, non per gli altri, ma per me. Per il mio cervello, che meritava una pausa.
Ho iniziato piano, mica sono Wonder Woman. Camminate, un po’ di verdure in più, un po’ di schifezze in meno. E sapete che ho notato? Quei chiletti che se ne andavano portavano via pure un pezzo di nebbia mentale. Non sto dicendo che ho risolto tutto, eh, la vita non è una sitcom. Ma quando smetti di sentirti appesantito, dentro e fuori, è come se qualcuno abbassasse il volume delle paranoie. Ho detto ciao a certi pensieri ossessivi, tipo “oddio, e se tutti mi giudicano?”. Spoiler: non gliene frega niente a nessuno.
Il trucco? Non bevo più quella roba che sembra un’esplosione di zucchero in bocca. Acqua, tè, magari un succo fatto in casa se mi sento creativo. E non è solo per i denti o la linea: quella roba mi teneva su di giri, come se avessi un motore inceppato. Ora sono più… come dire, zen? No, non zen, diciamo meno incasinato. Mangio meglio, muovo il sedere, dormo decentemente. E l’ansia? Beh, non è sparita, ma ora è più un bisbiglio che un urlo.
Non vi dirò di fare come me, ognuno ha il suo viaggio. Ma se vi sentite intrappolati in quel loop di pensieri pesanti, provate a mollare qualcosa che vi appesantisce. Magari non è solo il cibo. Magari è una bibita che vi frega il sorriso. Io sto ancora imparando, ma per ora, meno bollicine e più risate. E non è poco.
Ho iniziato piano, mica sono Wonder Woman. Camminate, un po’ di verdure in più, un po’ di schifezze in meno. E sapete che ho notato? Quei chiletti che se ne andavano portavano via pure un pezzo di nebbia mentale. Non sto dicendo che ho risolto tutto, eh, la vita non è una sitcom. Ma quando smetti di sentirti appesantito, dentro e fuori, è come se qualcuno abbassasse il volume delle paranoie. Ho detto ciao a certi pensieri ossessivi, tipo “oddio, e se tutti mi giudicano?”. Spoiler: non gliene frega niente a nessuno.
Il trucco? Non bevo più quella roba che sembra un’esplosione di zucchero in bocca. Acqua, tè, magari un succo fatto in casa se mi sento creativo. E non è solo per i denti o la linea: quella roba mi teneva su di giri, come se avessi un motore inceppato. Ora sono più… come dire, zen? No, non zen, diciamo meno incasinato. Mangio meglio, muovo il sedere, dormo decentemente. E l’ansia? Beh, non è sparita, ma ora è più un bisbiglio che un urlo.
Non vi dirò di fare come me, ognuno ha il suo viaggio. Ma se vi sentite intrappolati in quel loop di pensieri pesanti, provate a mollare qualcosa che vi appesantisce. Magari non è solo il cibo. Magari è una bibita che vi frega il sorriso. Io sto ancora imparando, ma per ora, meno bollicine e più risate. E non è poco.