Mangio pizza e faccio squat: la mia dieta pazza funziona!

6 Marzo 2025
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Ragazzi, ve lo dico subito: la pizza è la mia vita. Non scherzo, ne mangio una intera quasi ogni sera, con la mozzarella che cola e il pomodoro che mi macchia la maglietta. Eppure, guardatemi! Sono sceso di 15 chili negli ultimi mesi e non ho messo piede in palestra nemmeno per sbaglio. Come faccio? Squat. Tanti, tantissimi squat. Mangio la mia pizza, mi alzo dal divano e via, giù e su come un ossesso mentre guardo la TV. Non ho bisogno di diete strane con nomi in inglese o di quelle insalate tristi che sanno di cartone. La mia dieta è questa: pizza e movimento, tutto fatto in casa.
Non vi parlo di contare calorie o di pesare il cibo, perché sinceramente chi ha tempo per queste cose? Io no. Mi sono inventato questo sistema assurdo: finisco la pizza, metto un timer a 15 minuti e faccio squat finché non suona. All’inizio tremavo come una foglia dopo dieci ripetizioni, ora ne faccio cento senza battere ciglio. E non è solo squat, eh! A volte aggiungo qualche piegamento sulle braccia usando il bordo del tavolo della cucina, oppure salto sul posto come se stessi scappando da un cane arrabbiato. L’importante è muoversi, sudare, sentire che il corpo lavora.
La gente mi dice: "Ma non è sano, la pizza è piena di carboidrati, ti rovinerai!" E io rido. Certo, non dico che sia la scienza perfetta, ma guardate i miei jeans: prima non mi entravano nemmeno tirando il fiato, ora li abbottono senza problemi. Non seguo regole, non leggo libri di nutrizione, faccio quello che mi piace e funziona. La bilancia scende, i muscoli si vedono, e io non rinuncio a niente. Provateci anche voi, non serve spendere soldi in palestra o in frullati proteici che sanno di gesso. Basta una pizza e un po’ di voglia di alzarsi. Se ce l’ho fatta io, che ero un divano con le gambe, potete farcela tutti!
 
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Ragazzi, ve lo dico subito: la pizza è la mia vita. Non scherzo, ne mangio una intera quasi ogni sera, con la mozzarella che cola e il pomodoro che mi macchia la maglietta. Eppure, guardatemi! Sono sceso di 15 chili negli ultimi mesi e non ho messo piede in palestra nemmeno per sbaglio. Come faccio? Squat. Tanti, tantissimi squat. Mangio la mia pizza, mi alzo dal divano e via, giù e su come un ossesso mentre guardo la TV. Non ho bisogno di diete strane con nomi in inglese o di quelle insalate tristi che sanno di cartone. La mia dieta è questa: pizza e movimento, tutto fatto in casa.
Non vi parlo di contare calorie o di pesare il cibo, perché sinceramente chi ha tempo per queste cose? Io no. Mi sono inventato questo sistema assurdo: finisco la pizza, metto un timer a 15 minuti e faccio squat finché non suona. All’inizio tremavo come una foglia dopo dieci ripetizioni, ora ne faccio cento senza battere ciglio. E non è solo squat, eh! A volte aggiungo qualche piegamento sulle braccia usando il bordo del tavolo della cucina, oppure salto sul posto come se stessi scappando da un cane arrabbiato. L’importante è muoversi, sudare, sentire che il corpo lavora.
La gente mi dice: "Ma non è sano, la pizza è piena di carboidrati, ti rovinerai!" E io rido. Certo, non dico che sia la scienza perfetta, ma guardate i miei jeans: prima non mi entravano nemmeno tirando il fiato, ora li abbottono senza problemi. Non seguo regole, non leggo libri di nutrizione, faccio quello che mi piace e funziona. La bilancia scende, i muscoli si vedono, e io non rinuncio a niente. Provateci anche voi, non serve spendere soldi in palestra o in frullati proteici che sanno di gesso. Basta una pizza e un po’ di voglia di alzarsi. Se ce l’ho fatta io, che ero un divano con le gambe, potete farcela tutti!
Ciao a tutti, devo proprio dirtelo: la tua storia mi ha fatto ridere e riflettere allo stesso tempo! La pizza come stile di vita e gli squat come redenzione personale? Sei un genio o un pazzo, e forse un po’ tutte e due le cose. Io sono quello fissato con i gadget, sempre con il mio fidato fitness tracker al polso e le app che mi dicono pure quante volte respiro al minuto, quindi il tuo approccio “pizza e via” mi ha colpito dritto in faccia come un pomodoro volante.

Sai, anch’io ho il mio sistema per tenere tutto sotto controllo, ma è un po’ più… tecnologico, diciamo. La mia giornata tipo inizia con le smart scale che mi pesano appena scendo dal letto: non mentono mai, quelle maledette, e mi danno il buongiorno con i numeri nudi e crudi. Poi c’è il tracker che mi conta i passi, il battito cardiaco e persino quanto sudo mentre faccio le mie cosine. Non sono uno da palestra, come te, ma adoro vedere i grafici sul telefono che mi dicono “ehi, stai funzionando!”. La tua pizza mi ispira, però: quasi quasi stasera me ne sparo una e provo il tuo metodo squat davanti alla TV. Altro che serie su Netflix, mi guardo il timer e giù a contare!

Il bello dei miei aggeggi è che mi tengono motivato. Tipo, l’app mi manda notifiche tipo “muoviti, pigro!” se sto troppo fermo, e il tracker vibra quando raggiungo i 10.000 passi. È come avere un allenatore personale che non urla, ma ti rompe le scatole in silenzio. Una volta ho provato a fare squat come te, senza pensarci troppo, e il giorno dopo le gambe mi imploravano pietà… ma il grafico sul telefono era una soddisfazione pura! Ora mi segno tutto: quanto mi muovo, quanto mangio (sì, pure la pizza ci finisce dentro, non giudicatemi), e vedere il peso che scende pian piano mi dà quella spinta in più.

Il tuo “non conto calorie” mi fa invidia, lo ammetto. Io invece sono lì che scansiono i codici a barre delle confezioni con l’app, giusto per sapere se sto esagerando o no. Però hai ragione su una cosa: muoversi è la chiave. Io a volte metto la musica a tutto volume e ballo in salotto come un matto, oppure faccio le scale di casa con il fiatone mentre il tracker mi applaude virtualmente. Non sarà scientifico, ma funziona eccome! La bilancia scende, i vestiti calzano meglio e non mi sento mai a dieta, proprio come te con la tua pizza.

La tua energia è contagiosa, davvero. Mi sa che proverò a mischiare il tuo stile libero con i miei gadget: una bella margherita fumante, 15 minuti di squat cronometrati dal mio orologio smart e poi via, a sudare e ridere di me stesso. Se poi il tracker mi dice che ho bruciato abbastanza, mi sento pure meno in colpa! Grazie per il racconto, mi hai fatto venir voglia di sperimentare. Magari tra un mese ti scrivo e ti dico com’è andata: pizza, squat e tecnologia, un trio che potrebbe conquistare il mondo… o almeno il mio divano!
 
Ehi Grzegorz, la tua storia è una di quelle che ti fanno fermare e pensare: ma davvero si può? Pizza ogni sera e squat come se non ci fosse un domani? Mi hai strappato un sorriso, ma anche un po’ di curiosità. Sono quello che di solito sta zitto nei forum, legge tutto e si fa i suoi pensieri, ma stavolta devo scriverti perché… beh, mi hai ispirato, anche se sono un po’ timido a dirlo.

Io sono il tipo che si è buttato sul nuoto per perdere peso, e non so se è una cosa strana da confessare, ma l’acqua mi ha salvato. Non sono mai stato uno da palestra, mi sento a disagio con tutti quei pesi e specchi ovunque, però in piscina è diverso. Quando sono lì, con l’acqua che mi sostiene, mi sembra di poter fare qualsiasi cosa. La tua pizza mi ha fatto pensare a me: anch’io ho i miei “piatti veloci” che mi fanno felice, tipo una pasta al pomodoro buttata giù in dieci minuti o un’insalata con tonno che preparo senza nemmeno pensarci. Non sono un cuoco, eh, ma qualcosa di semplice che mi riempie lo stomaco e mi lascia il tempo per muovermi.

Il nuoto per me è iniziato per caso. Pesavo troppo, le ginocchia mi facevano male solo a camminare, e il medico mi ha detto: “Prova l’acqua, non stressa le articolazioni”. All’inizio mi vergognavo da morire con il costume, mi sentivo gli occhi di tutti addosso, ma poi ho capito che in piscina ognuno pensa a sé. Facevo due vasche e mi fermavo col fiatone, ma piano piano sono arrivato a farne venti, poi trenta. Ora nuoto tre volte a settimana, e non è solo per il peso: mi sento più leggero anche nella testa. La bilancia scende, certo, ma la cosa bella è che non mi fa più male niente, e le gambe sono più forti di quanto pensassi possibile.

Tu parli di squat davanti alla TV, e io mi immagino in piscina a fare le mie bracciate mentre ascolto la musica con le cuffie impermeabili. Non conto le calorie, come te, perché sinceramente mi annoia. Però mi piace avere i miei rituali: torno a casa dopo la piscina, mi preparo qualcosa di veloce – magari del pollo grigliato con un po’ di verdure, niente di complicato – e mi sento a posto. Non rinuncio a niente, sai? Se voglio una pizza, me la mangio, ma poi so che l’acqua mi aspetta per rimettermi in carreggiata. È un po’ come i tuoi squat: fai quello che ami, ma poi ti muovi e tutto si sistema.

La tua energia mi piace perché non è di quelle che ti fanno sentire in colpa. Io sono uno che si scoraggia facile, se leggo di diete super rigide o di gente che passa ore in palestra mi sento già sconfitto in partenza. Invece tu con la tua pizza e io con la mia piscina… forse abbiamo trovato la nostra strada, no? Ultimamente sto provando anche qualche esercizio in acqua, tipo correre sul posto o fare piccoli salti. Sembra niente, ma dopo cinque minuti sento i muscoli che lavorano, e l’acqua mi tiene su senza farmi male. Magari un giorno provo i tuoi squat, ma per ora resto fedele alle mie bracciate.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto venir voglia di continuare e magari sperimentare qualcosa di nuovo. Non so se avrò mai il coraggio di mangiare pizza ogni sera come te, ma di sicuro la prossima volta che mi preparo un piatto veloce penserò a te e ai tuoi squat. Chissà, magari tra un po’ ti scrivo e ti racconto se ho provato il tuo metodo… per ora continuo a nuotare, a mangiare semplice e a sentirmi un po’ più leggero ogni giorno.
 
Ehi Grzegorz, la tua storia è una di quelle che ti fanno fermare e pensare: ma davvero si può? Pizza ogni sera e squat come se non ci fosse un domani? Mi hai strappato un sorriso, ma anche un po’ di curiosità. Sono quello che di solito sta zitto nei forum, legge tutto e si fa i suoi pensieri, ma stavolta devo scriverti perché… beh, mi hai ispirato, anche se sono un po’ timido a dirlo.

Io sono il tipo che si è buttato sul nuoto per perdere peso, e non so se è una cosa strana da confessare, ma l’acqua mi ha salvato. Non sono mai stato uno da palestra, mi sento a disagio con tutti quei pesi e specchi ovunque, però in piscina è diverso. Quando sono lì, con l’acqua che mi sostiene, mi sembra di poter fare qualsiasi cosa. La tua pizza mi ha fatto pensare a me: anch’io ho i miei “piatti veloci” che mi fanno felice, tipo una pasta al pomodoro buttata giù in dieci minuti o un’insalata con tonno che preparo senza nemmeno pensarci. Non sono un cuoco, eh, ma qualcosa di semplice che mi riempie lo stomaco e mi lascia il tempo per muovermi.

Il nuoto per me è iniziato per caso. Pesavo troppo, le ginocchia mi facevano male solo a camminare, e il medico mi ha detto: “Prova l’acqua, non stressa le articolazioni”. All’inizio mi vergognavo da morire con il costume, mi sentivo gli occhi di tutti addosso, ma poi ho capito che in piscina ognuno pensa a sé. Facevo due vasche e mi fermavo col fiatone, ma piano piano sono arrivato a farne venti, poi trenta. Ora nuoto tre volte a settimana, e non è solo per il peso: mi sento più leggero anche nella testa. La bilancia scende, certo, ma la cosa bella è che non mi fa più male niente, e le gambe sono più forti di quanto pensassi possibile.

Tu parli di squat davanti alla TV, e io mi immagino in piscina a fare le mie bracciate mentre ascolto la musica con le cuffie impermeabili. Non conto le calorie, come te, perché sinceramente mi annoia. Però mi piace avere i miei rituali: torno a casa dopo la piscina, mi preparo qualcosa di veloce – magari del pollo grigliato con un po’ di verdure, niente di complicato – e mi sento a posto. Non rinuncio a niente, sai? Se voglio una pizza, me la mangio, ma poi so che l’acqua mi aspetta per rimettermi in carreggiata. È un po’ come i tuoi squat: fai quello che ami, ma poi ti muovi e tutto si sistema.

La tua energia mi piace perché non è di quelle che ti fanno sentire in colpa. Io sono uno che si scoraggia facile, se leggo di diete super rigide o di gente che passa ore in palestra mi sento già sconfitto in partenza. Invece tu con la tua pizza e io con la mia piscina… forse abbiamo trovato la nostra strada, no? Ultimamente sto provando anche qualche esercizio in acqua, tipo correre sul posto o fare piccoli salti. Sembra niente, ma dopo cinque minuti sento i muscoli che lavorano, e l’acqua mi tiene su senza farmi male. Magari un giorno provo i tuoi squat, ma per ora resto fedele alle mie bracciate.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto venir voglia di continuare e magari sperimentare qualcosa di nuovo. Non so se avrò mai il coraggio di mangiare pizza ogni sera come te, ma di sicuro la prossima volta che mi preparo un piatto veloce penserò a te e ai tuoi squat. Chissà, magari tra un po’ ti scrivo e ti racconto se ho provato il tuo metodo… per ora continuo a nuotare, a mangiare semplice e a sentirmi un po’ più leggero ogni giorno.
Ehi, che bella la tua storia! 😊 Mi ha fatto quasi venir voglia di tuffarmi in piscina con te, anche se ammetto che l’acqua mi spaventa un po’… sono più tipo da divano e telecomando, sai? 😅 Leggerti mi ha tirato su, ma devo dirtelo: io sono in una di quelle fasi in cui mi sento un po’ a terra. La tua energia è contagiosa, ma io e il mio compagno stiamo arrancando con questa cosa del dimagrimento, e non so se stiamo facendo le cose giuste.

Siamo partiti in due, io e lui, con l’idea di darci una mano a vicenda. All’inizio era tutto un “Dai, ce la facciamo!”, ci siamo messi a provare di tutto: camminate serali, insalate a non finire, e sì, anche quei famosi frullati verdi che sembrano la soluzione a tutti i mali. 🥬 Abbiamo comprato un frullatore nuovo, ci siamo messi a mixare spinaci, banane, avocado… sembrava di essere in un programma TV di cucina sana! 😄 Però, dopo un po’, la verità è venuta fuori: non è così facile come sembra. I frullati sono buoni, sì, ma non ti fanno sentire pieno per ore come speri, e dopo un po’ ti ritrovi a sognare una carbonara. 🍝

La cosa bella di farlo insieme è che ci sproniamo. Tipo, se uno dei due vuole mollare e ordinare una pizza (sì, la tua pizza mi ha fatto ridere, Grzegorz! 🍕), l’altro dice: “Ehi, aspetta, facciamo due passi prima”. Oppure ci mettiamo a cucinare insieme, che è diventato il nostro momento. Niente di complicato, eh: magari un po’ di zucchine grigliate, del petto di pollo, o una bowl con quello che c’è in frigo. Però, sai, a volte mi guardo allo specchio e penso: “Ma sta funzionando davvero?”. La bilancia si muove, ma lentissimamente, e io sono una che vuole vedere risultati ieri. 😩

La tua storia in piscina mi ha fatto pensare a noi due che cerchiamo di muoverci di più. Non siamo tipi da palestra neanche noi, ci sentiamo fuori posto tra i pesi e le macchine. Però le camminate ci piacciono, e ultimamente abbiamo iniziato a fare qualche esercizio a casa. Tipo, lui si mette a fare plank e io provo a imitarlo, ma dopo dieci secondi sono già a terra che rido. 😂 Però ci proviamo, e il fatto di essere in due rende tutto meno pesante. Se sono giù, lui mi trascina fuori casa; se lui vuole cedere, io gli ricordo perché abbiamo iniziato. È come un patto: non si molla, almeno non insieme.

I frullati, ti dico, sono ancora nel nostro piano, ma stiamo imparando a usarli meglio. Non come pasto principale, perché altrimenti dopo un’ora sto già cercando biscotti in dispensa. 😅 Ora li prendiamo più come spuntino, magari con un po’ di proteine in polvere per farli più sostanziosi. E poi, come te con la tua piscina, abbiamo i nostri rituali: la mattina ci facciamo il nostro frullato colorato, mettiamo un po’ di musica e sembra di iniziare la giornata con il piede giusto. Non rinunciamo a niente, però, eh! Se c’è una cena fuori o una serata pizza, ce la godiamo e poi torniamo in pista. Come i tuoi squat davanti alla TV, no? 😜

Leggere di te che nuoti e ti senti più leggero mi ha fatto venir voglia di non mollare. Magari non vedrò i risultati domani, ma forse il trucco è proprio questo: trovare qualcosa che ti piace fare e avere qualcuno che ti sta accanto. Io e il mio compagno ci stiamo provando, tra frullati che a volte sembrano più esperimenti scientifici e risate mentre proviamo esercizi che non sappiamo nemmeno fare bene. 😄 Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sentire meno sola in questa battaglia. Continuerò a leggerti, e chissà, magari un giorno ti scrivo che abbiamo trovato il nostro “squat” perfetto… per ora, frullati e camminate, e un po’ di fiducia che ce la faremo. 💪