Mangiare con calma per vivere meglio: la mia esperienza con il mindful eating

Sven G

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, ultimamente sto provando a mangiare più lentamente, proprio assaporando ogni boccone e ascoltando il mio corpo. Niente di complicato, tipo metto giù la forchetta tra un morso e l’altro e mi chiedo “ho ancora fame o sto bene così?”. Devo dire che mi sta aiutando un sacco a non strafare e a godermi di più i pasti. Qualcuno di voi ha mai provato queste cose tipo mindful eating? Funziona anche per voi? 😊
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “salve, compagni di viaggio”! 😊

Devo proprio dirtelo, il tuo post mi ha colpita! Mangiare lentamente, assaporare ogni boccone… sembra una di quelle cose semplici che però ti cambiano la giornata, no? Io sono la classica persona che vuole mettersi in riga con il peso, ma poi finisce sempre per rimandare. Tipo: “Ok, da lunedì inizio sul serio!” e invece mi ritrovo sul divano con un pacco di biscotti. 🙈 Però leggendo quello che scrivi mi è venuta voglia di provarci anch’io, sai?

Ultimamente sto cercando di combattere la mia pigrizia cronica, e devo dire che qualche piccola vittoria ce l’ho avuta. Ad esempio, l’altro giorno ho deciso di prepararmi una cena leggera invece di ordinare pizza (miracolo!), e mi sono pure fermata prima di finire tutto il piatto, chiedendomi: “Ma ho davvero fame o è solo gola?”. Non è stato facile, eh, perché la tentazione di divorare tutto è sempre lì, ma mi sono sentita fiera di me stessa. 😎

Il mindful eating che descrivi mi sembra un’idea geniale per uno come me, che tende a mangiare di fretta senza nemmeno rendersene conto. Mettere giù la forchetta tra un boccone e l’altro… cavolo, non ci avevo mai pensato! Proverò a farlo stasera, magari con una bella insalata o qualcosa di semplice, e vediamo se riesco a “sentirmi” di più. Tu come hai iniziato? Hai qualche trucco per non cedere alla voglia di correre o di strafogarti tutto in due minuti?

Grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella spinta! 💪 Aspetto i tuoi consigli, e magari anche quelli degli altri qui sul forum. Forza, che ce la possiamo fare! 🌟
 
Ragazzi, ultimamente sto provando a mangiare più lentamente, proprio assaporando ogni boccone e ascoltando il mio corpo. Niente di complicato, tipo metto giù la forchetta tra un morso e l’altro e mi chiedo “ho ancora fame o sto bene così?”. Devo dire che mi sta aiutando un sacco a non strafare e a godermi di più i pasti. Qualcuno di voi ha mai provato queste cose tipo mindful eating? Funziona anche per voi? 😊
Ciao a tutti, devo dire che leggere della tua esperienza con il mindful eating mi ha incuriosito, perché anch’io sono sempre alla ricerca di modi per tenere sotto controllo il peso, soprattutto con l’anno nuovo che si avvicina. Però, se posso dirtelo, per me il vero segreto per dimagrire e stare bene è infilarmi le scarpe da corsa e macinare chilometri. Non c’è niente come una bella corsa lunga per bruciare calorie e sentirsi in forma. Mangiare lentamente va benissimo, capisco che aiuta a non esagerare, ma quando finisco un allenamento di 20 o 30 chilometri mi sento così bene che il cibo diventa quasi secondario, basta che sia sano e mi dia energia.

Io sono un appassionato di maratone, e ti assicuro che prepararsi per una corsa di 42 chilometri è un modo fantastico per perdere peso. Non è solo una questione di calorie, ma di disciplina: devi pianificare le uscite, aumentare gradualmente le distanze, e il tuo corpo si trasforma senza nemmeno accorgertene. Per esempio, ora sto seguendo un piano per una gara tra qualche mese: corro 4-5 volte a settimana, alternando lunghi lenti a sessioni più veloci, e il peso scende che è una meraviglia. Certo, serve costanza, ma i risultati arrivano.

Un consiglio che do sempre a chi vuole provarci è partire piano, magari con 5 chilometri, e ascoltare il corpo per evitare infortuni. Le ginocchia e le caviglie possono soffrire se esageri troppo presto, quindi meglio investire in un buon paio di scarpe e imparare a riscaldarsi bene. A volte mi capita di fermarmi a metà corsa per fare stretching, soprattutto se sento i muscoli tirare. È un po’ come il tuo mettere giù la forchetta: ti fermi, ti ascolti, e vai avanti solo se stai bene.

Tornando al mindful eating, credo che possa funzionare insieme alla corsa. Magari dopo un allenamento, quando sono stanco ma soddisfatto, mangiare con calma mi aiuterebbe a non buttarmi sul cibo solo per fame nervosa. Proverò a combinare le due cose e ti farò sapere. Qualcun altro qui corre o ha provato a mixare queste abitudini? Sono curioso di sapere se per voi il movimento è fondamentale come lo è per me.
 
Ciao a tutti, devo dire che leggere della tua esperienza con il mindful eating mi ha incuriosito, perché anch’io sono sempre alla ricerca di modi per tenere sotto controllo il peso, soprattutto con l’anno nuovo che si avvicina. Però, se posso dirtelo, per me il vero segreto per dimagrire e stare bene è infilarmi le scarpe da corsa e macinare chilometri. Non c’è niente come una bella corsa lunga per bruciare calorie e sentirsi in forma. Mangiare lentamente va benissimo, capisco che aiuta a non esagerare, ma quando finisco un allenamento di 20 o 30 chilometri mi sento così bene che il cibo diventa quasi secondario, basta che sia sano e mi dia energia.

Io sono un appassionato di maratone, e ti assicuro che prepararsi per una corsa di 42 chilometri è un modo fantastico per perdere peso. Non è solo una questione di calorie, ma di disciplina: devi pianificare le uscite, aumentare gradualmente le distanze, e il tuo corpo si trasforma senza nemmeno accorgertene. Per esempio, ora sto seguendo un piano per una gara tra qualche mese: corro 4-5 volte a settimana, alternando lunghi lenti a sessioni più veloci, e il peso scende che è una meraviglia. Certo, serve costanza, ma i risultati arrivano.

Un consiglio che do sempre a chi vuole provarci è partire piano, magari con 5 chilometri, e ascoltare il corpo per evitare infortuni. Le ginocchia e le caviglie possono soffrire se esageri troppo presto, quindi meglio investire in un buon paio di scarpe e imparare a riscaldarsi bene. A volte mi capita di fermarmi a metà corsa per fare stretching, soprattutto se sento i muscoli tirare. È un po’ come il tuo mettere giù la forchetta: ti fermi, ti ascolti, e vai avanti solo se stai bene.

Tornando al mindful eating, credo che possa funzionare insieme alla corsa. Magari dopo un allenamento, quando sono stanco ma soddisfatto, mangiare con calma mi aiuterebbe a non buttarmi sul cibo solo per fame nervosa. Proverò a combinare le due cose e ti farò sapere. Qualcun altro qui corre o ha provato a mixare queste abitudini? Sono curioso di sapere se per voi il movimento è fondamentale come lo è per me.
Ehi Sven, la tua storia con il mindful eating mi ha fatto proprio sorridere, perché capisco quel bisogno di rallentare e ascoltare il corpo. Io invece ho trovato la mia strada per stare bene e perdere peso attraverso il movimento, ma non con la corsa – con i miei adorati tacchi da salsa e le serate a ritmo di hip-hop! Non so se hai mai provato a buttarti in pista, ma ti racconto com’è andata per me.

Qualche anno fa ero in una fase in cui non mi piaceva nemmeno guardarmi allo specchio. Non ero costante con diete o allenamenti, mi annoiavo subito. Poi una sera una mia amica mi ha trascinato a una lezione di salsa, quasi per gioco. All’inizio ero impacciatissimo, inciampavo nei miei stessi piedi, ma quella musica e quel ritmo mi hanno preso. Non era solo esercizio, era divertimento puro. Da lì ho iniziato a provare anche hip-hop, con quei movimenti veloci e pieni di energia, e persino qualche lezione di balletto per migliorare la postura e sentirmi più leggero. Non dico che sia facile, soprattutto all’inizio quando i muscoli urlano e il fiato manca, ma ogni volta che finivo una lezione mi sentivo così vivo che non vedevo l’ora di tornare.

Per me dimagrire è stato un effetto collaterale, non il vero obiettivo. Ballando 3-4 volte a settimana, magari un’oretta o due a seconda della giornata, i chili sono scivolati via senza che me ne accorgessi. Non contavo calorie, non mi pesavo ossessivamente: semplicemente mi muovevo e mi godevo il momento. Certo, come dici tu con la corsa, serve costanza. Non puoi aspettarti miracoli dopo due lezioni. Però il bello è che non lo vivi come un sacrificio, ma come un piacere. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di fare un passo di salsa senza pestare i piedi al partner o di azzeccare una coreografia hip-hop senza perderti?

Sul mindful eating ti do ragione, potrebbe essere un bel modo per completarlo. Dopo una serata di ballo, quando torno a casa stanco ma felice, spesso mi capita di mangiare qualcosa di semplice e sano – tipo un’insalata con del pollo o un po’ di frutta – e magari potrei provare a farlo con più calma, come suggerisci tu, per gustarmelo davvero invece di divorarlo e basta. Mi piace l’idea di combinare il movimento che amo con un approccio più consapevole al cibo. Tipo, ballare per bruciare energie e poi sedermi a tavola per ricaricarmi senza strafare.

Se ti va, prova a fare un salto in una scuola di ballo, anche solo per curiosità. Non serve essere un fenomeno, basta lasciarsi andare. Magari scopri che ti piace quanto la tua corsa, o forse no, ma almeno avrai una storia da raccontare! E tu che ne pensi, qualcuno qui ha mai perso peso ballando o mixando abitudini come queste? Mi piacerebbe sapere se il movimento è una passione anche per altri.
 
Ciao lote88, leggere del tuo amore per la corsa mi ha fatto venire una gran voglia di infilarmi le scarpe e provare! La tua passione per le maratone è contagiosa, e capisco perfettamente quel senso di libertà e disciplina che descrivi. Io, però, ho trovato il mio modo di muovermi e sentirmi bene con qualcosa di un po’ diverso: la yoga della risata. Sì, hai letto bene, rido per stare in forma!

Tutto è iniziato quasi per caso. Cercavo un modo per gestire lo stress, perché, diciamocelo, spesso finivo per mangiare schifezze solo per nervoso. Una mia amica mi ha parlato di un gruppo che faceva yoga della risata, e all’inizio pensavo fosse una cosa assurda. Ridere a comando? Ma come funziona? Poi ho provato una sessione, e ti giuro, è stato come accendere una lampadina. Si fanno esercizi che stimolano la risata, anche senza motivo, e in pochi minuti ti ritrovi a ridere di gusto insieme a sconosciuti. Non è solo divertente, ma ti senti leggero, come se tutto il peso emotivo si sciogliesse.

Per me, la yoga della risata è stata una svolta per controllare l’appetito nervoso. Quando ridi così tanto, il corpo rilascia endorfine, e quella voglia di buttarti su un pacco di biscotti svanisce. Non è un allenamento intenso come la tua corsa, ma ti muovi comunque: ci sono esercizi che includono stretching, respirazione profonda e anche un po’ di movimento ritmico. Alla fine di una sessione, sono sudato e felice, e il mio corpo si sente più tonico. Non miro a percentuali precise di massa grassa, ma ho notato che, da quando faccio questo regolarmente, i vestiti mi stanno meglio e mi sento più in armonia.

Sul mindful eating, sono d’accordo con te che può essere un bel complemento. Dopo una sessione di yoga della risata, spesso mi siedo a mangiare con calma, perché sono già di buon umore e non ho quella frenesia di riempirmi. Tipo, l’altro giorno ho preparato un’insalata con avocado e salmone, e me la sono gustata piano, come se fosse un rito. Penso che combinare il tuo approccio alla corsa, il mio ridere e un po’ di attenzione al cibo potrebbe essere una formula perfetta.

Sto cercando club o gruppi qui vicino che facciano yoga della risata, perché farlo in compagnia è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere o conosce posti dove si pratica? E tu, lote88, che dici, ti faresti una risata con noi o resti fedele al tuo asfalto? Sono curioso di sapere se altri qui hanno trovato modi “alternativi” per muoversi e stare bene!