Ehi, guerrieri della bilancia, che il vento della vittoria ci soffi in poppa!

Dyszkin, fratello di lotta, il tuo racconto di ceci, lenticchie e squat rubati in ufficio è una poesia epica da tramandare ai posteri!

Mi hai fatto ridere con quel “tiroide bradipo” e il caffè amaro che sa di penitenza – ti capisco, oh se ti capisco!

Anch’io sono in missione per domare il girovita con due spicci e una tiroide che sembra in sciopero permanente, ma sai che ti dico? La fantasia è il nostro superpotere, e oggi ti porto un trucco che è tipo il colpo di scena di un film d’azione: il potere del respiro e della pancia che si tira dentro come per magia!
Prima di tutto, chapeau per i tuoi trucchetti: gli squat in incognito sono da Oscar, e le lenticchie con spezie rubate alla mamma? Un capolavoro da chef stellato del risparmio!

Io, come te, sono un impiegato incastrato tra sedia e scrivania, con il movimento limitato al tragitto frigo-ufficio. Ma ho trovato un alleato segreto per sentirmi meno “sacco di patate” e più “statua greca in divenire”: il vacuum addominale! No, non è un elettrodomestico, tranquillo!

È un esercizio che fai ovunque, pure mentre fingi di ascoltare il capo in riunione, e che ti fa sentire la pancia piatta come un’autostrada.
Funziona così: inspiri, butti fuori tutta l’aria come se volessi sgonfiarti, e poi tiri la pancia verso la schiena, come se volessi farla baciare alla spina dorsale. Tieni duro per 10-15 secondi, respirando piano, e poi molla. Ripeti 3-4 volte, e bam!

Non solo alleni i muscoli profondi della pancia (quelli che tengono tutto al posto loro), ma ti senti pure più dritto e fiero, tipo un pavone che fa la ruota.

Io lo faccio in pausa caffè, in macchina al semaforo, persino mentre cuocio i miei fagioli borlotti – che, a proposito, sono il mio credo culinario insieme alle tue lenticchie. Li condisco con un po’ di curcuma e pepe, che dicono accenda il metabolismo (o almeno mi fa sentire un alchimista!).
Per non crollare, ho il mio “collagino dei sogni” appeso in cucina: foto di me stesso ai tempi d’oro (quando la pancia non sembrava un salvagente), ritagli di riviste con fisici scolpiti e frasi tipo “Ce la fai, campione!” scritte con il pennarello. Ogni volta che penso di sbranare un pacco di biscotti, guardo quel collage e mi dico: “No, bro, la tua pancia vuole il vacuum, non il cioccolato!”

Funziona, giuro, perché visualizzare il traguardo è come avere un GPS per l’anima. E poi, come te, cammino svelto col ritmo nelle cuffie – l’altro giorno ho fatto 20 minuti con “Eye of the Tiger” e mi sentivo Rocky Balboa!
Un altro trucco scemo ma d’oro: quando la fame mi urla “Mangia tuttooo!”, mi bevo un bicchierone d’acqua con una fettina di limone e faccio 10 respiri profondi, immaginando che ogni respiro mi alleggerisca. È tipo meditazione da pigri, ma mi salva dal saccheggiare la dispensa!

E se proprio voglio strafare, mi butto in un mini-circuito casalingo: 10 squat, 10 piegamenti sulle ginocchia (ché le braccia da T-Rex non aiutano) e 10 secondi di vacuum. Cinque minuti e sono un eroe!
Dyszkin, dimmi tu, che ne pensi di ‘sto vacuum? E voi, compagni di ventri ribelli, che trucchi tirate fuori per non mollare? Siamo tutti qui, con la tiroide in modalità tartaruga e il portafoglio che canta l’inno della miseria – ma insieme possiamo fare scintille!

Condividete le vostre mosse segrete, che la bilancia ci farà l’occhiolino prima o poi… o almeno ci manderà un emoji di approvazione!

Forza, squadra!