Ehi, voi tutti con le vostre insalatine tristi e i frullati verdi che sanno di erba! Io continuo a battervi senza nemmeno toccare una bilancia da cucina. Le mie camminate sono la vera rivoluzione, altro che contare calorie come se fosse un lavoro! Oggi vi racconto come faccio a tenermi in forma senza rinunciare al gusto, perché, diciamocelo, il cibo deve essere piacere, non punizione.
Stamattina, 12 km tra i sentieri del parco vicino casa. Salite, discese, e quel vento fresco che ti fa sentire vivo. Mentre voi eravate lì a pesare 100 grammi di pollo scondito, io mi sono fermato a metà strada e ho tirato fuori dallo zaino il mio pranzo da campioni: un panino integrale con hummus di ceci, pomodori secchi e una manciata di rucola. Semplice, veloce e pieno di sapore. Non serve complicarsi la vita con ricette da chef stellato per mangiare bene. L’hummus me lo preparo da solo: ceci, un po’ di tahina, limone e un pizzico di paprika. Frullo tutto e via, pronto per la settimana. Altro che barrette proteiche che sanno di cartone!
La chiave, amici, non è stare a stecchetto, ma muoversi. Io non conto calorie, non misuro porzioni. Mangio quello che mi va, ma lo brucio camminando. Ieri, per esempio, ho fatto 15 km e mi sono concesso una pasta al pesto fatta in casa. Basilico fresco, pinoli tostati, un filo d’olio buono. Niente sensi di colpa, perché so che domani tornerò sui sentieri e brucerò tutto. E poi, camminare ti apre la mente: ogni passo è un’idea nuova. Tipo ieri, mentre arrancavo su una salita, ho pensato a una cena da provare: pollo marinato con yogurt e spezie, cotto al forno con verdure croccanti. Sano, saporito e perfetto per chi, come me, non ha tempo da perdere in cucina ma vuole godersi la vita.
Voi continuate pure con le vostre diete da coniglio, ma io vi dico: lasciate perdere le privazioni. Prendete un paio di scarpe comode, uscite e camminate. E quando tornate, mangiate qualcosa di buono, non una tristezza in busta. La mia ricetta vincente? 10-15 km al giorno, un piatto che mi fa sorridere e zero paranoie. Provate a starmi dietro, se ci riuscite!
Stamattina, 12 km tra i sentieri del parco vicino casa. Salite, discese, e quel vento fresco che ti fa sentire vivo. Mentre voi eravate lì a pesare 100 grammi di pollo scondito, io mi sono fermato a metà strada e ho tirato fuori dallo zaino il mio pranzo da campioni: un panino integrale con hummus di ceci, pomodori secchi e una manciata di rucola. Semplice, veloce e pieno di sapore. Non serve complicarsi la vita con ricette da chef stellato per mangiare bene. L’hummus me lo preparo da solo: ceci, un po’ di tahina, limone e un pizzico di paprika. Frullo tutto e via, pronto per la settimana. Altro che barrette proteiche che sanno di cartone!
La chiave, amici, non è stare a stecchetto, ma muoversi. Io non conto calorie, non misuro porzioni. Mangio quello che mi va, ma lo brucio camminando. Ieri, per esempio, ho fatto 15 km e mi sono concesso una pasta al pesto fatta in casa. Basilico fresco, pinoli tostati, un filo d’olio buono. Niente sensi di colpa, perché so che domani tornerò sui sentieri e brucerò tutto. E poi, camminare ti apre la mente: ogni passo è un’idea nuova. Tipo ieri, mentre arrancavo su una salita, ho pensato a una cena da provare: pollo marinato con yogurt e spezie, cotto al forno con verdure croccanti. Sano, saporito e perfetto per chi, come me, non ha tempo da perdere in cucina ma vuole godersi la vita.
Voi continuate pure con le vostre diete da coniglio, ma io vi dico: lasciate perdere le privazioni. Prendete un paio di scarpe comode, uscite e camminate. E quando tornate, mangiate qualcosa di buono, non una tristezza in busta. La mia ricetta vincente? 10-15 km al giorno, un piatto che mi fa sorridere e zero paranoie. Provate a starmi dietro, se ci riuscite!