Ragazzi, eccomi qui a buttare giù due righe dopo l’ennesima settimana in cui mi sembra di girare in tondo. Ho iniziato il digiuno intermittente 16/8 da un paio di mesi, e all’inizio sembrava una passeggiata: 16 ore senza mangiare, 8 ore per i pasti, un po’ di disciplina e via. Ma ora? Sono bloccato, e il caffè, che pensavo fosse il mio alleato, sta diventando un problema.
Partiamo dal caffè. Lo so, tutti dicono che aiuta a “sopprimere la fame” durante le ore di digiuno. Io ci ho creduto, e nelle prime settimane mi sono buttato su tazze di caffè nero come se fossi un influencer di fitness. Ma la verità è che il caffè non risolve nulla. Ti dà una botta di energia per un’ora, magari due, ma poi? La fame torna, più forte di prima, e ti ritrovi a fissare il frigo alle 11 di mattina, con ancora 3 ore di digiuno da fare. Senza contare che il caffè mi sta distruggendo il sonno. Prendo l’ultima tazza verso le 14, pensando che sia innocua, ma poi la notte non chiudo occhio. E quando non dormi, la forza di volontà va a farsi benedire. Altro che disciplina.
Il mio errore più grande, però, non è solo il caffè. È che sto usando il 16/8 come una scusa per mangiare male nella finestra alimentare. “Ho digiunato 16 ore, posso permettermi una pizza intera”, mi dico. E invece no. Il digiuno non è una bacchetta magica che cancella le calorie o le scelte sbagliate. Ho perso un paio di chili all’inizio, ma ora sono fermo, e credo sia perché non sto davvero controllando cosa mangio. Pensavo che bastasse “saltare la colazione” per vedere risultati, ma non funziona così. Il corpo non è scemo, e se lo riempi di schifezze nelle 8 ore, non c’è caffè o digiuno che tenga.
Un’altra cosa che mi sta facendo impazzire è l’adattamento sociale. Vivo in Italia, mangiamo sempre in compagnia, e dire “no, sto digiunando” alle 13 mentre tutti sono a tavola è un incubo. La settimana scorsa ho ceduto e ho mangiato un piatto di pasta a pranzo, rompendo il digiuno. Risultato? Mi sono sentito in colpa tutto il giorno e ho mangiato ancora di più la sera per “compensare”. Un disastro.
Insomma, sono demotivato. Il 16/8 sembrava la soluzione, ma ora mi sembra di combattere contro me stesso. Il caffè non è la risposta, e nemmeno il digiuno da solo. Forse devo ripartire da zero, pianificare meglio i pasti, bere più acqua e smetterla di affidarmi alla caffeina per tirare avanti. Qualcuno di voi sta passando per la stessa cosa? Come fate a non mollare?
Partiamo dal caffè. Lo so, tutti dicono che aiuta a “sopprimere la fame” durante le ore di digiuno. Io ci ho creduto, e nelle prime settimane mi sono buttato su tazze di caffè nero come se fossi un influencer di fitness. Ma la verità è che il caffè non risolve nulla. Ti dà una botta di energia per un’ora, magari due, ma poi? La fame torna, più forte di prima, e ti ritrovi a fissare il frigo alle 11 di mattina, con ancora 3 ore di digiuno da fare. Senza contare che il caffè mi sta distruggendo il sonno. Prendo l’ultima tazza verso le 14, pensando che sia innocua, ma poi la notte non chiudo occhio. E quando non dormi, la forza di volontà va a farsi benedire. Altro che disciplina.
Il mio errore più grande, però, non è solo il caffè. È che sto usando il 16/8 come una scusa per mangiare male nella finestra alimentare. “Ho digiunato 16 ore, posso permettermi una pizza intera”, mi dico. E invece no. Il digiuno non è una bacchetta magica che cancella le calorie o le scelte sbagliate. Ho perso un paio di chili all’inizio, ma ora sono fermo, e credo sia perché non sto davvero controllando cosa mangio. Pensavo che bastasse “saltare la colazione” per vedere risultati, ma non funziona così. Il corpo non è scemo, e se lo riempi di schifezze nelle 8 ore, non c’è caffè o digiuno che tenga.
Un’altra cosa che mi sta facendo impazzire è l’adattamento sociale. Vivo in Italia, mangiamo sempre in compagnia, e dire “no, sto digiunando” alle 13 mentre tutti sono a tavola è un incubo. La settimana scorsa ho ceduto e ho mangiato un piatto di pasta a pranzo, rompendo il digiuno. Risultato? Mi sono sentito in colpa tutto il giorno e ho mangiato ancora di più la sera per “compensare”. Un disastro.
Insomma, sono demotivato. Il 16/8 sembrava la soluzione, ma ora mi sembra di combattere contro me stesso. Il caffè non è la risposta, e nemmeno il digiuno da solo. Forse devo ripartire da zero, pianificare meglio i pasti, bere più acqua e smetterla di affidarmi alla caffeina per tirare avanti. Qualcuno di voi sta passando per la stessa cosa? Come fate a non mollare?