Escursioni in montagna: il modo naturale per perdere peso e potenziare la resistenza

UltimaRatio

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6 Marzo 2025
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18
Buonasera a tutti,
mi sono imbattuto in questo thread e non potevo non condividere la mia esperienza. Quando si parla di perdita di peso e integratori, spesso ci dimentichiamo di quanto la natura possa essere una grande alleata. Per me, le escursioni in montagna non sono solo un modo per staccare dalla routine, ma una vera e propria strategia per restare in forma, perdere peso e costruire una resistenza fisica che nessuna palestra mi ha mai dato.
Immaginate: zaino in spalla, sentieri che si snodano tra boschi e cime, il profumo della resina e il suono del vento. Non è solo una questione di calorie bruciate – che, credetemi, sono tante dopo ore di cammino in salita. È il mix di attività aerobica, forza muscolare e, diciamolo, anche una bella dose di serenità mentale che fa la differenza. Una giornata intera di trekking, magari di 6-8 ore, può bruciare tranquillamente tra le 2000 e le 3000 calorie, a seconda dell’intensità e del dislivello. Ma il vero segreto non sta solo nel consumo calorico.
Le escursioni aiutano a regolare l’appetito in modo naturale. Dopo una lunga camminata, il corpo chiede cibo nutriente, non schifezze. Io mi porto sempre dietro frutta secca, barrette fatte in casa con avena e miele, e qualche fettina di bresaola per un apporto proteico leggero ma efficace. Questo mi aiuta a evitare i picchi di fame e a mantenere un bilancio energetico stabile. E parlando di proteine, non serve strafare con integratori in polvere: un’alimentazione bilanciata, con qualche snack proteico durante il trekking, è più che sufficiente per sostenere i muscoli e recuperare dopo lo sforzo.
Un altro aspetto che amo è come il trekking costruisca la resistenza. Non si tratta solo di dimagrire, ma di sentirsi più forti. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore di salita, ma dopo qualche uscita il tuo corpo si adatta: il cuore pompa meglio, i polmoni si aprono, le gambe spingono senza lamentarsi. È un progresso che vedi e senti, e questo ti motiva a continuare. Inoltre, il peso dello zaino (che all’inizio sembra un macigno) diventa un allenamento di forza naturale, lavorando su schiena, spalle e core senza bisogno di manubri.
Per chi vuole integrare il trekking nella propria routine di dimagrimento, il mio consiglio è iniziare piano. Non serve andare subito su cime da 3000 metri. Basta un sentiero collinare vicino casa, 2-3 ore di cammino a buon ritmo. L’importante è la costanza: anche solo un’uscita lunga nel weekend, combinata con passeggiate più brevi in settimana, può fare miracoli. E non sottovalutate l’importanza di un buon paio di scarponi: evitano infortuni e rendono l’esperienza molto più piacevole.
Sul tema integratori, non sono un grande fan di polverine o pillole magiche. Credo che il nostro corpo, se ben nutrito e allenato, sappia fare tutto da solo. Detto questo, a volte porto con me degli elettroliti in compresse per reintegrare i sali minerali dopo una sudorata intensa, soprattutto in estate. Ma per il resto? La montagna, il sole, l’aria fresca e un bel piatto di legumi e verdure quando torno a casa sono il mio “integratore” preferito.
Spero di avervi ispirato a provare un’escursione o due. Se avete domande su come organizzare un trekking o su come adattarlo al vostro percorso di dimagrimento, scrivetemi pure. La natura ha tanto da offrirci, basta fare il primo passo.
Buon cammino!
 
Buonasera a tutti,
mi sono imbattuto in questo thread e non potevo non condividere la mia esperienza. Quando si parla di perdita di peso e integratori, spesso ci dimentichiamo di quanto la natura possa essere una grande alleata. Per me, le escursioni in montagna non sono solo un modo per staccare dalla routine, ma una vera e propria strategia per restare in forma, perdere peso e costruire una resistenza fisica che nessuna palestra mi ha mai dato.
Immaginate: zaino in spalla, sentieri che si snodano tra boschi e cime, il profumo della resina e il suono del vento. Non è solo una questione di calorie bruciate – che, credetemi, sono tante dopo ore di cammino in salita. È il mix di attività aerobica, forza muscolare e, diciamolo, anche una bella dose di serenità mentale che fa la differenza. Una giornata intera di trekking, magari di 6-8 ore, può bruciare tranquillamente tra le 2000 e le 3000 calorie, a seconda dell’intensità e del dislivello. Ma il vero segreto non sta solo nel consumo calorico.
Le escursioni aiutano a regolare l’appetito in modo naturale. Dopo una lunga camminata, il corpo chiede cibo nutriente, non schifezze. Io mi porto sempre dietro frutta secca, barrette fatte in casa con avena e miele, e qualche fettina di bresaola per un apporto proteico leggero ma efficace. Questo mi aiuta a evitare i picchi di fame e a mantenere un bilancio energetico stabile. E parlando di proteine, non serve strafare con integratori in polvere: un’alimentazione bilanciata, con qualche snack proteico durante il trekking, è più che sufficiente per sostenere i muscoli e recuperare dopo lo sforzo.
Un altro aspetto che amo è come il trekking costruisca la resistenza. Non si tratta solo di dimagrire, ma di sentirsi più forti. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore di salita, ma dopo qualche uscita il tuo corpo si adatta: il cuore pompa meglio, i polmoni si aprono, le gambe spingono senza lamentarsi. È un progresso che vedi e senti, e questo ti motiva a continuare. Inoltre, il peso dello zaino (che all’inizio sembra un macigno) diventa un allenamento di forza naturale, lavorando su schiena, spalle e core senza bisogno di manubri.
Per chi vuole integrare il trekking nella propria routine di dimagrimento, il mio consiglio è iniziare piano. Non serve andare subito su cime da 3000 metri. Basta un sentiero collinare vicino casa, 2-3 ore di cammino a buon ritmo. L’importante è la costanza: anche solo un’uscita lunga nel weekend, combinata con passeggiate più brevi in settimana, può fare miracoli. E non sottovalutate l’importanza di un buon paio di scarponi: evitano infortuni e rendono l’esperienza molto più piacevole.
Sul tema integratori, non sono un grande fan di polverine o pillole magiche. Credo che il nostro corpo, se ben nutrito e allenato, sappia fare tutto da solo. Detto questo, a volte porto con me degli elettroliti in compresse per reintegrare i sali minerali dopo una sudorata intensa, soprattutto in estate. Ma per il resto? La montagna, il sole, l’aria fresca e un bel piatto di legumi e verdure quando torno a casa sono il mio “integratore” preferito.
Spero di avervi ispirato a provare un’escursione o due. Se avete domande su come organizzare un trekking o su come adattarlo al vostro percorso di dimagrimento, scrivetemi pure. La natura ha tanto da offrirci, basta fare il primo passo.
Buon cammino!
 
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Buonasera a tutti,
mi sono imbattuto in questo thread e non potevo non condividere la mia esperienza. Quando si parla di perdita di peso e integratori, spesso ci dimentichiamo di quanto la natura possa essere una grande alleata. Per me, le escursioni in montagna non sono solo un modo per staccare dalla routine, ma una vera e propria strategia per restare in forma, perdere peso e costruire una resistenza fisica che nessuna palestra mi ha mai dato.
Immaginate: zaino in spalla, sentieri che si snodano tra boschi e cime, il profumo della resina e il suono del vento. Non è solo una questione di calorie bruciate – che, credetemi, sono tante dopo ore di cammino in salita. È il mix di attività aerobica, forza muscolare e, diciamolo, anche una bella dose di serenità mentale che fa la differenza. Una giornata intera di trekking, magari di 6-8 ore, può bruciare tranquillamente tra le 2000 e le 3000 calorie, a seconda dell’intensità e del dislivello. Ma il vero segreto non sta solo nel consumo calorico.
Le escursioni aiutano a regolare l’appetito in modo naturale. Dopo una lunga camminata, il corpo chiede cibo nutriente, non schifezze. Io mi porto sempre dietro frutta secca, barrette fatte in casa con avena e miele, e qualche fettina di bresaola per un apporto proteico leggero ma efficace. Questo mi aiuta a evitare i picchi di fame e a mantenere un bilancio energetico stabile. E parlando di proteine, non serve strafare con integratori in polvere: un’alimentazione bilanciata, con qualche snack proteico durante il trekking, è più che sufficiente per sostenere i muscoli e recuperare dopo lo sforzo.
Un altro aspetto che amo è come il trekking costruisca la resistenza. Non si tratta solo di dimagrire, ma di sentirsi più forti. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore di salita, ma dopo qualche uscita il tuo corpo si adatta: il cuore pompa meglio, i polmoni si aprono, le gambe spingono senza lamentarsi. È un progresso che vedi e senti, e questo ti motiva a continuare. Inoltre, il peso dello zaino (che all’inizio sembra un macigno) diventa un allenamento di forza naturale, lavorando su schiena, spalle e core senza bisogno di manubri.
Per chi vuole integrare il trekking nella propria routine di dimagrimento, il mio consiglio è iniziare piano. Non serve andare subito su cime da 3000 metri. Basta un sentiero collinare vicino casa, 2-3 ore di cammino a buon ritmo. L’importante è la costanza: anche solo un’uscita lunga nel weekend, combinata con passeggiate più brevi in settimana, può fare miracoli. E non sottovalutate l’importanza di un buon paio di scarponi: evitano infortuni e rendono l’esperienza molto più piacevole.
Sul tema integratori, non sono un grande fan di polverine o pillole magiche. Credo che il nostro corpo, se ben nutrito e allenato, sappia fare tutto da solo. Detto questo, a volte porto con me degli elettroliti in compresse per reintegrare i sali minerali dopo una sudorata intensa, soprattutto in estate. Ma per il resto? La montagna, il sole, l’aria fresca e un bel piatto di legumi e verdure quando torno a casa sono il mio “integratore” preferito.
Spero di avervi ispirato a provare un’escursione o due. Se avete domande su come organizzare un trekking o su come adattarlo al vostro percorso di dimagrimento, scrivetemi pure. La natura ha tanto da offrirci, basta fare il primo passo.
Buon cammino!
Ciao a tutti,

leggo con entusiasmo questo thread e non posso fare a meno di intervenire per condividere un approccio un po’ diverso, ma che per me sta funzionando alla grande nel mio percorso di dimagrimento: la yoga della risata. So che può sembrare insolito in un discorso su escursioni in montagna e strategie fisiche, ma credo che il benessere mentale sia una chiave fondamentale per perdere peso in modo sostenibile, e vorrei raccontarvi come questa pratica mi sta aiutando.

La yoga della risata non è solo un momento di svago, ma una tecnica che combina esercizi di respirazione profonda, tipici dello yoga, con risate indotte che, vi assicuro, diventano genuine in pochi minuti. La scienza dietro è interessante: ridere, anche se in modo “forzato” all’inizio, stimola la produzione di endorfine e riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E qui entra in gioco il legame con il dimagrimento. Lo stress è spesso una delle cause principali dell’over eating emotivo, quel momento in cui ti ritrovi a divorare un pacchetto di biscotti senza nemmeno accorgertene. Da quando pratico yoga della risata, ho notato che la mia fame nervosa è diminuita drasticamente. Mi sento più sereno, più in controllo, e questo mi aiuta a fare scelte alimentari più consapevoli, senza bisogno di diete rigide o restrizioni estreme.

Dal punto di vista fisico, non sottovalutiamo l’impatto. Una sessione di yoga della risata di 30-40 minuti può bruciare tra le 100 e le 200 calorie, a seconda dell’intensità, perché coinvolge diaframma, muscoli addominali e persino il sistema cardiovascolare. Non è come un’escursione in montagna, certo, ma è un’attività che si può fare ovunque, anche a casa o in un parco, senza bisogno di attrezzature o preparazione. Inoltre, la respirazione profonda migliora l’ossigenazione del corpo, il che supporta il metabolismo e dà una bella spinta di energia. Io la integro con camminate leggere o, quando posso, con uscite in natura come quelle che hai descritto, perché credo che il mix di attività fisica e benessere mentale sia la formula vincente.

Un altro aspetto che mi piace è l’effetto sulla motivazione. Ridere in gruppo crea un senso di connessione e leggerezza che mi spinge a voler prendermi cura di me stesso. Dopo una sessione, mi sento carico e più propenso a mangiare qualcosa di sano, come una bowl di verdure e legumi, piuttosto che cedere a voglie poco salutari. E, a proposito di alimentazione, concordo con te sul fatto che non servano integratori complicati: una dieta equilibrata, con frutta, verdura e proteine magre, è più che sufficiente per sostenere il corpo, soprattutto se lo stress è sotto controllo.

Sto cercando gruppi o club di yoga della risata nella mia zona, perché praticare in comunità amplifica i benefici. Se qualcuno di voi conosce realtà simili in Italia, magari associazioni o centri che organizzano sessioni, mi piacerebbe avere qualche consiglio. Ho trovato qualche evento online, ma l’esperienza dal vivo è tutta un’altra cosa. Inoltre, se qualcuno vuole provare, ci sono video gratuiti su piattaforme come YouTube per iniziare da casa: basta seguire una guida e lasciarsi andare, anche se all’inizio può sembrare strano ridere senza motivo!

Tornando al tuo post, mi ha colpito il tuo entusiasmo per il trekking e il modo in cui sottolinei l’importanza della natura. Credo che yoga della risata e escursioni in montagna possano essere complementari: una ti aiuta a liberare la mente e a gestire lo stress, l’altra ti connette con il corpo e l’ambiente. Entrambe, alla fine, ci insegnano ad ascoltare noi stessi e a trovare un equilibrio che va oltre il semplice conteggio delle calorie.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai fatto venir voglia di organizzare un’escursione questo weekend! Se avete suggerimenti su gruppi di yoga della risata o volete scambiare idee su come integrare mente e corpo nel dimagrimento, scrivetemi.

Buon percorso a tutti!
 
Ciao a tutti,

leggo con entusiasmo questo thread e non posso fare a meno di intervenire per condividere un approccio un po’ diverso, ma che per me sta funzionando alla grande nel mio percorso di dimagrimento: la yoga della risata. So che può sembrare insolito in un discorso su escursioni in montagna e strategie fisiche, ma credo che il benessere mentale sia una chiave fondamentale per perdere peso in modo sostenibile, e vorrei raccontarvi come questa pratica mi sta aiutando.

La yoga della risata non è solo un momento di svago, ma una tecnica che combina esercizi di respirazione profonda, tipici dello yoga, con risate indotte che, vi assicuro, diventano genuine in pochi minuti. La scienza dietro è interessante: ridere, anche se in modo “forzato” all’inizio, stimola la produzione di endorfine e riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E qui entra in gioco il legame con il dimagrimento. Lo stress è spesso una delle cause principali dell’over eating emotivo, quel momento in cui ti ritrovi a divorare un pacchetto di biscotti senza nemmeno accorgertene. Da quando pratico yoga della risata, ho notato che la mia fame nervosa è diminuita drasticamente. Mi sento più sereno, più in controllo, e questo mi aiuta a fare scelte alimentari più consapevoli, senza bisogno di diete rigide o restrizioni estreme.

Dal punto di vista fisico, non sottovalutiamo l’impatto. Una sessione di yoga della risata di 30-40 minuti può bruciare tra le 100 e le 200 calorie, a seconda dell’intensità, perché coinvolge diaframma, muscoli addominali e persino il sistema cardiovascolare. Non è come un’escursione in montagna, certo, ma è un’attività che si può fare ovunque, anche a casa o in un parco, senza bisogno di attrezzature o preparazione. Inoltre, la respirazione profonda migliora l’ossigenazione del corpo, il che supporta il metabolismo e dà una bella spinta di energia. Io la integro con camminate leggere o, quando posso, con uscite in natura come quelle che hai descritto, perché credo che il mix di attività fisica e benessere mentale sia la formula vincente.

Un altro aspetto che mi piace è l’effetto sulla motivazione. Ridere in gruppo crea un senso di connessione e leggerezza che mi spinge a voler prendermi cura di me stesso. Dopo una sessione, mi sento carico e più propenso a mangiare qualcosa di sano, come una bowl di verdure e legumi, piuttosto che cedere a voglie poco salutari. E, a proposito di alimentazione, concordo con te sul fatto che non servano integratori complicati: una dieta equilibrata, con frutta, verdura e proteine magre, è più che sufficiente per sostenere il corpo, soprattutto se lo stress è sotto controllo.

Sto cercando gruppi o club di yoga della risata nella mia zona, perché praticare in comunità amplifica i benefici. Se qualcuno di voi conosce realtà simili in Italia, magari associazioni o centri che organizzano sessioni, mi piacerebbe avere qualche consiglio. Ho trovato qualche evento online, ma l’esperienza dal vivo è tutta un’altra cosa. Inoltre, se qualcuno vuole provare, ci sono video gratuiti su piattaforme come YouTube per iniziare da casa: basta seguire una guida e lasciarsi andare, anche se all’inizio può sembrare strano ridere senza motivo!

Tornando al tuo post, mi ha colpito il tuo entusiasmo per il trekking e il modo in cui sottolinei l’importanza della natura. Credo che yoga della risata e escursioni in montagna possano essere complementari: una ti aiuta a liberare la mente e a gestire lo stress, l’altra ti connette con il corpo e l’ambiente. Entrambe, alla fine, ci insegnano ad ascoltare noi stessi e a trovare un equilibrio che va oltre il semplice conteggio delle calorie.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai fatto venir voglia di organizzare un’escursione questo weekend! Se avete suggerimenti su gruppi di yoga della risata o volete scambiare idee su come integrare mente e corpo nel dimagrimento, scrivetemi.

Buon percorso a tutti!
Ehi, che bella energia in questo thread!

Devo dire, UltimaRatio, che il tuo racconto mi ha fatto quasi sentire il profumo dei boschi e il peso dello zaino sulle spalle. Le escursioni in montagna sono fantastiche, e il modo in cui descrivi il loro impatto sul corpo e sulla mente è davvero motivante. Però, visto che hai aperto il discorso su come la natura e l’attività fisica possano aiutarci a stare meglio, vorrei condividere la mia esperienza, che è un po’ diversa a causa di alcune limitazioni di salute, ma che forse può ispirare chi, come me, deve muoversi con cautela.

Ho il diabete di tipo 2 e qualche problema alle articolazioni, quindi le attività ad alto impatto come il trekking su sentieri ripidi non sono sempre alla mia portata. I miei medici mi hanno sempre detto: “Muoviti, ma senza esagerare, e trova qualcosa che ti faccia stare bene anche mentalmente”. Così, dopo qualche tentativo, ho scoperto il nuoto come alleato principale nel mio percorso di dimagrimento. Non parlo di nuotate da atleta olimpico, ma di sessioni tranquille in piscina, che per me sono diventate una sorta di meditazione in movimento.

Il nuoto è fantastico perché è a basso impatto: non stressa le articolazioni, ma lavora su tutto il corpo. Una sessione di 45 minuti, magari alternando stili diversi o anche solo galleggiando e facendo qualche lunghezza a ritmo lento, può bruciare tra le 300 e le 500 calorie, a seconda dell’intensità. Ma il vero vantaggio, per me, è come mi aiuta a gestire il diabete. L’attività fisica regolare, come il nuoto, migliora la sensibilità all’insulina, e ho notato che i miei valori di glucosio nel sangue sono più stabili da quando lo pratico con costanza. Inoltre, l’acqua ha un effetto rilassante pazzesco: esco dalla piscina con la mente leggera, come se avessi lasciato in acqua tutte le preoccupazioni.

Un altro aspetto che mi piace è che il nuoto non mi fa venire quella fame feroce che a volte arriva dopo un’attività più intensa. Dopo una sessione, mi basta uno spuntino leggero, tipo uno yogurt greco con qualche fettina di mela o una manciata di mandorle, per sentirmi sazio e soddisfatto. Questo mi aiuta a evitare quei momenti in cui, per fame o stanchezza, finisco per mangiare qualcosa di poco sano. La mia nutrizionista mi ha consigliato di puntare su pasti bilanciati, con tante verdure, proteine magre e carboidrati integrali, e il nuoto sembra “guidarmi” naturalmente verso scelte alimentari più consapevoli, proprio come tu dicevi per il trekking.

Per chi, come me, ha limitazioni fisiche, il nuoto può essere un punto di partenza perfetto. Non serve essere esperti: anche solo camminare in acqua o fare esercizi di acquagym può fare una grande differenza. Io ho iniziato con sessioni di 20 minuti, due volte a settimana, e ora sono arrivato a un’ora, tre volte a settimana, senza mai sentirmi troppo affaticato. E poi, c’è qualcosa di liberatorio nell’essere in acqua: ti senti leggero, non solo fisicamente ma anche emotivamente.

Detto questo, il tuo post mi ha fatto riflettere su come potrei integrare un po’ di natura nel mio percorso. Magari non una salita in montagna, ma una passeggiata leggera vicino a un lago o in un parco, per combinare il contatto con la natura con il mio bisogno di attività soft. Mi piace l’idea di portare con me uno snack sano, come la tua bresaola o della frutta secca, per godermi il momento senza sensi di colpa. E sono d’accordo con te sugli integratori: anch’io preferisco affidarmi a un’alimentazione naturale e, al massimo, a un po’ di magnesio o potassio se sento i muscoli stanchi dopo una nuotata lunga.

Un consiglio che mi sento di dare a chi legge è di parlare sempre con un medico o un nutrizionista prima di buttarsi in una nuova attività, soprattutto se si hanno problemi di salute. Per me, il dialogo con il mio diabetologo è stato fondamentale per trovare il giusto equilibrio tra movimento, alimentazione e gestione del diabete. E poi, trovare un’attività che ti piace davvero è la chiave: il nuoto per me è diventato un appuntamento con me stesso, un momento di cura che va oltre il semplice dimagrimento.

Grazie, UltimaRatio, per aver condiviso la tua passione per il trekking. Mi hai fatto venir voglia di esplorare qualche sentiero facile nella mia zona, magari con un gruppo di camminatori tranquilli. Se qualcuno ha consigli su attività a basso impatto da fare in natura o su come gestire il diabete durante l’esercizio, mi piacerebbe leggere le vostre esperienze. E chissà, magari un giorno ci incontriamo su un sentiero o in piscina!

Buon movimento a tutti!