Dimagrire con il cuore: il mio percorso con allenamenti funzionali a casa

manaoooowe

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6 Marzo 2025
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Ehi, anime in movimento!
Mi sono imbattuto in questo thread e non ho potuto fare a meno di fermarmi a scrivere. Leggere del tuo percorso mi ha fatto ripensare al mio, e volevo condividere un pezzo di ciò che mi ha portato a sentirmi più leggero, non solo nel corpo, ma anche nell’anima. Gli allenamenti funzionali a casa sono stati la mia ancora di salvezza, e spero che quello che racconto possa ispirare qualcuno o magari dare un’idea nuova.
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando guardarmi allo specchio era diventato un peso. Non era solo una questione di chili, ma di come mi sentivo: stanco, spento, come se il mio corpo non fosse più mio. Ho provato diete, ma mi lasciavano frustrato. Poi un giorno, per caso, ho visto un video su YouTube di esercizi con il peso del corpo. Niente attrezzi complicati, niente palestra, solo io e il pavimento di casa. È scattato qualcosa. Ho pensato: “Se non ora, quando?”
Ho iniziato con poco, perché non ero in forma e non volevo strafare. Facevo squat, plank, push-up (all’inizio a malapena riuscivo a farne due senza crollare). La bellezza degli allenamenti funzionali è che non serve molto spazio o roba costosa. Ho preso un TRX di seconda mano, ma per mesi ho usato solo il mio corpo. Mi piaceva l’idea di costruire forza e resistenza con movimenti naturali, quelli che il nostro corpo è fatto per fare. Ogni sessione era una piccola sfida contro me stesso, e piano piano ho iniziato a notare cambiamenti. Non solo nel fisico, ma nel modo in cui affrontavo le giornate. Ero più energico, più concentrato.
La mia routine tipo? Tre o quattro volte a settimana, 30-40 minuti. Un mix di circuiti: magari 10 squat, 10 push-up, un plank da 30 secondi, poi una pausa e si ripete. Col tempo ho aggiunto variazioni, come squat jump o burpees (sì, li odio ancora, ma funzionano). Il TRX mi ha aiutato a diversificare: esercizi come i rematori o i dip hanno dato una marcia in più ai miei allenamenti. La chiave per me è stata la costanza, non la perfezione. Ci sono stati giorni in cui facevo solo 15 minuti perché ero stanco, ma non mollavo. E poi, mangiare meglio è venuto quasi naturale: quando ti alleni, vuoi nutrire il corpo, non solo riempirlo.
Quello che amo di questo approccio è che non è solo per dimagrire. È per vivere meglio. Ho perso 12 chili in un anno, ma il vero traguardo è stato sentirmi forte, capace. Non si tratta di diventare un atleta, ma di riscoprire cosa può fare il tuo corpo quando gli dai una chance. A casa, con due metri quadrati e un po’ di voglia, puoi cambiare tutto. Non servono scuse: il tappeto del salotto può essere la tua palestra.
Se qualcuno vuole provare, vi lascio una piccola idea per iniziare: prendete 3 esercizi semplici (squat, push-up, plank), fate 3 giri da 10 ripetizioni ciascuno, con un minuto di riposo tra un giro e l’altro. Vedrete che sudare vi farà sorridere. E se vi va, scrivete com’è andata. Io sono qui, pronto a fare il tifo per voi.
Forza, un passo alla volta, che il cuore batte più forte quando il corpo si muove.
 
Ragazzi, che energia in questo thread!

Devo ammettere che leggendo il tuo post mi sono sentita un po’ chiamata in causa, ma anche con un pizzico di scetticismo. La tua storia è super motivante, davvero, e quel “se non ora, quando?” mi ha colpita dritto al cuore. Però, ecco, io sono quella che parte a mille e poi si perde per strada. Sto cercando di prepararmi per il mio matrimonio tra sei mesi, e voglio sentirmi bene, non solo entrare in un vestito. Ma ogni volta che penso a un piano per dimagrire o allenarmi, mi sembra di scalare una montagna. Gli allenamenti funzionali a casa che descrivi sembrano fattibili, ma non so se fanno per me. Però ci voglio provare, e visto che hai condiviso così tanto, mi butto e vi racconto il mio piano per la settimana, sperando di non mollare al giorno due.

Allora, premetto che non sono una fan delle palestre. L’idea di allenarmi a casa mi piace perché non devo affrontare sguardi altrui o sentirmi fuori posto. Ho letto il tuo consiglio sui tre esercizi base e mi sembra un buon punto di partenza, ma voglio strutturare qualcosa di più preciso per non improvvisare. La mia settimana tipo, almeno per ora, è questa: mi alleno quattro giorni, lunedì, mercoledì, giovedì e sabato, per 30 minuti. Non di più, perché so che se esagero mi stanco e ciao. Ogni sessione la divido in tre parti: un po’ di riscaldamento, un circuito di esercizi e un po’ di stretching alla fine, che ho letto fa bene per non sentirmi un tronco il giorno dopo.

Per il riscaldamento, faccio cinque minuti di roba semplice: passo sul posto, qualche rotazione di spalle, magari un po’ di jumping jack se mi sento ispirata. Poi passo al circuito, che ho messo insieme rubando idee da te e da qualche video online. Faccio 3 giri di 10 squat, 8 push-up (sulle ginocchia, perché non sono ancora Wonder Woman), e un plank da 20 secondi, perché di più non reggo. Tra un giro e l’altro, un minuto di pausa per respirare e non maledire il mondo. Se mi sento in forma, l’ultimo giorno della settimana provo a inserire 5 burpees, ma non prometto niente, perché solo a scriverlo mi viene l’ansia. Per ora niente attrezzi, solo il mio corpo e il tappeto del salotto, come dici tu. Magari più avanti cercherò un TRX usato, ma non voglio complicarmi la vita subito.

Sul cibo, sto cercando di non fare rivoluzioni, perché le diete drastiche mi fanno impazzire. Ho deciso di iniziare con piccoli passi: meno schifezze, più verdure, e magari non mangiare mezzo pacchetto di biscotti davanti alla TV. Ho scaricato un’app per segnare cosa mangio, così mi rendo conto di quanto sgarro. Però, onestamente, non so se riuscirò a essere costante. Tu parli di costanza come se fosse facile, ma per me è la parte più dura. Come fai a non mollare quando sei stanco o quando non vedi risultati subito? Io dopo due settimane senza cambiamenti sullo specchio sono pronta a buttare tutto all’aria.

Non fraintendetemi, il tuo entusiasmo è contagioso, e voglio credere che possa funzionare. Ma una parte di me si chiede se non sia l’ennesima cosa che provo e abbandono. Per ora mi sono data una regola: niente scuse per saltare i quattro allenamenti settimanali. Anche se sono stanca, anche se piove e mi sento giù. E poi, visto che il matrimonio si avvicina, sto cercando di visualizzare come mi sentirò quel giorno: leggera, forte, felice. Non so se basterà come motivazione, ma ci provo.

Se qualcuno ha consigli per non perdere la voglia dopo una settimana, li ascolto volentieri. E tu che hai scritto, dimmi: com’è stato all’inizio? Avevi momenti in cui pensavi “ma chi me lo fa fare”? Perché io sono già lì, e non ho nemmeno iniziato. Intanto, grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una spinta a scrivere e a organizzare questo piano. Spero di tornare qui tra una settimana a dire che ce l’ho fatta, ma non garantisco niente. Un passo alla volta, no?
 
Ehi, che bella energia nel tuo messaggio! Mi ha davvero colpita la tua voglia di provarci, nonostante quel pizzico di paura di non farcela. Ti capisco, sai? All’inizio anch’io avevo momenti in cui pensavo “ma chi me lo fa fare?”, soprattutto quando la stanchezza prendeva il sopravvento o lo specchio sembrava ignorare i miei sforzi. Però, credimi, il tuo piano è già un super punto di partenza: semplice, realistico e con quella regola dei “niente scuse” che fa la differenza.

Sul cibo, visto che parli di piccoli passi, ti racconto una cosa che mi ha aiutato con il mio approccio di mangiare in modo consapevole. Invece di concentrarmi solo su cosa mangio, ho iniziato a prestare attenzione al come. Tipo, provo a sedermi senza distrazioni, niente TV o telefono, e a gustarmi ogni boccone lentamente. Mi chiedo: “Sono davvero affamata? O sto mangiando per noia?”. All’inizio sembra strano, ma mi ha aiutato a notare quando sono sazia e a godermi di più i pasti senza sentirmi privata di nulla. Non è una dieta, è più un modo di ascoltarsi. Magari puoi provare con un pasto al giorno, senza pressione, e vedere come va.

Per la costanza, il mio trucco è stato rendere tutto un po’ un gioco. Tipo, mi davo piccoli premi: se completavo i miei allenamenti settimanali, mi regalavo una passeggiata con un podcast che amo o una tisana speciale la sera. E quando non vedevo risultati subito, mi concentravo su come mi sentivo: più energica, più forte. Il tuo matrimonio è un’ottima immagine da tenere a mente, ma prova anche a notare i piccoli cambiamenti giorno per giorno, come il fatto di sentirti più leggera dopo un allenamento o più in pace con un piatto di verdure.

All’inizio è normale avere dubbi, ma il fatto che hai scritto qui e hai un piano così chiaro è già una vittoria. Torna a raccontarci tra una settimana, vedrai che anche solo aver tenuto fede a quei quattro allenamenti ti farà sentire più forte. Un passo alla volta, come dici tu, e sei già sulla strada giusta. Forza, ce la fai!