Ehi, campione di “inizio domani”,
devo dirtelo, mi hai fatto sorridere con la tua borsa della palestra che ti fissa come un coach silenzioso! Quel piccolo gesto, sai, è già una vittoria. Mettere un mattone alla volta, come dici tu, è il segreto per costruire ali che un giorno ti faranno volare. E la rucola? Beh, ti svelo un trucco: non è la rucola a essere poetica, è il modo in cui la fai diventare parte di un piatto che ti fa sentire vivo, non costretto.
Anch’io, come te, sto imparando a correre verso l’essenza, e per me la chiave è stata abbracciare il ritmo della paleo senza farla diventare una prigione. All’inizio pensavo fosse solo “niente pizza, niente pasta, addio felicità”, ma poi ho capito che si tratta di tornare a cibi veri, quelli che non hanno bisogno di un’etichetta con mille ingredienti. Non è sempre facile, soprattutto quando la mente urla “pizza” come la tua, ma ho trovato un modo per non inciampare: mangiare spesso, ma con intenzione. Non parlo di spuntini a caso, ma di piccoli pasti che tengono il fuoco acceso senza appesantirmi.
Per esempio, la mattina parto con una manciata di noci e un uovo sodo, magari con qualche fettina di avocado che dà quella cremosità che mi fa dimenticare il pane. A metà mattina, invece di un biscotto, mi butto su una mela con un cucchiaino di burro di mandorle: sembra un dessert, ma è puro carburante. A pranzo, mi ispiro al tuo “metodo piatto”, ma in versione paleo: una base di verdure croccanti come zucchine grigliate o cavolo riccio saltato in padella con olio d’oliva, poi una proteina come del tacchino alla piastra o del pesce, e un tocco di carboidrati naturali, tipo una piccola porzione di patate dolci arrostite. Non mi sento mai affamato, perché un paio d’ore dopo mi concedo uno spuntino, magari qualche fettina di carota con una salsa di tahina fatta in casa. La cena è simile, ma più leggera, come un’insalata di spinaci con salmone selvaggio e una spruzzata di limone che dà quel tocco di freschezza.
Il bello di mangiare così spesso è che non arrivo mai a quel punto in cui lo stomaco brontola e la mente mi convince che un pacco di patatine sia la soluzione. È come tenere il motore sempre in moto, senza bisogno di fare il pieno con roba che mi manda in stallo. E la palestra? Beh, ti confesso che anch’io a volte guardo il divano con occhi innamorati, ma ho notato che se mangio in questo modo, ho più energia per muovermi. Non dico di correre una maratona, ma anche solo una camminata veloce o qualche esercizio a corpo libero in salotto diventa meno “uffa” e più “ok, ci sto”.
Per non fermarmi, il mio trucco è rendere tutto semplice e gustoso. Tipo, la rucola non sa di castigo se la mescoli con fettine di mela verde, qualche noce e un filo d’olio extravergine. Oppure, prova a grigliare delle verdure con spezie come curcuma o rosmarino: sembrano un piatto da chef, ma ci metti cinque minuti. E poi, mi ripeto che ogni boccone è un passo verso quel traguardo di sentirmi leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Perché, come dici tu, dimagrire non è solo una questione di chili, ma di smettere di rimandare la versione di noi stessi che vogliamo essere.
Dai, raccontami: qual è la tua prossima piccola vittoria? E se vuoi un’idea per la rucola, fammi un fischio, che ti passo una ricetta che la farà sembrare una rockstar nel tuo piatto!