Ehi, anime in cerca di leggerezza,
oggi mi va di raccontarvi un po’ della mia danza su e giù per le scale.
Non so voi, ma a volte mi sembra che il mondo pesi troppo, e correre sugli scalini è diventato il mio modo di alleggerire tutto, passo dopo passo. Niente stadio, niente pista: solo io, una rampa infinita e il cuore che batte come un tamburo.
Salgo a tutta, due gradini alla volta, con le gambe che urlano e il fiato che si spegne. Poi rallento, scendo piano, quasi come se stessi tornando indietro nel tempo. È un fuoco lento, sapete?
Non solo per il corpo, ma anche per la testa. Ogni sprint mi brucia dentro, mi fa sentire viva, ma poi quel passo lento… è come un abbraccio malinconico, come se stessi dicendo addio a qualcosa che non so neanche spiegare.
Le gambe e i glutei? Oh, quelli lavorano eccome.
Dopo un mese di questa routine, sento i muscoli più forti, come se stessero scolpendo una versione di me che ancora non conosco. È intenso, ve lo giuro. Non c’è integratore che tenga: è il sudore che parla, è il fiato corto che ti ricorda perché lo fai. Ogni tanto penso a quei prodotti che promettono di sciogliere tutto in un lampo, ma poi mi dico: “No, questo fuoco lo voglio sentire, lo voglio guadagnare”.
A volte, mentre salgo, mi perdo nei pensieri. Penso a quanto vorrei essere più leggera, non solo nel corpo. Penso a tutto quello che ci portiamo dietro, che ci appesantisce. E allora corro più forte, come se potessi lasciarlo tutto lì, sugli scalini.
Non sempre funziona, ma ci provo.
Voi che fate per bruciare quel peso che non si vede? Avete mai provato le scale? Raccontatemi, che oggi mi sento un po’ sola in questa salita.
oggi mi va di raccontarvi un po’ della mia danza su e giù per le scale.
Non so voi, ma a volte mi sembra che il mondo pesi troppo, e correre sugli scalini è diventato il mio modo di alleggerire tutto, passo dopo passo. Niente stadio, niente pista: solo io, una rampa infinita e il cuore che batte come un tamburo.Salgo a tutta, due gradini alla volta, con le gambe che urlano e il fiato che si spegne. Poi rallento, scendo piano, quasi come se stessi tornando indietro nel tempo. È un fuoco lento, sapete?
Non solo per il corpo, ma anche per la testa. Ogni sprint mi brucia dentro, mi fa sentire viva, ma poi quel passo lento… è come un abbraccio malinconico, come se stessi dicendo addio a qualcosa che non so neanche spiegare.Le gambe e i glutei? Oh, quelli lavorano eccome.
Dopo un mese di questa routine, sento i muscoli più forti, come se stessero scolpendo una versione di me che ancora non conosco. È intenso, ve lo giuro. Non c’è integratore che tenga: è il sudore che parla, è il fiato corto che ti ricorda perché lo fai. Ogni tanto penso a quei prodotti che promettono di sciogliere tutto in un lampo, ma poi mi dico: “No, questo fuoco lo voglio sentire, lo voglio guadagnare”.A volte, mentre salgo, mi perdo nei pensieri. Penso a quanto vorrei essere più leggera, non solo nel corpo. Penso a tutto quello che ci portiamo dietro, che ci appesantisce. E allora corro più forte, come se potessi lasciarlo tutto lì, sugli scalini.
Non sempre funziona, ma ci provo.Voi che fate per bruciare quel peso che non si vede? Avete mai provato le scale? Raccontatemi, che oggi mi sento un po’ sola in questa salita.