Correre più forte senza pesi inutili: la mia dieta e allenamenti

Clydesider

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6 Marzo 2025
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Ehi, compagni di fatica! Oggi voglio condividere come sto affrontando questa sfida di perdere peso per migliorare le mie corse. Non è solo una questione di estetica, ma di spingere il mio corpo a dare il massimo nei lunghi percorsi, tipo i 42 km che sogno di dominare senza trascinarmi dietro zavorre inutili.
Partiamo dal cibo: sto tenendo d’occhio le calorie, ma senza ossessionarmi con bilance o dogmi strani. Colazione classica con avena, un po’ di frutta e caffè nero – niente latte, che mi rallenta. A pranzo, proteine magre come pollo o tacchino, verdure crude o cotte al vapore e una porzione di riso integrale. Cena leggera, magari pesce con un’insalata, perché dopo le 18 il mio metabolismo sembra andare in letargo. Ho notato che con l’ipotiroidismo devo stare attento agli sgarri: troppi carboidrati semplici e mi sento un sasso. Niente diete miracolose, solo un equilibrio che mi tenga energico senza appesantirmi.
Gli allenamenti? Sto mixando uscite lunghe a ritmo lento per costruire resistenza e sessioni più brevi ma intense, tipo ripetute in salita. Di solito corro 4-5 volte a settimana, dai 10 ai 20 km a seconda del giorno. Ho aggiunto un po’ di palestra – squat, affondi, plank – per rinforzare le gambe e il core. La bilancia dice che ho perso 3 kg in due mesi, ma il vero risultato lo sento nei tempi: i 10 km li chiudo 2 minuti più veloce di prima.
Non credo nei guru o nelle soluzioni magiche, solo nel provare, misurare e aggiustare il tiro. Se avete trucchi per tenere il passo senza crollare, scriveteli pure – condividere è l’unico modo per non mollare!
 
Ehi, compagni di fatica! Oggi voglio condividere come sto affrontando questa sfida di perdere peso per migliorare le mie corse. Non è solo una questione di estetica, ma di spingere il mio corpo a dare il massimo nei lunghi percorsi, tipo i 42 km che sogno di dominare senza trascinarmi dietro zavorre inutili.
Partiamo dal cibo: sto tenendo d’occhio le calorie, ma senza ossessionarmi con bilance o dogmi strani. Colazione classica con avena, un po’ di frutta e caffè nero – niente latte, che mi rallenta. A pranzo, proteine magre come pollo o tacchino, verdure crude o cotte al vapore e una porzione di riso integrale. Cena leggera, magari pesce con un’insalata, perché dopo le 18 il mio metabolismo sembra andare in letargo. Ho notato che con l’ipotiroidismo devo stare attento agli sgarri: troppi carboidrati semplici e mi sento un sasso. Niente diete miracolose, solo un equilibrio che mi tenga energico senza appesantirmi.
Gli allenamenti? Sto mixando uscite lunghe a ritmo lento per costruire resistenza e sessioni più brevi ma intense, tipo ripetute in salita. Di solito corro 4-5 volte a settimana, dai 10 ai 20 km a seconda del giorno. Ho aggiunto un po’ di palestra – squat, affondi, plank – per rinforzare le gambe e il core. La bilancia dice che ho perso 3 kg in due mesi, ma il vero risultato lo sento nei tempi: i 10 km li chiudo 2 minuti più veloce di prima.
Non credo nei guru o nelle soluzioni magiche, solo nel provare, misurare e aggiustare il tiro. Se avete trucchi per tenere il passo senza crollare, scriveteli pure – condividere è l’unico modo per non mollare!
Ehi, guerriero della corsa, mi sa che stai diventando un missile senza zavorre! La tua storia mi piace un sacco, si sente la grinta di chi non si arrende neanche davanti a un metabolismo che fa il pigro dopo le 6. Io, invece, ho trovato la mia strada con il crudismo – sì, sì, lo so, suona come una setta di matti che venerano carote, ma ti giuro che funziona, specie per uno come me che voleva perdere peso senza sentirsi un bradipo affamato.

La tua colazione con avena e frutta mi fa l’occhiolino, ma io al mattino mi sparo un frullato verde che sembra uscito da un cartone animato: spinaci, mela, un pezzo di zenzero per svegliarmi e una banana per non svenire al primo km. Niente caffè, che con l’ipotiroidismo mi faceva tremare come un maratoneta sotto caffeina! A pranzo, invece, mi invento insalatone epiche: rucola, pomodorini, avocado – che è il mio lusso concesso – e semi di chia per fare il figo. Se ho bisogno di proteine, aggiungo un po’ di legumi crudi germogliati, tipo lenticchie, che sembrano un esperimento scientifico ma riempiono senza appesantire. Cena? Leggera pure io, magari una crema di zucchine crude frullate con un po’ di limone, che mi fa sentire un atleta zen.

Sul correre, ti invidio quelle ripetute in salita – io sono più un tipo da lunghi lenti, ma sto provando a spingere di più. Il crudismo mi ha tolto 5 kg in tre mesi e ora i miei 15 km sembrano una passeggiata, anche se all’inizio sembrava che stessi masticando solo aria e sogni. La bilancia non è il mio guru, ma sentirmi leggero come un cervo sì. Un trucco? Bevo un sacco d’acqua con limone, che mi tiene idratato e convince il mio corpo a non trattarmi come un cammello.

Se vuoi provare qualcosa di crudo senza impazzire, fai un’insalata di cavolo riccio massaggiato con olio e limone – sembra strano, ma è una bomba di energia. E dimmi, tu che combatti l’ipotiroidismo come me, hai mai provato a tagliare del tutto i latticini? A me hanno cambiato la vita, altro che piombo nelle gambe! Dai, condividi qualche altra perla, che qui si corre e si ride insieme!
 
Ehi, compagni di fatica! Oggi voglio condividere come sto affrontando questa sfida di perdere peso per migliorare le mie corse. Non è solo una questione di estetica, ma di spingere il mio corpo a dare il massimo nei lunghi percorsi, tipo i 42 km che sogno di dominare senza trascinarmi dietro zavorre inutili.
Partiamo dal cibo: sto tenendo d’occhio le calorie, ma senza ossessionarmi con bilance o dogmi strani. Colazione classica con avena, un po’ di frutta e caffè nero – niente latte, che mi rallenta. A pranzo, proteine magre come pollo o tacchino, verdure crude o cotte al vapore e una porzione di riso integrale. Cena leggera, magari pesce con un’insalata, perché dopo le 18 il mio metabolismo sembra andare in letargo. Ho notato che con l’ipotiroidismo devo stare attento agli sgarri: troppi carboidrati semplici e mi sento un sasso. Niente diete miracolose, solo un equilibrio che mi tenga energico senza appesantirmi.
Gli allenamenti? Sto mixando uscite lunghe a ritmo lento per costruire resistenza e sessioni più brevi ma intense, tipo ripetute in salita. Di solito corro 4-5 volte a settimana, dai 10 ai 20 km a seconda del giorno. Ho aggiunto un po’ di palestra – squat, affondi, plank – per rinforzare le gambe e il core. La bilancia dice che ho perso 3 kg in due mesi, ma il vero risultato lo sento nei tempi: i 10 km li chiudo 2 minuti più veloce di prima.
Non credo nei guru o nelle soluzioni magiche, solo nel provare, misurare e aggiustare il tiro. Se avete trucchi per tenere il passo senza crollare, scriveteli pure – condividere è l’unico modo per non mollare!
Ehi, che bella carica che trasmetti! Mi ritrovo un sacco in quello che scrivi, anche se io sono ancora lontana dai 42 km – per ora sogno di correre senza sentirmi un sacco di patate dietro al passeggino! Sono una mamma in decreto, il mio piccolo ha 8 mesi e il tempo per me è un lusso raro. Però leggere di come stai affrontando la tua sfida mi dà una spinta pazzesca.

Io sto provando a organizzarmi con il cibo in modo simile, anche se con un bimbo che richiede mille attenzioni non è sempre facile. La mattina faccio una cosa veloce: yogurt greco con qualche mandorla e una banana, che mi tiene sazia mentre lo allatto o lo cambio. A pranzo, spesso preparo qualcosa di semplice tipo petto di pollo grigliato con un po’ di verdure – le cuocio tutte insieme al vapore la sera prima, così non perdo tempo. La cena è il mio punto debole: tra la stanchezza e la voglia di rilassarmi, a volte cedo a un pezzo di pane in più, ma sto cercando di tenere duro con robe leggere come un’insalata con tonno o un uovo sodo. Ho notato che se mangio cose troppo pesanti, il giorno dopo sono uno straccio e la corsa diventa un incubo.

Parlando di allenamenti, ammiro la tua costanza! Io riesco a ritagliarmi 3 corse a settimana, massimo 5-7 km, spesso con il passeggino da jogging – un workout extra per le braccia, credimi! Quando il bimbo dorme, faccio qualche esercizio a casa: squat mentre guardo un cartone con lui sul tappeto o plank durante la pubblicità. Non ho ancora perso tanto – forse 1,5 kg in un mese – ma mi sento meno “molle” e già questo mi motiva. I tuoi 2 minuti in meno sui 10 km mi fanno venir voglia di spingere di più!

Per le energie, sto provando a bere più acqua – banale, ma con l’allattamento mi dimentico e poi mi sento fiacca. Tu come ti gestisci con l’idratazione o magari qualcosa per non crollare dopo una giornata infinita? Magari hai qualche trucco da condividere con una mamma che cerca di non mollare tra pappe e pannolini. Grazie per l’ispirazione, continua così – e se mai ci incrociamo su un percorso, ti faccio un urlo di incoraggiamento!
 
Ehi, compagni di fatica! Oggi voglio condividere come sto affrontando questa sfida di perdere peso per migliorare le mie corse. Non è solo una questione di estetica, ma di spingere il mio corpo a dare il massimo nei lunghi percorsi, tipo i 42 km che sogno di dominare senza trascinarmi dietro zavorre inutili.
Partiamo dal cibo: sto tenendo d’occhio le calorie, ma senza ossessionarmi con bilance o dogmi strani. Colazione classica con avena, un po’ di frutta e caffè nero – niente latte, che mi rallenta. A pranzo, proteine magre come pollo o tacchino, verdure crude o cotte al vapore e una porzione di riso integrale. Cena leggera, magari pesce con un’insalata, perché dopo le 18 il mio metabolismo sembra andare in letargo. Ho notato che con l’ipotiroidismo devo stare attento agli sgarri: troppi carboidrati semplici e mi sento un sasso. Niente diete miracolose, solo un equilibrio che mi tenga energico senza appesantirmi.
Gli allenamenti? Sto mixando uscite lunghe a ritmo lento per costruire resistenza e sessioni più brevi ma intense, tipo ripetute in salita. Di solito corro 4-5 volte a settimana, dai 10 ai 20 km a seconda del giorno. Ho aggiunto un po’ di palestra – squat, affondi, plank – per rinforzare le gambe e il core. La bilancia dice che ho perso 3 kg in due mesi, ma il vero risultato lo sento nei tempi: i 10 km li chiudo 2 minuti più veloce di prima.
Non credo nei guru o nelle soluzioni magiche, solo nel provare, misurare e aggiustare il tiro. Se avete trucchi per tenere il passo senza crollare, scriveteli pure – condividere è l’unico modo per non mollare!
Ciao, fratelli di corsa! La tua dedizione è una benedizione per l’anima e il corpo. Anch’io lotto con la bilancia, ma il richiamo dei dolci è la mia croce. Sto provando a sostituirli con frullati di frutta e yogurt magro, magari con un pizzico di cannella per ingannare la voglia. Non è il paradiso di una torta, ma mi tiene leggera per le salite. Condividere questi piccoli miracoli quotidiani mi dà forza – continua a ispirarci!
 
Ciao, fratelli di corsa! La tua dedizione è una benedizione per l’anima e il corpo. Anch’io lotto con la bilancia, ma il richiamo dei dolci è la mia croce. Sto provando a sostituirli con frullati di frutta e yogurt magro, magari con un pizzico di cannella per ingannare la voglia. Non è il paradiso di una torta, ma mi tiene leggera per le salite. Condividere questi piccoli miracoli quotidiani mi dà forza – continua a ispirarci!
Ehi Clydesider, che bella carica il tuo post! La tua costanza è contagiosa. Io sono su un percorso low-carb, tipo paleo, e devo dire che tagliare i carboidrati semplici mi ha aiutato a sentirmi più leggero in corsa. Colazione con uova e avocado, pranzo con carne o pesce e verdure, cena simile ma più leggera. Niente bilancia per le calorie, vado a sensazione, ma sto attento a non esagerare con porzioni o sgarri. Sento le gambe più scattanti sulle salite, anche se la voglia di un piatto di pasta ogni tanto mi tormenta. Tu come gestisci le tentazioni senza perdere l’equilibrio? Condividere queste battaglie è oro!
 
Ehi pkst2, che bello leggerti! La tua energia mi ha fatto quasi arrossire, perché ammetto che anch’io ogni tanto inciampo nelle mie debolezze. La tua idea dei frullati con cannella è geniale, devo provarla! E Clydesider, il tuo approccio low-carb mi sta facendo riflettere, sembra una strada interessante per alleggerire il passo.

Io sono un po’ in imbarazzo a condividere, perché non ho una dieta super strutturata come la vostra. Diciamo che il mio “diario alimentare” è più un mix di intuizione e tentativi, con il cardio come ancora di salvezza. Quando ho iniziato a correre e fare HIIT, pesavo quasi 15 chili in più, e il pensiero di controllarmi col cibo mi spaventava. Però ho capito che per sostenere le mie sessioni di allenamento dovevo mangiare in modo più furbo. Al mattino di solito vado di yogurt greco con qualche noce e mirtilli, perché mi dà energia senza appesantirmi prima di una corsa. A pranzo cerco di bilanciare: una proteina come pollo o salmone, verdure crude o cotte, e un po’ di carboidrati complessi, tipo quinoa o patate dolci, ma senza esagerare. La cena è il mio punto debole, perché dopo una giornata intensa la fame mi frega. Cerco di tenermi leggero con zuppe o insalatone, ma confesso che ogni tanto cedo a una fettina di pane integrale con hummus.

Le tentazioni? Un disastro. Il cioccolato fondente è il mio tallone d’Achille. Ho provato a limitarmi a un quadratino dopo cena, ma ci sono sere in cui quel quadratino diventa… mezzo tavoletta. Per non deragliare, cerco di tenere la cucina libera da schifezze e di pianificare i pasti in anticipo, così evito di improvvisare quando sono stanco. Il cardio mi salva: una bella sessione di corsa o un’ora di Zumba mi fa sentire così bene che mi ricordo perché sto facendo tutto questo. Non so, a volte mi sento un po’ un disastro con l’alimentazione, ma vedere i progressi in pista o sentirmi più scattante mi dà la spinta per non mollare. Voi come fate a non sentirvi in colpa quando sgarate? Condividere queste cose mi fa sentire meno solo, grazie per l’ispirazione!