Ehi, compagni di viaggio verso una vita più sana!
Mi sono imbattuto in questo thread e non potevo non condividere la mia esperienza. Anch’io, come molti di voi, ho passato anni a lottare con il peso, provando diete su diete, allenamenti estremi e promesse di risultati miracolosi. Ma sapete qual è stata la svolta per me? Un esercizio così semplice che quasi non ci credevo: la plank! 
All’inizio ero scettico. Pensavo: “Ma davvero stare fermo in una posizione può fare la differenza?”. Beh, vi assicuro che può!
La mia storia inizia circa tre anni fa, quando pesavo 105 kg e mi sentivo sempre stanco, demotivato, con il fiato corto anche solo a salire le scale. Non era solo una questione di aspetto fisico, ma di come mi sentivo dentro: volevo cambiare, ma non sapevo da dove cominciare.
Un giorno, un amico mi ha sfidato a provare la plank per 30 giorni. “Tieni la posizione per 20 secondi al giorno, e aumenta un po’ alla volta”, mi ha detto. Sembrava fattibile, no? Così ho iniziato. I primi giorni? Un disastro!
Tremavo come una foglia dopo 15 secondi, e il mio corpo urlava di smettere. Ma c’era qualcosa di soddisfacente nel completare quei pochi secondi ogni giorno. Mi dava un senso di controllo, di disciplina.
Man mano che i giorni passavano, ho notato che non solo riuscivo a tenere la plank più a lungo (sono arrivato a 2 minuti in un mese!), ma mi sentivo più energico. La plank non è solo un esercizio per gli addominali, sapete? Lavora su tutto il corpo: braccia, spalle, schiena, gambe. E, soprattutto, mi ha insegnato la costanza. Non si tratta di fare sessioni estenuanti in palestra, ma di piccoli passi fatti ogni giorno.
Parallelamente, ho iniziato a mangiare meglio, senza diete drastiche. Ho sostituito i cibi fritti con verdure grigliate, ho ridotto i dolci (anche se ogni tanto un tiramisù ci sta!
), e ho imparato a bere più acqua. La plank è stata il mio punto di partenza, il mio “rito” quotidiano che mi ricordava che stavo lavorando su me stesso. In un anno ho perso 25 kg, e oggi mi sento una persona nuova. Non solo per il peso, ma per l’energia, la fiducia in me stesso e la voglia di vivere.
Le difficoltà? Oh, ce ne sono state!
I giorni in cui volevo mollare, le volte in cui mi guardavo allo specchio e pensavo “non cambierà mai nulla”. Ma il trucco è stato trovare un esercizio che mi piacesse (o almeno non odiassi!) e che potessi fare ovunque, senza bisogno di attrezzature. La plank era perfetta: la facevo in salotto, in camera, persino in vacanza! E poi, mi ha aiutato a costruire una mentalità: se riesco a tenere una plank per 3 minuti, posso affrontare anche le giornate più dure.
Se c’è una cosa che ho imparato, è che non serve strafare. Trovate un’attività che vi dia gioia, anche se piccola, e fatela con costanza. La plank è stata la mia ancora, ma per voi potrebbe essere camminare, ballare, o qualsiasi cosa vi faccia sorridere.
E non sottovalutate il potere di una comunità come questa: leggere le vostre storie mi ispira ogni giorno!
Chi di voi ha provato la plank? O avete altri esercizi “salvavita” da condividere? Sono curiosissimo!
Forza, insieme possiamo farcela!


All’inizio ero scettico. Pensavo: “Ma davvero stare fermo in una posizione può fare la differenza?”. Beh, vi assicuro che può!

Un giorno, un amico mi ha sfidato a provare la plank per 30 giorni. “Tieni la posizione per 20 secondi al giorno, e aumenta un po’ alla volta”, mi ha detto. Sembrava fattibile, no? Così ho iniziato. I primi giorni? Un disastro!

Man mano che i giorni passavano, ho notato che non solo riuscivo a tenere la plank più a lungo (sono arrivato a 2 minuti in un mese!), ma mi sentivo più energico. La plank non è solo un esercizio per gli addominali, sapete? Lavora su tutto il corpo: braccia, spalle, schiena, gambe. E, soprattutto, mi ha insegnato la costanza. Non si tratta di fare sessioni estenuanti in palestra, ma di piccoli passi fatti ogni giorno.

Parallelamente, ho iniziato a mangiare meglio, senza diete drastiche. Ho sostituito i cibi fritti con verdure grigliate, ho ridotto i dolci (anche se ogni tanto un tiramisù ci sta!

Le difficoltà? Oh, ce ne sono state!

Se c’è una cosa che ho imparato, è che non serve strafare. Trovate un’attività che vi dia gioia, anche se piccola, e fatela con costanza. La plank è stata la mia ancora, ma per voi potrebbe essere camminare, ballare, o qualsiasi cosa vi faccia sorridere.

Chi di voi ha provato la plank? O avete altri esercizi “salvavita” da condividere? Sono curiosissimo!
