Ehi, capisco alla perfezione quel senso di lotta continua quando sei fuori a cena e il menu sembra gridare "mangia tutto"! Il tuo approccio con le verdure grigliate e l’hummus mi piace un sacco, è una combo che sazia e non ti fa sentire in colpa. Anche condividere le patate al forno è una mossa furba, ma ammetto che per me, in questo momento, pure quello sarebbe un rischio. Sto preparando una gara di bodybuilding, quindi sono in piena fase di taglio, e il minimo sgarro mi sembra una montagna da scalare dopo.
Per me, al ristorante, è una battaglia di volontà. Di solito punto su piatti super basici: petto di pollo grigliato o pesce bianco con verdure al vapore, senza olio né condimenti extra. Chiedo sempre che me li preparino senza salse o burro, perché anche un cucchiaino di troppo può mandarmi fuori rotta. Se proprio voglio qualcosa di "speciale", ordino una doppia porzione di verdure, magari spinaci saltati con aglio, che mi danno soddisfazione senza rovinarmi i macros. Acqua a litri, come dici tu, e a volte un tè verde caldo per tenere a bada la fame nervosa. Il problema è che, dopo settimane di questa routine, sto iniziando a odiare il gusto del pollo. È come se ogni boccone mi ricordasse quanto mi manca una pizza o anche solo un piatto di pasta al pomodoro.
Per bilanciare, le mie giornate ruotano attorno agli allenamenti. Faccio sessioni pesanti in palestra, 5-6 volte a settimana, con pesi e un po’ di cardio per tenere il metabolismo alto. La mia droga sono le superserie: ad esempio, squat pesanti seguiti subito da affondi con manubri, senza pausa. Brucia da morire, ma mi aiuta a rimanere focalizzato. Il tuo allenamento sulle scale sembra una figata, potrei provarlo per variare un po’! Però, devo dirtelo, a volte sono così stanco che lo yoga o roba simile mi sembrano un sogno lontano. Dopo una giornata di lavoro, dieta ferrea e palestra, crollo sul divano e l’unica cosa che mi tiene in piedi è pensare al palco della gara. Tu come fai a trovare l’energia per le tue sessioni? E soprattutto, come gestisci quella frustrazione quando il menu del ristorante ti fa venir voglia di mollare tutto? Perché, cavolo, a volte vorrei solo un tiramisù e pace.