Ehi, che storia questo tuo amore per l’avocado! Sembra che tu abbia trovato il Sacro Graal della cremosità senza sensi di colpa. Io, con le mie belle allergie a glutine e lattosio, mi sento un po’ come un detective in cucina, sempre a caccia di qualcosa che non mi faccia gonfiare come un palloncino o correre in bagno. La tua bruschetta leggera mi ispira, ma col pane integrale senza glutine devo stare attenta: sembra cartone se non lo scegli bene.
Per le porzioni, ti dirò, sono un disastro. L’avocado è tipo quella relazione tossica che sai di dover limitare, ma poi finisci per spalmarlo ovunque. Mezzo al giorno? Sei una santa. Io cerco di pesarlo con la bilancia, altrimenti il mio “occhio” è generoso come un nonno che ti riempie il piatto. Il mio trucco, se così si può chiamare, è mescolarlo con roba super leggera: tipo frullarlo con cetriolo e un goccio di limone per una specie di crema detox che uso come dip per carote o sedano. Oppure lo schiaffo in un’insalata con spinaci e pomodorini, così mi illudo di essere virtuosa mentre mangio grassi sani.
Sul fronte dieta, sto provando a seguire una specie di piano “detox” che non sia la solita bufala da rivista. Il mio nutrizionista dice di puntare su verdure amare come rucola o cicoria per stimolare il fegato, e l’avocado lo infilo per non morire di tristezza. Però, con l’ipotiroidismo della tua amica, capisco la lotta: il metabolismo lento è come un capo che ti fa lavorare il doppio per la metà dei risultati. Tu come fai a non esagerare con le calorie senza sentirti in punizione? E dimmi, hai mai provato a usare l’avocado in qualcosa di dolce, tipo un budino con cacao amaro? Io ci sto pensando, ma ho paura di rovinare il mio amato frutto verde. Fammi sapere, guru dell’avocado!