Come il ciclismo mi ha aiutato a ritrovare forma e benessere

mayers

Membro
6 Marzo 2025
96
15
8
Buonasera a tutti, o meglio, buona pedalata!
Voglio raccontarvi come il ciclismo sia diventato il mio alleato per ritrovare non solo la forma fisica, ma anche un benessere generale che non pensavo possibile. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, sentivo che qualcosa non andava: non era solo una questione di chili in più, ma di energia, di voglia di fare. Mi sentivo fermo, in tutti i sensi. Poi, quasi per caso, ho rispolverato una vecchia bici in garage e ho deciso di provarci.
All’inizio non è stato facile. Le prime uscite erano corte, magari 5-10 chilometri, e tornavo a casa con le gambe pesanti. Ma c’era qualcosa di magico in quel movimento: il vento in faccia, il ritmo dei pedali, la sensazione di conquistare ogni salita, anche le più piccole. Pian piano, ho iniziato a strutturare le mie uscite. Ho imparato a conoscere il mio corpo, a capire quando spingere e quando rallentare. Ho scaricato un’app per tracciare i percorsi e mi sono dato piccoli obiettivi: un chilometro in più, una salita nuova, un giro più veloce.
La cosa interessante è che il ciclismo non è solo esercizio fisico. È un modo per cambiare prospettiva. Pedalando, ho iniziato a notare dettagli del mio quartiere che non avevo mai visto, a scoprire sentieri nei dintorni, a godermi il silenzio di una strada di campagna. Questo mi ha aiutato a ridurre lo stress, che per me era un grande ostacolo quando si trattava di mantenere abitudini sane. Meno stress significava meno fame nervosa, meno bisogno di consolarmi con il cibo.
Sul piano pratico, ho fatto qualche cambiamento per rendere il ciclismo parte della mia routine. Non avendo molto tempo, ho iniziato a usare la bici per andare al lavoro due o tre volte a settimana. Ho investito in un buon paio di pantaloncini imbottiti (credete, fanno la differenza!) e in un casco decente. Niente di troppo costoso, ma abbastanza per sentirmi comodo e sicuro. Ho anche imparato a fare piccole manutenzioni da solo, come regolare i freni o cambiare una camera d’aria, e questo mi ha dato una soddisfazione enorme.
In termini di risultati, il cambiamento più evidente è stato il girovita: non so dirvi quanti centimetri ho perso, ma i jeans di due taglie più piccole parlano da soli. Però, più del numero sulla bilancia, quello che mi ha colpito è stato il senso di forza e leggerezza. Non parlo solo di peso, ma di come mi sento mentalmente: più lucido, più positivo.
Il mio consiglio per chi vuole provare? Iniziate piano, senza strafare. Trovate un percorso che vi piace, magari vicino a casa, e fate pace con l’idea che all’inizio sarete un po’ lenti o stanchi. Non serve una bici da corsa superleggera: una qualsiasi bici in buone condizioni va benissimo. E soprattutto, godetevi il viaggio, non solo la destinazione. Ogni pedalata è un passo verso una versione più forte di voi stessi.
Se avete domande su come iniziare, su che bici scegliere o su come organizzare le uscite, scrivetemi pure. Io sono qui, pronto a condividere quello che ho imparato strada facendo!
 
  • Mi piace
Reazioni: M-NL
Buonasera a tutti, o meglio, buona pedalata!
Voglio raccontarvi come il ciclismo sia diventato il mio alleato per ritrovare non solo la forma fisica, ma anche un benessere generale che non pensavo possibile. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, sentivo che qualcosa non andava: non era solo una questione di chili in più, ma di energia, di voglia di fare. Mi sentivo fermo, in tutti i sensi. Poi, quasi per caso, ho rispolverato una vecchia bici in garage e ho deciso di provarci.
All’inizio non è stato facile. Le prime uscite erano corte, magari 5-10 chilometri, e tornavo a casa con le gambe pesanti. Ma c’era qualcosa di magico in quel movimento: il vento in faccia, il ritmo dei pedali, la sensazione di conquistare ogni salita, anche le più piccole. Pian piano, ho iniziato a strutturare le mie uscite. Ho imparato a conoscere il mio corpo, a capire quando spingere e quando rallentare. Ho scaricato un’app per tracciare i percorsi e mi sono dato piccoli obiettivi: un chilometro in più, una salita nuova, un giro più veloce.
La cosa interessante è che il ciclismo non è solo esercizio fisico. È un modo per cambiare prospettiva. Pedalando, ho iniziato a notare dettagli del mio quartiere che non avevo mai visto, a scoprire sentieri nei dintorni, a godermi il silenzio di una strada di campagna. Questo mi ha aiutato a ridurre lo stress, che per me era un grande ostacolo quando si trattava di mantenere abitudini sane. Meno stress significava meno fame nervosa, meno bisogno di consolarmi con il cibo.
Sul piano pratico, ho fatto qualche cambiamento per rendere il ciclismo parte della mia routine. Non avendo molto tempo, ho iniziato a usare la bici per andare al lavoro due o tre volte a settimana. Ho investito in un buon paio di pantaloncini imbottiti (credete, fanno la differenza!) e in un casco decente. Niente di troppo costoso, ma abbastanza per sentirmi comodo e sicuro. Ho anche imparato a fare piccole manutenzioni da solo, come regolare i freni o cambiare una camera d’aria, e questo mi ha dato una soddisfazione enorme.
In termini di risultati, il cambiamento più evidente è stato il girovita: non so dirvi quanti centimetri ho perso, ma i jeans di due taglie più piccole parlano da soli. Però, più del numero sulla bilancia, quello che mi ha colpito è stato il senso di forza e leggerezza. Non parlo solo di peso, ma di come mi sento mentalmente: più lucido, più positivo.
Il mio consiglio per chi vuole provare? Iniziate piano, senza strafare. Trovate un percorso che vi piace, magari vicino a casa, e fate pace con l’idea che all’inizio sarete un po’ lenti o stanchi. Non serve una bici da corsa superleggera: una qualsiasi bici in buone condizioni va benissimo. E soprattutto, godetevi il viaggio, non solo la destinazione. Ogni pedalata è un passo verso una versione più forte di voi stessi.
Se avete domande su come iniziare, su che bici scegliere o su come organizzare le uscite, scrivetemi pure. Io sono qui, pronto a condividere quello che ho imparato strada facendo!
Buona serata e un brindisi virtuale con acqua di cocco a tutti i pedalatori!

La tua storia mi ha davvero colpito, sai? Quel mix di riscoperta personale e il modo in cui il ciclismo ti ha trasformato, dentro e fuori, è qualcosa che sento vicino. Anch’io sto inseguendo un obiettivo, ma il mio è più legato al migliorare le prestazioni sportive. Corro, punto a un mezzo maratona, e per arrivarci sto lavorando tanto sul peso e sull’energia. Il ciclismo non è la mia passione principale, ma leggere del tuo percorso mi fa venir voglia di prendere la bici e provare qualche giro!

Per quanto riguarda me, il mio alleato numero uno è stata la tavola, più che la strada. Ho iniziato a seguire un’alimentazione ispirata a cibi semplici e naturali, tipo quello che i nostri antenati avrebbero potuto mangiare: tanta verdura, carne magra, pesce, frutta, noci. Niente di troppo complicato, ma ho tagliato quasi del tutto zuccheri raffinati e cibi processati. All’inizio pensavo fosse una follia rinunciare a pasta e pane, ma dopo un paio di settimane il corpo ha iniziato a rispondere: più energia, meno gonfiore, e soprattutto una sensazione di leggerezza che mi aiuta tantissimo quando corro.

Sul lato sportivo, alterno corse lunghe a sessioni di forza in palestra. Sto cercando di perdere qualche chilo per migliorare i tempi, ma senza ossessionarmi con la bilancia. Quello che mi sta dando più soddisfazione è vedere come il corpo si adatta: le gambe sono più forti, il fiato tiene meglio sulle salite. Come te, ho imparato ad ascoltare il mio corpo, capire quando spingere e quando darmi una pausa. E sai una cosa? Anche io, come te con le tue pedalate, ho trovato una specie di pace mentale correndo. È come se ogni passo mi aiutasse a mettere in ordine i pensieri.

Il tuo consiglio di iniziare piano è d’oro. Io l’ho applicato alla corsa: i primi giorni facevo 2-3 chilometri e mi sentivo distrutto, ora ne faccio 15 e mi sembra quasi normale. E quella cosa dei jeans di due taglie in meno? Ci sto passando proprio ora, ed è una soddisfazione pazzesca!

Se ti va, raccontami come gestisci l’alimentazione per sostenere le tue uscite in bici. Io sono curioso di sapere se hai qualche trucco per mantenere l’energia senza appesantirti. E chissà, magari un giorno ci incrociamo su qualche sentiero, io di corsa e tu in bici!
 
Ehi, che bella energia trasmetti con il tuo racconto! La tua storia mi ha fatto quasi venir voglia di rispolverare la bici in cantina, anche se per ora resto fedele al mio percorso con il coaching online. Leggere di come il ciclismo ti abbia cambiato mi ricorda quanto sia importante trovare un’attività che ti fa stare bene, dentro e fuori.

Io sono nel pieno di un programma guidato da un trainer e un nutrizionista a distanza, e devo dire che sta funzionando alla grande, anche se non è sempre una passeggiata. La mia sfida principale è gestire il peso e l’energia, visto che ho l’ipotiroidismo che ogni tanto prova a mettermi i bastoni tra le ruote. Ma con il supporto del mio team virtuale sto imparando a tenere tutto sotto controllo.

Uno dei grandi plus del coaching online è la flessibilità. Non devo correre in palestra o incastrare appuntamenti: le consulenze le faccio via videochiamata, e il piano alimentare e di allenamento arriva dritto sul telefono. Il nutrizionista ha creato una dieta su misura che tiene conto del mio metabolismo più lento. Mangio tante verdure, proteine magre come pollo e pesce, e carboidrati integrali, ma in porzioni ben calibrate. Ho detto addio a zuccheri raffinati e cibi troppo processati, e anche se all’inizio mi mancava il mio amato tiramisù, ora mi sento molto più leggera e con meno cali di energia. Per le uscite in bici, immagino tu abbia bisogno di qualcosa di simile: magari uno spuntino leggero ma nutriente prima di pedalare. Tu come fai per non sentirti appesantito ma avere comunque il carburante giusto?

Il lato meno divertente è la disciplina. Seguire il piano a volte è tosto, specialmente quando sono stanca o ho una giornata piena. E confesso che ogni tanto mi manca la motivazione di un gruppo in carne e ossa, tipo una pedalata con amici come fai tu. Però il trainer è bravo a tenermi sulla corda: ogni settimana facciamo il punto sui progressi, aggiustiamo il piano se serve, e mi dà sempre qualche trucco per non mollare. Tipo, mi ha consigliato di fissare piccoli obiettivi, come aumentare di un chilometro la mia camminata veloce o provare una nuova ricetta sana. Questo mi tiene focalizzata.

Risultati? Sto perdendo peso piano piano, ma soprattutto mi sento più forte e con una testa più chiara. Come te con i tuoi jeans di due taglie in meno, anch’io ho avuto il mio momento “wow” quando ho tirato fuori un vecchio paio di pantaloni che ora mi stanno comodi. E la cosa più bella è che sto imparando a gestire il mio corpo in modo sostenibile, senza diete drastiche che poi ti fanno crollare.

Tu come ti organizzi con l’alimentazione per le tue pedalate? Hai qualche spuntino segreto che ti dà la carica? E come tieni alta la motivazione nei giorni no? Magari mi ispiri per il mio prossimo passo! Buon vento e continua a raccontarci le tue avventure in sella!