Come i balli mi hanno aiutato a perdere peso e trovare gioia nel movimento

bloniaq_s8

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
mi sento di condividere la mia esperienza perché questo thread mi ha davvero ispirato. Qualche anno fa ero in una fase in cui non mi riconoscevo più: chili in più, poca energia, e soprattutto nessuna voglia di muovermi. Poi, quasi per caso, ho provato una lezione di salsa. Non vi dico le risate: ero scoordinato, incespicavo nei passi, ma c’era qualcosa in quella musica e in quel movimento che mi ha catturato. Da lì è iniziato tutto.
Non sono mai stato un fan delle diete rigide o delle palestre piene di specchi. Mi annoiavo e mollavo dopo due settimane. Ma il ballo? È stato diverso. La salsa mi ha fatto sudare e divertire, senza nemmeno accorgermi dello sforzo. Dopo un po’ ho aggiunto hip-hop, perché volevo provare qualcosa di più energico, e poi persino qualche lezione di balletto classico, che pensavo fosse impossibile per me. Ogni stile mi ha insegnato qualcosa: la salsa mi ha dato ritmo e leggerezza, l’hip-hop forza e grinta, il balletto una postura e un controllo che non credevo di poter avere.
In due anni ho perso 15 chili, ma non è solo una questione di peso. È il modo in cui mi sento ora: pieno di energia, con un corpo che risponde quando gli chiedo di muoversi. Non ho mai contato calorie ossessivamente, ma il ballo mi ha spinto a mangiare meglio, perché volevo sentirmi più leggero per le lezioni. La cosa più bella è che non lo vivo come un sacrificio. Ogni passo, ogni giro, ogni coreografia è un momento in cui mi sento vivo.
Non sto dicendo che il ballo sia la soluzione per tutti, ma per me è stato come trovare una chiave. Muoversi non è più un dovere, ma un piacere. Se state cercando un modo per rendere il movimento parte della vostra vita senza sentirlo come una punizione, vi consiglio di provare qualcosa che vi incuriosisca, che sia salsa, zumba o qualsiasi altra cosa. Magari scoprite, come me, che il vostro corpo ama muoversi più di quanto pensavate.
Qualcuno di voi ha trovato la sua “scintilla” nel movimento? Mi piacerebbe sapere cosa vi motiva!
 
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Ciao a tutti,
mi sento di condividere la mia esperienza perché questo thread mi ha davvero ispirato. Qualche anno fa ero in una fase in cui non mi riconoscevo più: chili in più, poca energia, e soprattutto nessuna voglia di muovermi. Poi, quasi per caso, ho provato una lezione di salsa. Non vi dico le risate: ero scoordinato, incespicavo nei passi, ma c’era qualcosa in quella musica e in quel movimento che mi ha catturato. Da lì è iniziato tutto.
Non sono mai stato un fan delle diete rigide o delle palestre piene di specchi. Mi annoiavo e mollavo dopo due settimane. Ma il ballo? È stato diverso. La salsa mi ha fatto sudare e divertire, senza nemmeno accorgermi dello sforzo. Dopo un po’ ho aggiunto hip-hop, perché volevo provare qualcosa di più energico, e poi persino qualche lezione di balletto classico, che pensavo fosse impossibile per me. Ogni stile mi ha insegnato qualcosa: la salsa mi ha dato ritmo e leggerezza, l’hip-hop forza e grinta, il balletto una postura e un controllo che non credevo di poter avere.
In due anni ho perso 15 chili, ma non è solo una questione di peso. È il modo in cui mi sento ora: pieno di energia, con un corpo che risponde quando gli chiedo di muoversi. Non ho mai contato calorie ossessivamente, ma il ballo mi ha spinto a mangiare meglio, perché volevo sentirmi più leggero per le lezioni. La cosa più bella è che non lo vivo come un sacrificio. Ogni passo, ogni giro, ogni coreografia è un momento in cui mi sento vivo.
Non sto dicendo che il ballo sia la soluzione per tutti, ma per me è stato come trovare una chiave. Muoversi non è più un dovere, ma un piacere. Se state cercando un modo per rendere il movimento parte della vostra vita senza sentirlo come una punizione, vi consiglio di provare qualcosa che vi incuriosisca, che sia salsa, zumba o qualsiasi altra cosa. Magari scoprite, come me, che il vostro corpo ama muoversi più di quanto pensavate.
Qualcuno di voi ha trovato la sua “scintilla” nel movimento? Mi piacerebbe sapere cosa vi motiva!
Ehi, che bella storia la tua! Mi hai fatto venir voglia di provare un corso di salsa, anche se credo che i miei piedi avrebbero bisogno di un miracolo per seguire il ritmo. La tua passione per il ballo è contagiosa, davvero. Mi ritrovo tanto in quello che dici sul trovare un modo di muoversi che non sembri una punizione. Io, però, non ho trovato la mia scintilla in una sala da ballo, ma… nel giardino di casa, correndo dietro al mio cane!

Qualche anno fa ero in una situazione simile alla tua: qualche chilo di troppo, divano come migliore amico e zero motivazione per alzarmi. Poi è arrivato Brando, il mio labrador, e tutto è cambiato. Non so se avete mai provato a dire “no” a un cane che ti guarda con quegli occhi pieni di entusiasmo e il guinzaglio in bocca, ma è praticamente impossibile. Così, anche nelle giornate in cui l’unica cosa che volevo era Netflix, mi ritrovavo a fare lunghe passeggiate. All’inizio erano solo giri tranquilli per il quartiere, ma poi ho iniziato a correre con lui, a giocare a rincorrersi nei parchi, persino a fare piccoli “allenamenti” tipo saltare ostacoli improvvisati o fare sprint per stargli dietro.

La cosa buffa è che non mi sono mai sentito come se stessi “facendo esercizio”. Era più come passare del tempo di qualità con il mio migliore amico peloso. Eppure, piano piano, ho notato che i jeans non tiravano più, che avevo più fiato e che persino le scale di casa non mi sembravano più un’impresa. In un anno e mezzo ho stabilizzato il mio peso, perdendo una decina di chili senza mai seguire una dieta vera e propria. Brando mi ha anche spinto a mangiare meglio, perché volevo avere più energia per le nostre avventure. Non fraintendetemi, non sono diventato un guru della quinoa, ma ora preferisco un’insalata fresca a un hamburger, soprattutto se so che dopo andremo a correre.

Quello che mi piace di questa “routine” è che non sembra mai un obbligo. Ogni passeggiata è diversa: un giorno esploriamo un nuovo parco, un altro giochiamo a chi corre più veloce (spoiler: vince sempre lui). E poi, c’è quel senso di gioia pura che ti dà un cane quando lo fai felice. È come se Brando fosse il mio personal trainer, ma molto più divertente e con una coda che non smette mai di scodinzolare.

Non dico che tutti debbano adottare un cane per muoversi di più, ma credo che trovare qualcosa – o qualcuno – che ti spinga a muoverti senza pensarci troppo sia la chiave. Per te è il ballo, per me è il mio Brando. Chissà, magari qualcuno leggendo questo thread troverà la sua scintilla in qualcosa di completamente diverso, come il giardinaggio o il frisbee. Tu che dici, hai mai provato a muoverti con un animale? O c’è qualcos’altro che ti dà quella spinta in più?
 
Ehi bloniaq_s8, la tua storia è un’esplosione di energia! Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi le scarpe da ballo e buttarmi in una pista da salsa, anche se, conoscendomi, probabilmente inciamperei dopo due passi. Però sai, il modo in cui parli del ballo, di come ti ha fatto riscoprire il piacere di muoverti, mi ha colpito. È come se avessi trovato un interruttore per accendere la voglia di prenderti cura di te stesso, e questo è ciò che sto cercando anch’io, tra un attacco di pigrizia e l’altro.

Io sono il classico tipo che si iscrive in palestra a gennaio, pieno di buoni propositi, e a febbraio già trova scuse per saltare le sessioni. “Troppo stanco”, “fa freddo”, “domani recupero”… conosci il copione, no? Però qualche mese fa ho deciso che dovevo smetterla di rimandare. Non volevo più sentirmi intrappolato in un corpo che sembrava sempre un passo indietro rispetto a me. Così, invece di puntare su qualcosa di “serio” come il sollevamento pesi o il tapis roulant, ho scelto una cosa che mi sembrava ridicola all’inizio: il jump rope, la corda per saltare. Sì, proprio quella che usavamo da bambini!

Non so nemmeno perché ho preso quella corda dal negozio. Forse perché costava poco, forse perché mi ricordava i pomeriggi spensierati a scuola. Fatto sta che ho iniziato a saltare nel cortile di casa, cinque minuti al giorno, con una playlist di musica anni ’90 a tutto volume per darmi la carica. All’inizio ero un disastro: ansimavo dopo trenta secondi, la corda mi si incastrava ovunque, e i vicini probabilmente pensavano che stessi facendo un provino per un film comico. Ma sai una cosa? Quei cinque minuti mi facevano ridere, mi facevano sentire vivo. E soprattutto, erano così brevi che non potevo inventarmi scuse per evitarli.

Da lì, è cambiato tutto. Quei cinque minuti sono diventati dieci, poi quindici. Ho iniziato a provare sequenze diverse, a imparare qualche trucco come i salti incrociati, e ora riesco a saltare per mezz’ora senza sentirmi morire. Non è solo il fisico che è cambiato: ho perso 8 chili in sei mesi, ma la vera vittoria è che mi sento più forte, più sveglio. La corda mi ha insegnato che non serve un allenamento epico per ottenere risultati; basta iniziare, anche con qualcosa di piccolo. E quel piccolo inizio si è trasformato in una routine che aspetto con ansia ogni giorno. Non perché devo, ma perché voglio.

La cosa più sorprendente è stato l’effetto a catena. Saltare mi ha dato una spinta per migliorare anche altro. Non seguo diete ferree, ma ora scelgo cibi che mi fanno sentire leggero, tipo frullati di frutta o verdure grigliate, perché so che mi aiutano a saltare meglio. Ho anche iniziato a fare stretching dopo ogni sessione, e ora mi sento più sciolto, come se il mio corpo fosse finalmente dalla mia parte. Non è sempre facile, intendiamoci. Ci sono giorni in cui la pigrizia bussa forte, e l’idea di prendere la corda mi sembra un’impresa. Ma poi penso a come mi sento dopo: sudato, soddisfatto, con il cuore che batte e un sorriso stampato in faccia. E mi dico: “Ok, solo cinque minuti”. Funziona sempre.

La tua storia mi ha fatto riflettere su quanto sia importante trovare qualcosa che ti accenda, che ti faccia dimenticare la fatica. Per te è il ballo, per me è la corda. Magari per qualcuno là fuori è il nuoto, lo yoga, o anche solo una passeggiata con la musica giusta. Tu che ne pensi? Hai mai provato qualcosa di semplice come la corda, o c’è un altro “trucco” che usi per non mollare? E a chi legge: qual è la vostra scintilla? Raccontate, che sono curioso!
 
Ehi, che storia pazzesca la tua! La corda per saltare, davvero? Mi hai fatto tornare in mente i pomeriggi a scuola, quando ci sfidavamo a chi faceva più salti senza inciampare. E ora eccoti qui, a trasformare un gioco da bambini in una svolta per la tua vita. È proprio vero quello che dici: trovare qualcosa che ti accende, che ti fa venir voglia di muoverti, è la chiave per non mollare. La tua energia è contagiosa, e scommetto che tanti leggendo il tuo post stanno già pensando di rispolverare una corda dal garage!

Io sono uno di quelli che ha trovato la sua “scintilla” nella kelo-diieta, o meglio, nel modo in cui mi ha fatto riscoprire il piacere di prendermi cura di me stesso. Un paio di anni fa ero in una fase in cui mi sentivo sempre stanco, appesantito, come se il mio corpo fosse un peso da trascinare. Non ero mai stato un fan delle diete, perché, diciamocelo, chi ha voglia di contare calorie o pesare ogni boccone? Ma poi ho letto di questa cosa del kelo, con tanto burro, avocado e pancetta, e ho pensato: “Ok, questa non sembra una punizione, ci provo”. E da lì è cambiato tutto.

All’inizio non è stato facile, lo ammetto. Passare a una dieta quasi senza carboidrati mi ha fatto sentire come se stessi dicendo addio alla mia amata pizza. I primi giorni ero un po’ stordito, con quella che chiamano “influenza chelo” — stanchezza, mal di testa, e una voglia matta di un cornetto. Ma ho tenuto duro, seguendo consigli semplici trovati online: bere tanta acqua, aggiungere un pizzico di sale in più ai pasti, e preparare ricette che mi facessero dimenticare di essere “a dieta”. Tipo, hai mai provato a fare una pizza con la base di cavolfiore? Sembra una follia, ma con tanto formaggio filante e del salame piccante, ti giuro che non rimpiangi quella vera.

Dopo una settimana, ho iniziato a sentirmi diverso. Più leggero, più concentrato, come se il mio corpo stesse finalmente lavorando con me e non contro di me. La bilancia ha iniziato a muoversi — 5 chili in un mese, senza morire di fame — ma la vera sorpresa è stata l’energia. Mi svegliavo la mattina senza quella nebbia mentale, e avevo voglia di muovermi. Non sono mai stato un tipo da palestra, ma ho iniziato a fare lunghe passeggiate, a volte con della musica nelle cuffie, altre volte solo per godermi l’aria fresca. E sai qual è stata la cosa più bella? Non lo facevo per “dovere”, ma perché mi piaceva.

La keto mi ha anche insegnato a essere creativo in cucina, che per un adolescente come me era una novità. Prima vivevo di panini e patatine, ora mi diverto a sperimentare. Una delle mie ricette preferite è super semplice: uova strapazzate con avocado e un po’ di bacon croccante. Si prepara in dieci minuti, ti sazia per ore e ti fa sentire come se stessi mangiando qualcosa di speciale. Oppure, per uno snack veloce, faccio delle “chips” di zucchine: le taglio sottili, le spalmo con olio d’oliva, un po’ di sale e parmigiano, e via in forno. Croccanti e senza sensi di colpa.

Non fraintendermi, non è sempre una passeggiata. Ci sono momenti in cui vedo una torta al cioccolato e penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Però poi ricordo come mi sento quando sono in chetosi: forte, sveglio, con la testa libera. E se proprio voglio un dolce, mi preparo una mousse di panna montata e cacao amaro, che è keto-friendly e mi fa felice. La chiave, credo, è trovare un equilibrio: non si tratta di essere perfetti, ma di scegliere ogni giorno qualcosa che ti avvicina a come vuoi sentirti.

Tornando a te e alla tua corda, mi hai fatto venire voglia di provare! Magari non diventerò un campione di salti incrociati, ma potrebbe essere un modo divertente per aggiungere un po’ di movimento alle mie giornate. Tu hai mai pensato di abbinare alla tua routine qualcosa come la keto, per dare una spinta in più? O magari hai un altro trucco per mantenere alta la motivazione? E a chi legge: qual è la vostra “corda” o la vostra “keto”? Raccontate, che queste storie sono benzina per andare avanti!