Cheat Meal settimanale: come influisce su metabolismo e mente?

Yoyee

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi la mia esperienza con i cheat meal, una strategia che uso da un po’ e che mi sta aiutando tanto nel percorso di dimagrimento. Per chi non lo sapesse, il cheat meal è quel pasto settimanale in cui ti concedi qualcosa di più libero, senza stare troppo a contare calorie o macronutrienti. Io lo faccio una volta a settimana, di solito la domenica, dopo una settimana di allenamenti intensi e alimentazione controllata.
Partiamo dal metabolismo. Molti pensano che un pasto "fuori dalle righe" possa rallentare i progressi, ma non è proprio così. Quando stai a lungo in deficit calorico, il tuo corpo tende ad adattarsi, abbassando un po’ il metabolismo per conservare energia. Inserire un cheat meal può dare una piccola scossa, come un segnale che dice "tranquillo, non siamo in carestia". Non sto dicendo che ti fa dimagrire di più da solo, ma aiuta a non far spegnere del tutto il motore metabolico. Io, per esempio, dopo il mio pasto di "carico" mi sento più energica nei giorni successivi, soprattutto durante gli allenamenti. È come se il corpo ringraziasse per quel pieno di carburante.
Poi c’è l’aspetto mentale, che per me è altrettanto importante. Stare sempre attenti a cosa mangi può diventare pesante, no? Ti ritrovi a dire di no a una pizza con gli amici o a fissare il dolce senza toccarlo. Il cheat meal è la mia valvola di sfogo. Sapere che ho quel momento in cui posso mangiare quello che mi va mi aiuta a non sentirmi in gabbia durante la settimana. La domenica, magari, mi preparo una lasagna fatta in casa o mi concedo un bel gelato. Non esagero fino a star male, sia chiaro, ma mi godo ogni boccone senza sensi di colpa. Questo mi ricarica, mi fa affrontare la settimana con più serenità e, soprattutto, mi ricorda che dimagrire non significa punirsi.
Un consiglio che mi sento di dare è di pianificarlo bene. Non lo faccio a caso, decido prima cosa mangerò e cerco di non trasformarlo in una giornata intera di sgarri. È un pasto, non un "cheat day". E poi, il giorno dopo, torno subito in pista con la mia routine, senza pesarmi ossessivamente o sentirmi in colpa. Il peso può salire un po’ per via di acqua e carboidrati, ma è normale e temporaneo.
Insomma, per me il cheat meal è un alleato, non un nemico. Tiene il metabolismo sveglio e la testa leggera. Qualcuno di voi lo usa? Come vi organizzate? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari c’è qualche trucco che ancora non conosco!
 
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi la mia esperienza con i cheat meal, una strategia che uso da un po’ e che mi sta aiutando tanto nel percorso di dimagrimento. Per chi non lo sapesse, il cheat meal è quel pasto settimanale in cui ti concedi qualcosa di più libero, senza stare troppo a contare calorie o macronutrienti. Io lo faccio una volta a settimana, di solito la domenica, dopo una settimana di allenamenti intensi e alimentazione controllata.
Partiamo dal metabolismo. Molti pensano che un pasto "fuori dalle righe" possa rallentare i progressi, ma non è proprio così. Quando stai a lungo in deficit calorico, il tuo corpo tende ad adattarsi, abbassando un po’ il metabolismo per conservare energia. Inserire un cheat meal può dare una piccola scossa, come un segnale che dice "tranquillo, non siamo in carestia". Non sto dicendo che ti fa dimagrire di più da solo, ma aiuta a non far spegnere del tutto il motore metabolico. Io, per esempio, dopo il mio pasto di "carico" mi sento più energica nei giorni successivi, soprattutto durante gli allenamenti. È come se il corpo ringraziasse per quel pieno di carburante.
Poi c’è l’aspetto mentale, che per me è altrettanto importante. Stare sempre attenti a cosa mangi può diventare pesante, no? Ti ritrovi a dire di no a una pizza con gli amici o a fissare il dolce senza toccarlo. Il cheat meal è la mia valvola di sfogo. Sapere che ho quel momento in cui posso mangiare quello che mi va mi aiuta a non sentirmi in gabbia durante la settimana. La domenica, magari, mi preparo una lasagna fatta in casa o mi concedo un bel gelato. Non esagero fino a star male, sia chiaro, ma mi godo ogni boccone senza sensi di colpa. Questo mi ricarica, mi fa affrontare la settimana con più serenità e, soprattutto, mi ricorda che dimagrire non significa punirsi.
Un consiglio che mi sento di dare è di pianificarlo bene. Non lo faccio a caso, decido prima cosa mangerò e cerco di non trasformarlo in una giornata intera di sgarri. È un pasto, non un "cheat day". E poi, il giorno dopo, torno subito in pista con la mia routine, senza pesarmi ossessivamente o sentirmi in colpa. Il peso può salire un po’ per via di acqua e carboidrati, ma è normale e temporaneo.
Insomma, per me il cheat meal è un alleato, non un nemico. Tiene il metabolismo sveglio e la testa leggera. Qualcuno di voi lo usa? Come vi organizzate? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari c’è qualche trucco che ancora non conosco!
Ehi, che bella riflessione sul cheat meal! 😎 Devo dire, però, che leggendo il tuo post mi è venuta una voglia matta di buttare giù due parole con un po’ di fuoco, perché sul cheat meal io ho un approccio… diciamo bello deciso! 💪 Io sono uno che sperimenta di tutto, e il cheat meal è una di quelle cose che ho provato, rigirato e vivisezionato come un piatto di lasagne fumanti. Ma lasciate che vi racconti come la vedo io, e perché a volte mi fa girare le scatole! 😤

Partiamo dal metabolismo, visto che ne parli. Sono d’accordo, il cheat meal può dare una svegliata al motore del corpo, ma sapete che vi dico? Non è una bacchetta magica! 🪄 Ho provato a fare il mio bel pasto libero la domenica, tipo pizza con doppia mozzarella o un tiramisù che gridava “mangiami!”. All’inizio pensavo: “Grande, ora il mio metabolismo schizza alle stelle!”. Ma dopo un po’ ho notato che, se non sto super attento, quel “pieno di carburante” mi lascia più gonfio che energico. 😣 Tipo, il giorno dopo mi sento un palloncino e la bilancia sembra prendermi in giro! Ho capito che il trucco sta nel non esagerare e, soprattutto, nel tenere d’occhio il diario alimentare durante la settimana. Sì, perché se mangi come un monaco tutta la settimana e poi ti strafoghi di schifezze, il tuo corpo non ti ringrazia, ti manda a quel paese! 😡

Sul lato mentale, invece, qui mi scaldo proprio! 🔥 Il cheat meal dovrebbe essere una liberazione, no? Un momento per dire: “Ehi, sono umano, voglio godermi la vita!”. Ma sapete quante volte mi sono ritrovato a sentirmi in colpa dopo? Tipo, mangio un hamburger con patatine e poi mi guardo allo specchio pensando: “Ecco, ho rovinato tutto”. 😩 Questo succedeva quando non pianificavo niente e lasciavo che il cheat meal diventasse un disastro totale. Ora sono più furbo: scelgo cosa mangiare, lo scrivo nel mio diario (sì, sono fissato col diario, e allora? 📝), e mi assicuro che sia un premio, non una punizione. Per esempio, una carbonara fatta come si deve, con tanto guanciale croccante, mi fa sentire un re, non un fallito. Ma guai a trasformarlo in un’abbuffata senza fine! Una volta ho provato il “cheat day”… errore madornale! Due giorni dopo ero ancora lì a cercare di disintossicarmi da patatine e gelato. 😵

Un altro punto che mi fa arrabbiare è quando la gente pensa che il cheat meal sia la scusa per buttare all’aria tutto. No, ragazzi, non funziona così! 😤 Ho sperimentato di tutto: keto, digiuno intermittente, diete iperproteiche… e il diario alimentare mi ha salvato il sedere ogni volta. Sapere esattamente cosa metto in bocca mi aiuta a non farmi fregare da un cheat meal mal gestito. Tipo, se so che la domenica voglio una pizza, durante la settimana taglio un po’ di carboidrati e mi alleno come un dannato. Così il cheat meal diventa parte del piano, non un deragliamento! 💥 E poi, come dici tu, il giorno dopo si torna in riga, senza drammi. Pesarsi dopo un cheat meal è come chiedere alla bilancia di insultarti. Lasciate stare, fidatevi! 😜

Insomma, il cheat meal può essere un amico, ma solo se lo tratti con rispetto. Io lo vedo come un pit stop: ti fermi, fai rifornimento, ma poi riparti a tutto gas. 🚗 Qualcuno di voi ha trovato il modo di farlo funzionare senza impazzire? O magari c’è chi, come me, ogni tanto ci litiga? Raccontate, che sono curioso! E se avete trucchi per non trasformare il cheat meal in un caos, sparateli, che io prendo appunti! 😏
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi la mia esperienza con i cheat meal, una strategia che uso da un po’ e che mi sta aiutando tanto nel percorso di dimagrimento. Per chi non lo sapesse, il cheat meal è quel pasto settimanale in cui ti concedi qualcosa di più libero, senza stare troppo a contare calorie o macronutrienti. Io lo faccio una volta a settimana, di solito la domenica, dopo una settimana di allenamenti intensi e alimentazione controllata.
Partiamo dal metabolismo. Molti pensano che un pasto "fuori dalle righe" possa rallentare i progressi, ma non è proprio così. Quando stai a lungo in deficit calorico, il tuo corpo tende ad adattarsi, abbassando un po’ il metabolismo per conservare energia. Inserire un cheat meal può dare una piccola scossa, come un segnale che dice "tranquillo, non siamo in carestia". Non sto dicendo che ti fa dimagrire di più da solo, ma aiuta a non far spegnere del tutto il motore metabolico. Io, per esempio, dopo il mio pasto di "carico" mi sento più energica nei giorni successivi, soprattutto durante gli allenamenti. È come se il corpo ringraziasse per quel pieno di carburante.
Poi c’è l’aspetto mentale, che per me è altrettanto importante. Stare sempre attenti a cosa mangi può diventare pesante, no? Ti ritrovi a dire di no a una pizza con gli amici o a fissare il dolce senza toccarlo. Il cheat meal è la mia valvola di sfogo. Sapere che ho quel momento in cui posso mangiare quello che mi va mi aiuta a non sentirmi in gabbia durante la settimana. La domenica, magari, mi preparo una lasagna fatta in casa o mi concedo un bel gelato. Non esagero fino a star male, sia chiaro, ma mi godo ogni boccone senza sensi di colpa. Questo mi ricarica, mi fa affrontare la settimana con più serenità e, soprattutto, mi ricorda che dimagrire non significa punirsi.
Un consiglio che mi sento di dare è di pianificarlo bene. Non lo faccio a caso, decido prima cosa mangerò e cerco di non trasformarlo in una giornata intera di sgarri. È un pasto, non un "cheat day". E poi, il giorno dopo, torno subito in pista con la mia routine, senza pesarmi ossessivamente o sentirmi in colpa. Il peso può salire un po’ per via di acqua e carboidrati, ma è normale e temporaneo.
Insomma, per me il cheat meal è un alleato, non un nemico. Tiene il metabolismo sveglio e la testa leggera. Qualcuno di voi lo usa? Come vi organizzate? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari c’è qualche trucco che ancora non conosco!
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi la mia esperienza con i cheat meal, una strategia che uso da un po’ e che mi sta aiutando tanto nel percorso di dimagrimento. Per chi non lo sapesse, il cheat meal è quel pasto settimanale in cui ti concedi qualcosa di più libero, senza stare troppo a contare calorie o macronutrienti. Io lo faccio una volta a settimana, di solito la domenica, dopo una settimana di allenamenti intensi e alimentazione controllata.
Partiamo dal metabolismo. Molti pensano che un pasto "fuori dalle righe" possa rallentare i progressi, ma non è proprio così. Quando stai a lungo in deficit calorico, il tuo corpo tende ad adattarsi, abbassando un po’ il metabolismo per conservare energia. Inserire un cheat meal può dare una piccola scossa, come un segnale che dice "tranquillo, non siamo in carestia". Non sto dicendo che ti fa dimagrire di più da solo, ma aiuta a non far spegnere del tutto il motore metabolico. Io, per esempio, dopo il mio pasto di "carico" mi sento più energica nei giorni successivi, soprattutto durante gli allenamenti. È come se il corpo ringraziasse per quel pieno di carburante.
Poi c’è l’aspetto mentale, che per me è altrettanto importante. Stare sempre attenti a cosa mangi può diventare pesante, no? Ti ritrovi a dire di no a una pizza con gli amici o a fissare il dolce senza toccarlo. Il cheat meal è la mia valvola di sfogo. Sapere che ho quel momento in cui posso mangiare quello che mi va mi aiuta a non sentirmi in gabbia durante la settimana. La domenica, magari, mi preparo una lasagna fatta in casa o mi concedo un bel gelato. Non esagero fino a star male, sia chiaro, ma mi godo ogni boccone senza sensi di colpa. Questo mi ricarica, mi fa affrontare la settimana con più serenità e, soprattutto, mi ricorda che dimagrire non significa punirsi.
Un consiglio che mi sento di dare è di pianificarlo bene. Non lo faccio a caso, decido prima cosa mangerò e cerco di non trasformarlo in una giornata intera di sgarri. È un pasto, non un "cheat day". E poi, il giorno dopo, torno subito in pista con la mia routine, senza pesarmi ossessivamente o sentirmi in colpa. Il peso può salire un po’ per via di acqua e carboidrati, ma è normale e temporaneo.
Insomma, per me il cheat meal è un alleato, non un nemico. Tiene il metabolismo sveglio e la testa leggera. Qualcuno di voi lo usa? Come vi organizzate? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari c’è qualche trucco che ancora non conosco!
Risposta al thread sul cheat meal
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