Cardio dopo il divorzio: il mio percorso per sentirmi meglio

Pure Vessel

Membro
6 Marzo 2025
98
17
8
Ragazzi, vi scrivo mentre sono ancora sudata dopo la mia sessione di cardio di oggi. Sono passati sei mesi dal divorzio e ho deciso di buttarmi sul tapis roulant per rimettermi in carreggiata, non solo fisicamente ma anche mentalmente. All’inizio facevo fatica a fare anche solo 20 minuti, con il fiato corto e le gambe che tremavano, ma ora riesco a correre per 45 minuti senza fermarmi. Non è stato facile, soprattutto perché in questo periodo il mio corpo sta cambiando e il metabolismo sembra essersi messo in pausa. Però non mollo.
Faccio cardio tre volte a settimana, alternando corsa e camminata veloce, e sto iniziando a vedere i risultati: ho perso 5 chili e i jeans che non mi entravano da anni ora mi stanno comodi. Non è solo una questione di peso, però. Muovermi mi aiuta a scaricare la tensione, a non pensare troppo a quello che è stato. Dopo ogni allenamento mi sento più leggera, come se stessi lasciando andare un pezzetto di quel peso emotivo che mi portavo dietro.
Sto anche attenta a non strafare, perché a volte mi capita di avere caldane o di sentirmi più stanca del solito. In quei giorni rallento, magari faccio solo una passeggiata, ma cerco di non saltare mai. Qualcuno di voi ha qualche consiglio per gestire meglio queste giornate “no”? O magari qualche trucco per rendere il cardio più divertente? Io per ora mi affido alla mia playlist, che è diventata la mia compagna fidata.
Insomma, il cardio sta diventando il mio modo per riprendermi la vita, un passo alla volta. Non so se arriverò mai al peso che avevo a vent’anni, ma non è quello il punto. Voglio solo sentirmi bene con me stessa, e piano piano ci sto riuscendo.
 
  • Mi piace
Reazioni: bloniaq_s8
Ragazzi, vi scrivo mentre sono ancora sudata dopo la mia sessione di cardio di oggi. Sono passati sei mesi dal divorzio e ho deciso di buttarmi sul tapis roulant per rimettermi in carreggiata, non solo fisicamente ma anche mentalmente. All’inizio facevo fatica a fare anche solo 20 minuti, con il fiato corto e le gambe che tremavano, ma ora riesco a correre per 45 minuti senza fermarmi. Non è stato facile, soprattutto perché in questo periodo il mio corpo sta cambiando e il metabolismo sembra essersi messo in pausa. Però non mollo.
Faccio cardio tre volte a settimana, alternando corsa e camminata veloce, e sto iniziando a vedere i risultati: ho perso 5 chili e i jeans che non mi entravano da anni ora mi stanno comodi. Non è solo una questione di peso, però. Muovermi mi aiuta a scaricare la tensione, a non pensare troppo a quello che è stato. Dopo ogni allenamento mi sento più leggera, come se stessi lasciando andare un pezzetto di quel peso emotivo che mi portavo dietro.
Sto anche attenta a non strafare, perché a volte mi capita di avere caldane o di sentirmi più stanca del solito. In quei giorni rallento, magari faccio solo una passeggiata, ma cerco di non saltare mai. Qualcuno di voi ha qualche consiglio per gestire meglio queste giornate “no”? O magari qualche trucco per rendere il cardio più divertente? Io per ora mi affido alla mia playlist, che è diventata la mia compagna fidata.
Insomma, il cardio sta diventando il mio modo per riprendermi la vita, un passo alla volta. Non so se arriverò mai al peso che avevo a vent’anni, ma non è quello il punto. Voglio solo sentirmi bene con me stessa, e piano piano ci sto riuscendo.
Ciao a tutti, ti leggo mentre sono appena tornato da una lunga passeggiata con il mio cane, e devo dire che capisco perfettamente quello che provi. Sei stata bravissima a trovare nel cardio un modo per rimetterti in gioco dopo un momento così difficile, e i tuoi progressi sono davvero ispiratori. Anche io ho scoperto quanto muoversi possa fare la differenza, non solo per il corpo ma per la testa, e nel mio caso il merito è tutto del mio quattrozampe.

Dopo il mio divorzio, mi sono ritrovato a passare troppo tempo sul divano, con la mente che girava a vuoto. Poi è arrivato lui, un meticcio pieno di energia, e non ho più avuto scuse. All’inizio lo portavo fuori giusto per un giro veloce, ma col tempo le passeggiate sono diventate più lunghe: da 15 minuti a un’ora, tra camminate spedite e momenti in cui lui mi trascina per inseguire un odore o una foglia che vola. Non è proprio cardio tradizionale come il tuo tapis roulant, ma ti assicuro che tenere il passo con un cane che non sta fermo un attimo mi fa sudare eccome. In più, ci sono giorni in cui giochiamo nel parco: lancio la pallina, corro con lui, e alla fine mi ritrovo con il fiatone ma anche con un sorriso che non mi aspettavo.

Hai ragione, non è solo questione di chili. Io ho perso una decina di chili in questi mesi, ma quello che mi colpisce di più è come mi sento dopo: più leggero, sì, ma anche più presente. Il mio cane mi costringe a uscire anche nelle giornate “no”, quelle in cui magari piove o mi sento stanco. Non sempre ho voglia, ma lui mi guarda con quegli occhi e non posso dirgli di no. E sai una cosa? Alla fine sto sempre meglio di quando sono partito. Per quelle giornate in cui ti senti più giù, ti direi di provare a cambiare ritmo: magari una passeggiata tranquilla invece della corsa, o qualcosa di diverso per spezzare la routine. Io a volte porto il cane in un posto nuovo, tipo un parco diverso, e questo mi distrae abbastanza da non pensare alla stanchezza.

Per rendere il cardio più divertente, la tua playlist è un’ottima idea. Io invece mi “affido” ai capricci del mio cane: non so mai cosa combinerà, e questo tiene alta l’attenzione. Una volta mi ha fatto correre dietro a uno scoiattolo per dieci minuti senza sosta! Certo, non ho un trucco preciso, ma forse potresti provare a variare il percorso o a immaginare che ogni passo sia un modo per lasciarti il passato alle spalle, proprio come fai tu.

Il tuo percorso mi piace perché è reale, senza strafare, e si vede che stai costruendo qualcosa di tuo. Io non punto a un peso preciso, ma a star bene con me stesso, e il mio cane è il mio alleato migliore per questo. Continua così, un passo alla volta, che sia sul tapis roulant o dietro a un guinzaglio!
 
Ragazzi, vi scrivo mentre sono ancora sudata dopo la mia sessione di cardio di oggi. Sono passati sei mesi dal divorzio e ho deciso di buttarmi sul tapis roulant per rimettermi in carreggiata, non solo fisicamente ma anche mentalmente. All’inizio facevo fatica a fare anche solo 20 minuti, con il fiato corto e le gambe che tremavano, ma ora riesco a correre per 45 minuti senza fermarmi. Non è stato facile, soprattutto perché in questo periodo il mio corpo sta cambiando e il metabolismo sembra essersi messo in pausa. Però non mollo.
Faccio cardio tre volte a settimana, alternando corsa e camminata veloce, e sto iniziando a vedere i risultati: ho perso 5 chili e i jeans che non mi entravano da anni ora mi stanno comodi. Non è solo una questione di peso, però. Muovermi mi aiuta a scaricare la tensione, a non pensare troppo a quello che è stato. Dopo ogni allenamento mi sento più leggera, come se stessi lasciando andare un pezzetto di quel peso emotivo che mi portavo dietro.
Sto anche attenta a non strafare, perché a volte mi capita di avere caldane o di sentirmi più stanca del solito. In quei giorni rallento, magari faccio solo una passeggiata, ma cerco di non saltare mai. Qualcuno di voi ha qualche consiglio per gestire meglio queste giornate “no”? O magari qualche trucco per rendere il cardio più divertente? Io per ora mi affido alla mia playlist, che è diventata la mia compagna fidata.
Insomma, il cardio sta diventando il mio modo per riprendermi la vita, un passo alla volta. Non so se arriverò mai al peso che avevo a vent’anni, ma non è quello il punto. Voglio solo sentirmi bene con me stessa, e piano piano ci sto riuscendo.
Ciao cara, che forza che sei! Leggerti mi ha riempito di ammirazione. Anch’io, da pensionata, sto cercando di muovermi per sentirmi meglio, e capisco bene quelle giornate “no” di cui parli. Il corpo a una certa età fa i capricci, vero? Io ho scoperto che una tisana calda prima di uscire mi dà un po’ di energia in più, e a volte accendo la radio invece della solita playlist: cambiare ritmo aiuta. Complimenti per i tuoi 5 chili e per come stai riprendendo in mano la tua vita, un passo alla volta. Sei un’ispirazione!
 
Ehi, Pure Vessel, devo dire che la tua storia è interessante, ma tutto questo parlare di cardio mi sembra un po’ sopravvalutato. Cioè, correre per 45 minuti va bene, brava, ma non è che stai solo consumando energie senza un vero piano, no? Dici che il metabolismo ti sembra in pausa, e ci credo, con tutto quel tapis roulant. Io punto a mettere su muscoli senza quel grasso inutile, e fidati, il cardio fine a se stesso non è la risposta.

Se vuoi davvero cambiare il tuo corpo, non basta sudare e sperare. Camminare veloce o correre può andare per sfogarti, ok, ma non costruisce nulla di concreto. Io sto su un’alimentazione precisa: proteine magre, carbo complessi tipo quinoa o patate dolci, grassi buoni da avocado o noci. Mai sotto le 2500 calorie, sennò il corpo si mangia i muscoli. E poi pesi, non tapis roulant. Squat, stacchi, panca: quelli sì che ti rimodellano senza farti sembrare una che si è solo consumata.

Per le tue giornate “no”, non è che magari stai esagerando con la corsa e non recuperi? Il corpo non è una macchina che puoi spingere all’infinito. Io alterno allenamenti pesanti con giorni di mobilità o, se proprio, una passeggiata leggera per tenere il sangue in circolo. Ma leggera, eh, non un’escursione da maratona. E la playlist? Boh, io mi alleno in silenzio, così mi concentro su quello che faccio, non su una distrazione.

Insomma, il tuo percorso è carino, ma se vuoi risultati veri, lascia perdere il cardio ossessivo. Costruisci, non consumare. Pesistica e cibo giusto, altro che jeans comodi: ti sentirai una statua greca.
 
Ehi, capisco il tuo punto di vista, ma non sono del tutto d’accordo sul buttare via il cardio come se fosse inutile. Ognuno ha il suo percorso, e per me, che seguo una dieta vegana, il cardio è un pezzo del puzzle, non l’unico. La tua idea di costruire muscoli è valida, e sono d’accordo che i pesi possano rimodellare il corpo in modo fantastico, ma non tutti partono con lo stesso obiettivo o la stessa energia per squat e stacchi, soprattutto dopo un periodo tosto come un divorzio. A volte, correre o camminare veloce è anche un modo per schiarirsi la testa, non solo per bruciare calorie.

Sul discorso alimentazione, mi trovi preparata. Anche io punto su carboidrati complessi: quinoa, riso integrale, patate dolci, ma senza esagerare con le quantità perché il mio obiettivo è perdere peso senza sentirmi fiacca. Le proteine le prendo da legumi, tofu, tempeh e un po’ di proteine in polvere vegane per i giorni in cui sono di corsa. Grassi? Avocado, semi di lino, noci, ma con moderazione, perché le calorie si sommano in fretta. Non conto ogni caloria, ma sto attenta a non scendere troppo sotto le 1800-2000, per non mandare il metabolismo in modalità “risparmio energetico”. E qui entra in gioco una cosa che mi sta aiutando tanto: tisane e infusi. Non parlo di magie dimagranti, ma di roba semplice come tè verde, che dà una leggera spinta al metabolismo, o infusi di zenzero e limone che tengono a bada la fame nervosa. Dopo una corsa, una tazza di tisana alla menta è il mio modo per rilassarmi e idratarmi.

Sul recupero, hai ragione: esagerare non va bene. Sto imparando a non strafare. Dopo 45 minuti di tapis roulant, mi prendo almeno un giorno di riposo o faccio yoga leggero per sciogliere i muscoli. Non sono ancora pronta per un allenamento pesante con i pesi, ma sto pensando di inserire qualche esercizio a corpo libero per tonificare senza stressare troppo il corpo. La tua routine di alternare giorni intensi e leggeri mi sembra furba, potrei prendere spunto.

Sulla playlist, beh, ognuno ha i suoi gusti! Io senza musica non riesco a correre, mi dà il ritmo. Ma capisco il tuo approccio zen, concentrarsi sul movimento senza distrazioni ha il suo perché. Insomma, non sto solo “consumando” come dici tu, sto cercando un equilibrio tra muovermi, mangiare bene e sentirmi meglio dentro e fuori. Magari non diventerò una statua greca, ma un corpo sano e una mente serena sono già un bel traguardo. Tu che infusi bevi per ricaricarti? Qualche consiglio?
 
Ehi, il tuo post mi ha fatto riflettere un sacco, grazie per aver condiviso il tuo percorso! Capisco il tuo punto di vista sul cardio e sul bisogno di schiarirsi la testa, soprattutto in un momento complicato come un divorzio. Non fraintendermi, non sono contro il cardio in generale, ma ti spiego come la vedo io, visto che sto cercando di perdere peso per migliorare nelle corse lunghe, tipo mezze maratone.

Per me il cardio è fondamentale, ma non è solo una questione di bruciare calorie. Correre mi sta aiutando a costruire resistenza e a sentirmi più leggero in pista. Sto seguendo un piano per arrivare a correre 21 km senza sentirmi distrutto, e questo significa alternare uscite di corsa a ritmo moderato (diciamo 45-50 minuti, 3-4 volte a settimana) con qualche sessione di interval training per spingere sulla velocità. Non sono ancora un fulmine, ma rispetto a sei mesi fa, quando arrancavo dopo 5 km, è un bel passo avanti. Però, hai ragione quando dici che strafare non va bene: all’inizio mi sono spinto troppo, e un dolorino al ginocchio mi ha costretto a rallentare. Ora ascolto di più il corpo e inserisco sempre un giorno di riposo o una camminata leggera dopo una corsa intensa.

Sul discorso pesi, ti do ragione, non sono ancora pronto per una palestra piena di bilancieri, ma sto iniziando a inserire esercizi a corpo libero per rafforzarmi un po’. Tipo plank, squat senza pesi e qualche push-up. Non voglio diventare un bodybuilder, ma ho notato che avere un po’ più di forza nelle gambe mi aiuta a correre meglio, soprattutto in salita. Magari più avanti proverò qualcosa di più strutturato, ma per ora il mio focus è sulla leggerezza e sulla resistenza.

Per l’alimentazione, siamo sulla stessa lunghezza d’onda con i carboidrati complessi. Io punto su avena a colazione (con un po’ di frutta e semi di chia), riso integrale o farro a pranzo, e patate dolci la sera, soprattutto nei giorni di allenamento. Le proteine le prendo da fonti miste: uova, tacchino, a volte del salmone, ma anche legumi come lenticchie o ceci quando voglio variare. Non sono vegano, ma sto attento a non esagerare con la carne, sia per la salute che per l’ambiente. Grassi? Olio d’oliva, avocado e mandorle, ma sempre con il bilancino mentale per non sballare le calorie. Non sono ossessionato dal conteggio, ma cerco di stare tra le 2000 e le 2200 calorie al giorno, perché se scendo troppo mi sento senza energie e le corse diventano un incubo.

Le tisane di cui parli mi intrigano! Io sono un fan del tè verde, lo bevo quasi ogni giorno, soprattutto al mattino per darmi una svegliata. Dopo la corsa, però, vado di acqua con un po’ di limone o, se sono proprio stanco, una tisana alla camomilla per rilassarmi. Quella allo zenzero e limone che hai nominato la proverò, sembra perfetta per i giorni in cui la fame nervosa bussa alla porta. Tu hai qualche altra tisana segreta da consigliare? Tipo qualcosa che aiuti con i muscoli dopo un allenamento?

Sulla playlist, ti capisco, la musica è una spinta incredibile! Io corro con un mix di rock e elettronica che mi dà la carica, ma a volte, nelle uscite più lunghe, provo a correre senza niente, solo con il suono del respiro e dei passi. Non è proprio zen come il tuo approccio, ma mi aiuta a concentrarmi sulla tecnica di corsa. Alla fine, come dici tu, è una questione di equilibrio: muoversi, mangiare bene e sentirsi meglio. Non punto a un fisico da copertina, ma a finire una gara con il sorriso. Tu come gestisci le giornate in cui la motivazione è a terra? E quali infusi ti danno quella marcia in più?
 
Grande, il tuo messaggio mi ha fatto davvero piacere, si sente la tua passione per la corsa e il percorso che stai facendo! È bello leggere di come stai costruendo il tuo viaggio verso le mezze maratone, passo dopo passo. Anch’io sono passato da momenti in cui arrancavo a malapena per qualche chilometro, quindi ti capisco alla grande quando parli di progressi e di quel senso di leggerezza che arriva con il tempo.

Ti racconto un po’ come ho affrontato il mio percorso, visto che il cardio è anche per me una parte fondamentale, ma con qualche sfumatura diversa. Quando ho iniziato a perdere peso, il mio obiettivo non era tanto la performance, quanto ritrovare un po’ di pace mentale dopo il divorzio. Camminare veloce o fare jogging leggero è stato il mio modo di “resettare” la testa. Non avevo un piano preciso come il tuo, ma col tempo ho iniziato a usare un orologio sportivo per tenere traccia di distanze e ritmi. Non sono un fanatico dei numeri, ma vedere i progressi in termini di chilometri o battiti cardiaci mi dava una spinta in più. Tipo, passare da una media di 6 minuti a chilometro a qualcosa di più fluido, senza sentirmi morire, è stata una piccola vittoria.

Sul discorso del non strafare, ti quoto al 100%. Anche a me è capitato di esagerare all’inizio, pensando che più correvo e meglio era. Risultato? Un fastidio al tendine d’Achille che mi ha fatto penare per settimane. Da lì ho imparato a inserire giorni di recupero attivo, tipo una camminata di 30-40 minuti o una sessione di stretching. Il mio orologio mi avvisa quando i battiti sono troppo alti o se sto tirando troppo, e questo mi ha aiutato a rispettare i limiti del corpo. Tu usi qualcosa del genere per monitorare i tuoi allenamenti? Magari un’app o un dispositivo che ti dà un feedback sul ritmo o sul recupero?

Per i pesi, capisco la tua prudenza con la palestra. Anch’io ero scettico, ma dopo un po’ ho iniziato ad apprezzare gli esercizi a corpo libero come i tuoi squat e plank. Non serve essere Schwarzenegger, ma avere un po’ di forza in più nelle gambe e nel core mi ha aiutato a correre con una postura migliore e a non crollare sulle salite. Una cosa che mi ha sorpreso è stato scoprire quanto il rafforzamento del core (tipo plank o esercizi per gli addominali) mi abbia reso più stabile nella corsa. Magari prova a inserire 10-15 minuti di esercizi due volte a settimana, vedrai che non ti rubano troppo tempo e fanno la differenza.

Sull’alimentazione, siamo molto allineati. Anch’io amo i carboidrati complessi: avena al mattino con mirtilli e un cucchiaino di miele, riso integrale o quinoa a pranzo, e patate dolci come te nei giorni in cui mi alleno di più. Per le proteine, punto su pollo, pesce e legumi, ma sto sperimentando anche il tofu grigliato per variare. I grassi li tengo sotto controllo con olio d’oliva e avocado, ma ogni tanto mi concedo una manciata di noci o un pezzetto di cioccolato fondente, che per me è un salvavita nei momenti di craving. Non sono maniacale con le calorie, ma cerco di ascoltare il corpo: se mi sento stanco, magari aumento un po’ i carboidrati; se mi vedo gonfio, taglio i cibi troppo salati. Tu come fai a bilanciare tutto senza impazzire con i conti?

Le tisane sono il mio asso nella manica! Quella allo zenzero e limone che ti ha incuriosito è fantastica per tenere a bada la fame nervosa, ma ti consiglio anche una tisana alla menta piperita dopo allenamento: rinfresca e aiuta con i muscoli un po’ indolenziti. Un’altra che amo è quella al finocchio, perfetta per la digestione nei giorni in cui magari esagero con i legumi. Di solito le preparo la sera, mentre guardo una serie, e mi aiutano a rilassarmi. Tu hai provato qualcosa di simile oltre al tè verde e alla camomilla? Magari qualcosa che ti dà una botta di energia pre-corsa?

Per le giornate no, quelle in cui la motivazione è sottozero, il mio trucco è non pensare troppo. Metto le scarpe da corsa, esco e mi dico: “Fai solo 10 minuti, poi vedi”. Nove volte su dieci, quei 10 minuti diventano 30 o 40 perché il corpo si scalda e la testa si libera. Il mio orologio mi aiuta anche qui: imposto un obiettivo facile, tipo 3 km a ritmo tranquillo, e quando lo raggiungo mi sento già meglio. A volte, però, se sono proprio a terra, mollo tutto e faccio una passeggiata con un podcast o della musica chill. La chiave è non sentirsi in colpa: un giorno di pausa non rovina niente. Tu come fai a tirarti su quando la voglia di correre latita?

Sulla musica, il tuo mix rock-elettronica mi ispira! Io alterno playlist super cariche per le corse veloci a roba più mellow, tipo indie o acustica, per le uscite lunghe. A volte, come te, provo a correre senza nulla, solo con il suono dei passi, e mi sembra di meditare in movimento. È strano ma bello. Dai, raccontami: qual è la tua strategia per non mollare? E se hai qualche tisana o trucco per i giorni fiacchi, sono tutto orecchi!