Camminata nordica: davvero utile per dimagrire o solo un'altra moda?

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6 Marzo 2025
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Ehi, mi butto nella discussione perché vedo un sacco di dubbi sulla camminata nordica e se davvero funziona per perdere peso. Sono uno che ci ha provato sulla propria pelle, quindi vi racconto com’è andata, ma vi avverto: non è che credo ciecamente a tutto quello che si dice in giro.
Partiamo dal principio. Ho iniziato a fare camminata nordica un paio di anni fa, più che altro perché ero stufo di diete super restrittive che mi lasciavano con zero energie e l’umore sotto i piedi. Non sono mai stato un fan delle mode, tipo keto o paleo, che sembrano promettere miracoli ma poi ti fanno contare ogni grammo di cibo. La camminata nordica mi sembrava una cosa più… normale, ecco. Però, lo ammetto, all’inizio pensavo fosse solo un modo per vendere bastoncini costosi e far sentire la gente figa mentre passeggia.
La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano. Non è solo camminare con i bastoni come se fossi un nonno in montagna. Devi spingere con le braccia, coordinarti bene e usare tutto il corpo. All’inizio mi sentivo un po’ ridicolo, ma dopo un paio di lezioni ho capito che è un lavoro completo: spalle, braccia, schiena, gambe… tutto si muove. E sì, fa sudare, altroché. Non è una passeggiata rilassata, se la fai giusta. Io facevo sessioni di un’ora, 3-4 volte a settimana, su percorsi misti, un po’ collina, un po’ pianura.
Sul peso, vi dico la mia esperienza: in 6 mesi ho perso circa 8 chili, senza cambiare chissà cosa nella dieta. Mangiavo più o meno come sempre, magari stando attento a non esagerare con i carboidrati e cercando di mettere in tavola roba nutriente, tipo carne magra, pesce, verdure. Non sono uno che pesa le proteine al grammo, ma diciamo che cercavo di non mangiare solo pasta e pizza. La camminata nordica mi ha aiutato perché brucia calorie senza distruggerti le ginocchia come la corsa, e poi ti dà una bella energia. Non è che ti svegli la mattina e sei un modello, eh, ma piano piano i risultati arrivano.
Per l’attrezzatura, non serve spendere una follia. Un paio di bastoncini decenti si trovano a 30-40 euro, l’importante è che siano della lunghezza giusta. Le scarpe? Quelle da trekking o da running vanno benissimo, non c’è bisogno di robe specifiche. Certo, in giro ti vendono di tutto, dai guanti ai gilet tecnici, ma secondo me è marketing. Concentrati sulla tecnica e sulla costanza, non sugli accessori.
Ora, perché sono scettico? Perché non credo che la camminata nordica sia la soluzione magica per tutti. Funziona se ti piace, se hai tempo per farla regolarmente e se non ti aspetti di dimagrire 20 chili in un mese. Non è una dieta, non ti fa “sciogliere” il grasso da sola. Devi comunque mangiare con la testa. E poi, diciamolo, non è per tutti: c’è chi si annoia o chi trova scomodo portarsi i bastoni in giro. Io la trovo una cosa che mi dà soddisfazione, ma non sono qui a dirvi che è l’unica strada.
Insomma, per me ha funzionato, ma non è la bacchetta magica. Se vi va di provare, fatevi due conti: un po’ di calorie le bruciate, vi muovete, vi sentite meglio. Ma non aspettatevi miracoli solo perché camminate con due bastoni. Qualcuno di voi l’ha provata? Che ne pensate?
 
Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione perché il tema della camminata nordica mi ha fatto ripensare alla mia esperienza con le diete low-carb e al modo in cui cerco di incastrare il movimento nella mia routine, soprattutto in base alle stagioni.

Parto dicendo che sono un grande fan delle diete a basso contenuto di carboidrati, tipo Atkins o paleo, e da anni sperimento con queste per tenere il peso sotto controllo. La camminata nordica, però, mi ha incuriosito come modo per bruciare calorie senza strafare, e l’ho provata per un po’ l’anno scorso. Concordo con chi dice che non è una passeggiata qualunque: i bastoncini fanno lavorare tutto il corpo, e se ti impegni davvero, senti i muscoli che tirano. Io facevo uscite di 45 minuti, 3 volte a settimana, e ho notato che in autunno e primavera era perfetto, perché il clima non è né troppo caldo né troppo freddo, e i percorsi in collina o nei parchi sono spettacolari in quei periodi.

Sul dimagrimento, però, la penso così: la camminata nordica aiuta, ma da sola non basta. Io ho perso un paio di chili in 3 mesi, ma il grosso del lavoro l’ha fatto la mia dieta low-carb. In inverno, per esempio, tendo a mangiare più proteine e grassi sani, tipo uova, avocado e carne grassfed, per avere energia anche quando fa freddo. In estate, invece, punto su verdure fresche e pesce, sempre tenendo i carboidrati al minimo. La camminata nordica si incastra bene in questa routine, perché non ti sfinisce e ti lascia con una bella sensazione di benessere. Però, se non stai attento a cosa mangi, i risultati saranno lenti, poco ma sicuro.

Un consiglio pratico: se provate, scegliete i momenti dell’anno giusti per voi. In estate, meglio uscire presto la mattina o la sera, perché sotto il sole di mezzogiorno con i bastoncini è dura. In inverno, invece, copritevi bene ma non esagerate con strati pesanti, altrimenti sudate troppo e vi deconcentrate. E sì, i bastoncini economici vanno benissimo, non fatevi fregare dai marchi super costosi.

Insomma, per me la camminata nordica è un buon alleato, ma non è la chiave di tutto. Funziona se la abbini a un’alimentazione ragionata e se ti piace muoverti all’aria aperta. Qualcun altro l’ha provata in combinazione con una dieta low-carb? Come vi siete trovati?
 
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Ehi, mi butto nella discussione perché vedo un sacco di dubbi sulla camminata nordica e se davvero funziona per perdere peso. Sono uno che ci ha provato sulla propria pelle, quindi vi racconto com’è andata, ma vi avverto: non è che credo ciecamente a tutto quello che si dice in giro.
Partiamo dal principio. Ho iniziato a fare camminata nordica un paio di anni fa, più che altro perché ero stufo di diete super restrittive che mi lasciavano con zero energie e l’umore sotto i piedi. Non sono mai stato un fan delle mode, tipo keto o paleo, che sembrano promettere miracoli ma poi ti fanno contare ogni grammo di cibo. La camminata nordica mi sembrava una cosa più… normale, ecco. Però, lo ammetto, all’inizio pensavo fosse solo un modo per vendere bastoncini costosi e far sentire la gente figa mentre passeggia.
La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano. Non è solo camminare con i bastoni come se fossi un nonno in montagna. Devi spingere con le braccia, coordinarti bene e usare tutto il corpo. All’inizio mi sentivo un po’ ridicolo, ma dopo un paio di lezioni ho capito che è un lavoro completo: spalle, braccia, schiena, gambe… tutto si muove. E sì, fa sudare, altroché. Non è una passeggiata rilassata, se la fai giusta. Io facevo sessioni di un’ora, 3-4 volte a settimana, su percorsi misti, un po’ collina, un po’ pianura.
Sul peso, vi dico la mia esperienza: in 6 mesi ho perso circa 8 chili, senza cambiare chissà cosa nella dieta. Mangiavo più o meno come sempre, magari stando attento a non esagerare con i carboidrati e cercando di mettere in tavola roba nutriente, tipo carne magra, pesce, verdure. Non sono uno che pesa le proteine al grammo, ma diciamo che cercavo di non mangiare solo pasta e pizza. La camminata nordica mi ha aiutato perché brucia calorie senza distruggerti le ginocchia come la corsa, e poi ti dà una bella energia. Non è che ti svegli la mattina e sei un modello, eh, ma piano piano i risultati arrivano.
Per l’attrezzatura, non serve spendere una follia. Un paio di bastoncini decenti si trovano a 30-40 euro, l’importante è che siano della lunghezza giusta. Le scarpe? Quelle da trekking o da running vanno benissimo, non c’è bisogno di robe specifiche. Certo, in giro ti vendono di tutto, dai guanti ai gilet tecnici, ma secondo me è marketing. Concentrati sulla tecnica e sulla costanza, non sugli accessori.
Ora, perché sono scettico? Perché non credo che la camminata nordica sia la soluzione magica per tutti. Funziona se ti piace, se hai tempo per farla regolarmente e se non ti aspetti di dimagrire 20 chili in un mese. Non è una dieta, non ti fa “sciogliere” il grasso da sola. Devi comunque mangiare con la testa. E poi, diciamolo, non è per tutti: c’è chi si annoia o chi trova scomodo portarsi i bastoni in giro. Io la trovo una cosa che mi dà soddisfazione, ma non sono qui a dirvi che è l’unica strada.
Insomma, per me ha funzionato, ma non è la bacchetta magica. Se vi va di provare, fatevi due conti: un po’ di calorie le bruciate, vi muovete, vi sentite meglio. Ma non aspettatevi miracoli solo perché camminate con due bastoni. Qualcuno di voi l’ha provata? Che ne pensate?
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Ehi, mi butto nella discussione perché vedo un sacco di dubbi sulla camminata nordica e se davvero funziona per perdere peso. Sono uno che ci ha provato sulla propria pelle, quindi vi racconto com’è andata, ma vi avverto: non è che credo ciecamente a tutto quello che si dice in giro.
Partiamo dal principio. Ho iniziato a fare camminata nordica un paio di anni fa, più che altro perché ero stufo di diete super restrittive che mi lasciavano con zero energie e l’umore sotto i piedi. Non sono mai stato un fan delle mode, tipo keto o paleo, che sembrano promettere miracoli ma poi ti fanno contare ogni grammo di cibo. La camminata nordica mi sembrava una cosa più… normale, ecco. Però, lo ammetto, all’inizio pensavo fosse solo un modo per vendere bastoncini costosi e far sentire la gente figa mentre passeggia.
La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano. Non è solo camminare con i bastoni come se fossi un nonno in montagna. Devi spingere con le braccia, coordinarti bene e usare tutto il corpo. All’inizio mi sentivo un po’ ridicolo, ma dopo un paio di lezioni ho capito che è un lavoro completo: spalle, braccia, schiena, gambe… tutto si muove. E sì, fa sudare, altroché. Non è una passeggiata rilassata, se la fai giusta. Io facevo sessioni di un’ora, 3-4 volte a settimana, su percorsi misti, un po’ collina, un po’ pianura.
Sul peso, vi dico la mia esperienza: in 6 mesi ho perso circa 8 chili, senza cambiare chissà cosa nella dieta. Mangiavo più o meno come sempre, magari stando attento a non esagerare con i carboidrati e cercando di mettere in tavola roba nutriente, tipo carne magra, pesce, verdure. Non sono uno che pesa le proteine al grammo, ma diciamo che cercavo di non mangiare solo pasta e pizza. La camminata nordica mi ha aiutato perché brucia calorie senza distruggerti le ginocchia come la corsa, e poi ti dà una bella energia. Non è che ti svegli la mattina e sei un modello, eh, ma piano piano i risultati arrivano.
Per l’attrezzatura, non serve spendere una follia. Un paio di bastoncini decenti si trovano a 30-40 euro, l’importante è che siano della lunghezza giusta. Le scarpe? Quelle da trekking o da running vanno benissimo, non c’è bisogno di robe specifiche. Certo, in giro ti vendono di tutto, dai guanti ai gilet tecnici, ma secondo me è marketing. Concentrati sulla tecnica e sulla costanza, non sugli accessori.
Ora, perché sono scettico? Perché non credo che la camminata nordica sia la soluzione magica per tutti. Funziona se ti piace, se hai tempo per farla regolarmente e se non ti aspetti di dimagrire 20 chili in un mese. Non è una dieta, non ti fa “sciogliere” il grasso da sola. Devi comunque mangiare con la testa. E poi, diciamolo, non è per tutti: c’è chi si annoia o chi trova scomodo portarsi i bastoni in giro. Io la trovo una cosa che mi dà soddisfazione, ma non sono qui a dirvi che è l’unica strada.
Insomma, per me ha funzionato, ma non è la bacchetta magica. Se vi va di provare, fatevi due conti: un po’ di calorie le bruciate, vi muovete, vi sentite meglio. Ma non aspettatevi miracoli solo perché camminate con due bastoni. Qualcuno di voi l’ha provata? Che ne pensate?
Ragazzi, mi infilo nella chiacchierata perché il discorso sulla camminata nordica mi ha fatto pensare a come io gestisco il mio percorso per stare in forma. Non sono un fanatico del fitness, ma da un po’ sperimento i giorni di scarico, tipo 1-2 a settimana, mangiando solo kefir, verdure o frutta. Devo dire che mi aiutano a sentirmi più leggero e a bilanciare le calorie senza impazzire con diete rigide.

Riguardo alla camminata nordica, credo sia un’ottima idea per bruciare qualcosa in più, ma secondo me alternarla a qualcosa di più intenso, come sessioni brevi di allenamenti ad alta intensità, può dare una marcia in più. Io, per esempio, nei giorni “normali” mi alleno con esercizi a corpo libero o pesi leggeri, e i giorni di scarico mi servono per recuperare. Non so, magari provare a mixare la camminata nordica con un po’ di sprint o esercizi veloci potrebbe essere una combo interessante per chi vuole risultati senza strafare. Voi che ne dite? Qualcuno fa qualcosa di simile?
 
Ehi, mi butto nella discussione perché vedo un sacco di dubbi sulla camminata nordica e se davvero funziona per perdere peso. Sono uno che ci ha provato sulla propria pelle, quindi vi racconto com’è andata, ma vi avverto: non è che credo ciecamente a tutto quello che si dice in giro.
Partiamo dal principio. Ho iniziato a fare camminata nordica un paio di anni fa, più che altro perché ero stufo di diete super restrittive che mi lasciavano con zero energie e l’umore sotto i piedi. Non sono mai stato un fan delle mode, tipo keto o paleo, che sembrano promettere miracoli ma poi ti fanno contare ogni grammo di cibo. La camminata nordica mi sembrava una cosa più… normale, ecco. Però, lo ammetto, all’inizio pensavo fosse solo un modo per vendere bastoncini costosi e far sentire la gente figa mentre passeggia.
La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano. Non è solo camminare con i bastoni come se fossi un nonno in montagna. Devi spingere con le braccia, coordinarti bene e usare tutto il corpo. All’inizio mi sentivo un po’ ridicolo, ma dopo un paio di lezioni ho capito che è un lavoro completo: spalle, braccia, schiena, gambe… tutto si muove. E sì, fa sudare, altroché. Non è una passeggiata rilassata, se la fai giusta. Io facevo sessioni di un’ora, 3-4 volte a settimana, su percorsi misti, un po’ collina, un po’ pianura.
Sul peso, vi dico la mia esperienza: in 6 mesi ho perso circa 8 chili, senza cambiare chissà cosa nella dieta. Mangiavo più o meno come sempre, magari stando attento a non esagerare con i carboidrati e cercando di mettere in tavola roba nutriente, tipo carne magra, pesce, verdure. Non sono uno che pesa le proteine al grammo, ma diciamo che cercavo di non mangiare solo pasta e pizza. La camminata nordica mi ha aiutato perché brucia calorie senza distruggerti le ginocchia come la corsa, e poi ti dà una bella energia. Non è che ti svegli la mattina e sei un modello, eh, ma piano piano i risultati arrivano.
Per l’attrezzatura, non serve spendere una follia. Un paio di bastoncini decenti si trovano a 30-40 euro, l’importante è che siano della lunghezza giusta. Le scarpe? Quelle da trekking o da running vanno benissimo, non c’è bisogno di robe specifiche. Certo, in giro ti vendono di tutto, dai guanti ai gilet tecnici, ma secondo me è marketing. Concentrati sulla tecnica e sulla costanza, non sugli accessori.
Ora, perché sono scettico? Perché non credo che la camminata nordica sia la soluzione magica per tutti. Funziona se ti piace, se hai tempo per farla regolarmente e se non ti aspetti di dimagrire 20 chili in un mese. Non è una dieta, non ti fa “sciogliere” il grasso da sola. Devi comunque mangiare con la testa. E poi, diciamolo, non è per tutti: c’è chi si annoia o chi trova scomodo portarsi i bastoni in giro. Io la trovo una cosa che mi dà soddisfazione, ma non sono qui a dirvi che è l’unica strada.
Insomma, per me ha funzionato, ma non è la bacchetta magica. Se vi va di provare, fatevi due conti: un po’ di calorie le bruciate, vi muovete, vi sentite meglio. Ma non aspettatevi miracoli solo perché camminate con due bastoni. Qualcuno di voi l’ha provata? Che ne pensate?
Ehi, mi infilo nella discussione perché il tema della camminata nordica mi sta a cuore, e visto che hai condiviso la tua esperienza, provo a dire la mia da fan del vivere sano, senza troppi fronzoli. Parto col dire che la tua storia mi trova d’accordo su parecchi punti, soprattutto sul fatto che non è una soluzione miracolosa, ma può essere un bel pezzo del puzzle per stare in forma.

Io sono uno che ha sempre cercato un modo per muoversi senza sentirsi in gabbia, tipo in palestra a contare serie e ripetizioni. La camminata nordica l’ho scoperta quasi per caso, cercando un’attività che mi facesse stare all’aria aperta e non mi distruggesse il corpo. Non sono mai stato un amante della corsa – troppo impatto sulle articolazioni, e poi mi annoiavo – quindi l’idea di un’attività che usasse tutto il corpo senza strafare mi ha incuriosito. E, come te, all’inizio pensavo fosse un po’ una moda per vendere bastoncini e fare i fighi nei parchi.

La cosa che mi ha convinto, però, è il mix di semplicità e completezza. Come dici tu, non è solo camminare: se impari la tecnica, è un allenamento che coinvolge praticamente ogni muscolo. Braccia, spalle, core, gambe… tutto lavora in modo fluido. E il bello è che non ti senti distrutto dopo, come magari succede con un’ora di pesi o un allenamento ad alta intensità. Io faccio sessioni di 60-90 minuti, 3 volte a settimana, alternando percorsi piatti con qualche salita per variare. Non è solo questione di calorie bruciate – che comunque sono tante, diciamo 300-400 all’ora a ritmo sostenuto – ma di come ti senti dopo: energico, non spompato.

Sul dimagrimento, la tua esperienza rispecchia un po’ la mia. In un anno ho perso una decina di chili, ma non è stato solo per la camminata nordica. Per me, la chiave è stata mettere insieme movimento regolare, un’alimentazione sensata e un po’ di attenzione al sonno. Non sono uno che vive di insalatine e pollo alla griglia: mangio di tutto, ma cerco di bilanciare. Per esempio, più verdure e proteine a cena, meno carboidrati pesanti la sera. Non peso il cibo, non conto calorie, ma ho imparato a “sentire” cosa mi fa stare bene. La camminata nordica mi ha aiutato a bruciare calorie senza dovermi ammazzare di restrizioni, e questo per me è stato un game-changer. Come dici tu, non ti fa diventare un modello in un mese, ma ti dà una spinta costante.

Un altro aspetto che mi piace è l’effetto sul lungo termine. Non parlo solo di peso, ma di postura, energia, persino umore. Stare all’aperto, muovermi in un parco o su un sentiero, mi ricarica. E poi, diciamolo, è un’attività che puoi fare ovunque, senza bisogno di abbonamenti o attrezzature costose. Concordo con te sui bastoncini: non serve svenarsi, un paio di buona qualità a 40 euro basta e avanza. Io uso scarpe da trail perché a volte faccio percorsi sterrati, ma niente di iper-tecnico. Il resto, come gilet o accessori vari, è solo marketing per chi vuole sentirsi un professionista.

Detto questo, non è per tutti, e qui ti do ragione. Ci vuole costanza, e se non ti piace stare all’aperto o coordinarti con i bastoni, può diventare una noia. Inoltre, non è una bacchetta magica: se mangi male o non sei regolare, non aspettarti grandi risultati. Per me funziona perché si incastra bene con il mio stile di vita e mi diverte. Non la vedo come un obbligo, ma come un momento per me stesso.

Un consiglio per chi vuole provare: iniziate con un istruttore, anche solo per un paio di lezioni, per impostare la tecnica. E poi, trovatevi un gruppo o un amico con cui farla: rende tutto più leggero e motivante. Io spesso cammino con un paio di colleghi, e tra una chiacchiera e l’altra il tempo vola. Qualcun altro qui la pratica? Come la vivete? E tu, che percorsi fai per tenere alta la motivazione?