Ragazzi, oggi mi sento un po’ giù. Camminare da soli con questa paleo non è sempre facile, sapete? All’inizio ero pieno di entusiasmo: tagliavo verdure, cucinavo carne fresca, sognavo di sentirmi leggero come un cacciatore del paleolitico. Ma ora, dopo mesi, mi sembra di girare in tondo. Esco per camminare, faccio i miei giri al parco, ma la motivazione a volte si spegne. Vedo le pubblicità di pizze e gelati ovunque, e anche se so che il cibo ultraprocessato non fa per me, la tentazione c’è, eccome.
La paleo mi ha aiutato tanto, non fraintendetemi. Ho perso chili, mi sento più energico, e il mio corpo ringrazia. Però la solitudine di questa scelta a volte pesa. I miei amici non capiscono perché dico no a un piatto di pasta o a un aperitivo con patatine. “Ma che ti costa?”, mi dicono. E io cerco di spiegare che non è solo una dieta, è un modo di vivere. Ma non sempre ci riesco.
Per tenermi in carreggiata, sto provando a rendere le mie camminate più interessanti. Ho scaricato un’app che mi conta i passi e mi dà obiettivi giornalieri. A volte ascolto podcast sulla salute o sulla natura, così mi sembra di connettermi di più con lo spirito della paleo. E poi, cucinare è diventata la mia terapia. L’altro giorno ho fatto un’insalata di rucola, noci e pollo grigliato con una salsa di olio d’oliva e limone che era una poesia. Oppure mi preparo delle polpette di manzo con spezie e le porto con me per uno spuntino post-camminata. Piccole cose, ma mi fanno sentire che sto costruendo qualcosa di buono.
Voi come fate a non mollare? Avete dei trucchi per rendere le camminate meno monotone o per resistere quando tutto intorno sembra urlare “mangia schifezze”? Mi piacerebbe tanto leggere le vostre storie, magari mi tirano su. Grazie a chi risponderà, davvero.
La paleo mi ha aiutato tanto, non fraintendetemi. Ho perso chili, mi sento più energico, e il mio corpo ringrazia. Però la solitudine di questa scelta a volte pesa. I miei amici non capiscono perché dico no a un piatto di pasta o a un aperitivo con patatine. “Ma che ti costa?”, mi dicono. E io cerco di spiegare che non è solo una dieta, è un modo di vivere. Ma non sempre ci riesco.
Per tenermi in carreggiata, sto provando a rendere le mie camminate più interessanti. Ho scaricato un’app che mi conta i passi e mi dà obiettivi giornalieri. A volte ascolto podcast sulla salute o sulla natura, così mi sembra di connettermi di più con lo spirito della paleo. E poi, cucinare è diventata la mia terapia. L’altro giorno ho fatto un’insalata di rucola, noci e pollo grigliato con una salsa di olio d’oliva e limone che era una poesia. Oppure mi preparo delle polpette di manzo con spezie e le porto con me per uno spuntino post-camminata. Piccole cose, ma mi fanno sentire che sto costruendo qualcosa di buono.
Voi come fate a non mollare? Avete dei trucchi per rendere le camminate meno monotone o per resistere quando tutto intorno sembra urlare “mangia schifezze”? Mi piacerebbe tanto leggere le vostre storie, magari mi tirano su. Grazie a chi risponderà, davvero.