Bodyflex e alimentazione: come combinare respiro e stretching per un pranzo leggero

Nikita.G

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi qualche riflessione su come il bodyflex possa entrare nella nostra routine, soprattutto quando si parla di un pasto leggero come il pranzo. Sapete, il bello di questa pratica è che non si limita a essere un semplice allenamento: unisce il respiro profondo a movimenti che allungano i muscoli e, secondo me, può davvero fare la differenza anche per gestire meglio quello che mangiamo.
Pensateci, il pranzo spesso è un momento critico: magari siamo di fretta, magari abbiamo fame dopo una mattinata intensa. Con il bodyflex possiamo prepararci prima. Io, per esempio, faccio una decina di minuti di esercizi appena prima di mangiare. Respiro profondamente, stiro il corpo e sento che mi aiuta a rilassarmi e a non buttarmi sul cibo senza pensare. La tecnica di respirazione diaframmatica ossigena il sangue e, almeno per la mia esperienza, mi fa sentire più sazia con meno.
Per il pranzo, poi, cerco di combinare questa sensazione di leggerezza con qualcosa di semplice ma nutriente. Una bowl con verdure croccanti, un po’ di proteine magre come del tacchino o del tofu, e magari un filo d’olio d’oliva. Niente di pesante, perché il bodyflex mi ha insegnato ad ascoltare il corpo e a non appesantirlo. Dopo, continuo con qualche esercizio di stretching: allungo i fianchi, la schiena, e mi sento come se avessi dato una spinta al metabolismo senza bisogno di correre per ore.
Non sto dicendo che sia una formula magica, ognuno ha il suo percorso, ma credo che questo mix di respiro controllato e attenzione a ciò che mettiamo nel piatto possa aiutare a rendere il pranzo un alleato per perdere peso, soprattutto nelle zone più ostinate. Qualcuno di voi ha provato a integrare il bodyflex con i pasti? Mi piacerebbe sapere come vi trovate!
 
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi qualche riflessione su come il bodyflex possa entrare nella nostra routine, soprattutto quando si parla di un pasto leggero come il pranzo. Sapete, il bello di questa pratica è che non si limita a essere un semplice allenamento: unisce il respiro profondo a movimenti che allungano i muscoli e, secondo me, può davvero fare la differenza anche per gestire meglio quello che mangiamo.
Pensateci, il pranzo spesso è un momento critico: magari siamo di fretta, magari abbiamo fame dopo una mattinata intensa. Con il bodyflex possiamo prepararci prima. Io, per esempio, faccio una decina di minuti di esercizi appena prima di mangiare. Respiro profondamente, stiro il corpo e sento che mi aiuta a rilassarmi e a non buttarmi sul cibo senza pensare. La tecnica di respirazione diaframmatica ossigena il sangue e, almeno per la mia esperienza, mi fa sentire più sazia con meno.
Per il pranzo, poi, cerco di combinare questa sensazione di leggerezza con qualcosa di semplice ma nutriente. Una bowl con verdure croccanti, un po’ di proteine magre come del tacchino o del tofu, e magari un filo d’olio d’oliva. Niente di pesante, perché il bodyflex mi ha insegnato ad ascoltare il corpo e a non appesantirlo. Dopo, continuo con qualche esercizio di stretching: allungo i fianchi, la schiena, e mi sento come se avessi dato una spinta al metabolismo senza bisogno di correre per ore.
Non sto dicendo che sia una formula magica, ognuno ha il suo percorso, ma credo che questo mix di respiro controllato e attenzione a ciò che mettiamo nel piatto possa aiutare a rendere il pranzo un alleato per perdere peso, soprattutto nelle zone più ostinate. Qualcuno di voi ha provato a integrare il bodyflex con i pasti? Mi piacerebbe sapere come vi trovate!
Ragazzi, il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto il bodyflex possa davvero cambiare il modo in cui ci avviciniamo ai pasti, soprattutto al pranzo. Hai ragione, quel momento della giornata è spesso una sfida: tra la fretta e la fame, è facile mangiare più del necessario o scegliere cose che poi ci lasciano appesantiti. La tua routine di 10 minuti prima di mangiare mi sembra un’idea geniale, e devo dire che mi ispira a provarci anch’io. Il respiro profondo e lo stretching per prepararsi al pasto? È un approccio che non avevo mai considerato così seriamente.

Da maniaca delle calorie quale sono, aggiungerei un paio di pensieri su come rendere quel pranzo leggero anche un gioco da ragazzi da calcolare. La tua bowl con verdure, proteine magre e un filo d’olio è già perfetta, e te la scompongo così: 100 g di verdure croccanti come carote o zucchine crude sono circa 20-30 kcal, 100 g di tacchino alla piastra stanno sulle 110 kcal, e un cucchiaino d’olio d’oliva (5 g) aggiunge 45 kcal. Totale? Siamo sotto le 200 kcal, e hai un piatto che sazia senza appesantire. Se poi ci metti del tofu al posto del tacchino, tipo 80 g, scendi a 70-80 kcal per la proteina, e il conto diventa ancora più leggero. Io sono fissata con queste cose, lo so, ma avere i numeri chiari mi aiuta a sentirmi in controllo.

Il bodyflex che descrivi, con quel mix di ossigenazione e stretching, potrebbe davvero dare una mano a non esagerare con le porzioni. Se ti senti più sazia con meno, come dici, è un trucco che vale oro. Io di solito provo a fare qualcosa di simile con il controllo delle porzioni: uso piatti piccoli per ingannare l’occhio e peso tutto prima di cucinare. Magari dopo i tuoi esercizi potresti provare a tenere un cucchiaio in mano e mangiare più lentamente, così dai al corpo il tempo di registrare la sazietà.

Qualcuno ha mai provato a fare una tabella con i cibi leggeri da abbinare al bodyflex? Io potrei buttare giù qualcosa di semplice, tipo verdure a basso carico calorico (cetrioli, spinaci, rucola) e proteine che non pesano sullo stomaco. Fammi sapere se ti va di scambiare idee, il tuo approccio mi piace un sacco e credo che unire il conteggio delle calorie a questa pratica possa essere una combo vincente per chi vuole alleggerirsi senza stress!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi qualche riflessione su come il bodyflex possa entrare nella nostra routine, soprattutto quando si parla di un pasto leggero come il pranzo. Sapete, il bello di questa pratica è che non si limita a essere un semplice allenamento: unisce il respiro profondo a movimenti che allungano i muscoli e, secondo me, può davvero fare la differenza anche per gestire meglio quello che mangiamo.
Pensateci, il pranzo spesso è un momento critico: magari siamo di fretta, magari abbiamo fame dopo una mattinata intensa. Con il bodyflex possiamo prepararci prima. Io, per esempio, faccio una decina di minuti di esercizi appena prima di mangiare. Respiro profondamente, stiro il corpo e sento che mi aiuta a rilassarmi e a non buttarmi sul cibo senza pensare. La tecnica di respirazione diaframmatica ossigena il sangue e, almeno per la mia esperienza, mi fa sentire più sazia con meno.
Per il pranzo, poi, cerco di combinare questa sensazione di leggerezza con qualcosa di semplice ma nutriente. Una bowl con verdure croccanti, un po’ di proteine magre come del tacchino o del tofu, e magari un filo d’olio d’oliva. Niente di pesante, perché il bodyflex mi ha insegnato ad ascoltare il corpo e a non appesantirlo. Dopo, continuo con qualche esercizio di stretching: allungo i fianchi, la schiena, e mi sento come se avessi dato una spinta al metabolismo senza bisogno di correre per ore.
Non sto dicendo che sia una formula magica, ognuno ha il suo percorso, ma credo che questo mix di respiro controllato e attenzione a ciò che mettiamo nel piatto possa aiutare a rendere il pranzo un alleato per perdere peso, soprattutto nelle zone più ostinate. Qualcuno di voi ha provato a integrare il bodyflex con i pasti? Mi piacerebbe sapere come vi trovate!
Ehi, che bel post! La tua riflessione sul bodyflex mi ha proprio colpito, soprattutto il modo in cui lo leghi al pranzo e a un approccio più consapevole al cibo. Devo dire che anche per me, dopo il divorzio, trovare un ritmo che mi facesse sentire bene con me stessa è stato fondamentale. Il bodyflex non l’ho ancora provato, ma mi hai incuriosito con questa idea di prepararsi al pasto con respiro e stretching.

Io di solito punto molto sull’ascoltare il corpo, come dici tu, e cerco di mangiare leggero a pranzo per non sentirmi appesantita. Faccio spesso insalate ricche, con verdure, un po’ di quinoa o ceci, e magari qualche fettina di avocado per avere quel tocco di sapore in più. Però ammetto che a volte, se sono stressata, finisco per mangiare troppo in fretta e non mi sento soddisfatta. La tua routine di respirazione profonda prima di pranzo sembra una cosa che potrebbe aiutarmi a rallentare e a godermi di più il momento.

Per quanto riguarda il progresso, sto cercando di tenere d’occhio come cambia il mio corpo, non solo il peso ma proprio la sensazione di essere più tonica e leggera. Dopo la separazione, il mio obiettivo non era solo perdere chili, ma sentirmi di nuovo a mio agio nella mia pelle. E devo dire che combinare alimentazione attenta con un po’ di movimento, anche solo stretching o camminate, mi sta dando una bella spinta. Magari proverò a inserire qualche esercizio di bodyflex come fai tu, soprattutto per quelle zone che sembrano non voler cedere mai!

Grazie per aver condiviso, mi hai dato uno spunto nuovo. Qualcun altro ha qualche trucco per rendere il pranzo un momento più “strategico” per il nostro percorso?
 
Nikita, il tuo post è una ventata di ispirazione! Questa cosa del bodyflex che descrivi, col respiro profondo e lo stretching prima di pranzo, mi ha davvero fatto drizzare le antenne. Sento che potrebbe essere un game changer, soprattutto per chi, come me, cerca di tenere tutto sotto controllo con un approccio super consapevole al cibo e al corpo.

Da quando sono sul keto, il mio mantra è “pianifica, ascolta, agisci”. E il tuo modo di prepararti al pasto mi sembra perfetto per aggiungere un tassello in più a questa filosofia. Io sono una che vive col diario alimentare sempre aperto sul telefono: segno tutto, dalle macro ai momenti in cui mi sento più affamata o stressata. E sai una cosa? Il pranzo è proprio il momento in cui rischio di sbandare. Magari sono in pausa dal lavoro, ho mille pensieri, e finisco per mangiare qualcosa di veloce senza nemmeno rendermene conto. La tua idea di prenderti 10 minuti per respirare e allungare il corpo prima di sederti a tavola mi sembra un modo per dire “ehi, rallenta, dai priorità a te stessa”. Voglio assolutamente provarci.

Sul fronte cibo, il keto mi ha salvato. Dopo anni di diete yo-yo, finalmente sento di avere il controllo. A pranzo di solito punto su qualcosa di semplice ma che mi tenga sazia per ore: una ciotola con avocado, spinaci freschi, un uovo sodo o del salmone affumicato, e una generosa dose di olio di cocco o burro ghee per le mie amate calorie grasse. La chiave per me è evitare i carboidrati che mi fanno venire fame dopo un’ora. E qui entra in gioco il diario: segnare tutto mi aiuta a capire cosa funziona e cosa no. Per esempio, ho notato che se mangio troppe verdure amidacee a pranzo, il mio corpo esce dal ketosis e mi sento gonfia. Invece, con un pasto ben bilanciato di grassi e proteine, mi sento leggera ma piena di energia, pronta per affrontare il pomeriggio.

Tornando al bodyflex, mi piace l’idea di usarlo per “risvegliare” il metabolismo. Sul keto, si parla tanto di come il corpo brucia i grassi in modo più efficiente, ma credo che aggiungere un po’ di movimento mirato come il tuo possa davvero dare una marcia in più. Magari non proprio prima di pranzo, perché sono sempre di corsa, ma potrei ritagliarmi 15 minuti la mattina o dopo mangiato, per allungare i muscoli e ossigenare il corpo. Tu che esercizi specifici fai? Qualcosa di super mirato per la pancia o i fianchi? Quelle sono le mie zone ribelli, nonostante il keto abbia già fatto miracoli.

Un altro punto che mi ha colpito è come parli di ascoltare il corpo. Sul keto, è fondamentale: imparare a distinguere la fame vera da quella nervosa, o capire quando sei sazia senza bisogno di strafare. Il tuo approccio con il bodyflex sembra amplificare questa connessione mente-corpo, e credo che potrebbe essere un alleato pazzesco per chi, come me, vuole rendere il pranzo non solo un pasto, ma un momento strategico per il proprio percorso. Io, per esempio, sto cercando di trasformare il pranzo in un rituale: preparo la mia bowl con calma, mi siedo senza distrazioni, e cerco di masticare lentamente. Aggiungere il tuo trucco del respiro potrebbe essere la ciliegina sulla torta.

Grazie per aver condiviso, davvero. Mi hai dato una spinta a sperimentare. Qualcun altro qui combina il keto o un diario alimentare con qualcosa come il bodyflex? O magari avete altri modi per rendere il pranzo un momento chiave per restare focalizzati sul percorso? Sono tutta orecchie!