Basta scuse! Routine settimanale per dimagrire senza stress a 70 anni

SKC90

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6 Marzo 2025
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Non so voi, ma a una certa età le scuse per non muoversi o mangiare meglio iniziano a sembrare solo pigrizia. Ho 72 anni, un po’ di acciacchi e un metabolismo che sembra andare in letargo, ma ho deciso che non voglio passare gli ultimi anni della mia vita sentendomi un peso. La salute mentale, poi, è tutto: se la testa non è a posto, il corpo non segue. E no, non parlo di diete da fame o di correre la maratona, parlo di una routine che non ti fa impazzire ma ti tiene in carreggiata.
Da quando ho iniziato a organizzarmi la settimana, le cose sono cambiate. Non è che mi peso ogni giorno, ma mi sento più leggero, più lucido. La mattina faccio una passeggiata di 20 minuti, niente di eroico, ma il cuore ringrazia e la testa si svuota. A pranzo cerco di mangiare verdure e proteine, non perché sia un fanatico, ma perché se mangio solo pasta poi mi addormento sulla poltrona. La cena è leggera, sempre. Non è una regola ferrea, ma una abitudine che mi fa dormire meglio. E poi, due volte a settimana, faccio degli esercizi semplici a casa: un po’ di stretching, qualche movimento con una bottiglia d’acqua come peso. Non serve una palestra per non lasciarsi andare.
Il punto è che a 70 anni non puoi permetterti di ignorare il corpo. Ogni chilo di troppo è un peso sulle articolazioni, sul cuore, persino sull’umore. E non venitemi a dire che non c’è tempo o che è troppo tardi. Se passi le giornate a lamentarti di come stai, ma non fai niente per cambiare, stai solo scavando la fossa alla tua serenità. Io ho provato diete drastiche anni fa, e indovinate? Non funzionano. Ti stressano e basta. Meglio poco ma costante: una settimana ben pianificata è meglio di un mese di promesse vuote.
Non sto dicendo che sia facile. Il corpo non risponde più come a 30 anni, e la voglia di mollare c’è sempre. Ma sapete cosa? Ogni passo, ogni scelta piccola, ti fa sentire che hai ancora il controllo. E questo, per la testa, vale più di qualsiasi bilancia. Smettiamola di nasconderci dietro l’età. Muoviamoci, mangiamo con la testa, e vedrete che la vita sembra meno pesante.
 
Non so voi, ma a una certa età le scuse per non muoversi o mangiare meglio iniziano a sembrare solo pigrizia. Ho 72 anni, un po’ di acciacchi e un metabolismo che sembra andare in letargo, ma ho deciso che non voglio passare gli ultimi anni della mia vita sentendomi un peso. La salute mentale, poi, è tutto: se la testa non è a posto, il corpo non segue. E no, non parlo di diete da fame o di correre la maratona, parlo di una routine che non ti fa impazzire ma ti tiene in carreggiata.
Da quando ho iniziato a organizzarmi la settimana, le cose sono cambiate. Non è che mi peso ogni giorno, ma mi sento più leggero, più lucido. La mattina faccio una passeggiata di 20 minuti, niente di eroico, ma il cuore ringrazia e la testa si svuota. A pranzo cerco di mangiare verdure e proteine, non perché sia un fanatico, ma perché se mangio solo pasta poi mi addormento sulla poltrona. La cena è leggera, sempre. Non è una regola ferrea, ma una abitudine che mi fa dormire meglio. E poi, due volte a settimana, faccio degli esercizi semplici a casa: un po’ di stretching, qualche movimento con una bottiglia d’acqua come peso. Non serve una palestra per non lasciarsi andare.
Il punto è che a 70 anni non puoi permetterti di ignorare il corpo. Ogni chilo di troppo è un peso sulle articolazioni, sul cuore, persino sull’umore. E non venitemi a dire che non c’è tempo o che è troppo tardi. Se passi le giornate a lamentarti di come stai, ma non fai niente per cambiare, stai solo scavando la fossa alla tua serenità. Io ho provato diete drastiche anni fa, e indovinate? Non funzionano. Ti stressano e basta. Meglio poco ma costante: una settimana ben pianificata è meglio di un mese di promesse vuote.
Non sto dicendo che sia facile. Il corpo non risponde più come a 30 anni, e la voglia di mollare c’è sempre. Ma sapete cosa? Ogni passo, ogni scelta piccola, ti fa sentire che hai ancora il controllo. E questo, per la testa, vale più di qualsiasi bilancia. Smettiamola di nasconderci dietro l’età. Muoviamoci, mangiamo con la testa, e vedrete che la vita sembra meno pesante.
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Non so voi, ma a una certa età le scuse per non muoversi o mangiare meglio iniziano a sembrare solo pigrizia. Ho 72 anni, un po’ di acciacchi e un metabolismo che sembra andare in letargo, ma ho deciso che non voglio passare gli ultimi anni della mia vita sentendomi un peso. La salute mentale, poi, è tutto: se la testa non è a posto, il corpo non segue. E no, non parlo di diete da fame o di correre la maratona, parlo di una routine che non ti fa impazzire ma ti tiene in carreggiata.
Da quando ho iniziato a organizzarmi la settimana, le cose sono cambiate. Non è che mi peso ogni giorno, ma mi sento più leggero, più lucido. La mattina faccio una passeggiata di 20 minuti, niente di eroico, ma il cuore ringrazia e la testa si svuota. A pranzo cerco di mangiare verdure e proteine, non perché sia un fanatico, ma perché se mangio solo pasta poi mi addormento sulla poltrona. La cena è leggera, sempre. Non è una regola ferrea, ma una abitudine che mi fa dormire meglio. E poi, due volte a settimana, faccio degli esercizi semplici a casa: un po’ di stretching, qualche movimento con una bottiglia d’acqua come peso. Non serve una palestra per non lasciarsi andare.
Il punto è che a 70 anni non puoi permetterti di ignorare il corpo. Ogni chilo di troppo è un peso sulle articolazioni, sul cuore, persino sull’umore. E non venitemi a dire che non c’è tempo o che è troppo tardi. Se passi le giornate a lamentarti di come stai, ma non fai niente per cambiare, stai solo scavando la fossa alla tua serenità. Io ho provato diete drastiche anni fa, e indovinate? Non funzionano. Ti stressano e basta. Meglio poco ma costante: una settimana ben pianificata è meglio di un mese di promesse vuote.
Non sto dicendo che sia facile. Il corpo non risponde più come a 30 anni, e la voglia di mollare c’è sempre. Ma sapete cosa? Ogni passo, ogni scelta piccola, ti fa sentire che hai ancora il controllo. E questo, per la testa, vale più di qualsiasi bilancia. Smettiamola di nasconderci dietro l’età. Muoviamoci, mangiamo con la testa, e vedrete che la vita sembra meno pesante.
 
Ehi, SKC90, leggendo il tuo post mi è sembrato di guardarmi allo specchio, ma con qualche anno in meno! Ho 68 anni e ti giuro, la tua energia mi ha fatto venir voglia di alzarmi dal divano e fare qualcosa subito. Quel che dici sulla routine settimanale è oro colato, e mi ritrovo in ogni parola: basta scuse, serve solo un po’ di organizzazione e la testa giusta.

Ti racconto come sto provando a muovermi io, perché magari può ispirare qualcuno. Da un paio di mesi sono entrata in un gruppo online che fa un misto di sfide di movimento e alimentazione sana, una specie di maratona leggera per chi non ha più 20 anni. Niente di estremo, ma il fatto di avere un gruppo che ti sprona cambia tutto. Ogni settimana c’è un obiettivo: tipo fare 10.000 passi in totale, oppure provare una ricetta nuova con tante verdure. La competizione mi gasa, non lo nego! Mi fa sentire viva, come se stessi correndo verso un traguardo, anche se in realtà sto solo camminando nel parco vicino casa.

La mattina, come te, punto su una passeggiata. Non sempre sono 20 minuti, a volte 15, ma cerco di farla diventare un rituale. Porto con me una bottiglia d’acqua con qualche foglia di menta dentro, che mi dà quella sensazione di fresco e mi fa bere di più senza nemmeno accorgermene. Dopo, mi piace prendermi un momento per una tisana, magari con finocchio o zenzero, che aiuta la digestione e mi dà un po’ di calma. Non sono una fissata, ma queste piccole cose mi fanno sentire che sto curando il mio corpo, e la testa ne beneficia un sacco.

Sul mangiare, sto cercando di seguire il tuo esempio: verdura e proteine a pranzo, cena leggera. Però ammetto che la pasta è la mia debolezza! Ho trovato un trucco: uso piatti più piccoli, così sembra che mangi tanto ma in realtà è una porzione normale. E poi, due o tre volte a settimana, faccio un po’ di movimento in casa. Ho scaricato un’app con esercizi per anziani, roba semplice come alzare le braccia o fare piccoli squat tenendo una sedia. All’inizio mi sentivo ridicola, ma ora mi piace, soprattutto perché dopo mi sento meno rigida.

Quello che mi ha colpito di più del tuo post è la parte sulla salute mentale. Hai ragione, se la testa non è a posto, il corpo non segue. Per me, il gruppo della maratona è una specie di terapia: leggere i progressi degli altri, condividere i miei, anche solo scrivere “oggi ho camminato!” mi dà una carica pazzesca. E poi, non so se anche tu lo senti, ma ogni piccolo passo avanti ti fa pensare: “Ehi, ce la posso fare”. Non è questione di perdere 10 chili o di tornare come a 30 anni, ma di sentirsi padroni di sé stessi.

Non fraintendermi, ci sono giorni in cui la pigrizia vince. Tipo ieri, che ho mangiato un pezzo di torta in più e ho saltato la passeggiata perché pioveva. Ma il bello di queste routine è che non devi essere perfetto, basta ripartire. E il gruppo online mi aiuta a non mollare, perché c’è sempre qualcuno che ti scrive “Forza, domani si ricomincia!”.

Grazie per il tuo post, mi ha ricordato perché ho iniziato questo percorso. E a chi legge, dico: provate a buttarvi in una sfida, anche piccola. Non serve essere eroi, basta fare un passo alla volta. E magari, tra una passeggiata e l’altra, scoprite che una tisana calda può diventare il vostro momento di pace. Continuiamo così, SKC90, e chissà, magari un giorno ci troviamo a fare una camminata insieme!
 
Ehi, che bella la tua energia! 🙏 Leggerti è stato come ricevere un raggio di sole in una giornata grigia. La tua passione per il movimento e quel gruppo online che ti sprona mi hanno davvero colpito! Mi riconosco tanto nel tuo “basta scuse” e nel trovare gioia nei piccoli passi. 😊

Anch’io, come te, cerco di rendere il movimento un momento sacro per corpo e anima. La mattina, dopo una preghiera silenziosa, mi dedico a una sequenza di yoga: qualche saluto al sole per scaldarmi e allungamenti leggeri che mi fanno sentire viva. Non è solo per bruciare calorie, ma per ringraziare il mio corpo che, a 70 anni, mi sostiene ancora. 🙌 Poi, due volte a settimana, aggiungo una camminata veloce nel parco o qualche esercizio con pesetti leggeri in casa, seguendo video online. È come un’offerta di cura a me stessa, un modo per onorare la vita che mi è stata data.

Sul cibo, cerco l’equilibrio: tanta verdura, un po’ di legumi e, come te, piatti piccoli per non esagerare con la pasta (la mia tentazione! 😅). Dopo cena, mi regalo una tisana calda, un rituale che calma la mente e mi prepara al riposo. Ogni passo, ogni respiro consapevole, è un modo per avvicinarmi a me stessa e sentirmi in pace.

Grazie per il tuo racconto, mi ha ricordato che siamo tutti in cammino, ognuno con i suoi ritmi. Continuiamo a sostenerci, un passo alla volta, verso una vita più leggera, dentro e fuori! 🌿💖
 
Che belle parole, il tuo messaggio trasmette una serenità contagiosa! Leggerti mi ha fatto riflettere su quanto sia prezioso trovare un equilibrio tra corpo e mente, soprattutto a questa età. La tua routine di yoga e camminate veloci è davvero ispirante, un modo per celebrare la vita e il nostro corpo con gratitudine. Mi riconosco nel tuo approccio: il movimento non è solo fatica, ma un regalo che facciamo a noi stessi.

Da quando ho iniziato con l’acquafitness, ho scoperto un mondo che mi ha cambiato la prospettiva. All’inizio ero scettica, pensavo che l’acqua fosse solo per rilassarsi, non per allenarsi sul serio. Invece, la resistenza dell’acqua rende ogni movimento intenso ma dolce sulle articolazioni, perfetto per chi come me vuole tenersi in forma senza stressare il corpo. Faccio tre sessioni a settimana di acquagym, seguendo un corso in piscina con un gruppo di persone fantastiche che mi motivano. Ogni lezione è un mix di esercizi aerobici, stretching e un po’ di lavoro muscolare con galleggianti o noodle. Non solo mi sento più tonica, ma ho anche perso 8 chili in un anno, senza diete drastiche.

Oltre all’acquafitness, due volte a settimana faccio una passeggiata tranquilla vicino al lago, circa 40 minuti, per ossigenare il corpo e liberare la mente. Sul cibo, come te, punto sulla semplicità: verdure di stagione, proteine magre e cereali integrali. Ho imparato a ridurre le porzioni di pane e pasta, ma non li elimino mai del tutto, perché la vita deve avere sapore! La sera, anch’io amo una tisana, magari alla melissa, che mi aiuta a rilassarmi.

Quello che mi colpisce della tua storia è l’idea di rendere il movimento un momento sacro. Anche per me l’acquafitness è diventato un rituale: entro in acqua, lascio fuori i pensieri e mi concentro solo sul respiro e sui movimenti. È come una danza con l’acqua, che mi fa sentire leggera dentro e fuori. Grazie per aver condiviso il tuo cammino, mi ha ricordato quanto sia importante ascoltarsi e procedere con pazienza. Continuiamo a sostenerci in questo viaggio verso una versione più forte e serena di noi stesse!
 
Che belle parole, il tuo messaggio trasmette una serenità contagiosa! Leggerti mi ha fatto riflettere su quanto sia prezioso trovare un equilibrio tra corpo e mente, soprattutto a questa età. La tua routine di yoga e camminate veloci è davvero ispirante, un modo per celebrare la vita e il nostro corpo con gratitudine. Mi riconosco nel tuo approccio: il movimento non è solo fatica, ma un regalo che facciamo a noi stessi.

Da quando ho iniziato con l’acquafitness, ho scoperto un mondo che mi ha cambiato la prospettiva. All’inizio ero scettica, pensavo che l’acqua fosse solo per rilassarsi, non per allenarsi sul serio. Invece, la resistenza dell’acqua rende ogni movimento intenso ma dolce sulle articolazioni, perfetto per chi come me vuole tenersi in forma senza stressare il corpo. Faccio tre sessioni a settimana di acquagym, seguendo un corso in piscina con un gruppo di persone fantastiche che mi motivano. Ogni lezione è un mix di esercizi aerobici, stretching e un po’ di lavoro muscolare con galleggianti o noodle. Non solo mi sento più tonica, ma ho anche perso 8 chili in un anno, senza diete drastiche.

Oltre all’acquafitness, due volte a settimana faccio una passeggiata tranquilla vicino al lago, circa 40 minuti, per ossigenare il corpo e liberare la mente. Sul cibo, come te, punto sulla semplicità: verdure di stagione, proteine magre e cereali integrali. Ho imparato a ridurre le porzioni di pane e pasta, ma non li elimino mai del tutto, perché la vita deve avere sapore! La sera, anch’io amo una tisana, magari alla melissa, che mi aiuta a rilassarmi.

Quello che mi colpisce della tua storia è l’idea di rendere il movimento un momento sacro. Anche per me l’acquafitness è diventato un rituale: entro in acqua, lascio fuori i pensieri e mi concentro solo sul respiro e sui movimenti. È come una danza con l’acqua, che mi fa sentire leggera dentro e fuori. Grazie per aver condiviso il tuo cammino, mi ha ricordato quanto sia importante ascoltarsi e procedere con pazienza. Continuiamo a sostenerci in questo viaggio verso una versione più forte e serena di noi stesse!
Che bello leggerti, il tuo entusiasmo per l’acquafitness è contagioso! Mi ha colpito il modo in cui descrivi il movimento come un rituale, qualcosa di quasi magico che ti fa sentire in armonia con te stessa. È proprio vero, trovare un’attività che ci fa stare bene è come scoprire un tesoro, soprattutto quando si cerca un equilibrio che rispetti il corpo e la mente, magari con qualche acciacco in più o una condizione come il diabete da tenere d’occhio.

Io sono un fan sfegatato della corsa, in particolare delle lunghe distanze. Per me, correre è il modo migliore per tenere il peso sotto controllo e sentirmi pieno di energia, anche se richiede un po’ di pianificazione, soprattutto a 70 anni. Faccio tre uscite a settimana, di solito 8-10 chilometri, alternando ritmi più lenti a qualche tratto un po’ più veloce per stimolare il cuore. Sto preparando un mezzo maratona per la primavera, e il pensiero di tagliare il traguardo mi dà una carica incredibile. Certo, non è sempre facile: le ginocchia a volte protestano, ma con un buon paio di scarpe ammortizzate e un po’ di stretching dopo ogni allenamento riesco a evitare guai.

Per prevenire infortuni, ho imparato a dare molta importanza al recupero. Dopo ogni corsa, dedico 10-15 minuti a esercizi di mobilità, come rotazioni delle anche o allungamenti per i polpacci. Uso anche un rullo di schiuma per sciogliere i muscoli, soprattutto i quadricipiti, che tendono a irrigidirsi. Un altro trucco che mi ha salvato è ascoltare il corpo: se sento che sono troppo stanco, salto un allenamento senza sentirmi in colpa. La costanza è importante, ma esagerare è il modo più veloce per farsi male.

Sul fronte dell’alimentazione, cerco di seguire un approccio che tenga conto del controllo della glicemia, senza rinunciare al gusto. Mangio tante verdure, proteine come pesce o pollo, e carboidrati integrali, come riso o quinoa, che rilasciano energia lentamente. Ho imparato a limitare zuccheri semplici e a fare pasti più piccoli ma frequenti, che mi aiutano a evitare picchi di fame o cali di energia durante le corse. La colazione è il mio momento sacro: una ciotola di yogurt greco con frutta fresca e una manciata di noci mi dà la carica per affrontare la giornata. E, come te, adoro una tisana la sera, magari al finocchio, che mi aiuta a digerire e rilassarmi.

Il tuo racconto sull’acquafitness mi ha incuriosito, sai? Forse un giorno proverò una lezione, anche solo per cambiare un po’. Però la sensazione di correre all’aria aperta, con il vento in faccia e il ritmo dei passi che mi guida, per me è insostituibile. È come meditare in movimento, un momento in cui lascio andare tutto e mi concentro solo sul respiro e sul sentiero davanti a me. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha ricordato quanto sia importante trovare la propria strada e godersi il viaggio, passo dopo passo. Continuiamo a sostenerci, ognuno con il suo ritmo!