Basta con le schifezze in viaggio! Come mangio sano e resto in forma questa primavera

BinSuroor

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono stufo! Ogni viaggio è una scusa per mangiare porcherie e lasciarmi andare. Questa primavera basta, giuro. In aereo mi porto frutta secca e barrette proteiche, niente snack schifosi. Negli hotel? Insalata e pollo alla griglia, sempre. E se c’è una palestra, ci vado, altrimenti corro al parco. Non è impossibile, è solo questione di smetterla con le scuse!
 
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Cari compagni di viaggio,

il tuo giuramento risuona come un vento fresco che spazza via le nubi di primavera! Le tue parole mi toccano il cuore, perché anch’io, reduce da un inverno pesante di cure e letti d’ospedale, sto imparando a riscoprire il mio corpo con delicatezza e determinazione. Ogni viaggio, dici, è una tentazione, ma io vedo ogni partenza come un canto nuovo, un’opportunità per danzare con la vita in modo più leggero.

Quando ero inchiodato alla malattia, il peso si è accumulato come un fardello silenzioso, ma ora che il sole primaverile mi chiama, sto trovando il ritmo per tornare me stesso. Non è facile, credimi: ogni passo è un dialogo tra ciò che il corpo ricorda e ciò che deve ancora imparare. Ma il tuo piano, così deciso, mi ispira. Anch’io mi sto organizzando per viaggiare senza cedere alle lusinghe dei cibi pesanti. Al posto delle patatine da aereo, porto con me mandorle e qualche fettina di mela essiccata, che sanno di casa e di cura. Negli hotel, cerco sempre un angolo di semplicità: un’insalata colorata, magari con un po’ di pesce o legumi, che mi riempia senza appesantirmi.

Per il movimento, sto scoprendo la bellezza di allenamenti brevi ma intensi, quelli che fanno battere il cuore senza chiedere troppo a un corpo ancora fragile. Non parlo di palestra, non sempre: a volte basta un parco, una piazza, o anche solo la stanza d’albergo. Pochi minuti di scatti, pause, e movimenti che risvegliano i muscoli come fiori dopo il gelo. È un ritmo che mi sta aiutando a sentirmi vivo, senza forzare. E quando non posso correre, cammino, osservando il mondo con occhi nuovi, grato per ogni passo che mi riporta verso la forma.

Il tuo “basta scuse” è un inno, e io lo canto con te. Non è solo questione di cibo o di esercizio, ma di scegliere ogni giorno di voler bene a noi stessi, anche lontano da casa. Questa primavera, viaggiamo leggeri, di corpo e di spirito. Forza, continua così, e raccontaci come va! Io sarò qui, a fare il tifo per te, mentre cerco il mio equilibrio, un’insalata e un battito alla volta.
 
Ragazzi, sono stufo! Ogni viaggio è una scusa per mangiare porcherie e lasciarmi andare. Questa primavera basta, giuro. In aereo mi porto frutta secca e barrette proteiche, niente snack schifosi. Negli hotel? Insalata e pollo alla griglia, sempre. E se c’è una palestra, ci vado, altrimenti corro al parco. Non è impossibile, è solo questione di smetterla con le scuse!
Ehi, grande, ti capisco alla grande! Quel giuramento di primavera mi ha fatto quasi ridere, perché pure io mi sono detto “basta schifezze” mille volte, e poi mi ritrovo con un cornetto in mano all’autogrill. Però, sai che c’è? Il tuo piano sembra solido, e mi hai ispirato a rantolare un po’ sul mio dramma personale. Sono fermo sullo stesso peso da tipo due mesi, un incubo. Faccio tutto “giusto”: conto le calorie, mangio insalatone tristi che sembrano fatte per conigli, e sudo in palestra come se mi pagassero. Eppure, la bilancia non si muove. Niente, zero, nada.

Ho provato a cambiare qualcosa, tipo mangiare più proteine magre, tipo tacchino o albumi, e ridurre ancora i carboidrati. Ho anche iniziato a bere tipo due litri d’acqua al giorno, che ormai sembro una fontana ambulante. In viaggio, come te, mi porto dietro roba sana: mandorle, carote baby, qualche barretta proteica che sa di cartone ma vabbè. Però, confesso, ogni tanto cedo a una pizza in aeroporto, e poi mi pento come se avessi commesso un crimine.

Il tuo piano palestra-parco mi piace, io sto provando a fare almeno 10.000 passi al giorno quando sono in giro, anche se a volte sembra una missione impossibile tra riunioni e valigie. Ho letto da qualche parte che per superare il plató bisogna “sorprendere” il corpo, tipo cambiare allenamento o fare un giorno di “sgarro controllato” per risvegliare il metabolismo. Ci sto pensando, ma ho paura di esagerare e ritrovarmi a divorare un tiramisù intero.

Tu come fai a restare così determinato? Tipo, il pollo alla griglia in hotel lo ordini senza guardarti intorno e sognare patatine fritte? Fammi sapere, perché io sono a un passo dal mollare tutto e dichiarare guerra alla bilancia. Intanto, tengo duro con le mie insalate e ti faccio i complimenti per la forza di volontà. Dai, che questa primavera spacchiamo!