Addio pancetta con un espresso e due salti in salotto!

6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi racconto come ho detto ciao alla pancetta senza nemmeno uscire di casa. Tutto è iniziato con una tazza di caffè nero al mattino, di quelli che ti svegliano pure i sogni. Non so se è stata la caffeina o la pura disperazione, ma un giorno ho deciso: basta divano, si cambia. Niente palestra, niente attrezzi costosi, solo io, il mio salotto e una playlist che farebbe ballare anche un comodino.
La mia routine? Semplice, ma spacca. Comincio con 10 minuti di salti sul posto, come se stessi scappando da un cane arrabbiato. Poi, squat a corpo libero finché le gambe non urlano "perché ci odi?". Plank per convincermi che ho un addome d’acciaio, anche se per ora è più acciaio morbido. E per finire, flessioni, quelle che all’inizio facevo sulle ginocchia e ora quasi sembro un supereroe... quasi. Tutto questo in 30 minuti, mentre il caffè è ancora caldo nella tazza.
Il segreto non è solo muoversi, è la costanza. All’inizio mi dicevo "ma chi me lo fa fare?", poi ho visto il girovita stringersi, i jeans tornare amici e l’energia schizzare. Non serve un personal trainer o un abbonamento da capogiro. Basta un angolo di casa, un po’ di musica e la voglia di non mollare. E sì, il caffè aiuta, ma non fateci troppo affidamento, che non brucia calorie da solo.
Ora tocca a voi: che scusa avete per non iniziare oggi? Muovetevi, che il salotto non morde!
 
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Reazioni: traffordboy
Ciao a tutti,

devo dire che il tuo post mi ha fatto sorridere e riflettere, soprattutto quella parte sul caffè che “sveglia pure i sogni”! La tua energia è contagiosa, e leggerti mi ha spinto a condividere la mia esperienza, perché anch’io sto dicendo addio alla pancetta, ma per motivi un po’ diversi.

Tutto è iniziato con una visita dal medico. Non è stato un momento facile: mi ha detto chiaro e tondo che il mio peso stava diventando un rischio per la salute. Diabete, ipertensione, tutte parole che mi hanno fatto gelare il sangue. Non ero mai stato un tipo da palestra, e l’idea di stravolgere la mia vita mi spaventava. Però, sapete com’è, quando ti dicono che la tua salute è in gioco, scatta qualcosa. Così ho deciso di provarci, non per diventare un modello da copertina, ma per sentirmi meglio e vivere più a lungo.

La mia routine è un po’ diversa dalla tua, ma il principio è lo stesso: semplicità e costanza. Non avendo molta esperienza con l’esercizio, ho iniziato con camminate veloci nel parco vicino casa, 30 minuti al giorno, con una playlist che mi fa sentire invincibile. Poi, piano piano, ho aggiunto qualche esercizio a casa: squat, plank e un po’ di stretching per non sentirmi un blocco di legno. Non sono ancora un supereroe come te, ma le mie gambe tremano un po’ meno dopo gli squat!

Ma la vera svolta per me è stata l’alimentazione. Non sono uno chef stellato, quindi ho puntato su piatti semplici ma che mi fanno bene. Una cosa che mi ha conquistato è l’avocado: lo metto ovunque! Su una fetta di pane integrale al mattino, nell’insalata a pranzo, o anche schiacciato con un po’ di limone come spuntino. È cremoso, sazia e mi dà quell’energia che mi serve per affrontare la giornata. Certo, non è magico, ma insieme a più verdure, meno zuccheri e porzioni controllate, mi ha aiutato a vedere i primi risultati.

Il cambiamento più bello? Non è solo il girovita che si stringe (anche se i jeans ringraziano). È come mi sento. Prima ero sempre stanco, con il fiatone dopo due rampe di scale. Ora ho più energia, dormo meglio e, non so come dirlo, mi sento più leggero anche dentro. Anche la pressione è scesa, e il medico mi ha fatto i complimenti all’ultimo controllo. Non è stato facile, soprattutto all’inizio, quando la voglia di pizza era più forte della volontà. Ma ogni piccolo passo mi ha fatto capire che ne vale la pena.

Il tuo post mi ha ricordato che non servono grandi cose per cambiare: un angolo di casa, un po’ di musica e, nel mio caso, un avocado come alleato. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una spinta in più per non mollare. E a chi legge: se state pensando di iniziare, fate il primo passo oggi, anche piccolo. Il salotto non morde, e nemmeno l’avocado!