100 giorni senza zucchero: la mia lotta, le scoperte e i sapori ritrovati

deszczowiec

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, eccomi qui, immerso in questo viaggio pazzesco del “100 giorni senza zucchero”! Sono al giorno 47 e, credetemi, ne ho di cose da raccontare. All’inizio è stata una battaglia vera e propria. Le prime due settimane? Un incubo. La voglia di dolce mi perseguitava ovunque: al bar, in cucina, persino nei sogni! Mi sentivo nervoso, stanco, come se il mio corpo gridasse “dammi zucchero o muoio”. Ma sapete una cosa? Ho tenuto duro. Ho sostituito le voglie con tisane, frutta fresca e tanta acqua. Pian piano, quella “dipendenza” ha iniziato a mollare la presa.
Ora, a quasi metà strada, sto scoprendo un mondo nuovo. La cosa che mi ha sorpreso di più è come i sapori siano cambiati. Prima, se non c’era zucchero, per me non aveva senso mangiare. Ora invece sento il gusto vero delle cose: una mela croccante è un’esplosione di dolcezza, il caffè amaro ha un carattere che non avevo mai notato, persino le verdure al vapore sembrano più ricche. È come se il mio palato si fosse risvegliato dopo anni di ibernazione.
Non fraintendetemi, non è tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui vedo una ciambella e penso “perché mi sto facendo questo?”. Ma poi mi guardo allo specchio, sento l’energia che non avevo da anni, e la bilancia che scende (lentamente, ma scende). La mia pelle è più luminosa, non ho più quei crolli di energia a metà pomeriggio. Questi piccoli cambiamenti mi danno la forza di andare avanti.
Un consiglio per chi sta pensando di provarci: preparatevi mentalmente. Leggete le etichette, perché lo zucchero si nasconde ovunque, dai sughi pronti allo yogurt “sano”. E cercate alternative che vi piacciono davvero, altrimenti mollate. Io, per esempio, ho trovato la mia salvezza nei datteri: quando la voglia di dolce mi attacca, ne mangio uno e mi sento a posto.
Non vedo l’ora di arrivare al giorno 100 e festeggiare (magari con un bel frullato di frutta fresca!). Qualcuno di voi sta facendo qualcosa di simile? Come affrontate le giornate no? Raccontatemi, che qui si va avanti insieme!