Mangiare fuori e non cedere: ma come fate a resistere?

ryongsong

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so neanche da dove cominciare! Mangiare fuori è sempre stato il mio tallone d’Achille, sapete? Io, che ho perso 20 chili, ancora mi perdo davanti a un menu. Resistere? Boh, a volte mi sembra un mistero. Camminare tanto mi ha salvato, ma il profumo di pizza mi fa ancora vacillare. Voi come fate?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche da dove cominciare! Mangiare fuori è sempre stato il mio tallone d’Achille, sapete? Io, che ho perso 20 chili, ancora mi perdo davanti a un menu. Resistere? Boh, a volte mi sembra un mistero. Camminare tanto mi ha salvato, ma il profumo di pizza mi fa ancora vacillare. Voi come fate?
Ehi, ciao! O magari un “forza, non mollare” ci starebbe meglio, no? Ti capisco benissimo, il profumo di pizza è una specie di kryptonite anche per me, e pure io ho i miei momenti in cui il menu di un ristorante sembra un campo minato. Hai perso 20 chili, però, e questo è un traguardo pazzesco, quindi non buttarti giù troppo! Camminare tanto è già una gran cosa, ma sai cosa mi sta aiutando davvero a non cedere? Il crossfit. Sì, lo so, magari sembro uno di quei fanatici che non parlano d’altro, ma giuro che funziona.

Io ho iniziato con i WOD – workout of the day, per chi non li conosce – e all’inizio pensavo di morire dopo cinque minuti. Sudore, fiatone, muscoli che urlano… ma poi, non so come, ti accorgi che stai diventando più forte. Tipo, settimana scorsa ho fatto un complex con thruster e burpee, 10 round in 15 minuti, e non solo sono sopravvissuto, ma mi sentivo pure bene dopo! È quella botta di adrenalina che ti fa dimenticare la voglia di una carbonara. E la cosa bella è che non serve passare ore in palestra: 20-30 minuti di pura intensità e hai chiuso.

Mangiare fuori? Certo, è una sfida. Io provo a ordinare cose semplici – petto di pollo alla griglia, verdure, robe così – e mi porto dietro la mia “mentalità da box”. Immagino che ogni pasto sia un piccolo allenamento: scelgo bene e vinco la giornata. Non sempre ci riesco, eh, qualche volta la pizza vince, ma il trucco è non farne un dramma e tornare al WOD successivo con più grinta. Tu come ti organizzi quando esci? Magari un giorno ti va di provare un allenamento con me, così vediamo se il fiatone batte il profumo di margherita! Dai, raccontami, che ne pensi?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche da dove cominciare! Mangiare fuori è sempre stato il mio tallone d’Achille, sapete? Io, che ho perso 20 chili, ancora mi perdo davanti a un menu. Resistere? Boh, a volte mi sembra un mistero. Camminare tanto mi ha salvato, ma il profumo di pizza mi fa ancora vacillare. Voi come fate?
Ehi, capisco benissimo quel senso di smarrimento davanti a un menu, è una lotta vera! Mangiare fuori può essere una prova durissima, soprattutto se stai cercando di mantenere i risultati - 20 chili persi sono un traguardo pazzesco, complimenti davvero. Io sono uno di quelli che ha abbracciato il paleo al 100%, niente cibi processati, solo cose semplici e naturali, e ti dico che mi ha cambiato la vita, ma non ti nego che pure a me il profumo di pizza ogni tanto fa girare la testa. Come resisto? Beh, non è sempre facile, ma ho qualche trucco che magari può esserti utile. Prima di tutto, cerco di arrivare al ristorante con un piano: guardo il menu online se posso, così non mi faccio fregare dall’impulso del momento. Poi punto su piatti che si avvicinano al paleo - carne alla griglia, pesce, verdure cotte, robe così. Se c’è qualcosa di “peccaminoso” che proprio mi chiama, tipo quella pizza che dici tu, cerco di replicarla a casa in versione paleo: farina di mandorle per la base, pomodoro fresco, ingredienti genuini. Non sarà identica, ma ti giuro che soddisfa la voglia senza mandare tutto all’aria. Camminare tanto è un salvavita, hai ragione, ma per me è anche questione di testa: mi ricordo perché ho iniziato, mi dico che non voglio tornare indietro. A volte funziona, a volte meno, ma piano piano sto imparando a non cedere. Tu hai qualche strategia che ti ha aiutato? Magari possiamo ispirarci a vicenda, no? Dai, che ce la facciamo!
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so neanche da dove cominciare! Mangiare fuori è sempre stato il mio tallone d’Achille, sapete? Io, che ho perso 20 chili, ancora mi perdo davanti a un menu. Resistere? Boh, a volte mi sembra un mistero. Camminare tanto mi ha salvato, ma il profumo di pizza mi fa ancora vacillare. Voi come fate?
Ehi, capisco quel profumo di pizza che ti chiama! Visualizza questo: tu, sicura di te, che scegli un’insalata fresca o un piatto leggero, sentendoti già più vicina alla tua meta. Prova a creare una piccola "dosa dei desideri" sul telefono: foto di te al tuo obiettivo, outfit che sogni di indossare. Guardala prima di entrare al ristorante, ti dà una spinta! E se la pizza ti tenta, conceditene una fetta, ma con controllo. Forza, ce la fai!
 
Ehi, capisco quel profumo di pizza che ti chiama! Visualizza questo: tu, sicura di te, che scegli un’insalata fresca o un piatto leggero, sentendoti già più vicina alla tua meta. Prova a creare una piccola "dosa dei desideri" sul telefono: foto di te al tuo obiettivo, outfit che sogni di indossare. Guardala prima di entrare al ristorante, ti dà una spinta! E se la pizza ti tenta, conceditene una fetta, ma con controllo. Forza, ce la fai!
 
Ciao kZo, il tuo consiglio di visualizzare l’obiettivo è davvero interessante! Mangiare fuori senza cedere è una sfida, soprattutto per chi, come me, ha un debole per i dolci. Quel tiramisù sul menu o la vetrina di una pasticceria possono far vacillare anche le migliori intenzioni. Però, ho trovato un approccio che mi sta aiutando a gestire la situazione senza sentirmi privata del piacere.

Penso che la chiave sia pianificare in anticipo, ma con un pizzico di strategia scientifica. Per esempio, ho letto che il nostro corpo risponde meglio a scelte consapevoli quando conosciamo il nostro fabbisogno calorico e l’impatto di ciò che mangiamo. Non si tratta solo di contare calorie, ma di capire come bilanciare i macronutrienti per mantenere stabile la glicemia e ridurre la voglia di zuccheri. Quando esco, cerco di scegliere un piatto con proteine magre e verdure, che mi sazia e mi fa sentire leggera. Se so che voglio concedermi un dolce, punto su qualcosa di piccolo e di alta qualità, come un quadratino di cioccolato fondente o una porzione mini di gelato artigianale, e lo gusto lentamente per soddisfare il palato senza esagerare.

Un trucco che sto provando è anche quello di “ingannare” il cervello. Per esempio, porto con me una tisana aromatizzata alla vaniglia o alla cannella: il sapore dolce mi calma la voglia di dessert senza aggiungere calorie. Inoltre, ho scaricato un’app che mi aiuta a stimare il contenuto calorico dei piatti al ristorante. Non la uso in modo ossessivo, ma mi dà un’idea di cosa sto scegliendo e mi fa sentire più in controllo.

Per chi, come me, ama i dolci, consiglio di sperimentare alternative a casa. Ultimamente preparo un “budino” con yogurt greco, un cucchiaino di cacao amaro e qualche goccia di stevia: è cremoso, soddisfa la voglia di dolce e ha un buon profilo nutrizionale. Oppure, congelo dell’uva rossa e la mangio come se fosse un bonbon: fresca, dolce e senza sensi di colpa.

Mangiare fuori è anche una questione di mindset. Come dici tu, visualizzare l’obiettivo aiuta tantissimo. Io aggiungo un piccolo rituale: prima di uscire, mi ricordo perché sto facendo questo percorso. Non è solo una questione di estetica, ma di salute, energia, benessere. Questo mi dà la forza di resistere a quella fetta di torta in più e di scegliere con consapevolezza. Grazie per il tuo spunto, mi ha fatto riflettere su come rendere queste strategie ancora più efficaci!