Come lo yoga mi ha aiutato a seguire il keto senza stress

czarekt

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che è presto e sto sorseggiando il mio caffè con burro! Oggi volevo condividere un po’ come lo yoga mi stia tenendo sulla strada del keto senza farmi impazzire. Sapete, all’inizio pensavo che il keto fosse solo questione di forza di volontà: taglia i carboidrati, mangia grassi, resisti alle tentazioni. Ma dopo un po’ mi sono resa conto che non era solo il corpo a dover cambiare, ma anche la testa. Ed è qui che lo yoga è entrato in gioco.
Non sono mai stata una di quelle persone super flessibili, sapete, quelle che fanno le spaccate come se niente fosse. Ma ho iniziato a fare qualche posizione semplice, tipo il cane a testa in giù o la posizione del bambino, giusto per rilassarmi dopo una giornata piena. E ho notato una cosa: più facevo yoga, più mi sentivo calma quando dovevo preparare i miei pasti keto. Niente stress per pesare ogni grammo di zucchine o per calcolare i macros al millesimo. Mi ha aiutato a entrare in una specie di ritmo, come se il mio corpo e la mia mente fossero finalmente d’accordo.
Per esempio, la settimana scorsa ho deciso di organizzarmi un po’ meglio. Di solito mi piace avere un’idea di cosa mangerò nei prossimi giorni, così non finisco per fissare il frigo chiedendomi “e ora che faccio?”. Con lo yoga mi sono messa lì, ho respirato un po’, e ho buttato giù un piano semplice: lunedì una bella frittata con avocado, martedì del salmone con burro all’aglio, mercoledì una zuppa di cavolo riccio con panna. Niente di complicato, ma avere quella tranquillità mentale mi ha fatto risparmiare un sacco di fatica. E poi, dopo una sessione di stretching, mi sento meno gonfia – sarà il keto, sarà lo yoga, ma funziona!
Un consiglio che mi sento di dare è di provare a unire le due cose, magari non nello stesso momento, ma come routine. Io faccio una ventina di minuti di yoga la mattina, poi mi preparo una colazione keto bella carica di grassi – tipo pancetta e uova strapazzate con un cucchiaio di olio di cocco. Mi dà energia e mi tiene sazia fino a pranzo senza nemmeno pensarci. E se la giornata si fa pesante, una posizione tipo il guerriero mi rimette in carreggiata.
Insomma, per me lo yoga è stato come un alleato silenzioso per stare sul keto senza stressarmi troppo. Non dico che sia la soluzione per tutti, ma se vi sentite un po’ persi o sopraffatti, provate a srotolare un tappetino e a respirare un po’. Magari poi vi viene pure voglia di una bella bistecca con burro sopra! Qualcuno di voi ha provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate voi tra keto e relax!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che è presto e sto sorseggiando il mio caffè con burro! Oggi volevo condividere un po’ come lo yoga mi stia tenendo sulla strada del keto senza farmi impazzire. Sapete, all’inizio pensavo che il keto fosse solo questione di forza di volontà: taglia i carboidrati, mangia grassi, resisti alle tentazioni. Ma dopo un po’ mi sono resa conto che non era solo il corpo a dover cambiare, ma anche la testa. Ed è qui che lo yoga è entrato in gioco.
Non sono mai stata una di quelle persone super flessibili, sapete, quelle che fanno le spaccate come se niente fosse. Ma ho iniziato a fare qualche posizione semplice, tipo il cane a testa in giù o la posizione del bambino, giusto per rilassarmi dopo una giornata piena. E ho notato una cosa: più facevo yoga, più mi sentivo calma quando dovevo preparare i miei pasti keto. Niente stress per pesare ogni grammo di zucchine o per calcolare i macros al millesimo. Mi ha aiutato a entrare in una specie di ritmo, come se il mio corpo e la mia mente fossero finalmente d’accordo.
Per esempio, la settimana scorsa ho deciso di organizzarmi un po’ meglio. Di solito mi piace avere un’idea di cosa mangerò nei prossimi giorni, così non finisco per fissare il frigo chiedendomi “e ora che faccio?”. Con lo yoga mi sono messa lì, ho respirato un po’, e ho buttato giù un piano semplice: lunedì una bella frittata con avocado, martedì del salmone con burro all’aglio, mercoledì una zuppa di cavolo riccio con panna. Niente di complicato, ma avere quella tranquillità mentale mi ha fatto risparmiare un sacco di fatica. E poi, dopo una sessione di stretching, mi sento meno gonfia – sarà il keto, sarà lo yoga, ma funziona!
Un consiglio che mi sento di dare è di provare a unire le due cose, magari non nello stesso momento, ma come routine. Io faccio una ventina di minuti di yoga la mattina, poi mi preparo una colazione keto bella carica di grassi – tipo pancetta e uova strapazzate con un cucchiaio di olio di cocco. Mi dà energia e mi tiene sazia fino a pranzo senza nemmeno pensarci. E se la giornata si fa pesante, una posizione tipo il guerriero mi rimette in carreggiata.
Insomma, per me lo yoga è stato come un alleato silenzioso per stare sul keto senza stressarmi troppo. Non dico che sia la soluzione per tutti, ma se vi sentite un po’ persi o sopraffatti, provate a srotolare un tappetino e a respirare un po’. Magari poi vi viene pure voglia di una bella bistecca con burro sopra! Qualcuno di voi ha provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate voi tra keto e relax!
Ehi, buongiorno con caffè e burro anche a te! Mi piace un sacco quello che hai scritto, soprattutto il modo in cui leghi lo yoga al keto senza fartene una malattia. Io sono proprio sulla tua lunghezza d’onda: meno stress e più ascolto del corpo. Non seguo diete rigide, ma il keto lo tengo come base perché mi fa stare bene. Lo yoga non l’ho ancora provato, però mi hai fatto venire voglia con questa storia del ritmo che dici. Io di solito mi rilasso cucinando qualcosa di semplice, tipo uova con pancetta o un’insalata bella unta d’olio d’oliva, e cerco di non farmi prendere dall’ansia dei calcoli. Tu che posizioni mi consiglieresti per iniziare? E comunque, salmone con burro all’aglio? Mi hai già convinta!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che è presto e sto sorseggiando il mio caffè con burro! Oggi volevo condividere un po’ come lo yoga mi stia tenendo sulla strada del keto senza farmi impazzire. Sapete, all’inizio pensavo che il keto fosse solo questione di forza di volontà: taglia i carboidrati, mangia grassi, resisti alle tentazioni. Ma dopo un po’ mi sono resa conto che non era solo il corpo a dover cambiare, ma anche la testa. Ed è qui che lo yoga è entrato in gioco.
Non sono mai stata una di quelle persone super flessibili, sapete, quelle che fanno le spaccate come se niente fosse. Ma ho iniziato a fare qualche posizione semplice, tipo il cane a testa in giù o la posizione del bambino, giusto per rilassarmi dopo una giornata piena. E ho notato una cosa: più facevo yoga, più mi sentivo calma quando dovevo preparare i miei pasti keto. Niente stress per pesare ogni grammo di zucchine o per calcolare i macros al millesimo. Mi ha aiutato a entrare in una specie di ritmo, come se il mio corpo e la mia mente fossero finalmente d’accordo.
Per esempio, la settimana scorsa ho deciso di organizzarmi un po’ meglio. Di solito mi piace avere un’idea di cosa mangerò nei prossimi giorni, così non finisco per fissare il frigo chiedendomi “e ora che faccio?”. Con lo yoga mi sono messa lì, ho respirato un po’, e ho buttato giù un piano semplice: lunedì una bella frittata con avocado, martedì del salmone con burro all’aglio, mercoledì una zuppa di cavolo riccio con panna. Niente di complicato, ma avere quella tranquillità mentale mi ha fatto risparmiare un sacco di fatica. E poi, dopo una sessione di stretching, mi sento meno gonfia – sarà il keto, sarà lo yoga, ma funziona!
Un consiglio che mi sento di dare è di provare a unire le due cose, magari non nello stesso momento, ma come routine. Io faccio una ventina di minuti di yoga la mattina, poi mi preparo una colazione keto bella carica di grassi – tipo pancetta e uova strapazzate con un cucchiaio di olio di cocco. Mi dà energia e mi tiene sazia fino a pranzo senza nemmeno pensarci. E se la giornata si fa pesante, una posizione tipo il guerriero mi rimette in carreggiata.
Insomma, per me lo yoga è stato come un alleato silenzioso per stare sul keto senza stressarmi troppo. Non dico che sia la soluzione per tutti, ma se vi sentite un po’ persi o sopraffatti, provate a srotolare un tappetino e a respirare un po’. Magari poi vi viene pure voglia di una bella bistecca con burro sopra! Qualcuno di voi ha provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate voi tra keto e relax!
Ciao, o forse meglio un “salve” visto che il giorno è ormai a metà! La tua esperienza con lo yoga e il keto mi ha davvero colpito, sai? Anch’io sto cercando di seguire questa strada per stare meglio, ma con l’età che avanza non è sempre facile. Il corpo non risponde più come una volta, e il metabolismo sembra quasi addormentato, però leggere come hai trovato un equilibrio mi dà speranza.

Io sono una pensionata e il mio obiettivo non è tanto perdere chili per guardarmi allo specchio, ma sentirmi più leggera e avere più energia per le mie giornate. Il keto l’ho iniziato da qualche mese, e all’inizio mi sembrava una montagna da scalare: eliminare pane e pasta, che per me erano quasi sacri, è stato un cambiamento grosso. Però, come dici tu, non è solo una questione di cosa mangi, ma di come ti senti dentro. Lo yoga che descrivi, con quelle posizioni semplici, potrebbe essere una cosa da provare. Non sono mai stata agile, e l’idea di fare il cane a testa in giù mi spaventa un po’, ma la posizione del bambino magari sì, quella ce la posso fare.

Mi piace il tuo approccio scientifico, quasi metodico, al modo in cui organizzi i pasti. Io invece sono più istintiva, ma forse è per questo che a volte mi perdo. Ultimamente sto cercando di capire come bilanciare meglio i nutrienti, tipo il magnesio e il potassio, perché con il keto mi sento spesso stanca e ho qualche crampo. Magari lo yoga potrebbe aiutarmi anche lì, a rilassarmi e a non farmi prendere dal panico se salto un calcolo. Proverò a fare come te: qualche respiro profondo e poi mi metto a pianificare una cena semplice, tipo pollo con burro ed erbe o una crema di zucchine con panna.

Grazie per aver condiviso il tuo metodo, mi hai fatto venire voglia di sperimentare. Qualcun altro qui, magari tra i più “stagionati” come me, ha qualche trucco per unire keto e relax senza complicarsi troppo la vita?
 
Ehi, un buonsalve dal cuore della natura! Ho letto il tuo post, czarekt, e mi ha fatto quasi venir voglia di srotolare un tappetino da yoga… ma sai, il mio tappetino è più che altro il sentiero di montagna! Devo dirti, il tuo modo di unire keto e yoga per trovare calma è super ispirante, e mi ha fatto riflettere su come anch’io, a modo mio, cerco quell’equilibrio con i miei lunghi trekking.

Vedi, per me il modo migliore per stare in forma e sentirmi bene è infilarmi gli scarponi e partire per un bel giro tra i boschi o su per le colline, soprattutto ora che la primavera colora tutto e l’aria profuma di fiori selvatici. Non seguo il keto alla lettera come te, ma cerco di tenere i carboidrati bassi, portando con me cose semplici tipo noci, formaggio stagionato o qualche fetta di salame avvolto in una foglia di lattuga. Quando cammini per ore, con lo zaino in spalla e il sole che ti scalda, senti il corpo che brucia energia in modo naturale, e la testa si svuota da ogni stress. È un po’ come il tuo yoga, credo: ti mette in pace con te stesso.

Le mie giornate in montagna sono il mio rituale. Parto presto, quando l’aria è fresca, e mi godo il ritmo dei passi. Non peso gli alimenti come fai tu (sei bravissima, io sarei già in confusione!), ma la natura mi aiuta a non strafare: dopo una salita ripida, una manciata di mandorle e un sorso d’acqua sono più che abbastanza. E poi, sai, tornare a casa dopo un weekend così, con le gambe stanche ma il cuore leggero, mi fa sentire che sto facendo qualcosa di buono per me. È come se il trekking mi insegnasse ad ascoltare il corpo, a capire di cosa ha davvero bisogno, proprio come il tuo yoga ti aiuta con il keto.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato uno spunto per provare magari qualche respiro profondo la prossima volta che mi fermo su un prato a guardare il panorama. Qualcun altro qui si perde nella natura per ritrovare l’energia? Magari con un bel picnic keto-friendly tra i fiori di stagione?
 
Ehi, un buonsalve dal cuore della natura! Ho letto il tuo post, czarekt, e mi ha fatto quasi venir voglia di srotolare un tappetino da yoga… ma sai, il mio tappetino è più che altro il sentiero di montagna! Devo dirti, il tuo modo di unire keto e yoga per trovare calma è super ispirante, e mi ha fatto riflettere su come anch’io, a modo mio, cerco quell’equilibrio con i miei lunghi trekking.

Vedi, per me il modo migliore per stare in forma e sentirmi bene è infilarmi gli scarponi e partire per un bel giro tra i boschi o su per le colline, soprattutto ora che la primavera colora tutto e l’aria profuma di fiori selvatici. Non seguo il keto alla lettera come te, ma cerco di tenere i carboidrati bassi, portando con me cose semplici tipo noci, formaggio stagionato o qualche fetta di salame avvolto in una foglia di lattuga. Quando cammini per ore, con lo zaino in spalla e il sole che ti scalda, senti il corpo che brucia energia in modo naturale, e la testa si svuota da ogni stress. È un po’ come il tuo yoga, credo: ti mette in pace con te stesso.

Le mie giornate in montagna sono il mio rituale. Parto presto, quando l’aria è fresca, e mi godo il ritmo dei passi. Non peso gli alimenti come fai tu (sei bravissima, io sarei già in confusione!), ma la natura mi aiuta a non strafare: dopo una salita ripida, una manciata di mandorle e un sorso d’acqua sono più che abbastanza. E poi, sai, tornare a casa dopo un weekend così, con le gambe stanche ma il cuore leggero, mi fa sentire che sto facendo qualcosa di buono per me. È come se il trekking mi insegnasse ad ascoltare il corpo, a capire di cosa ha davvero bisogno, proprio come il tuo yoga ti aiuta con il keto.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato uno spunto per provare magari qualche respiro profondo la prossima volta che mi fermo su un prato a guardare il panorama. Qualcun altro qui si perde nella natura per ritrovare l’energia? Magari con un bel picnic keto-friendly tra i fiori di stagione?
Ciao, un saluto dal mio angolo di mondo sospeso! Ho letto il tuo post e mi ha colpito il modo in cui descrivi i tuoi trekking come un momento di pace e connessione con te stesso. Quel ritmo dei passi in montagna, il profumo dei fiori, il sole che scalda… sembra quasi una danza con la natura! Io, invece, trovo il mio equilibrio aggrappata a un palo da pole dance, che per me è un po’ come il tuo sentiero: un modo per muovere il corpo e liberare la mente.

Non seguo il keto come te, ma cerco di mangiare in modo pulito, con proteine magre e verdure, per sostenere le mie sessioni di allenamento. La pole dance è tosta, credimi: allena ogni muscolo, dalle braccia alle gambe, e ti fa bruciare calorie senza nemmeno accorgertene. La cosa bella è che, come il tuo trekking, mi aiuta a mantenere il peso stabile senza impazzire con diete drastiche. Ogni volta che finisco una lezione, mi sento più forte e in armonia, proprio come te dopo una giornata tra i boschi.

Grazie per aver condiviso la tua passione, mi hai fatto venir voglia di provare una camminata in montagna con un bel respiro profondo, magari immaginando una coreografia tra gli alberi! Qualcun altro qui ha trovato il suo modo di muoversi e stare bene senza ricadere nei soliti alti e bassi?