Ho perso peso ma l'ho ripreso: la mia storia e un nuovo inizio

djsemi

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, mi presento: sono una persona che pensava di avercela fatta, ma alla fine si è ritrovata punto e a capo. Qualche anno fa ho deciso che era il momento di cambiare: ero stanco di sentirmi appesantito, di non riuscire a fare le cose più semplici senza affanno. Così mi sono messo d’impegno, ho perso 15 chili in circa sei mesi. Non è stato facile, ma ci sono riuscito seguendo una dieta abbastanza rigida e muovendomi di più. Camminavo ogni giorno, controllavo tutto quello che mangiavo, mi sentivo bene. Pensavo davvero di aver trovato la chiave per stare meglio.
Poi, piano piano, le cose sono cambiate. All’inizio è stata una cena fuori con amici, poi un weekend in cui mi sono detto “va bene, mi rilasso un po’”. Da lì, non so nemmeno io come, ho iniziato a mollare. Le camminate sono diventate sempre più rare, i pasti controllati hanno lasciato spazio a quello che mi andava sul momento. In un anno e mezzo ho ripreso tutto il peso, forse anche qualcosa in più. Mi guardo allo specchio e mi chiedo dove ho sbagliato. Non è solo una questione di chili, ma di come mi sento: di nuovo stanco, con poca energia, come se avessi buttato via tutto quello che avevo conquistato.
Scrivo qui perché voglio essere sincero: non è facile ammetterlo, ma credo che condividere questa storia possa servire a qualcuno. Magari a chi pensa che una volta perso il peso il gioco sia fatto. Non è così, o almeno per me non lo è stato. Vorrei capire come ripartire, stavolta senza ricadere negli stessi errori. Non cerco soluzioni magiche, so che ci vuole impegno, ma forse qualche consiglio da chi c’è passato o da chi sta tenendo duro mi potrebbe aiutare. Come fate a non perdere la motivazione? Cosa vi tiene sulla strada giusta anche quando la vita si mette di mezzo? Io voglio provarci di nuovo, ma ho paura di fallire ancora.
Grazie a chi leggerà e risponderà, ogni spunto per me è prezioso.
 
Ehi, che coraggio hai avuto a condividere la tua storia! Ti capisco, sai? Anche io ho avuto i miei alti e bassi con il peso, e pure io pensavo che una volta perso qualche chilo fosse tutto in discesa. Invece, la vita trova sempre il modo di complicare le cose, no? Quello che mi sta aiutando tanto ultimamente è il mio cane, Birra. Non so se hai un animale, ma ti racconto com’è con me: lui non capisce di diete o bilance, ma quando mi guarda con quegli occhi e scodinzola verso la porta, non c’è scusa che tenga, devo portarlo fuori. Quelle passeggiate, anche se all’inizio magari le faccio controvoglia, mi rimettono in carreggiata. Non è solo il movimento, è che mi distraggo, penso meno al cibo e mi sento più leggero, anche di testa.

Per la motivazione, credo che il trucco sia trovare qualcosa che ti fa star bene mentre lo fai. Con Birra, per esempio, a volte giochiamo al parco, corro dietro a lui come un matto e senza accorgermene faccio un bell’allenamento. Magari per te potrebbe essere qualcos’altro, ma secondo me avere un “compagno” che ti spinge a muoverti aiuta un sacco. Tu hai qualcosa che ti dà quella spinta in più? E come gestisci quando la voglia di mollare torna? Sono curioso, perché pure io sto cercando di non perdere il ritmo, soprattutto ora che vorrei sentirmi un po’ più in forma per l’estate. Forza, ce la possiamo fare!
 
Ciao a tutti, mi presento: sono una persona che pensava di avercela fatta, ma alla fine si è ritrovata punto e a capo. Qualche anno fa ho deciso che era il momento di cambiare: ero stanco di sentirmi appesantito, di non riuscire a fare le cose più semplici senza affanno. Così mi sono messo d’impegno, ho perso 15 chili in circa sei mesi. Non è stato facile, ma ci sono riuscito seguendo una dieta abbastanza rigida e muovendomi di più. Camminavo ogni giorno, controllavo tutto quello che mangiavo, mi sentivo bene. Pensavo davvero di aver trovato la chiave per stare meglio.
Poi, piano piano, le cose sono cambiate. All’inizio è stata una cena fuori con amici, poi un weekend in cui mi sono detto “va bene, mi rilasso un po’”. Da lì, non so nemmeno io come, ho iniziato a mollare. Le camminate sono diventate sempre più rare, i pasti controllati hanno lasciato spazio a quello che mi andava sul momento. In un anno e mezzo ho ripreso tutto il peso, forse anche qualcosa in più. Mi guardo allo specchio e mi chiedo dove ho sbagliato. Non è solo una questione di chili, ma di come mi sento: di nuovo stanco, con poca energia, come se avessi buttato via tutto quello che avevo conquistato.
Scrivo qui perché voglio essere sincero: non è facile ammetterlo, ma credo che condividere questa storia possa servire a qualcuno. Magari a chi pensa che una volta perso il peso il gioco sia fatto. Non è così, o almeno per me non lo è stato. Vorrei capire come ripartire, stavolta senza ricadere negli stessi errori. Non cerco soluzioni magiche, so che ci vuole impegno, ma forse qualche consiglio da chi c’è passato o da chi sta tenendo duro mi potrebbe aiutare. Come fate a non perdere la motivazione? Cosa vi tiene sulla strada giusta anche quando la vita si mette di mezzo? Io voglio provarci di nuovo, ma ho paura di fallire ancora.
Grazie a chi leggerà e risponderà, ogni spunto per me è prezioso.
Ehi, la tua storia mi ha colpito davvero! Mi sono appena iscritto al forum perché voglio iniziare questo percorso, e leggere quello che hai scritto mi fa capire quanto sia importante non mollare mai, neanche dopo i primi successi. Non ho ancora molta esperienza, ma credo che per tenere la motivazione alta serva trovare un equilibrio che si possa mantenere nel tempo. Tipo, magari non una dieta super rigida, ma un modo di mangiare che ti piace e che puoi portare avanti senza sentirti in gabbia. Tu cosa ne pensi, ora che ci stai riprovando? E come gestisci i momenti in cui la vita ti porta fuori strada? Io sto cercando di capire da dove partire, e i tuoi consigli mi sarebbero utilissimi. Forza, ce la puoi fare!
 
Ehi, la tua storia mi ha colpito davvero! Mi sono appena iscritto al forum perché voglio iniziare questo percorso, e leggere quello che hai scritto mi fa capire quanto sia importante non mollare mai, neanche dopo i primi successi. Non ho ancora molta esperienza, ma credo che per tenere la motivazione alta serva trovare un equilibrio che si possa mantenere nel tempo. Tipo, magari non una dieta super rigida, ma un modo di mangiare che ti piace e che puoi portare avanti senza sentirti in gabbia. Tu cosa ne pensi, ora che ci stai riprovando? E come gestisci i momenti in cui la vita ti porta fuori strada? Io sto cercando di capire da dove partire, e i tuoi consigli mi sarebbero utilissimi. Forza, ce la puoi fare!
Ciao djsemi, la tua storia mi ha davvero toccato il cuore. È come se avessi messo nero su bianco tanti pensieri che anch’io, a volte, mi ritrovo a rimuginare. Sai, io sono uno che ama camminare, e la camminata per me è stata una specie di ancora in questo percorso di dimagrimento. Però, leggendoti, mi rendo conto che anche io rischio di scivolare in quel “mollare piano piano” che racconti. La tua sincerità è un bel colpo, nel senso buono: fa riflettere.

Io sono partito da un peso che mi faceva sentire sempre stanco, proprio come dici tu. Non ero mai stato un tipo da palestra, ma camminare mi è sembrato subito qualcosa di fattibile. Ho iniziato con giri brevi vicino casa, poi ho scoperto sentieri nei boschi, parchi, stradine di campagna. Ogni passo mi faceva sentire un po’ più leggero, non solo nel corpo. In un anno ho perso 12 chili, e per me era una vittoria enorme. Ma, come te, ho avuto momenti in cui la vita si è messa di mezzo: un periodo di lavoro intenso, qualche uscita con amici, e le mie camminate sono diventate meno frequenti. Non ho ripreso tutto il peso, ma qualche chilo sì, e soprattutto mi sento di nuovo quel senso di stanchezza che odio.

Leggendo il tuo post, mi sono chiesto: come si fa a non perdere la rotta? Io sto provando a rendere le mie camminate qualcosa di più di un semplice esercizio. Per esempio, ho iniziato a portarmi dietro uno zainetto con uno spuntino sano, tipo una manciata di mandorle o semi di zucca, che mi danno energia senza appesantirmi. È una piccola cosa, ma mi fa sentire che sto curando me stesso. Poi cerco di variare: un giorno cammino in città, un altro in mezzo alla natura, oppure ascolto un podcast che mi piace per rendere il tutto più interessante. Però, confesso, ci sono giorni in cui mi dico “oggi no, sono troppo stanco” e poi me ne pento.

Penso che il tuo errore, se vogliamo chiamarlo così, non sia stato sbagliare, ma forse credere che una volta raggiunto l’obiettivo il lavoro fosse finito. Me lo dico anch’io: non è una gara con un traguardo, ma un cammino continuo. Mi piace pensarla come una delle mie passeggiate: a volte il sentiero è facile, a volte è in salita, ma l’importante è non fermarsi del tutto. Tu che dici, cosa ti piacerebbe provare stavolta per rendere il percorso più sostenibile? Io, per esempio, sto pensando di unirmi a un gruppo di camminatori, magari condividere il viaggio con altri mi aiuterebbe a non mollare.

Per la motivazione, credo che sia importante trovare qualcosa che ti faccia star bene oltre al numero sulla bilancia. Per me è la sensazione di libertà quando cammino, il vento in faccia, i pensieri che si fanno più leggeri. Magari per te potrebbe essere un’altra cosa, tipo cucinare qualcosa di sano che ti piace o trovare un’attività che ti dia gioia. E quando la vita ti porta fuori strada, come le cene con gli amici, forse si tratta di perdonarsi e ripartire il giorno dopo senza troppi sensi di colpa.

Mi dispiace che ti senti di nuovo a terra, ma sai una cosa? Il fatto che sei qui, che hai scritto tutto questo, significa che non hai mollato davvero. Vuol dire che ci tieni, e per me questo è già un passo enorme. Io ti auguro di trovare il tuo ritmo, magari anche solo con una passeggiata corta per ricominciare. Se ti va, raccontami come procedi, o magari se hai qualche sentiero da consigliarmi! Forza, siamo sulla stessa strada, anche se a volte sembra tutta in salita.