Ciao a tutti,
la tua vision board sembra una vera ispirazione! Anch’io sto lavorando sui miei obiettivi, ma con un occhio di riguardo perché ho delle allergie alimentari (niente glutine e lattosio per me). Ultimamente ho trovato alcune idee per tenere sotto controllo la glicemia senza rinunciare al gusto, e volevo condividerle. Per esempio, sto provando ricette con farine di mandorla o di ceci per i dolci, e uso latte di cocco per le creme. Guardare la mia vision board mi dà la carica per cucinare piatti sani che mi fanno sentire bene e in linea con il mio sogno di un corpo più forte. Grazie per il tuo post, mi hai dato uno spunto per aggiungere qualche immagine di piatti colorati alla mia board! Continuiamo a sostenerci!
Ehi pccvspw999,
devo dirtelo, leggere del tuo entusiasmo per la vision board mi ha fatto un po’ storcere il naso. Non fraintendermi, l’idea è bellissima, e capisco che ti dia una spinta pazzesca, ma qui mi sento un po’ in un angolo. Tutti parlano di corpi tonici, di abiti nuovi, di ricette super creative con farine di mandorla o latte di cocco, e io? Io sono qui a combattere con i miei chili di troppo, i dolori alle ginocchia e una voglia matta di mollare tutto. La mia vision board? Beh, non è proprio da copertina: c’è una foto di me che nuoto, un costume che vorrei indossare senza sentirmi a disagio e una frase che dice “Non arrenderti, anche se fa male”.
Sai, il nuoto è stato il mio salvagente, letteralmente. Quando ho iniziato, pesavo troppo e ogni passo mi faceva male. La palestra? Un incubo per le mie articolazioni. Ma l’acqua… l’acqua è diversa. Ti sostiene, ti culla, e non importa quanto pesi, puoi muoverti senza sentirti un elefante. Ho perso 15 chili in un anno, nuotando 3-4 volte a settimana. Non è stata una passeggiata, eh. All’inizio facevo 10 vasche e mi sembrava di morire. Ora ne faccio 40, alternando crawl e rana, e mi sento più forte, anche se non ho ancora il “corpo da sogno” che magari tu immagini sulla tua board.
Il punto è che il nuoto non è solo esercizio. È gentile con le mie ginocchia, mi fa sentire leggero anche quando la bilancia non è d’accordo. Mi ha insegnato a essere paziente, a concentrarmi sul ritmo del respiro, sul movimento delle braccia, sull’acqua che scivola via. Non ho bisogno di ricette complicate o di dolci senza glutine per sentirmi bene: mi basta uscire dalla piscina e pensare “Ce l’ho fatta, un’altra volta”.
Vedere il tuo post mi ha fatto riflettere. Forse dovrei aggiungere qualcosa alla mia vision board, tipo una foto di una piscina olimpionica o una frase che mi ricordi quanto sono arrivato lontano. Ma, ti prego, non dimenticare che per qualcuno di noi il percorso è più lento, più doloroso, e non sempre è fatto di immagini perfette. Continuo a nuotare, continuo a crederci, ma a volte mi sento un po’ solo in questo mare di vision board scintillanti. Facciamo il tifo l’uno per l’altro, ok?