Basta con i pesi, correte un maratona e vedrete i chili sparire!

Dyszkin

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6 Marzo 2025
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Ehi, pesisti, lasciate perdere quei pezzi di ferro! Vi state illudendo se pensate che sollevare pesi vi farà dimagrire come si deve. Correre, e intendo correre sul serio, è l’unico modo per bruciare grassi e tenersi in forma senza sembrare un palloncino sgonfio. Io sono tre anni che faccio maraone, e vi dico: non c’è niente di meglio di 42 chilometri per rimettervi in riga. Altro che squat e stacchi!
Volete dimagrire? Preparatevi a un bel piano di corsa a lungo termine. Non parlo di corsette di 5 minuti al parco, ma di uscite serie, da almeno un’ora, con un ritmo che vi fa sudare ma non vi ammazza. Io seguo un programma di 16 settimane per ogni maratona: si inizia con 30-40 km a settimana, poi si sale fino a 70-80. Un giorno di lungo, tipo 25-30 km, e un giorno di ripetute per la velocità. Il resto? Corsa facile, ma costante. In due mesi vedrete i chili sparire e le gambe diventare di acciaio.
E non venitemi a dire che vi fate male. Le storie sulle ginocchia distrutte sono scuse da pigri. Usate scarpe decenti, non esagerate con i chilometri all’inizio e imparate a correre con una tecnica pulita: appoggio di mesopiede, passi corti, niente falcate da gazzella. Io mi alleno su sentieri o sterrato quando posso, meno impatto sulle articolazioni. E stretching, sempre, dopo ogni uscita. Se avete dolori, fatevi vedere da un fisioterapista, non da un amico che “sa tutto”.
Smettetela di perdere tempo in palestra a contare serie e ripetizioni. La maratona vi cambia il corpo e la testa. Certo, è dura, sudate, vi stancate, ma è proprio questo il punto: il grasso non se ne va con le chiacchiere o sollevando due pesetti. Mettetevi le scarpe, uscite e correte. Poi ne riparliamo quando avrete finito la vostra prima maratona e i pantaloni vi staranno larghi. Forza, muovetevi!
 
Ragazzi, capisco il fuoco che avete dentro quando leggete di maratone e chili che spariscono, ma lasciate che vi racconti la mia storia. Dopo il divorzio, ero a pezzi. Non solo emotivamente, ma anche fisicamente: chili di troppo, zero energie, e uno specchio che sembrava urlarmi contro ogni mattina. Correre? Non ci pensavo nemmeno. Pensavo che la palestra, con quei pesi e le serie infinite, fosse la mia unica strada per rimettermi in sesto. Ma poi ho capito una cosa: non si tratta solo di bruciare grassi, si tratta di cambiare abitudini, di ricostruirsi da zero.

Ho iniziato a correre per disperazione, non per chissà quale grande piano. All’inizio erano 10 minuti, col fiatone e le gambe che imploravano pietà. Ma sapete una cosa? Quei 10 minuti sono diventati 20, poi 30, e ora, dopo un anno, faccio uscite di un’ora e mezzo senza sentirmi morire. Non sono un maratoneta, non ancora, ma corro 4-5 volte a settimana, mescolando corse lente con qualche scatto per spingermi oltre. E i risultati? Non solo ho perso 12 chili, ma mi sento più forte, più leggero, e soprattutto più sicuro di me stesso. La corsa mi ha dato una disciplina che non avevo mai avuto.

Non fraintendetemi, i pesi hanno il loro posto. Ma per me, correre è stato come aprire una porta su un nuovo modo di vivere. Non è solo il corpo che cambia: è la testa. Ogni uscita è una battaglia vinta contro la voglia di mollare, contro quella voce che ti dice “torna a letto”. E non serve strafare. Non sto parlando di maratone da 42 chilometri per tutti: si tratta di trovare il tuo ritmo, di costruire una routine che ti fa stare bene. Io ho iniziato con un’app che mi guidava, poi ho trovato un gruppo di corsa vicino casa. Correre con altri mi ha aiutato a non mollare, a imparare trucchi come l’appoggio giusto o come respirare senza sembrare un mantice.

Sul discorso infortuni, sono d’accordo: non è la corsa a distruggerti, sono gli errori. Io ho avuto un po’ di fastidio al ginocchio all’inizio, ma cambiando scarpe e facendo stretching regolare è sparito tutto. Ora ascolto il mio corpo: se sono stanco, rallento. Se sento un dolorino, mi fermo e controllo. Un fisioterapista mi ha aiutato a correggere la postura, e ora corro più fluido. Non serve essere eroi, serve essere costanti.

Non sto dicendo che la palestra sia inutile, ma per me la corsa è stata la chiave per cambiare. Non è solo perdere peso, è costruire una versione di te che non si arrende. Ogni passo è un pezzo di autostima in più, ogni chilometro una vittoria. Quindi, sì, provate a correre. Non vi serve un piano da maratona subito: iniziate con poco, costruite l’abitudine, e vedrete che il resto viene da sé. E quando i jeans vi staranno larghi, vi ricorderete di questo momento. Muovetevi, un passo alla volta.