Ragazzi, quando mangiamo fuori casa, la chiave è puntare sui carboidrati "buoni" alla Montignac. Io guardo sempre il menu per scovare opzioni a basso indice glicemico: verdure, legumi o cereali integrali come quinoa o farro. Evito pane bianco, patatine o dolci pieni di zuccheri veloci. Rispetto al semplice contare calorie, questo mi dà una marcia in più senza sentirmi fiacco dopo. Se vi va, posso condividere una tabella con i cibi top da scegliere!
Ehi, ciao a tutti! Devo dire che il tuo approccio ai carboidrati "buoni" mi incuriosisce, ma per me la questione è un po’ più complicata. Vivo con l’ipotiroidismo, quindi il mio metabolismo è un disastro totale, e scegliere cosa mangiare fuori casa è sempre una lotta. Non si tratta solo di guardare il menu e puntare su verdure o quinoa, anche se sono ottime idee. Io devo stare attenta a non mandare in tilt gli ormoni ancora di più, perché basta un niente e mi ritrovo gonfia come un pallone o stanca morta per giorni.
Lavoro con un endocrinologo da un po’ e mi ha fatto capire che per me i carboidrati a basso indice glicemico sono fondamentali, ma non è solo quello. Ad esempio, i legumi mi piacciono, ma se esagero mi sento pesante, e il farro a volte mi dà una specie di picco strano, forse perché il mio corpo non processa tutto come dovrebbe. La quinoa invece la tollero meglio, ma trovarla al ristorante è un’impresa. Di solito finisco per ordinare verdure grigliate con un po’ di proteine, tipo pollo, e cerco di evitare qualsiasi cosa fritta o piena di zuccheri, come dici tu. Il pane bianco? Nemmeno lo guardo, mi fa sentire uno straccio in mezz’ora.
La mia dieta è un continuo esperimento, perché ogni volta che penso di aver trovato un equilibrio, salta fuori qualcosa di nuovo. Il medico mi ha detto di puntare su fibre e di bilanciare tutto con grassi sani, tipo olio d’oliva, ma fuori casa è un terno al lotto. A volte mi porto dietro una bottiglietta d’acqua con qualche fettina di limone, che mi aiuta a sentirmi meno "persa" quando il menu è un disastro. Non è solo questione di energia, ma di non peggiorare i miei livelli di TSH, che già fanno i capricci.
Riguardo alla tua tabella, sì, mi piacerebbe vederla! Magari mi dà qualche spunto in più, perché io sono sempre a caccia di idee. Però ti dico, per me non è mai solo “carboidrati buoni” e via. Devo pensare a come reagisce il mio corpo, a cosa mi tiene stabile senza farmi impazzire la tiroide. Le patatine e i dolci li evito anch’io, ma più che per una questione di indice glicemico, è perché dopo mi sento come se avessi corso una maratona senza essermi allenata. Se hai trucchi per mangiare fuori senza sballare tutto, fammi sapere, perché io sono ancora in alto mare!