Perdere peso per la salute: come mi sent

Damijanic91

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6 Marzo 2025
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Ehi, mi butto nella discussione perché voglio condividere un po’ di quello che sto vivendo. Da quando il medico mi ha messo davanti alla realtà, con quei numeri che gridavano rischio di diabete e pressione alta, ho deciso di fare sul serio. Non è stato facile, ve lo dico. All’inizio pensavo che allenarmi con i pesi fosse roba da supereroi o da chi vuole solo muscoli da spiaggia, ma mi sbagliavo di grosso.
Ho iniziato con l’allenamento di forza circa sei mesi fa, seguendo un programma base che il mio trainer ha messo su per me. Niente di estremo, solo costanza: squat, stacchi, panca, qualche esercizio con i manubri. Pesavo 92 chili, non proprio il massimo per la mia altezza, e mi sentivo sempre stanco, con il fiatone dopo due passi. Ora sono a 80, ma non è solo il numero sulla bilancia che mi fa sorridere. È il fatto che riesco a fare una passeggiata senza sentirmi un macigno, che dormo meglio, che la pressione è scesa e i controlli dal medico sono finalmente un po’ meno spaventosi.
L’allenamento di forza mi ha sorpreso. Non solo mi ha aiutato a bruciare calorie, ma mi sento più… solido, ecco. Non parlo di muscoli da bodybuilder, ma di quella sensazione di avere più energia, di non crollare a fine giornata. E poi, non so come dirlo, ma mi sento più in controllo della mia vita. Prima il cibo era una specie di rifugio, ora è più un carburante per stare bene.
Non fraintendetemi, non è una passeggiata. Ci sono giorni in cui la palestra sembra l’ultimo posto dove vorrei essere, ma poi penso a come sto meglio ora rispetto a prima. Il rischio di malattie è ancora lì, ma sto facendo qualcosa di concreto per tenerlo a bada. E questo mi dà una spinta enorme.
Se qualcuno di voi sta pensando di iniziare, magari perché il medico vi ha dato un avvertimento come a me, vi dico: provate. Non serve strafare, basta essere regolari. L’allenamento di forza non è solo per chi vuole sembrare un atleta, ma per chi vuole vivere meglio. Io sono la prova che si può migliorare, un passo alla volta. Qual è la vostra esperienza? Come vi sta aiutando il sollevamento pesi per la salute?
 
Ehi, mi butto nella discussione perché voglio condividere un po’ di quello che sto vivendo. Da quando il medico mi ha messo davanti alla realtà, con quei numeri che gridavano rischio di diabete e pressione alta, ho deciso di fare sul serio. Non è stato facile, ve lo dico. All’inizio pensavo che allenarmi con i pesi fosse roba da supereroi o da chi vuole solo muscoli da spiaggia, ma mi sbagliavo di grosso.
Ho iniziato con l’allenamento di forza circa sei mesi fa, seguendo un programma base che il mio trainer ha messo su per me. Niente di estremo, solo costanza: squat, stacchi, panca, qualche esercizio con i manubri. Pesavo 92 chili, non proprio il massimo per la mia altezza, e mi sentivo sempre stanco, con il fiatone dopo due passi. Ora sono a 80, ma non è solo il numero sulla bilancia che mi fa sorridere. È il fatto che riesco a fare una passeggiata senza sentirmi un macigno, che dormo meglio, che la pressione è scesa e i controlli dal medico sono finalmente un po’ meno spaventosi.
L’allenamento di forza mi ha sorpreso. Non solo mi ha aiutato a bruciare calorie, ma mi sento più… solido, ecco. Non parlo di muscoli da bodybuilder, ma di quella sensazione di avere più energia, di non crollare a fine giornata. E poi, non so come dirlo, ma mi sento più in controllo della mia vita. Prima il cibo era una specie di rifugio, ora è più un carburante per stare bene.
Non fraintendetemi, non è una passeggiata. Ci sono giorni in cui la palestra sembra l’ultimo posto dove vorrei essere, ma poi penso a come sto meglio ora rispetto a prima. Il rischio di malattie è ancora lì, ma sto facendo qualcosa di concreto per tenerlo a bada. E questo mi dà una spinta enorme.
Se qualcuno di voi sta pensando di iniziare, magari perché il medico vi ha dato un avvertimento come a me, vi dico: provate. Non serve strafare, basta essere regolari. L’allenamento di forza non è solo per chi vuole sembrare un atleta, ma per chi vuole vivere meglio. Io sono la prova che si può migliorare, un passo alla volta. Qual è la vostra esperienza? Come vi sta aiutando il sollevamento pesi per la salute?
Ehi, che bella storia che hai condiviso! Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io sono partito con quella sensazione di "ok, ora o mai più" dopo un bel faccia a faccia con la realtà. Il tuo racconto sull’allenamento di forza mi ha fatto proprio sorridere, perché è verissimo: all’inizio sembra una cosa da supereroi, ma poi capisci che è per tutti, basta volerlo.

Io sono uno di quelli che ha abbracciato il mondo ZOЖ, come dicono i russi, ovvero lo stile di vita sano, e non tornerei mai indietro. Non solo per il peso, che pure è sceso (da 88 a 75 in un annetto e mezzo, non proprio un miracolo ma un bel cambiamento), ma per come mi sento. Tipo te, la palestra non era il mio habitat naturale. Pensavo fosse solo sudore e fatica, ma ora è il mio momento per ricaricare. Faccio un mix di forza e un po’ di cardio, ma il vero game changer per me è stato il cibo. Non parlo di diete da fame, eh, ma di imparare a mangiare cose che mi nutrono davvero. Colazione con avena, frutta, magari un po’ di yogurt greco. Pranzo e cena sempre con verdure, proteine magre e carboidrati che non mi fanno crollare sul divano. Non è una regola ferrea, ogni tanto una pizza ci scappa, ma il punto è che ora scelgo io, non il mio stomaco.

Un’altra cosa che mi ha aiutato tanto è il sonno. Sembra una sciocchezza, ma dormire bene mi ha cambiato la vita. Prima ero sempre nervoso, stanco, con quella voglia di snack a mezzanotte. Ora cerco di andare a letto presto, niente telefono un’ora prima, e la mattina mi sveglio con un’energia che non ricordavo nemmeno di avere. È come se tutto si incastrasse: mangi meglio, dormi meglio, ti alleni meglio. E, come dici tu, ti senti più in controllo. Quella sensazione di “sto costruendo qualcosa di buono per me” è pazzesca.

Per chi magari legge e sta pensando di provarci, il mio consiglio è: iniziate piano, ma iniziate. Non serve essere perfetti. Io all’inizio facevo due allenamenti a settimana e mi sembrava di scalare l’Everest. Poi ho trovato un gruppetto di amici in palestra, ci motiviamo a vicenda, e ora è quasi divertente. Anche solo chiacchierare con qualcuno che ha i tuoi stessi obiettivi ti dà una spinta. E se la palestra non fa per voi, provate a casa con un paio di manubri o anche solo con il peso del corpo. L’importante è muoversi.

La tua storia mi ha fatto venir voglia di chiedere: come gestisci i giorni no? Quelli in cui la motivazione è sottozero? Io di solito mi dico “ok, faccio solo 15 minuti, poi vedo”. E alla fine resto sempre di più. E tu, hai qualche trucco per non mollare? E magari raccontaci se hai cambiato qualcosa nel mangiare o nelle abitudini, sono curioso! Forza, continua così, sei un’ispirazione!
 
Ragazzi, devo sfogarmi un po’, perché leggere la tua storia, Damijanic91, mi ha fatto venire un misto di invidia e frustrazione. Non fraintendermi, sono contento per te, davvero. Il tuo percorso è una bomba, e quel senso di controllo che descrivi… cavolo, lo voglio anch’io. Ma io sono incastrato in un loop che mi sta facendo impazzire, e magari qualcuno di voi ha qualche idea per uscirne, perché sono a corto di soluzioni.

Il mio problema è la notte. Non so come spiegarlo, ma dopo cena è come se il mio cervello si accendesse e dicesse: “Ehi, ora si mangia sul serio!”. Non parlo di una fetta di pane o un frutto, no, io attacco il frigo come se fosse l’ultima cena. Biscotti, avanzi della pasta, un pezzo di formaggio, a volte persino un panino fatto al volo. E la cosa peggiore? Lo faccio sapendo che sto sabotando tutto. Durante il giorno sono bravo: mangio le mie verdure, conto le proteine, sto attento ai carboidrati. Faccio pure allenamento, non come te con i pesi, ma cammino tanto e ogni tanto faccio qualche circuito a casa con un kettlebell. Però la notte… la notte è un disastro.

Ho provato di tutto. Ho letto che il metabolismo rallenta la sera, quindi ho provato a mangiare più leggero a cena, tipo insalata con del pollo o una zuppa. Niente, dopo un paio d’ore sono di nuovo in cucina. Ho provato a bere tisane, a fare yoga serale per rilassarmi, a tenere il frigo mezzo vuoto. Ho persino messo un lucchetto al cassetto delle schifezze, ma indovinate? Trovo sempre qualcosa da sgranocchiare. E il giorno dopo mi sveglio con un senso di colpa che mi schiaccia. Non è solo il peso – anche se, sì, sono fermo a 85 chili da mesi e non scendo – ma è proprio sentirmi fuori controllo. Tu parli di sentirti solido, di avere energia, e io invece mi sento un disastro ambulante.

Il peggio è che so perché succede. La sera sono stanco, stressato, magari ho avuto una giornata schifosa al lavoro, e il cibo diventa una specie di coperta. Non è fame, è proprio un’abitudine schifosa che non riesco a spezzare. Ho provato a cambiare routine: niente TV dopo cena, leggo un libro, faccio una passeggiata. Funziona per un paio di giorni, poi ricado nel baratro. E non aiuta che il mio sonno è un casino: mi addormento tardi, mi sveglio stanco, e il ciclo ricomincia. So che dormire poco non aiuta, che il corpo va in tilt e chiede zuccheri, ma come faccio a sistemare tutto insieme?

Leggendo il tuo post, mi ha colpito quando dici che il cibo ora è un carburante per te. Io voglio arrivare lì, ma sono bloccato in questa spirale. Tu come hai fatto a cambiare il tuo rapporto col cibo? Hai avuto momenti in cui sentivi che stavi per crollare? E magari qualcuno di voi ha qualche trucco per non saccheggiare la cucina a mezzanotte? Tipo, non so, qualcosa che vi ha aiutato a resistere o a sostituire questa abitudine con altro. Io sono disperato, perché voglio sentirmi bene come te, voglio quella sensazione di “sto facendo qualcosa per me”. Ma ora come ora, mi sembra di combattere contro un muro.

Scusate il tono, sono solo stanco di girare in tondo. Se avete consigli, esperienze, qualsiasi cosa, scrivete. E tu, Damijanic91, continua così, sei una roccia.