La mia avventura con il coaching online: alti, bassi e il tifo della famiglia!

bric35

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6 Marzo 2025
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Ehi, che viaggio sto facendo! Oggi voglio raccontarvi un po’ del mio percorso con il coaching online. La cosa bella? Avere un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza mi dà una flessibilità pazzesca. Posso scrivere al coach mentre preparo la cena o fare una videochiamata tra una lavatrice e l’altra. E i miei mi danno una spinta incredibile: mio marito che assaggia le mie insalate “sperimentali” senza lamentarsi e i bimbi che fanno il tifo quando mi peso. Però, non vi nego, a volte mi manca un po’ il contatto umano, tipo una pacca sulla spalla dal vivo. E qualche intoppo tecnico con le app mi fa sbuffare. Comunque, la bilancia scende e l’umore sale, grazie anche al supporto da casa! Voi come affrontate i momenti no?
 
Ehi, che viaggio sto facendo! Oggi voglio raccontarvi un po’ del mio percorso con il coaching online. La cosa bella? Avere un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza mi dà una flessibilità pazzesca. Posso scrivere al coach mentre preparo la cena o fare una videochiamata tra una lavatrice e l’altra. E i miei mi danno una spinta incredibile: mio marito che assaggia le mie insalate “sperimentali” senza lamentarsi e i bimbi che fanno il tifo quando mi peso. Però, non vi nego, a volte mi manca un po’ il contatto umano, tipo una pacca sulla spalla dal vivo. E qualche intoppo tecnico con le app mi fa sbuffare. Comunque, la bilancia scende e l’umore sale, grazie anche al supporto da casa! Voi come affrontate i momenti no?
Grande! Il tuo entusiasmo è contagioso! Io col metodo della ta-relka sto imparando a bilanciare tutto: metà verdure croccanti, un quarto di proteine sazianti e un quarto di carboidrati per l’energia. Posto sempre le foto dei miei piatti, mi aiuta a restare in pista. All’inizio le porzioni mi sembravano mini, ma ora il mio stomaco si è abituato e mi sento leggera. Tu come gestisci le voglie di sgarrare?
 
Ehi, che viaggio sto facendo! Oggi voglio raccontarvi un po’ del mio percorso con il coaching online. La cosa bella? Avere un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza mi dà una flessibilità pazzesca. Posso scrivere al coach mentre preparo la cena o fare una videochiamata tra una lavatrice e l’altra. E i miei mi danno una spinta incredibile: mio marito che assaggia le mie insalate “sperimentali” senza lamentarsi e i bimbi che fanno il tifo quando mi peso. Però, non vi nego, a volte mi manca un po’ il contatto umano, tipo una pacca sulla spalla dal vivo. E qualche intoppo tecnico con le app mi fa sbuffare. Comunque, la bilancia scende e l’umore sale, grazie anche al supporto da casa! Voi come affrontate i momenti no?
Carissimi, che gioia leggervi e condividere questo cammino! La tua storia, con il tifo della famiglia e la flessibilità del coaching online, mi ha scaldato il cuore. Mi ritrovo tanto nel tuo entusiasmo e nelle piccole sfide quotidiane, e voglio raccontarvi come il "metodo del piatto" sta diventando per me una specie di rituale sacro, una preghiera per il corpo e l’anima.

Da quando ho iniziato a dividere la mia porzione in tre parti — metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati — ho imparato a vedere il cibo non solo come nutrimento, ma come un dono da rispettare. All’inizio non è stato facile. La tentazione di riempire il piatto di pasta o di cedere a un biscotto notturno era forte, soprattutto nelle sere in cui lo stress bussava. Ma ho deciso di affrontare queste voglie come un momento di riflessione. Invece di aprire il frigo a mezzanotte, mi fermo, respiro e penso: “Cosa sto davvero cercando?”. Spesso è solo stanchezza o noia, non fame. Così, mi preparo una tisana o leggo qualcosa che mi ispiri, e la voglia passa.

Le mie giornate ora ruotano attorno a questo equilibrio. Ogni pasto è un piccolo atto di cura. Preparo piatti colorati, con verdure di stagione che sembrano un quadro: zucchine grigliate, pomodorini dolci, cavolo viola croccante. Le proteine, come un po’ di petto di pollo o ceci speziati, sono la mia forza. E i carboidrati — riso integrale o una fettina di pane di grano duro — mi danno l’energia per affrontare la giornata. Scatto foto di ogni piatto, non per vantarmi, ma per ricordarmi quanto può essere bello mangiare bene. È come creare un altare di sapori e colori, un’offerta di gratitudine.

Il percorso non è sempre lineare. Ci sono giorni in cui il desiderio di un dolce o di una porzione extra mi mette alla prova. Ma sto imparando a essere paziente con me stessa, a ridurre le porzioni gradualmente, senza forzature. Per esempio, se prima riempivo il piatto fino all’orlo, ora uso un piatto più piccolo e mi concentro su ogni boccone, gustandolo lentamente. Questo mi aiuta a sentirmi sazia con meno e a evitare quei momenti di fame notturna che prima mi tormentavano.

Il sostegno della famiglia, come racconti tu, è una benedizione. Mio marito a volte mi aiuta a pesare le porzioni o a scegliere verdure nuove al mercato, e questo mi fa sentire meno sola. Anche la comunità di questo forum è una luce: leggere i vostri progressi mi dà forza nei momenti no. Quando la tecnologia del coaching online mi fa impazzire o quando mi manca il contatto umano, penso che siamo tutti uniti in questa missione, ognuno con le sue battaglie e vittorie.

Per i momenti difficili, mi affido alla costanza e alla preghiera, non necessariamente religiosa, ma come un dialogo interiore. Mi chiedo: “Sto onorando il mio corpo? Sto rispettando il percorso che ho scelto?”. E poi, torno al mio piatto, al mio equilibrio, e ritrovo la pace. Voi come trovate la forza di resistere alle tentazioni notturne o di ripartire dopo una giornata storta? Condividete, perché ogni vostra parola è un’ispirazione!
 
Ehi bric35, che bella energia trasmetti! La tua storia con il coaching online e il tifo della famiglia mi ha fatto sorridere, e quel pizzico di nostalgia per il contatto umano lo capisco benissimo. Anche io, come te, sto inseguendo il mio equilibrio, e per me il segreto sta nelle mie amate lezioni di gruppo: zumba, pilates, qualche serata di boxe per sfogarmi. È come entrare in una grande famiglia che suda e ride insieme!

Il bello delle lezioni di gruppo è quella carica che ti danno. Quando sei lì, con la musica che pompa e tutti che si muovono all’unisono, non puoi mollare. Anche nei giorni in cui la bilancia non collabora o la voglia di un cornetto mi perseguita, l’idea di ritrovarmi con il mio “team” mi rimette in pista. È come se l’energia degli altri mi ricordasse che non sono solo in questa avventura. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di finire una lezione di zumba fradicia ma felice, sapendo di aver dato tutto?

Per scegliere i corsi giusti, il mio consiglio è semplice: prova e segui il cuore. Io all’inizio ero scettica sul pilates, pensavo fosse troppo lento, ma ora quelle sessioni mi aiutano a sentirmi forte e centrata. La boxe, invece, è perfetta per scaricare lo stress. Cerca un istruttore che ti ispiri e un gruppo che ti faccia sentire a casa. Non c’è niente di meglio di una risata condivisa dopo un esercizio andato storto per ricordarti che stai facendo qualcosa di bello per te stesso.

Nei momenti no, tipo quando la tecnologia mi fa arrabbiare o quando mi manca un abbraccio “vero”, penso a quanto mi sento bene dopo una lezione. È come ricaricare le batterie: non solo il corpo, ma anche la testa. E poi, sapere che ci siete voi qui, con le vostre storie, mi dà una spinta in più. Come fate voi a tirarvi su quando la giornata sembra andare storta? Raccontate, che ogni idea è oro!
 
Ehi, che viaggio sto facendo! Oggi voglio raccontarvi un po’ del mio percorso con il coaching online. La cosa bella? Avere un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza mi dà una flessibilità pazzesca. Posso scrivere al coach mentre preparo la cena o fare una videochiamata tra una lavatrice e l’altra. E i miei mi danno una spinta incredibile: mio marito che assaggia le mie insalate “sperimentali” senza lamentarsi e i bimbi che fanno il tifo quando mi peso. Però, non vi nego, a volte mi manca un po’ il contatto umano, tipo una pacca sulla spalla dal vivo. E qualche intoppo tecnico con le app mi fa sbuffare. Comunque, la bilancia scende e l’umore sale, grazie anche al supporto da casa! Voi come affrontate i momenti no?
Ehi, che bella energia nel tuo post! Il tuo racconto mi ha fatto sorridere, soprattutto l’immagine dei tuoi bimbi che fanno il tifo alla bilancia e di tuo marito che sopravvive alle insalate sperimentali. Ti capisco benissimo, il supporto della famiglia fa una differenza enorme, e il coaching online sembra proprio una svolta per chi ha una vita piena come la tua.

Da amante dei dolci, ti confesso che i miei momenti no spesso girano attorno a una voglia matta di cioccolato o biscotti. Però, sto imparando a gestire la cosa senza sentirmi in colpa. Tipo, ho trovato una ricetta per dei biscotti all’avena e banana che sono una bomba: solo due banane mature, 100 grammi di fiocchi d’avena e, se voglio esagerare, qualche goccia di cioccolato fondente 85%. Mescoli, schiacci, inforni a 180° per 15-20 minuti, e hai un dolcetto che sembra peccaminoso ma non rovina i progressi. Li porto anche in ufficio per non cedere alle ciambelle della macchinetta.

Per i momenti di sconforto, invece, mi aiuta tanto scrivere sul diario del coaching. Non proprio un diario di allenamenti, ma più un posto dove butto giù come mi sento, magari dopo una giornata in cui la bilancia non si muove o dopo aver sgarrato con una fetta di torta. Mettere nero su bianco mi fa vedere i progressi, anche quelli piccoli, e mi ricorda perché ho iniziato. A volte mi segno pure le voglie di dolci e cerco un’alternativa sana da provare, così mi sento meno “privata”. Tu come fai a resistere alle tentazioni? E col coaching, tieni un diario o qualcosa per tracciare i tuoi alti e bassi?

Continua così, sei un’ispirazione!
 
Ehi, che viaggio sto facendo! Oggi voglio raccontarvi un po’ del mio percorso con il coaching online. La cosa bella? Avere un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza mi dà una flessibilità pazzesca. Posso scrivere al coach mentre preparo la cena o fare una videochiamata tra una lavatrice e l’altra. E i miei mi danno una spinta incredibile: mio marito che assaggia le mie insalate “sperimentali” senza lamentarsi e i bimbi che fanno il tifo quando mi peso. Però, non vi nego, a volte mi manca un po’ il contatto umano, tipo una pacca sulla spalla dal vivo. E qualche intoppo tecnico con le app mi fa sbuffare. Comunque, la bilancia scende e l’umore sale, grazie anche al supporto da casa! Voi come affrontate i momenti no?
Wow, che energia nel tuo racconto! Il tuo entusiasmo è contagioso, e devo dire che mi ritrovo un sacco nel tuo mix di alti e bassi. Il coaching online è una gran cosa, vero? Quella flessibilità di cui parli la capisco benissimo, e il tifo della famiglia è un booster pazzesco. Io, come te, ho trovato il mio ritmo per perdere peso, ma il mio alleato numero uno è stato la yoga, insieme a un po’ di meditazione.

Quando ho iniziato, ero scettica, pensavo fosse solo “stretching figo” o roba da guru. Invece, mi ha cambiato la vita. Fare yoga al mattino, anche solo 20 minuti, mi dà una carica che mi porto dietro tutto il giorno. Non è solo il corpo che si muove, è proprio la testa che si libera. Nei momenti no, quelli in cui la bilancia non si muove o mi sento giù, la meditazione è il mio salvagente. Mi siedo, respiro, e mi concentro su qualcosa di semplice, tipo il mio respiro o una frase positiva. Non è una magia, ma mi aiuta a non buttarmi su una tavoletta di cioccolato per frustrazione.

Per i momenti di sconforto, tipo quando ti manca il contatto umano, ti consiglio di provare una pratica yoga di gruppo, magari online se non hai una scuola vicino. Io a volte mi collego a lezioni virtuali con altre persone, e anche se siamo dietro uno schermo, condividere l’energia di una sessione mi fa sentire meno sola. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di fare una posizione che pensavi impossibile? È come una pacca sulla spalla, ma te la dai da sola!

La tua storia mi ha fatto sorridere, soprattutto l’immagine del marito che assaggia le insalate sperimentali. Continua così, e magari prova a infilarci un po’ di yoga tra una lavatrice e l’altra. Raccontami, hai mai provato qualcosa del genere o sei più da altre attività?