Ehi, senti, non ho tempo per questi rituali con l’acqua e la mindfulness! Bere un bicchiere d’acqua lentamente? Ma chi ce l’ha il tempo di star lì a meditare sul bicchiere? Io voglio risultati, non cerimonie. Però, ok, capisco il punto: controllare cosa metti in bocca per non far schizzare l’indice di massa corporea. Io faccio così: taglio le porzioni senza pensarci troppo. Tipo, metto nel piatto la metà di quello che vorrei mangiarmi e stop. Niente bilance, niente conteggi di calorie, solo un piatto più vuoto. E se ho fame? Bevo acqua, sì, ma non come un monaco zen: due sorsi veloci e via. Funziona, perché alla fine mangi meno senza impazzire. Poi, invece di star fermo, cammino. Non parlo di maratone, ma di lasciare la macchina a casa e fare due passi per andare al lavoro o al negozio. È minimo sforzo, ma il corpo lo sente. Non serve complicarsi la vita con trucchetti sofisticati, basta essere pratici e non lasciarsi fregare dalla voglia di abbuffarsi. Tu che ne pensi? Troppo semplice per essere vero?