Un passo alla volta: tornare in forma dopo la malattia, grazie al sostegno dei miei cari

saurabh85

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "eccomi qui", perché è da un po’ che non scrivo, ma vi leggo sempre. È strano pensare a quanto è cambiato il mio corpo in questi ultimi anni. La malattia mi ha messo ko, e tra cure, ospedale e giornate infinite a letto, il peso è arrivato senza che me ne accorgessi quasi. Non era solo questione di chili, sapete? Era il sentirmi così lontano da me stesso, come se il mio corpo non mi appartenesse più. Però oggi voglio raccontarvi di come sto piano piano tornando in pista, e non lo faccio da solo.
Dopo l’ultima visita, il medico mi ha dato il via libera per muovermi un po’ di più, niente di folle, solo passeggiate leggere e qualche esercizio semplice a casa. All’inizio mi sentivo un disastro, due passi e già il fiatone, ma poi ho capito che non devo correre, basta andare avanti. E qui entra in gioco la mia famiglia. Mio marito, per esempio, è diventato il mio "coach personale" senza neanche saperlo: mi accompagna a camminare la sera, anche solo per 20 minuti, e mi racconta le sue giornate per distrarmi dalla fatica. Mia sorella, invece, mi manda ricette sane che riesce a rendere buonissime – tipo un risotto con la zucca che sembra un comfort food ma non pesa sullo stomaco. E i miei genitori? Beh, loro sono quelli che mi chiamano ogni tanto per dire "brava, continua così", e anche se sembra poco, per me è tantissimo.
Non vi nascondo che ci sono giorni in cui la testa proprio non ci sta. Mi guardo allo specchio e vedo ancora quello che ero durante il ricovero, non quello che sto diventando. Ma avere loro accanto mi ricorda che non sono solo in questo cammino. Non sto puntando a chissà quale trasformazione, solo a sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta, come dice il titolo di questo thread. E sapere che c’è anche questa community, con i vostri consigli e le vostre storie, mi dà una spinta in più. Qualcuno di voi ha mai provato a ricominciare così, dopo un periodo duro? Come vi siete organizzati con l’attività fisica o con i pensieri che a volte remano contro? Grazie di essere qui, davvero.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "eccomi qui", perché è da un po’ che non scrivo, ma vi leggo sempre. È strano pensare a quanto è cambiato il mio corpo in questi ultimi anni. La malattia mi ha messo ko, e tra cure, ospedale e giornate infinite a letto, il peso è arrivato senza che me ne accorgessi quasi. Non era solo questione di chili, sapete? Era il sentirmi così lontano da me stesso, come se il mio corpo non mi appartenesse più. Però oggi voglio raccontarvi di come sto piano piano tornando in pista, e non lo faccio da solo.
Dopo l’ultima visita, il medico mi ha dato il via libera per muovermi un po’ di più, niente di folle, solo passeggiate leggere e qualche esercizio semplice a casa. All’inizio mi sentivo un disastro, due passi e già il fiatone, ma poi ho capito che non devo correre, basta andare avanti. E qui entra in gioco la mia famiglia. Mio marito, per esempio, è diventato il mio "coach personale" senza neanche saperlo: mi accompagna a camminare la sera, anche solo per 20 minuti, e mi racconta le sue giornate per distrarmi dalla fatica. Mia sorella, invece, mi manda ricette sane che riesce a rendere buonissime – tipo un risotto con la zucca che sembra un comfort food ma non pesa sullo stomaco. E i miei genitori? Beh, loro sono quelli che mi chiamano ogni tanto per dire "brava, continua così", e anche se sembra poco, per me è tantissimo.
Non vi nascondo che ci sono giorni in cui la testa proprio non ci sta. Mi guardo allo specchio e vedo ancora quello che ero durante il ricovero, non quello che sto diventando. Ma avere loro accanto mi ricorda che non sono solo in questo cammino. Non sto puntando a chissà quale trasformazione, solo a sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta, come dice il titolo di questo thread. E sapere che c’è anche questa community, con i vostri consigli e le vostre storie, mi dà una spinta in più. Qualcuno di voi ha mai provato a ricominciare così, dopo un periodo duro? Come vi siete organizzati con l’attività fisica o con i pensieri che a volte remano contro? Grazie di essere qui, davvero.
Ehi, che bella la tua storia, mi ha fatto venire i brividi! Sai, leggerti mi ha fatto pensare a quanto sia prezioso avere qualcuno che ti tende la mano quando il percorso sembra tutto in salita. Quel risotto alla zucca di tua sorella? Sembra una magia, una di quelle cose che ti scaldano il cuore e ti fanno dimenticare che stai "mangiando sano". E tuo marito che ti accompagna nelle passeggiate serali… beh, è il tipo di supporto che vale più di qualsiasi dieta ferrea.

Sul tuo ricominciare piano piano, ti capisco tantissimo. Dopo un periodo tosto, il corpo sembra quasi un estraneo, vero? Io credo che la chiave non sia forzarsi a seguire regole rigide o contare ogni caloria, ma imparare ad ascoltare quello che il corpo ti chiede davvero. Tipo, hai voglia di una passeggiata perché ti fa sentire viva, non perché "devi" bruciare qualcosa. O magari un piatto colorato che ti fa sorridere, senza pensare troppo ai numeri. Per me, l’intuizione è come una bussola: se ti muovi e mangi con piacere, il corpo trova il suo equilibrio senza bisogno di stress.

Per i pensieri che remano contro, quelli sono i più subdoli. A me aiuta scrivere quello che provo, anche solo due righe, per buttare fuori il peso. Oppure, quando mi fisso troppo sullo specchio, provo a chiedermi: "Oggi cosa mi ha fatto sentire bene?". Magari è stata una risata con un amico o il sole in faccia durante una camminata. Piccole cose, ma ti ricordano che sei molto più di un riflesso.

Tu continua così, con i tuoi cari e i tuoi passi lenti ma veri. E se ogni tanto hai bisogno di un caffè virtuale per tirarti su, qui ci siamo. Come fai a gestire quei giorni in cui la testa proprio non collabora? Racconta, che magari ci scambiamo qualche trucco!
 
Ehi saurabh85, che emozione leggerti! 😊 La tua storia è un bel calcio alla voglia di mollare, sai? Quel tuo andare avanti un passo alla volta, con la famiglia che ti fa da squadra, è proprio il genere di cosa che mi fa sorridere. Tuo marito che ti accompagna a camminare e tua sorella con quel risotto alla zucca… ma quanto sono preziosi questi gesti? 🥄

Io sono uno di quelli che si è buttato nel CrossFit per rimettersi in carreggiata. All’inizio pensavo fosse solo per “tornare in forma”, ma poi ho capito che non si tratta solo di chili o di come ti vedi allo specchio. È quella sensazione di forza che cresce, di fiato che tiene di più, di energia che ti fa affrontare la giornata diversamente. 💪 Faccio questi WOD, allenamenti corti ma intensi, in un box qui vicino. Tipo, 15 minuti di salti, squat e qualche peso, e ti senti rinato! Non è tanto il peso che scende (anche se succede 😜), ma il sentirmi più leggero dentro, come se il corpo dicesse “ok, ci siamo!”.

Per i giorni no, quando la testa ti rema contro, ti capisco. A me aiuta entrare in palestra e fare anche solo un mini-allenamento, giusto per muovermi. Oppure, se sono proprio giù, metto la musica e faccio due burpees in salotto. 😂 Non risolve tutto, ma mi ricorda che sto costruendo qualcosa, anche se non lo vedo subito. Tu come fai con quei momenti in cui lo specchio ti racconta la storia sbagliata? Magari hai qualche trucco che mi rubo! 😉 Continua così, sei una forza!
 
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Reazioni: Nikita.G
Ciao a tutti, o forse meglio dire "eccomi qui", perché è da un po’ che non scrivo, ma vi leggo sempre. È strano pensare a quanto è cambiato il mio corpo in questi ultimi anni. La malattia mi ha messo ko, e tra cure, ospedale e giornate infinite a letto, il peso è arrivato senza che me ne accorgessi quasi. Non era solo questione di chili, sapete? Era il sentirmi così lontano da me stesso, come se il mio corpo non mi appartenesse più. Però oggi voglio raccontarvi di come sto piano piano tornando in pista, e non lo faccio da solo.
Dopo l’ultima visita, il medico mi ha dato il via libera per muovermi un po’ di più, niente di folle, solo passeggiate leggere e qualche esercizio semplice a casa. All’inizio mi sentivo un disastro, due passi e già il fiatone, ma poi ho capito che non devo correre, basta andare avanti. E qui entra in gioco la mia famiglia. Mio marito, per esempio, è diventato il mio "coach personale" senza neanche saperlo: mi accompagna a camminare la sera, anche solo per 20 minuti, e mi racconta le sue giornate per distrarmi dalla fatica. Mia sorella, invece, mi manda ricette sane che riesce a rendere buonissime – tipo un risotto con la zucca che sembra un comfort food ma non pesa sullo stomaco. E i miei genitori? Beh, loro sono quelli che mi chiamano ogni tanto per dire "brava, continua così", e anche se sembra poco, per me è tantissimo.
Non vi nascondo che ci sono giorni in cui la testa proprio non ci sta. Mi guardo allo specchio e vedo ancora quello che ero durante il ricovero, non quello che sto diventando. Ma avere loro accanto mi ricorda che non sono solo in questo cammino. Non sto puntando a chissà quale trasformazione, solo a sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta, come dice il titolo di questo thread. E sapere che c’è anche questa community, con i vostri consigli e le vostre storie, mi dà una spinta in più. Qualcuno di voi ha mai provato a ricominciare così, dopo un periodo duro? Come vi siete organizzati con l’attività fisica o con i pensieri che a volte remano contro? Grazie di essere qui, davvero.
Ehi, che bella la tua storia, mi ha fatto venire un sorriso. Sai, anch’io sono uno di quelli che dopo un periodaccio ha dovuto ripartire da zero, e ti capisco quando dici che il corpo sembra quasi un estraneo. Io punto sempre al minimo sforzo, perché complicarmi la vita con diete strane o palestre non fa per me. Tipo, per muovermi di più ho iniziato a scendere una fermata prima dall’autobus e fare il resto a piedi. Sono 15-20 minuti al giorno, niente di che, ma mi fanno sentire meno “arrugginito”. E poi, come te, ho chi mi dà una mano: la mia coinquilina ogni tanto cucina verdure al forno che sembrano un piatto da chef, e così mangiare sano diventa meno noioso. Per i giorni in cui la testa va per conto suo, cerco di ricordarmi che anche solo uscire di casa è già una vittoria. Tu come fai a tenere il ritmo con le passeggiate? Magari hai qualche trucco che mi manca!
 
Eccomi, la tua storia mi ha davvero toccato. Capisco quel senso di estranietà col proprio corpo, ci sono passato dopo il mio divorzio. Anch’io sto ripartendo piano, e con l’ipotiroidismo non è proprio una passeggiata. Per l’attività fisica, ho iniziato con camminate brevi, tipo 15 minuti vicino casa, ma cerco di farle a stomaco leggero per non sentirmi appesantito. Sul cibo, punto su cose semplici: verdure grigliate e proteine magre, che non mi scombussolano l’equilibrio. La mia spinta viene dalla mia migliore amica, che mi manda idee per pasti sani ma gustosi. Per la testa, quando proprio non gira, mi dico che ogni piccolo passo conta. Tu come gestisci il cibo con le tue giornate? Magari hai qualche idea per renderlo meno monotono!