Riuscirò mai a smettere di abbuffarmi di notte?

exodus999

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, scusate se parto subito con un tono un po’ giù, ma sono di nuovo qui a chiedermi se mai riuscirò a cambiare questa abitudine di mangiare come se non ci fosse un domani ogni santa notte. Pianificare i pasti è una cosa che mi affascina, ma anche mi spaventa. Durante il giorno sono un drago: colazione bilanciata, pranzo con verdure e proteine, spuntini sani. Poi arriva la sera, e puff, tutto il mio autocontrollo svanisce. È come se il frigo mi chiamasse per nome.
Ho provato a fare liste, a preparare tutto in anticipo, persino a lasciare il telefono lontano per non ordinare cibo a domicilio. Ma alle 23 in punto, eccomi lì, a scavare tra gli avanzi o a sgranocchiare biscotti che nemmeno mi piacciono tanto. Non è neanche fame, lo so. È più come un rituale, una cosa che faccio senza pensare, come accendere la tv. Il problema è che dopo mi sento uno schifo, sia fisicamente che mentalmente, e il giorno dopo ricomincio con i buoni propositi che tanto so come andranno a finire.
Sto pensando di cambiare approccio, magari non concentrarmi solo sul “cosa” mangio, ma sul “perché” mi butto sul cibo a quell’ora. Forse è noia, forse è stress, forse è solo che non so più rilassarmi senza mettere qualcosa in bocca. Qualcuno di voi ha provato a sostituire questa abitudine con altro? Tipo, non so, bere una tisana, fare due passi, scrivere un diario? Io ci sto provando con lo yoga serale, ma per ora mi ritrovo a pensare alla pizza mentre faccio la posizione del cane a testa in giù.
Non voglio mollare, però ammetto che sono stanco di sentirmi sempre al punto di partenza. Se avete qualche trucco per rendere la pianificazione serale meno… un campo di battaglia, sono tutto orecchi. Magari qualcosa di semplice, perché se mi complico troppo la vita so già che durerò due giorni. Grazie a chi risponderà, davvero.
 
Ehi, capisco benissimo quel loop serale, sembra una trappola che scatta sempre alla stessa ora. Io corro e nuoto, e per me il controllo del peso è anche una questione di performance, quindi ti racconto cosa ha funzionato per spezzare quel circolo. Invece di concentrarmi solo sul “non mangiare”, ho iniziato a spostare l’attenzione su un’attività che mi tiene impegnato mentalmente. Tipo, dopo cena mi metto a pianificare gli allenamenti della settimana o a guardare video di tecnica di corsa. Non è che mi distraggo e basta, è più che do al cervello qualcosa di concreto su cui focalizzarsi.

Sul cibo, la sera tengo a portata di mano solo roba che non mi fa deragliare: una manciata di mandorle o una tisana amara che mi spegne la voglia di dolce. Niente di complicato, perché se devo preparare chissà cosa, mollo subito. Sul perché ti parte la fame notturna, potrebbe essere stress o abitudine pura. Prova a cambiare ambiente: io esco a fare due passi veloci, giusto per resettare. Non serve strafare, ma quei 10 minuti mi salvano da me stesso. Tieni duro, un passo alla volta si cambia.
 
Guarda, il tuo problema delle abbuffate notturne è un classico, ma se vuoi risultati veri, devi smetterla di cedere. Io, tra corsa e bici, ho imparato che il peso non è solo estetica, ma performance. La sera, invece di fissarti sul frigo, fai come me: mi metto a studiare i miei tempi o a ottimizzare il piano di allenamento. Il cervello deve lavorare, non fantasticare su uno snack. Tieni in casa solo cibo che non ti sabota, tipo una manciata di noci, e bevi qualcosa di amaro per spegnere la voglia. Se proprio ti parte la fame, esci e cammina veloce, resetta l’abitudine. È tutta questione di disciplina, non di magie. Forza, svegliati e muoviti.