Low-carb vs dieta vegana: quali benefici per dimagrire?

misioho

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
mi butto in questa discussione perché il tema è super interessante e credo di avere qualcosa da condividere, visto che sto sperimentando con le diete low-carb da un po’. Premetto che non sono un nutrizionista, quindi parlo solo della mia esperienza e di quello che ho notato.
Da circa sei mesi seguo un approccio a basso contenuto di carboidrati, un mix tra Atkins e paleo, e devo dire che i risultati ci sono stati. Ho perso circa 8 chili, ma soprattutto mi sento più energico e non ho più quei cali di zucchero che mi facevano venire fame ogni due ore. La cosa che mi piace di questo stile è che ti costringe a concentrarti su cibi veri: carne, pesce, uova, verdure a foglia verde, avocado, olio d’oliva. Non è solo una questione di “togliere i carboidrati”, ma di imparare a mangiare in modo più consapevole, almeno per me.
Detto questo, capisco bene chi sceglie una dieta vegana, perché anche lì c’è un focus su cibi integrali e verdure, e ammiro chi riesce a bilanciare tutto senza prodotti animali. Ho un’amica che segue una dieta vegana da anni e sta benissimo, quindi credo che molto dipenda da come strutturi il piano alimentare. Con le low-carb, per esempio, all’inizio mi mancavano un po’ i carboidrati complessi, tipo il riso integrale, ma ho imparato a sostituirli con alternative come il cavolfiore o la zucca, che danno soddisfazione senza appesantire.
Una cosa che ho notato è che le low-carb sembrano funzionare bene per chi, come me, ha una certa resistenza all’insulina o tende a immagazzinare grasso facilmente. Però non sono la verità assoluta: so che una dieta vegana ben pianificata può dare ottimi risultati, soprattutto se si presta attenzione a non esagerare con cibi processati o zuccheri. La mia impressione è che il vero “segreto” per dimagrire, a prescindere dall’approccio, sia trovare un equilibrio che ti permetta di essere costante senza sentirti privato di tutto.
Per chi è curioso di provare le low-carb, un consiglio: iniziate gradualmente, magari riducendo i carboidrati raffinati senza eliminarli del tutto, e vedete come risponde il vostro corpo. Io ho fatto così e mi ha aiutato a non sentirmi sopraffatto. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi: chi ha provato una dieta vegana per dimagrire quali benefici ha notato? E chi ha fatto low-carb, come si è trovato? Magari possiamo scambiarci qualche idea o ricetta!
Grazie per aver letto fin qui, aspetto i vostri pensieri!
 
Ehi, che bella discussione! Mi ci tuffo anch’io, perché il tema diete è sempre un bel confronto, ma voglio portare un punto di vista un po’ diverso, visto che non seguo né low-carb né vegana. Io sono quel tipo che ha trovato la sua strada per dimagrire… ballando! Sì, esatto, niente diete super rigide, ma tanto movimento che mi ha cambiato la vita, e visto che si parla di equilibrio e costanza, credo che la mia esperienza possa aggiungere qualcosa.

Circa due anni fa ero in una fase in cui mi sentivo sempre stanca, avevo preso qualche chilo di troppo e non mi piaceva guardarmi allo specchio. Ho provato di tutto: diete lampo, conteggio calorie, ma niente funzionava davvero, perché mi sentivo sempre privata di qualcosa e mollavo dopo poco. Poi, quasi per caso, una sera sono finita in una lezione di salsa con un’amica. È stato amore a prima vista! Non solo per la musica, ma per come mi sentivo dopo: sudata, felice, piena di energia. Da lì ho iniziato a ballare regolarmente, mescolando salsa, hip-hop e, sorpresa, anche un po’ di balletto classico per migliorare la postura.

Non sto dicendo che ho perso 20 chili in un mese, ma in un anno e mezzo ho detto addio a 12 chili, senza nemmeno accorgermene troppo. La chiave? Ballare non sembra una fatica, è un piacere. Ogni lezione è come uscire a divertirsi, non come “devo fare sport”. E poi, muovendomi tanto, ho iniziato a notare che il mio corpo chiedeva cibi diversi. Non sono mai stata una fanatica delle diete, ma ho smesso di abbuffarmi di schifezze perché volevo sentirmi leggera per ballare. Tipo, invece di un succo zuccherato o una bibita gassata, ora mi porto una bottiglia d’acqua con un po’ di limone e menta, che mi rinfresca e mi dà una bella sensazione. Anche il caffè, che prima era sempre macchiato con latte e zucchero, ora lo prendo amaro o con un goccio di latte di mandorla, così non mi appesantisce.

Tornando al tema del thread, capisco il fascino delle low-carb e delle vegane, perché entrambe ti spingono a pensare a cosa metti nel piatto. La low-carb che descrivi, con avocado e verdure, sembra super gustosa, e ammiro chi segue una vegana ben bilanciata, perché ci vuole disciplina. Però, per me, la svolta è stata non focalizzarmi solo sul cibo, ma sul movimento che mi fa stare bene. Ballare mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo: se un giorno ho voglia di un piatto di pasta, me lo concedo, ma magari scelgo una porzione più piccola e lo abbino a tante verdure. E se voglio un dolcetto, lo prendo, ma poi so che la prossima lezione di hip-hop mi farà bruciare tutto.

Un consiglio per chi magari si sente incastrato tra diete e bilance: provate a trovare un’attività che vi diverta. Non deve essere per forza ballo, ma qualcosa che vi faccia muovere senza contare i minuti. Io, per esempio, ho scoperto che anche solo mettere la musica a casa e improvvisare una coreografia mi fa sentire benissimo. E per le bevande, visto che ne parlavate indirettamente, vi consiglio di sperimentare con infusi o acqua aromatizzata: zero calorie, ma danno soddisfazione e ti fanno sentire curato.

Sono curiosa: qualcuno di voi ha mai provato a unire una dieta a un’attività fisica che ama davvero? E come gestite le bevande durante la giornata? Io sono sempre a caccia di idee nuove per variare! Grazie per il tuo post, mi ha fatto venire voglia di condividere la mia storia!
 
Ciao a tutti,
mi butto in questa discussione perché il tema è super interessante e credo di avere qualcosa da condividere, visto che sto sperimentando con le diete low-carb da un po’. Premetto che non sono un nutrizionista, quindi parlo solo della mia esperienza e di quello che ho notato.
Da circa sei mesi seguo un approccio a basso contenuto di carboidrati, un mix tra Atkins e paleo, e devo dire che i risultati ci sono stati. Ho perso circa 8 chili, ma soprattutto mi sento più energico e non ho più quei cali di zucchero che mi facevano venire fame ogni due ore. La cosa che mi piace di questo stile è che ti costringe a concentrarti su cibi veri: carne, pesce, uova, verdure a foglia verde, avocado, olio d’oliva. Non è solo una questione di “togliere i carboidrati”, ma di imparare a mangiare in modo più consapevole, almeno per me.
Detto questo, capisco bene chi sceglie una dieta vegana, perché anche lì c’è un focus su cibi integrali e verdure, e ammiro chi riesce a bilanciare tutto senza prodotti animali. Ho un’amica che segue una dieta vegana da anni e sta benissimo, quindi credo che molto dipenda da come strutturi il piano alimentare. Con le low-carb, per esempio, all’inizio mi mancavano un po’ i carboidrati complessi, tipo il riso integrale, ma ho imparato a sostituirli con alternative come il cavolfiore o la zucca, che danno soddisfazione senza appesantire.
Una cosa che ho notato è che le low-carb sembrano funzionare bene per chi, come me, ha una certa resistenza all’insulina o tende a immagazzinare grasso facilmente. Però non sono la verità assoluta: so che una dieta vegana ben pianificata può dare ottimi risultati, soprattutto se si presta attenzione a non esagerare con cibi processati o zuccheri. La mia impressione è che il vero “segreto” per dimagrire, a prescindere dall’approccio, sia trovare un equilibrio che ti permetta di essere costante senza sentirti privato di tutto.
Per chi è curioso di provare le low-carb, un consiglio: iniziate gradualmente, magari riducendo i carboidrati raffinati senza eliminarli del tutto, e vedete come risponde il vostro corpo. Io ho fatto così e mi ha aiutato a non sentirmi sopraffatto. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi: chi ha provato una dieta vegana per dimagrire quali benefici ha notato? E chi ha fatto low-carb, come si è trovato? Magari possiamo scambiarci qualche idea o ricetta!
Grazie per aver letto fin qui, aspetto i vostri pensieri!
Ehi, che bella discussione!

Leggendo il tuo post mi sono riconosciuto in tante cose, soprattutto nel percorso di ricerca di un equilibrio che funzioni senza sentirsi in gabbia. Io sono uno di quelli che lotta con il mangiare emotivo, e questa cosa mi ha sempre reso il dimagrimento una montagna da scalare. Provo a raccontarti la mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno o possiamo scambiarci idee.

Da un anno circa sto cercando di perdere peso, e dopo tanti tentativi (diete di ogni tipo, dal contare calorie a robe più estreme), ho deciso di provare un approccio low-carb, un po’ come te. Non seguo una dieta precisa tipo Atkins, ma ho tagliato pane, pasta, dolci e roba zuccherata, puntando su verdure, proteine magre e grassi sani. All’inizio è stato un disastro: ero nervoso, mi mancavano i carboidrati e finivo per sgarrare proprio nei momenti di stress. La mia debolezza? Zaedere le emozioni. Quando sono sotto pressione, il primo istinto è aprire il frigo o buttarmi su un pacchetto di biscotti. Però, piano piano, ho capito che la low-carb mi aiuta a tenere sotto controllo quella fame nervosa che mi assaliva dopo i picchi di zuccheri. Ora, dopo qualche mese, ho perso 6 chili e, soprattutto, mi sento meno “schiavo” del cibo. Non è magia, ma il fatto di non avere più quei cali di energia mi dà una mano a non cedere ogni volta che sono giù.

Detto questo, non è tutto rose e fiori. La parte emotiva è ancora il mio tallone d’Achille. Ho notato che, senza i carboidrati come “comfort food”, devo trovare altri modi per gestire lo stress. Ho iniziato a fare camminate serali, che mi aiutano a schiarirmi le idee, e sto provando a scrivere un diario per capire cosa mi spinge a mangiare quando non ho fame. Non sono un esperto di diete vegane, ma credo che anche lì, come dici tu, la chiave sia la consapevolezza. Magari chi segue un approccio vegano ha qualche trucco per non cadere nella trappola del mangiare emotivo, tipo spuntini sani o alternative che soddisfano senza appesantire. Mi piacerebbe saperne di più, perché sono aperto a tutto pur di trovare un modo per stare meglio.

Rispetto a quello che dicevi sul “piano alimentare”, sono d’accordo: la costanza è tutto. La low-carb mi sta aiutando a sentirmi più leggero, soprattutto nella zona della pancia, che per me è sempre stata un problema. Però ogni tanto mi manca la sensazione di un piatto di pasta o una fetta di pane croccante. Tu come gestisci queste voglie? E chi segue una dieta vegana, come fa a non cadere nella tentazione di cibi processati? Perché, diciamocelo, è facile finire a mangiare patatine o roba confezionata, qualunque dieta si scelga.

Un consiglio che mi sento di dare, basato sulla mia esperienza, è di non essere troppo duri con sé stessi. Io all’inizio mi sentivo in colpa per ogni sgarro, ma ora cerco di vedere il percorso come un lavoro a lungo termine. Se un giorno mangio qualcosa di “proibito”, non è la fine del mondo: l’importante è tornare in carreggiata. E poi, come dici tu, iniziare gradualmente è stato fondamentale anche per me. Togliere i carboidrati poco alla volta mi ha aiutato a non sentirmi privato di tutto.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato spunti per riflettere. Mi piacerebbe sapere come voi, che siate low-carb o vegani, affrontate i momenti di stress o le voglie improvvise. Avete qualche strategia per non cedere al cibo come valvola di sfogo? E magari qualche ricetta sfiziosa per rendere la dieta più varia, che non sia sempre insalata e pollo! Aspetto di leggervi, grazie mille!