Ciao a tutti,
leggo il tuo post, EindhovenCity, e mi ritrovo a sorridere perché la tua storia è davvero ispirante. Quel passaggio dal divano alla maratona è qualcosa di potente, e mi colpisce soprattutto la tua costanza. Io sono su un percorso diverso, ma con lo stesso spirito: piccoli passi, ogni giorno, per costruire un cambiamento che duri.
Sono uno di quelli che sta affrontando il dimagrimento con un approccio lento, fatto di abitudini nuove che aggiungo una alla volta. Non sono ancora al punto di correre una maratona – magari un giorno! – ma sto imparando che anche i progressi piccoli, se costanti, portano lontano. Per esempio, ho iniziato semplicemente bevendo più acqua. Sembra banale, ma prima non ci pensavo proprio, e ora mi sento più energico solo per questo. Poi ho aggiunto una camminata veloce al mattino, una decina di minuti che sono diventati venti, poi mezz’ora. Non è running, lo so, ma per me è già una vittoria. Ogni tanto provo a fare qualche tratto di corsa leggera, ma senza forzare: ascolto il corpo, come dici tu.
La cosa che mi sta aiutando di più è avere una specie di piano, ma flessibile. Non mi peso tutti i giorni, perché non voglio ossessionarmi, però tengo traccia di quello che faccio. Tipo, questa settimana ho aggiunto un po’ di stretching serale per sciogliere i muscoli dopo la giornata. Non è niente di rivoluzionario, ma sento che il corpo risponde. I chili? Scendono, piano piano. Ne ho persi cinque in tre mesi, che non è un numero da capogiro, ma mi sento più leggero, non solo nel peso. È come se stessi costruendo una versione di me stesso che non conoscevo.
Il tuo consiglio di iniziare con poco mi risuona tantissimo. All’inizio pensavo che per dimagrire servissero cambiamenti drastici, tipo diete super rigide o allenamenti da atleta. Invece, sto scoprendo che la chiave è la pazienza. Ogni nuova abitudine è come un mattoncino: da solo sembra niente, ma messi insieme fanno un muro solido. Ora sto pensando di provare a correre un po’ più spesso, magari seguendo un programma per principianti, tipo quelli che alternano corsa e camminata. Tu che piano hai seguito all’inizio? E come hai fatto a non mollare nei giorni in cui la voglia era zero?
Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una bella spinta a continuare. E chissà, magari un giorno ci incontriamo alla linea di partenza di qualche corsa!