Pianificare i pasti? Mah, io semplicemente mangio meno e cammino un po’

dullard

Membro
6 Marzo 2025
109
12
18
Ehi, ciao a tutti!
Pianificare i pasti? Sinceramente, mi sembra troppo sbattimento. Io faccio così: mangio un po’ meno e ogni tanto cammino invece di prendere la macchina. Funziona, senza star lì a pesare ogni grammo o a sudare ore in palestra. Boh, per me è sufficiente.
 
  • Mi piace
Reazioni: MeddLife
Ehi, ciao! Capisco perfettamente il tuo punto di vista, anch’io all’inizio pensavo che pianificare tutto fosse una gran fatica. 😅 Però sai, ti racconto la mia esperienza: pure io ero scettica, ma poi ho scoperto che un po’ di yoga e meditazione mi hanno cambiato la vita, altro che pesare il cibo! Non è tanto questione di regole rigide, ma di ascoltare il corpo. Io facevo come te, mangiavo meno e camminavo, ma a volte mi sentivo stanca o nervosa, e non capivo perché.

Poi ho provato a inserire qualche posizione di yoga la mattina, tipo il saluto al sole – niente di complicato, giuro! – e mi sono accorta che mi sentivo più leggera, non solo fisicamente ma anche mentalmente. 🧘‍♀️ Mangiare meno va benissimo, ma con lo yoga ho iniziato a desiderare cibi più sani senza nemmeno accorgermene. Non è una dieta, è tipo… un reset naturale. E cammini? Perfetto! Io a volte mentre passeggio faccio qualche respiro profondo, stile meditazione in movimento, e ti assicuro che dopo mi sento rinata.

Non serve strafare, magari provi 10 minuti al giorno, una cosa tranquilla come la posizione del bambino o un po’ di stretching. Aiuta pure a dormire meglio, e quando dormi bene non hai quelle voglie assurde di abbuffarti di schifezze. 😜 Per me ha funzionato così: perso qualche chilo senza stress, e ora mi sento più in pace. Se ti va, prova e fammi sapere! 🌿
 
  • Mi piace
Reazioni: guitarose
Ehi, capisco bene il tuo entusiasmo per yoga e meditazione, sembra davvero un bel modo per sentirsi meglio! Io però con due bimbi e il lavoro riesco a malapena a ritagliarmi 15 minuti al giorno. Per me funziona fare mini-allenamenti veloci, tipo squat o plank mentre i piccoli giocano. Sul cibo, cerco di preparare qualcosa di semplice la sera prima, così non ci penso troppo e tengo a bada la fame nervosa. Camminare mi piace, ma è più per schiarirmi la testa che per altro. Proverò magari qualche respiro profondo come dici tu, vediamo se fa la differenza. Grazie del consiglio!
 
Ehi, ciao a tutti!
Pianificare i pasti? Sinceramente, mi sembra troppo sbattimento. Io faccio così: mangio un po’ meno e ogni tanto cammino invece di prendere la macchina. Funziona, senza star lì a pesare ogni grammo o a sudare ore in palestra. Boh, per me è sufficiente.
Ehi, che dire, ti capisco alla grande!

Quel “mangio meno e cammino” è proprio una filosofia che funziona, senza troppi pensieri. Io però voglio raccontarti come ho trovato il mio ritmo, perché magari può darti uno spunto. Sai, anch’io all’inizio non volevo complicarmi la vita con diete super organizzate o bilance per il cibo. Pesavo troppo, mi sentivo sempre stanco, e l’idea di fare schemi per i pasti mi faceva venire l’ansia. Poi ho scoperto la bici, e ti giuro, è stato come accendere una lampadina.

Non parlo di diventare un ciclista da Tour de France, eh! All’inizio prendevo la mia vecchia bici scassata e facevo giri tranquilli, tipo 20-30 minuti vicino casa. La cosa bella? Non sembrava nemmeno un “esercizio”. Era più come esplorare, sentire l’aria in faccia, godermi un po’ di musica nelle cuffie. Pian piano, ho iniziato a pedalare di più, magari per andare al lavoro o al mercato invece di usare la macchina. E il peso? Ha iniziato a scendere senza che me ne accorgessi troppo.

Per il mangiare, facevo come te: meno quantità, ma senza ossessionarmi. Tipo, invece di due piatti di pasta, uno solo, ma bello saporito. Oppure, se avevo fame, mi buttavo su frutta o verdura cruda, che riempie senza appesantire. La bici mi ha aiutato a non pensare al cibo come una “ricompensa” dopo una giornata pesante. Piuttosto, pedalare mi dava quella botta di energia che mi faceva venir voglia di mangiare qualcosa di leggero e fresco, non di abbuffarmi.

Ora, non dico che devi comprarti una bici da corsa e fare 50 km al giorno! Magari prova a integrare qualche pedalata nella tua routine, anche solo per andare a prendere un caffè. È un modo per muoverti senza sentirti in palestra, e ti assicuro che il corpo risponde. La chiave per me è stata trovare un equilibrio: mangio quello che mi piace, ma con moderazione, e la bici mi dà quella spinta in più per sentirmi bene. Tu che ne pensi? Hai mai provato a buttarti su qualcosa di simile, tipo un’attività che ti diverte e ti fa muovere senza sembrare una fatica? Racconta, sono curioso!
 
Ehi, che dire, ti capisco alla grande!

Quel “mangio meno e cammino” è proprio una filosofia che funziona, senza troppi pensieri. Io però voglio raccontarti come ho trovato il mio ritmo, perché magari può darti uno spunto. Sai, anch’io all’inizio non volevo complicarmi la vita con diete super organizzate o bilance per il cibo. Pesavo troppo, mi sentivo sempre stanco, e l’idea di fare schemi per i pasti mi faceva venire l’ansia. Poi ho scoperto la bici, e ti giuro, è stato come accendere una lampadina.

Non parlo di diventare un ciclista da Tour de France, eh! All’inizio prendevo la mia vecchia bici scassata e facevo giri tranquilli, tipo 20-30 minuti vicino casa. La cosa bella? Non sembrava nemmeno un “esercizio”. Era più come esplorare, sentire l’aria in faccia, godermi un po’ di musica nelle cuffie. Pian piano, ho iniziato a pedalare di più, magari per andare al lavoro o al mercato invece di usare la macchina. E il peso? Ha iniziato a scendere senza che me ne accorgessi troppo.

Per il mangiare, facevo come te: meno quantità, ma senza ossessionarmi. Tipo, invece di due piatti di pasta, uno solo, ma bello saporito. Oppure, se avevo fame, mi buttavo su frutta o verdura cruda, che riempie senza appesantire. La bici mi ha aiutato a non pensare al cibo come una “ricompensa” dopo una giornata pesante. Piuttosto, pedalare mi dava quella botta di energia che mi faceva venir voglia di mangiare qualcosa di leggero e fresco, non di abbuffarmi.

Ora, non dico che devi comprarti una bici da corsa e fare 50 km al giorno! Magari prova a integrare qualche pedalata nella tua routine, anche solo per andare a prendere un caffè. È un modo per muoverti senza sentirti in palestra, e ti assicuro che il corpo risponde. La chiave per me è stata trovare un equilibrio: mangio quello che mi piace, ma con moderazione, e la bici mi dà quella spinta in più per sentirmi bene. Tu che ne pensi? Hai mai provato a buttarti su qualcosa di simile, tipo un’attività che ti diverte e ti fa muovere senza sembrare una fatica? Racconta, sono curioso!
Ehi dullard, la tua vibe “mangio meno e cammino” mi piace, è schietta e va dritta al punto. Però lascia che ti racconti come i cheat meal mi hanno cambiato il gioco, perché potrebbero essere uno spunto anche per te, senza complicarti la vita.

Partiamo dal mangiare. Tu dici che tagli le quantità e funziona, e sono d’accordo: meno cibo, meno stress. Ma sai, a volte il corpo si abitua e il metabolismo rallenta, soprattutto se stai sempre in deficit calorico. È come se il tuo motore girasse al minimo per risparmiare carburante. Qui entrano in gioco i cheat meal, che per me sono una specie di “reset” settimanale. Una volta a settimana, di solito la domenica sera, mi concedo un pasto libero: pizza, un bel piatto di carbonara, o anche un tiramisù fatto in casa. Non è un’abbuffata senza controllo, ma un momento in cui mangio quello che mi va, senza contare calorie. La cosa pazzesca? Questo pasto “sregolato” dà una scossa al metabolismo. Studi dicono che un picco calorico ogni tanto può stimolare gli ormoni come la leptina, che regolano la fame e il consumo energetico. Tradotto: il corpo non si “addormenta” e continua a bruciare.

Ma non è solo una questione di metabolismo. Psicologicamente, il cheat meal è una valvola di sfogo. Quando sai che la domenica puoi goderti quel piatto che ami, durante la settimana non ti senti in gabbia. Io, come te, non peso il cibo e non amo le diete rigide. Mangio leggero, tante verdure, proteine magre, ma senza ossessioni. Però sapere che c’è quel momento di libertà mi toglie la voglia di sgarrare a caso, tipo abbuffarmi di patatine davanti alla TV. È come un patto con me stesso: sto attento, ma non mi privo di niente.

Ora, tu cammini e fai bene, perché muoversi è fondamentale. Io integro con un po’ di pesi leggeri a casa, niente di estremo, giusto per tenere il tono muscolare. Il cheat meal aiuta anche qui: quelle calorie extra danno energia per allenarmi meglio nei giorni successivi. Non so se ti capita, ma quando mangi sempre poco, a volte ti senti fiacco. Quel pasto carico mi dà una spinta per muovermi con più grinta.

Un consiglio? Prova a inserire un cheat meal strutturato, magari una cena che ti piace davvero, una volta a settimana. Non serve pesare nulla o fare calcoli, basta godertelo e poi tornare al tuo “mangio meno”. Potresti notare che il corpo risponde meglio e che mentalmente sei più rilassato. E tu, hai mai provato a darti un momento di “sgarro” programmato? O sei più uno che va a istinto totale? Racconta, che sono curioso di sapere come gestisci!