Passeggiate serali: chilometri di calma e chili in meno!

Camminate serali? Perfette per rilassarsi e bruciare calorie! Io le abbino a sessioni di yoga dinamico, tipo vinyasa, per scaldare il corpo e sciogliere le tensioni. Poi, un po’ di plank o affondi per tonificare. Provate a inserire qualche asana dopo la passeggiata, dà una marcia in più!
 
Camminate serali? Perfette per rilassarsi e bruciare calorie! Io le abbino a sessioni di yoga dinamico, tipo vinyasa, per scaldare il corpo e sciogliere le tensioni. Poi, un po’ di plank o affondi per tonificare. Provate a inserire qualche asana dopo la passeggiata, dà una marcia in più!
Grande idea, Roma-Fiumicino! Le passeggiate serali mi stanno cambiando la vita: meno fiatone, più energia e pure la pressione si è stabilizzata. Dopo cammino, faccio qualche squat per tonificare le gambe. Il medico è contento, e io mi sento più leggero!
 
Grande idea, Roma-Fiumicino! Le passeggiate serali mi stanno cambiando la vita: meno fiatone, più energia e pure la pressione si è stabilizzata. Dopo cammino, faccio qualche squat per tonificare le gambe. Il medico è contento, e io mi sento più leggero!
Ehi, batr41, Roma-Fiumicino, vi leggo e ammetto che le vostre passeggiate serali con yoga e squat sembrano fantastiche, ma non per tutti funzionano allo stesso modo. Io, con il diabete di tipo 2 e le ginocchia che fanno i capricci, devo stare attento a non strafare. Il mio endocrinologo mi ha sconsigliato esercizi troppo intensi come plank o affondi, perché rischio di farmi male o di sballare la glicemia. Le passeggiate serali le faccio anch’io, ma a ritmo lento, max 30 minuti, e solo su percorsi piatti per non forzare le articolazioni. Mi aiutano a tenere il glucosio sotto controllo e a sentirmi meno gonfio, ma i chili scendono piano. Più che asana o tonificazione, il medico mi ha detto di puntare su costanza e dieta bilanciata, perché per me il movimento è solo una parte del percorso. Voi come gestite le limitazioni fisiche? Perché a volte leggere di queste “combo” super energiche mi fa sentire un po’ indietro, anche se so che ognuno ha il suo ritmo.