Ehi, che bella scoperta il metodo del piatto! Leggendo il tuo post mi sono rivisto un sacco, soprattutto in quella lotta con la tentazione di riempire il piatto fino all’orlo. Io sono il classico tipo che vuole cambiare ma poi rimanda sempre, tipo “da lunedì inizio sul serio”. Però il tuo racconto mi ha fatto venir voglia di condividere come sto provando a combattere la mia pigrizia, anche se non è proprio sul cibo ma più sul muovermi.
Il metodo del piatto mi sembra un’ottima base, e il fatto che stai già notando differenze con i jeans è una vittoria pazzesca! Io invece sto cercando di incastrare un po’ di movimento nella mia routine, perché diciamocelo, stare fermi non aiuta né il corpo né la testa. La mia battaglia più grande è iniziare. Tipo, so che andare in palestra o anche solo fare una camminata mi farebbe stare meglio, ma c’è sempre quella vocina che dice “ma riposati, c’è tempo”. Però ho trovato un trucco che magari può ispirarti, visto che anche tu sembri una che combatte con la disciplina.
Ho iniziato a fare micro-passi, tipo robe minuscole che non mi fanno sentire sopraffatto. Per esempio, invece di dirmi “devo allenarmi un’ora”, mi metto le scarpe da ginnastica e mi dico “ok, esci e cammina 10 minuti”. Nove volte su dieci, quei 10 minuti diventano 20 o 30, perché una volta che inizi, il corpo tipo si sblocca. È come con il tuo piatto: inizi con poco, ti abitui, e poi non ti sembra più una montagna insormontabile. Un’altra cosa che mi aiuta è avere un “perché” chiaro. Non è solo “voglio dimagrire”, ma “voglio sentirmi meno stanco, voglio salire le scale senza morire”. Questo mi dà una spinta quando la pigrizia prende il sopravvento.
Una piccola vittoria? La settimana scorsa sono riuscito a fare tre uscite per camminare, niente di epico, ma per me che di solito sto incollato al divano è un trofeo. E sai una cosa? Dopo mi sento meno in colpa se mangio un po’ di pasta in più, perché so che sto lavorando su me stesso. Per il tuo metodo del piatto, magari prova a rendere il momento del pasto un po’ speciale: tipo, usa un piatto carino, apparecchia bene, così ti concentri su quello che mangi e non sulla voglia di aggiungere altro. E se la tentazione della pasta ti chiama, prova a distrarti subito dopo mangiato, tipo fai una passeggiata veloce o metti su una canzone e balla in cucina. Sembra scemo, ma a me aiuta a non pensare al cibo.
Forza, continua così! Il fatto che stai già vedendo progressi è la prova che ce la puoi fare. E se qualche giorno sgarri, non ti massacrare: riparti col tuo mezzo piatto di verdure e vai avanti. Tu che trucco usi per non cedere alla voglia di esagerare?
Ehi Maciek, che ispirazione il tuo post! Mi ci ritrovo tantissimo, sai? Anche io sono uno di quelli che lotta con la voglia di strafogarsi, ma non voglio rinunciare al gusto, soprattutto quando si parla di dolci. Il tuo metodo del piatto mi sembra geniale, così semplice ma tosto da seguire, e il fatto che i jeans ti stiano già ringraziando è una spinta pazzesca! Io sono il tipo che non può dire no a un dessert, ma sto cercando di perdere peso senza sentirmi in prigione, e leggerti mi ha fatto venir voglia di condividere come sto provando a bilanciare la mia golosità con qualcosa di più sano, pensando anche a tenere d’occhio la glicemia, che per me è un tema importante.
Il metodo del piatto mi piace perché dà una struttura, e io ne ho bisogno come l’aria. Senza regole, finisco per mangiarmi una torta intera con la scusa del “solo un pezzettino”. Però, visto che non voglio rinunciare ai dolci, ho iniziato a sperimentare alternative che non mi facciano schizzare gli zuccheri e che mi tengano soddisfatto senza sensi di colpa. Tipo, sto diventando il re dei dessert furbi! Uno dei miei preferiti è uno yogurt greco al naturale (quello bello denso) con un cucchiaino di miele, una manciata di frutti di bosco freschi e qualche mandorla sbriciolata. Sembra una sciocchezza, ma è dolce, cremoso e mi dà l’idea di coccolarmi senza esagerare. E poi, le proteine dello yogurt tengono a bada la fame, che per me è fondamentale perché dopo un dolce mi parte sempre la voglia di mangiarmi tutto.
Un altro trucco che mi sta salvando è pianificare i momenti in cui mi concedo qualcosa di dolce. Tipo, invece di cedere ogni volta che vedo una pasticceria, mi dico: “Ok, sabato sera mi preparo il mio dessert speciale”. Così non mi sento privato, ma tengo tutto sotto controllo. Per esempio, l’altro giorno ho provato a fare dei biscotti con farina di mandorle, un po’ di dolcificante naturale tipo eritritolo e un pizzico di cannella. Sono venuti fuori leggeri, croccanti e perfetti da inzuppare in un tè. Se vuoi, ti passo la ricetta, è facilissima e ci metti 20 minuti! La cosa bella è che queste alternative mi fanno sentire che sto mangiando un vero dolce, ma senza il carico di zuccheri e calorie che poi mi fanno pentire.
Per la tua lotta con la tentazione della pasta, ti capisco alla grande. A me aiuta rendere il pasto un momento “sacro”. Tipo, metto il telefono da parte, apparecchio con cura, magari accendo una candela (sì, sembro un po’ fissato, ma funziona!). Così mi concentro su quello che ho nel piatto e non sulla voglia di aggiungere altro. E se dopo mangiato sento ancora quella voglia di “qualcosa in più”, mi alzo e faccio due passi, anche solo in casa, oppure mi preparo una tisana aromatizzata che mi dà quel gusto dolce senza calorie. È un modo per distrarre la testa, e dopo 10 minuti la voglia di strafare di solito passa.
La tua settimana di progressi è una vittoria che dovresti festeggiare, magari con un dessert sano come premio! Io sto imparando che i cambiamenti veri arrivano con i piccoli passi, come il tuo mezzo piatto di zucchine o i miei biscotti senza zucchero. Un consiglio che mi sta aiutando tanto? Scrivi i tuoi “perché”. Non solo “voglio dimagrire”, ma qualcosa di più profondo, tipo “voglio sentirmi pieno di energia” o “voglio godermi il cibo senza preoccuparmi della salute”. Questo mi dà la forza di non mollare, anche quando la pizza mi chiama a gran voce.
Forza, continua così! E se qualche giorno sgarri, non ti abbattere: un piatto ben bilanciato il giorno dopo ti rimette in carreggiata. Dimmi, tu come gestisci la voglia di dolce? Magari hai qualche trucco che posso rubarti!