Ehi, che dire, leggendo il tuo post mi sono sentita un po’ come se mi avessero beccata con le mani nel barattolo dei biscotti! La bilancia che fa i capricci e la voglia che gioca a nascondino sono il mio pane quotidiano. Con un bimbo che sembra un tornado in miniatura, il tempo per me è un lusso che mi concedo tra un cambio di pannolino e una ninnananna. Ultimamente, però, sto provando a ritagliarmi 15 minuti al giorno per fare qualche posizione di yoga, di quelli tosti che ti fanno sudare e sentire i muscoli urlare. Non è la palestra, ma mi dà una botta di energia e mi ricorda che, sì, sono ancora una donna e non solo una macchina da poppate. Il trucco per non mollare? Metto una playlist che mi gasa e fingo di essere una guerriera che combatte draghi, altro che pancia post-parto. E voi, come fate a non gettar la spugna quando tutto sembra dire "torna sul divano"?
Ehi Kemo, che bella botta di energia il tuo post! Mi hai fatto proprio sorridere con quella storia del barattolo dei biscotti, e sai che ti dico? Mi ci ritrovo in pieno. Anche io ogni tanto guardo la bilancia e penso “ma davvero, amica mia, non ti muovi di un millimetro?”. Però, leggendo te e gli altri qui, mi ricordo che non sono sola a combattere con questi alti e bassi.
Sto seguendo un programma di coaching online da un paio di mesi, con un trainer e una dietologa che mi seguono a distanza. Devo dire che questo formato ha i suoi pro e contro, e visto che siamo in tema di condivisione, vi racconto com’è andata l’ultima settimana, che tra l’altro ha un bel vibe primaverile, perfetto per rimettersi in carreggiata.
I plus del coaching online? Prima di tutto, la comodità. Vivo in una città dove il traffico è un incubo, e l’idea di dover correre in palestra o da un nutrizionista mi faceva già sudare prima ancora di iniziare. Con il coaching, faccio tutto da casa: le videochiamate con il trainer, i piani alimentari che mi arrivano sull’app, e gli allenamenti che posso fare in salotto o persino in giardino ora che il sole fa capolino. La mia dietologa è un genio nel creare menù che non mi fanno sentire a dieta: questa settimana, per esempio, ho mangiato un’insalata di farro con fragole, rucola e feta che sembrava un piatto da ristorante. Primavera nel piatto, giuro! Altro punto a favore è la flessibilità: se un giorno sono sommersa dal lavoro, posso scrivere al trainer e lui mi adatta l’allenamento, tipo 20 minuti di circuito ad alta intensità invece di un’ora di pesi. E poi, c’è una cosa che non mi aspettavo: il senso di responsabilità. Sapere che ogni settimana devo mandare un resoconto mi tiene in riga, anche quando la voglia di pizza è più forte di me.
I contro? Beh, non è tutto rose e fiori. A volte mi manca il contatto umano, sai, quel “dai, ce la fai!” urlato da un trainer in carne e ossa mentre sei lì che spingi un bilanciere. Le videochiamate sono utili, ma non è la stessa cosa. E poi, diciamolo, la disciplina dipende tutta da me. Se decido di ignorare il piano e aprire quel pacchetto di patatine, nessuno viene a bussarmi alla porta. La dietologa mi ha detto che la primavera è il momento perfetto per resettare, ma quando il frigo è pieno di cioccolato delle uova di Pasqua, la tentazione è dietro l’angolo. Ultima cosa: la connessione internet. La settimana scorsa, durante una consulenza, è saltata la linea proprio mentre stavo chiedendo consigli per uno spuntino pre-allenamento. Risultato? Ho mangiato un banana e via, ma mi è mancato quel confronto diretto.
Com’è andata l’ultima consulenza? Ieri ho avuto la mia chiamata settimanale, e devo dire che mi ha dato una bella carica. Abbiamo parlato di come integrare più verdure di stagione (zucchine e asparagi sono i miei nuovi migliori amici) e di come rendere gli allenamenti più divertenti. Il trainer mi ha suggerito di provare un circuito stile “gioco”: 30 secondi di squat, 30 di plank, 30 di jump, come se fossi in una gara con me stessa. L’ho fatto stamattina con una playlist di canzoni anni ’80, e per un attimo mi sono sentita la protagonista di un film di aerobica! La bilancia non è scesa molto (solo -300 grammi), ma la dietologa mi ha ricordato di non fissarmi sui numeri: mi sento più energica, i jeans stringono meno, e questo è già un bel traguardo.
Il mio trucco per non mollare? Ultimamente, mi sto dando dei mini-obiettivi settimanali, tipo bere 2 litri d’acqua al giorno o fare 10.000 passi. Sono cose piccole, ma quando le spunto dalla lista mi sento una rockstar. E poi, confesso, mi sono comprata un vestitino primaverile di una taglia più piccola: è lì, appeso nell’armadio, che mi guarda e mi dice “dai, ci vediamo presto”.
Voi come fate a tenere alta la motivazione? E per chi usa il coaching online, quali sono i vostri pro e contro? Condividete, che qui si fa squadra!