WOD e chili in meno: come il CrossFit mi sta cambiando senza diete miracolose

eodorizzi

Membro
6 Marzo 2025
95
9
8
Ehi, compagni di battaglia contro i chili di troppo!
Oggi voglio raccontarvi come il CrossFit mi stia letteralmente scolpendo, senza bisogno di quelle diete assurde che promettono miracoli ma ti lasciano affamato e nervoso. Non sono qui per vendervi chissà quale segreto: si tratta di sudore, costanza e un po’ di voglia di spingersi oltre.
Partiamo dal contesto: circa sei mesi fa, guardandomi allo specchio, ho deciso che era ora di cambiare. Non volevo più sentirmi pesante, lento, con il fiato corto dopo due rampe di scale. Ho provato di tutto in passato: diete lampo, succhi detox, persino quel periodo in cui contavo ogni caloria come un contabile ossessionato. Risultato? Qualche chilo perso, poi ripreso con gli interessi. Frustrante.
Poi un amico mi ha trascinato in un box di CrossFit. All’inizio ero scettico: pensavo fosse roba da super atleti, quelli che sollevano bilancieri come fossero bastoncini di legno. Invece ho scoperto un mondo diverso. I WOD (Workout of the Day) sono brevi ma ti fanno sputare l’anima. Tipo, 15 minuti di esercizi ad alta intensità che mescolano pesi, corpo libero, corsa, salti. Finisci distrutto, ma con una soddisfazione che non ti dà nessuna corsetta blanda sul tapis roulant.
Un esempio? Ieri il WOD era: 5 round di 10 thruster (squat con bilanciere sopra la testa), 15 burpees e 20 double-under con la corda. Tempo massimo: 12 minuti. Ho chiuso in 10:47, con il cuore che sembrava volermi uscire dal petto. Sei mesi fa non avrei fatto nemmeno un round senza collassare. Ora? Non solo sono più forte, ma ho più fiato, più energia. E i jeans che non mi entravano più? Ora li chiudo senza trattenere il respiro.
Sul piano alimentare, niente dogmi. Mangio sano, cerco di bilanciare proteine, carboidrati e grassi, ma non mi privo di una pizza il sabato sera o di un gelato ogni tanto. Il CrossFit mi ha insegnato che il corpo è una macchina: se lo alleni bene, brucia tutto quello che gli dai, senza bisogno di ossessionarsi con le calorie. Certo, non sto dicendo di abbuffarsi di schifezze, ma la libertà di non pesare ogni grammo di cibo è impagabile.
I numeri parlano: in sei mesi ho perso 8 chili, ma soprattutto ho guadagnato muscoli e resistenza. La bilancia non racconta tutto, perché il corpo cambia forma. Le spalle sono più definite, le gambe più solide. E la cosa più bella? Non è solo estetica. Mi sento vivo, potente, come se potessi affrontare qualsiasi cosa.
Non fraintendetemi: il CrossFit non è una passeggiata. All’inizio ti senti un disastro, i DOMS (i dolori muscolari post-allenamento) ti fanno camminare come un pinguino, e magari il coach ti corregge ogni due secondi. Ma è proprio questo il bello: ogni WOD è una sfida con te stesso. Non devi essere perfetto, devi solo presentarti e dare tutto.
Se qualcuno di voi è curioso, il mio consiglio è: provate. Trovate un box, fate una lezione di prova. Non serve essere già in forma, perché il CrossFit si adatta a tutti. E no, non vi serve una dieta miracolosa per vedere risultati. Serve impegno, sudore e la voglia di non mollare.
Chi di voi si allena in modo simile? O magari qualcuno ha provato il CrossFit e vuole condividere com’è andata? Raccontate, sono curioso!
 
Ehi, guerriero del WOD, che storia ispirante!

Sono a metà del mio percorso di trasformazione e il tuo post mi ha dato una bella carica. Ho iniziato a lavorare sul mio peso da un paio di mesi e, come te, ho detto basta a diete assurde. Ho perso 5 chili finora, niente di clamoroso, ma mi sento già più leggera e con più energia. Il mio trucco? Non proprio CrossFit, ma un mix di allenamenti in palestra e una passione nuova: preparare zuppe super saporite che mi tengono sazia senza sentirmi in castigo.

Per esempio, l’altra sera ho fatto una zuppa di zucca e ceci con un pizzico di curcuma: sostanziosa, ma leggera, perfetta dopo un allenamento. Non sono una chef, ma sto imparando a giocare con spezie e ingredienti per non annoiarmi. Sul fronte sport, faccio circuiti con pesi e un po’ di cardio, ma dopo il tuo racconto sto pensando di provare una lezione di CrossFit. Quei WOD sembrano una botta di adrenalina!

Una cosa che mi sta aiutando è non demonizzare il cibo. Come dici tu, una pizza ogni tanto ci sta, basta non esagerare. La libertà di mangiare senza ossessioni è un game changer. Tu come gestisci i giorni in cui hai meno voglia di allenarti? E qualche consiglio per una principiante che vuole provare il CrossFit senza sentirsi fuori posto?

Grande, continua così!
 
Ehi, che bello leggerti! La tua energia è contagiosa, e quel mix di zuppe saporite e allenamenti mi ha fatto venire voglia di sperimentare in cucina e in palestra. Complimenti per i 5 chili in meno, non è poco, e soprattutto il fatto che ti senti più leggera e piena di energia è il vero traguardo!

Io sono un po’ un lupo solitario quando si tratta di sport: invece di palestre o CrossFit, il mio mantra è zaino in spalla e via, direzione montagne o sentieri. I trekking di più giorni sono la mia palestra naturale. Non solo mi aiutano a bruciare calorie (e credimi, tra salite e discese il corpo lavora eccome), ma mi fanno sentire in pace con me stesso e con il mondo. È un modo per staccare la spina e, senza accorgermene, migliorare resistenza e forza. Tipo, un weekend di cammino con 10-12 chili di zaino equivale a un WOD bello tosto, ma con l’aggiunta di panorami mozzafiato e zero specchi da palestra.

Per il peso, i trekking lunghi sono una manna. Camminare per ore, anche a passo tranquillo, fa consumare un sacco di energia, e il bello è che non lo vivi come un sacrificio. In più, portare con sé cibo leggero e nutriente mi ha spinto a esplorare opzioni vegane, anche se non sono vegano al 100%. Per esempio, preparo barrette energetiche fatte in casa con fiocchi d’avena, datteri e burro di mandorle: super sostanziose e perfette per non crollare a metà sentiero. Oppure, per la cena in tenda, mi porto zuppe liofilizzate a base di lenticchie o quinoa, che pesano poco ma riempiono. È un po’ come il tuo approccio con le zuppe: trovare piatti gustosi che non sembrano una punizione.

Riguardo ai giorni in cui la motivazione scarseggia, ti capisco. Per me, il trucco è non forzarmi. Se sono stanco, magari faccio una passeggiata breve vicino casa invece di un allenamento intenso, o addirittura mi prendo un giorno di pausa totale. La cosa bella dei trekking è che, una volta che sei lì, la natura ti “obbliga” a muoverti: non puoi mica fermarti in mezzo a un bosco! Però, se proprio non ho voglia, mi ricordo perché ho iniziato: sentirmi più forte, più libero, senza l’ossessione della bilancia. Questo mi dà la spinta per rimettermi in gioco.

Sul CrossFit, buttati! La tua base di circuiti e cardio ti aiuterà un sacco. All’inizio può sembrare intimidatorio, con tutti quei pesi e ritmi veloci, ma la verità è che ogni palestra seria adatta i WOD al tuo livello. Il mio consiglio? Cerca un coach che ti faccia sentire a tuo agio e non avere paura di dire che sei nuova. Magari inizia con una lezione di prova e vai con l’idea di divertirti, non di spaccare il mondo. E poi, se il CrossFit non ti prende, puoi sempre provare un trekking di un giorno: è un workout completo, e la ricompensa è un tramonto in cima a una collina.

Continua a sperimentare con le tue zuppe e a goderti il percorso senza ossessioni. La libertà di mangiare una pizza o un piatto saporito senza sensi di colpa è la chiave, no? Fammi sapere se provi il CrossFit o se magari ti va di fare un’escursione: potresti scoprire che la montagna è la tua nuova palestra!
 
Ehi, compagni di battaglia contro i chili di troppo!
Oggi voglio raccontarvi come il CrossFit mi stia letteralmente scolpendo, senza bisogno di quelle diete assurde che promettono miracoli ma ti lasciano affamato e nervoso. Non sono qui per vendervi chissà quale segreto: si tratta di sudore, costanza e un po’ di voglia di spingersi oltre.
Partiamo dal contesto: circa sei mesi fa, guardandomi allo specchio, ho deciso che era ora di cambiare. Non volevo più sentirmi pesante, lento, con il fiato corto dopo due rampe di scale. Ho provato di tutto in passato: diete lampo, succhi detox, persino quel periodo in cui contavo ogni caloria come un contabile ossessionato. Risultato? Qualche chilo perso, poi ripreso con gli interessi. Frustrante.
Poi un amico mi ha trascinato in un box di CrossFit. All’inizio ero scettico: pensavo fosse roba da super atleti, quelli che sollevano bilancieri come fossero bastoncini di legno. Invece ho scoperto un mondo diverso. I WOD (Workout of the Day) sono brevi ma ti fanno sputare l’anima. Tipo, 15 minuti di esercizi ad alta intensità che mescolano pesi, corpo libero, corsa, salti. Finisci distrutto, ma con una soddisfazione che non ti dà nessuna corsetta blanda sul tapis roulant.
Un esempio? Ieri il WOD era: 5 round di 10 thruster (squat con bilanciere sopra la testa), 15 burpees e 20 double-under con la corda. Tempo massimo: 12 minuti. Ho chiuso in 10:47, con il cuore che sembrava volermi uscire dal petto. Sei mesi fa non avrei fatto nemmeno un round senza collassare. Ora? Non solo sono più forte, ma ho più fiato, più energia. E i jeans che non mi entravano più? Ora li chiudo senza trattenere il respiro.
Sul piano alimentare, niente dogmi. Mangio sano, cerco di bilanciare proteine, carboidrati e grassi, ma non mi privo di una pizza il sabato sera o di un gelato ogni tanto. Il CrossFit mi ha insegnato che il corpo è una macchina: se lo alleni bene, brucia tutto quello che gli dai, senza bisogno di ossessionarsi con le calorie. Certo, non sto dicendo di abbuffarsi di schifezze, ma la libertà di non pesare ogni grammo di cibo è impagabile.
I numeri parlano: in sei mesi ho perso 8 chili, ma soprattutto ho guadagnato muscoli e resistenza. La bilancia non racconta tutto, perché il corpo cambia forma. Le spalle sono più definite, le gambe più solide. E la cosa più bella? Non è solo estetica. Mi sento vivo, potente, come se potessi affrontare qualsiasi cosa.
Non fraintendetemi: il CrossFit non è una passeggiata. All’inizio ti senti un disastro, i DOMS (i dolori muscolari post-allenamento) ti fanno camminare come un pinguino, e magari il coach ti corregge ogni due secondi. Ma è proprio questo il bello: ogni WOD è una sfida con te stesso. Non devi essere perfetto, devi solo presentarti e dare tutto.
Se qualcuno di voi è curioso, il mio consiglio è: provate. Trovate un box, fate una lezione di prova. Non serve essere già in forma, perché il CrossFit si adatta a tutti. E no, non vi serve una dieta miracolosa per vedere risultati. Serve impegno, sudore e la voglia di non mollare.
Chi di voi si allena in modo simile? O magari qualcuno ha provato il CrossFit e vuole condividere com’è andata? Raccontate, sono curioso!
Ehi, guerriero del CrossFit, che storia ispirante! Leggerti mi ha fatto venir voglia di raccontarti la mia esperienza, perché anch’io ho trovato il mio modo per cambiare, ma con un approccio diverso: la camminata nordica. Sì, proprio quella con i bastoncini, che magari a qualcuno sembra una cosa da pensionati, ma fidati, è una rivoluzione per corpo e mente.

Circa un anno fa ero nella tua stessa situazione: specchio che mi rimandava un’immagine che non mi piaceva, fiato corto, e quella sensazione di essere intrappolato in un corpo che non rispondeva come volevo. Avevo provato diete, palestre, persino quelle app che ti fanno contare i passi, ma niente mi dava continuità. Poi, per caso, ho visto un gruppo di persone che camminavano con i bastoncini in un parco. Sembravano così energici, così… liberi. Ho deciso di informarmi e provare, e da lì è cambiato tutto.

La camminata nordica non è solo “camminare con i bastoncini”. È una tecnica che coinvolge tutto il corpo: braccia, spalle, schiena, core, gambe. Ogni passo è un lavoro muscolare completo, perché i bastoncini ti spingono a usare la parte superiore del corpo, mentre le gambe fanno il resto. All’inizio pensavo fosse una passeggiata tranquilla, ma dopo la prima uscita di un’ora ero sudato fradicio e con i muscoli che gridavano. Però, come dici tu con il CrossFit, quella stanchezza era soddisfacente. Ti senti vivo.

Parliamo di attrezzatura, perché magari qualcuno è curioso. Servono bastoncini specifici per la camminata nordica, non quelli da trekking. Sono leggeri, con un’impugnatura ergonomica e un laccio che ti tiene il bastoncino attaccato alla mano. Costano dai 30 ai 100 euro, ma un buon paio di media qualità va benissimo per iniziare. Poi ci vogliono scarpe comode, meglio se da trail se cammini su sentieri, e un abbigliamento traspirante. Niente di complicato o costoso. Io mi alleno nei parchi o in collina, ma va bene anche in città se non hai sentieri vicino.

La tecnica è la chiave. Non si tratta di piantare i bastoncini a caso: devi spingere con le braccia, allungare il passo, tenere il busto dritto. All’inizio sembra strano, ma dopo qualche lezione con un istruttore (o anche guardando tutorial online) diventa naturale. Una volta che la padroneggi, è come se il tuo corpo si muovesse in armonia, bruciando calorie senza nemmeno accorgertene. Una sessione di un’ora a buon ritmo può farti bruciare dalle 400 alle 600 calorie, dipende dall’intensità e dal terreno.

Veniamo al punto che mi ha colpito del tuo post: l’alimentazione. Anche per me la camminata nordica ha portato un equilibrio che non avevo mai trovato. Non seguo diete rigide, mangio in modo consapevole: verdure, proteine magre, carboidrati integrali, ma non mi privo di un piatto di pasta o di un dolce ogni tanto. La bellezza di questo sport è che ti fa bruciare tanto, ma senza stressare il corpo come fanno allenamenti estremi. È sostenibile. Non torno a casa distrutto come dopo un WOD, ma con una sensazione di energia che mi accompagna per il resto della giornata. E, come te, ho smesso di ossessionarmi con la bilancia. In un anno ho perso 10 chili, ma soprattutto ho guadagnato tono muscolare e resistenza. Camminare per due ore in salita senza fiatone? Un anno fa era fantascienza.

Un altro aspetto che amo è la libertà. Non serve una palestra, non servono orari fissi. Posso uscire da solo o con un gruppo, in qualsiasi momento. E poi c’è il contatto con la natura: camminare in un bosco o lungo un fiume ti rigenera anche mentalmente. È come una meditazione in movimento. Certo, non è adrenalico come un WOD, ma per me è perfetto perché si adatta alla mia vita senza stravolgerla.

Risultati concreti? Oltre ai chili persi, ho una postura migliore, meno mal di schiena, e un fiato che mi permette di fare lunghe camminate senza problemi. La camminata nordica è a basso impatto, quindi non stressa le articolazioni, il che la rende ideale anche per chi, come me all’inizio, non era proprio un atleta. E sì, anche esteticamente il corpo cambia: braccia più definite, gambe più forti, e quella sensazione di essere “in forma” senza dover per forza diventare un culturista.

Se qualcuno sta leggendo e pensa “ok, ma non fa per me”, vi dico: provate. Non serve essere super sportivi. Trovate un gruppo di camminata nordica nella vostra zona o iniziate da soli con un paio di bastoncini. È economico, accessibile, e i benefici arrivano già dopo poche settimane. E tu che fai CrossFit, hai mai provato qualcosa di simile per cambiare ritmo? O magari qualcuno nel forum ha esperienza con la camminata nordica? Raccontate, sono tutto orecchi!