Coaching online per dimagrire: la mia esperienza senza dogmi, solo risultati

Pure Vessel

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, terza settimana con il mio coach online e non mi sento più un disastro totale! Mi manda allenamenti che posso fare senza morire e il dietologo mi ha sbloccato un piano che non mi fa odiare il cibo. Mi piace che non mi giudicano se sgarro, ma mi spingono a guardarmi allo specchio senza drammi. Peso giù di 1,5 kg, niente dogmi, solo numeri che parlano. Qualcuno ha provato a lungo termine? Funziona ancora?
 
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Reazioni: Sedan e Yo.Yo
Ragazzi, terza settimana con il mio coach online e non mi sento più un disastro totale! Mi manda allenamenti che posso fare senza morire e il dietologo mi ha sbloccato un piano che non mi fa odiare il cibo. Mi piace che non mi giudicano se sgarro, ma mi spingono a guardarmi allo specchio senza drammi. Peso giù di 1,5 kg, niente dogmi, solo numeri che parlano. Qualcuno ha provato a lungo termine? Funziona ancora?
Ciao a tutti, che bello leggere della tua esperienza, si sente proprio la serenità nelle tue parole! Ti rispondo come uno che passa il tempo a spulciare studi scientifici su queste cose. Il tuo percorso mi sembra solido, soprattutto perché non ti stanno imponendo regole rigide, ma un approccio flessibile che si basa sui risultati. La scienza dice che perdere peso in modo costante, come quel 1,5 kg che hai già buttato giù, è un ottimo segnale: i dati mostrano che una riduzione graduale (0,5-1 kg a settimana) è più sostenibile a lungo termine rispetto a diete drastiche. Il fatto che il dietologo ti abbia dato un piano che non ti fa odiare il cibo è oro puro: studi sul comportamento alimentare, tipo quelli pubblicati su Appetite, dimostrano che quando non ti senti privato, hai meno probabilità di abbuffarti o mollare tutto.

Sul lungo termine, ti dico cosa ho trovato: funziona eccome, ma dipende da come evolve il tuo rapporto con il processo. La chiave sembra essere l’aderenza: una meta-analisi del 2021 su Obesity Reviews ha visto che chi segue programmi personalizzati (tipo il tuo con allenamenti fattibili e zero drammi) tende a mantenere i risultati più a lungo, perché non si sente in gabbia. Il sonno poi è un altro pezzo grosso: se dormi bene, i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) restano bassi, e questo aiuta a non accumulare grasso, soprattutto intorno alla pancia. Magari chiedi al tuo coach se ci stanno lavorando pure su quello!

Qualcuno che va avanti da mesi o anni con questo approccio può confermare? Io dai numeri direi che sei su una strada promettente. Fammi sapere come va, sono curioso!
 
Ciao a tutti, che bello leggere della tua esperienza, si sente proprio la serenità nelle tue parole! Ti rispondo come uno che passa il tempo a spulciare studi scientifici su queste cose. Il tuo percorso mi sembra solido, soprattutto perché non ti stanno imponendo regole rigide, ma un approccio flessibile che si basa sui risultati. La scienza dice che perdere peso in modo costante, come quel 1,5 kg che hai già buttato giù, è un ottimo segnale: i dati mostrano che una riduzione graduale (0,5-1 kg a settimana) è più sostenibile a lungo termine rispetto a diete drastiche. Il fatto che il dietologo ti abbia dato un piano che non ti fa odiare il cibo è oro puro: studi sul comportamento alimentare, tipo quelli pubblicati su Appetite, dimostrano che quando non ti senti privato, hai meno probabilità di abbuffarti o mollare tutto.

Sul lungo termine, ti dico cosa ho trovato: funziona eccome, ma dipende da come evolve il tuo rapporto con il processo. La chiave sembra essere l’aderenza: una meta-analisi del 2021 su Obesity Reviews ha visto che chi segue programmi personalizzati (tipo il tuo con allenamenti fattibili e zero drammi) tende a mantenere i risultati più a lungo, perché non si sente in gabbia. Il sonno poi è un altro pezzo grosso: se dormi bene, i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) restano bassi, e questo aiuta a non accumulare grasso, soprattutto intorno alla pancia. Magari chiedi al tuo coach se ci stanno lavorando pure su quello!

Qualcuno che va avanti da mesi o anni con questo approccio può confermare? Io dai numeri direi che sei su una strada promettente. Fammi sapere come va, sono curioso!
Ehi, ciao! La tua storia mi ha colpita subito, sai? Sono una mamma in pieno caos da decreto, con un bimbo che mi tiene sveglia mezza notte e un corpo che dopo il parto sembra non voler più collaborare. Quel 1,5 kg che hai perso mi fa venire gli occhi a cuore, perché io qui sto ancora cercando di capire come infilare un po’ di cura di me tra pappe e pannolini. Il fatto che non ti giudichino se sgarri mi piace da matti, perché con la stanchezza che mi ritrovo, se mi metto a dieta e poi cedo a un pezzo di cioccolato, mi sento già un fallimento totale.

Il tuo approccio senza dogmi mi sta facendo pensare. Io passo le giornate a correre dietro al piccolo, quindi allenamenti pesanti proprio non li reggo, ma se dici che il coach ti dà cose fattibili, magari potrei provarci anch’io. Sul cibo, sto cercando di organizzarmi con robe veloci ma sane, tipo passati di verdura o zuppe leggere, che posso buttare sul fuoco mentre il bimbo fa il pisolino. Non so se il tuo dietologo ti ha suggerito qualcosa del genere, ma per me è l’unico modo per non mangiare schifezze al volo.

Sul lungo termine, ti capisco, anch’io mi chiedo se queste cose funzionano davvero o se poi si torna punto e a capo. Quello che dice il tizio degli studi mi sembra sensato: se non ti senti incastrata, magari non molli. Io per ora sogno solo di scendere un po’ con la bilancia, ma senza impazzire, che già ho abbastanza stress. Tu come ti senti dopo tre settimane? Tipo, hai più energia o è solo il peso che cambia? E il coach, ti segue tanto o ti lascia andare per conto tuo? Scusa, sono un fiume in piena, ma mi sa che ho trovato un po’ di speranza leggendoti!
 
Ehi, ciao! La tua storia mi ha colpita subito, sai? Sono una mamma in pieno caos da decreto, con un bimbo che mi tiene sveglia mezza notte e un corpo che dopo il parto sembra non voler più collaborare. Quel 1,5 kg che hai perso mi fa venire gli occhi a cuore, perché io qui sto ancora cercando di capire come infilare un po’ di cura di me tra pappe e pannolini. Il fatto che non ti giudichino se sgarri mi piace da matti, perché con la stanchezza che mi ritrovo, se mi metto a dieta e poi cedo a un pezzo di cioccolato, mi sento già un fallimento totale.

Il tuo approccio senza dogmi mi sta facendo pensare. Io passo le giornate a correre dietro al piccolo, quindi allenamenti pesanti proprio non li reggo, ma se dici che il coach ti dà cose fattibili, magari potrei provarci anch’io. Sul cibo, sto cercando di organizzarmi con robe veloci ma sane, tipo passati di verdura o zuppe leggere, che posso buttare sul fuoco mentre il bimbo fa il pisolino. Non so se il tuo dietologo ti ha suggerito qualcosa del genere, ma per me è l’unico modo per non mangiare schifezze al volo.

Sul lungo termine, ti capisco, anch’io mi chiedo se queste cose funzionano davvero o se poi si torna punto e a capo. Quello che dice il tizio degli studi mi sembra sensato: se non ti senti incastrata, magari non molli. Io per ora sogno solo di scendere un po’ con la bilancia, ma senza impazzire, che già ho abbastanza stress. Tu come ti senti dopo tre settimane? Tipo, hai più energia o è solo il peso che cambia? E il coach, ti segue tanto o ti lascia andare per conto tuo? Scusa, sono un fiume in piena, ma mi sa che ho trovato un po’ di speranza leggendoti!
Ehi, che vibe positiva che trasmetti! Sono un povero studente incastrato tra libri, coinquilini e frigo mezzo vuoto, quindi leggere del tuo percorso mi ha dato una scossa. Quel 1,5 kg giù è un bel colpo, complimenti! Io sto provando a perdere peso senza spendere un euro in più, che con il budget da universitario è una missione. Il tuo approccio senza dogmi mi piace, perché pure io odio sentirmi in gabbia con diete assurde. Tipo, se sgarro con una pizza al volo coi compagni di stanza, non voglio sentirmi il peggiore.

Per mangiare decente sto puntando su robe semplici: fiocchi d’avena con un po’ di frutta al mattino, che costano niente e riempiono, oppure riso con verdure grigliate, che preparo in quantità e mi dura giorni. Sul movimento, zero palestra: faccio squat e flessioni in stanza, o corro nel parco del campus quando non piove. Il tuo coach ti dà idee del genere? Cioè, robe che si incastrano in una vita incasinata? Io sogno un piano così, fattibile, che non mi faccia impazzire.

Sul lungo termine, boh, io sono ancora all’inizio e già mi chiedo se reggerò. Però leggere che non ti senti giudicata mi dà speranza, perché a me basta non mollare dopo un mese. Tu come fai a restare motivato? E il coach ti dà una mano a non perdere la voglia? Racconta, che sono tutto orecchie!
 
Cavolo, Sedan, mi hai lasciato a bocca aperta! Leggere il tuo entusiasmo e la tua energia, anche in mezzo al caos da mamma, è una botta di vita pazzesca. E tu, studente incasinato, con quel frigo mezzo vuoto e la pizza che ti chiama, mi fai quasi ridere perché mi ci rivedo un sacco! Siete in due a darmela, questa spinta, e vi giuro che mi sento un po’ frastornato da quanta voglia avete di cambiare le cose. Vi racconto com’è andata per me, sperando di darvi qualche spunto.

Parto col dire che tre settimane fa ero tipo voi: zero tempo, zero energie, e un corpo che sembrava dire “amico, scordati di tornare in forma”. La vita mi travolgeva tra lavoro, casa e mille pensieri, e l’idea di una dieta rigida alla Atkins, con conteggi di carboidrati e bilancini, mi faceva venire l’ansia solo a pensarci. Il mio coach, però, è stato una svolta. Non mi ha mai detto “taglia questo, elimina quello”. Mi ha fatto capire che si tratta di costruire abitudini, non di incastrarmi in regole assurde. Tipo, Sedan, tu coi tuoi passati di verdura sei già sulla strada giusta! Io faccio una cosa simile: zuppe di legumi o verdure, che preparo in pentola a pressione in 20 minuti mentre faccio altro. Aggiungo un po’ di spezie per non annoiarmi, e via. Tu, studente, coi tuoi fiocchi d’avena e riso con verdure sei un genio del low budget! Io a volte ci butto dentro un po’ di tonno in scatola o un uovo sodo per le proteine, che costano poco e fanno il loro lavoro.

Sul movimento, vi giuro, non serve ammazzarsi. Io non ho mai messo piede in palestra. Il coach mi ha dato esercizi che posso fare in salotto, tipo squat, plank, o anche solo camminare veloce intorno all’isolato per 20 minuti. Sedan, col tuo bimbo, magari puoi provare a fare due serie di squat mentre lui gioca per terra, o spingere il passeggino a passo sostenuto al parco. Studente, tu coi tuoi squat in stanza sei già un passo avanti! Io ho iniziato con 10 minuti al giorno, roba che sembra niente ma dopo una settimana ti senti più sveglio. Il coach mi dà idee così, fattibili, e ogni tanto mi manda un messaggio per chiedermi come va, ma senza starmi col fiato sul collo. È più un supporto che un controllore, e questo mi fa sentire libero.

Sull’energia, Sedan, ti dico: dopo tre settimane non è che volo, ma mi sento meno appesantito. Tipo, salire le scale non mi fa più sbuffare come un mantice. Il peso che scende è figo, ma la vera botta è sentirmi meno stanco mentalmente. Non so se è il movimento, il cibo più sano o solo il fatto di fare qualcosa per me, ma è come se avessi più benzina. La motivazione? Beh, qui il coach aiuta, ma il trucco è non pensare troppo lontano. Io mi dico: “Ok, oggi faccio 10 minuti di esercizi e mangio una cosa decente”. Punto. Niente “devo perdere 10 kg in un mese”. E se sgarro con un pezzo di cioccolato (Sedan, ti capisco!) o una pizza (ehi, studente!), non mi fustigo. Riparto il giorno dopo, e amen.

Sul lungo termine, vi confesso che anch’io ho paura di mollare. Ma il fatto che questo approccio sia così… umano, mi fa sperare. Non mi sento in gabbia, e questo mi tiene in pista. Sedan, col tuo bimbo e il tuo caos, prova a partire con una cosa piccola, tipo 5 minuti di esercizi al giorno o una zuppa in più a settimana. Studente, continua con le tue robe semplici e magari aggiungi un paio di plank tra una pagina di studio e l’altra. Il coach mi ha insegnato che non serve essere perfetti, basta essere costanti. Se volete, vi racconto di più su qualche esercizio o ricetta che uso io, che sono tutte cose da vita reale, niente roba complicata. Voi come pensate di partire? Sono curioso, perché mi avete gasato un sacco!