Ciao, il tuo messaggio mi ha davvero colpito, soprattutto quel dettaglio delle serate passate ad aprire il frigo mille volte! È una scena che conosco fin troppo bene, e credo sia una delle sfide più grandi quando si cerca di cambiare abitudini. La tua idea della tisana è fantastica, un piccolo rituale che può fare la differenza. Visto che hai tirato in ballo le voglie serali, voglio condividere come le gestisco io seguendo il metodo Montignac, che per me è stato una svolta per trovare un equilibrio senza sentirmi in gabbia.
Per le voglie serali, la chiave per me è stata imparare a distinguere i carboidrati “buoni” da quelli “cattivi” in base al loro indice glicemico (IG). Di sera, cerco di evitare cibi con IG alto, come biscotti o patatine, che fanno schizzare la glicemia e poi ti lasciano con ancora più fame. Invece, preparo qualcosa di semplice ma soddisfacente, tipo una fetta di pane integrale con un po’ di avocado o una manciata di mandorle. Questi alimenti saziano senza creare picchi glicemici, e dopo un po’ il corpo si abitua a non cercare zuccheri. All’inizio può sembrare strano, ma con il tempo ho notato che le voglie si sono ridotte. Ti consiglio di provare a tenere in casa solo ingredienti con IG basso per le emergenze serali: magari delle verdure crude con hummus o un po’ di yogurt greco con qualche noce.
Riguardo alla motivazione, capisco perfettamente il tuo sistema di premi con i vestiti nuovi, è un’ottima idea! Io mi concentro molto sui segnali del mio corpo: quando mangio seguendo Montignac, mi sento più leggera, con più energia per correre o allenarmi. Questo mi spinge a continuare. Per darti un’idea, ti lascio una mini-tabella di alimenti che uso spesso, così magari puoi sperimentare:
Carboidrati “buoni” (IG basso, <50): lenticchie, quinoa, mele, carote crude, yogurt greco naturale.
Carboidrati “cattivi” (IG alto, >70): pane bianco, patate fritte, zucchero, bibite gassate.
Confrontando con il classico conteggio delle calorie, trovo che Montignac mi dia più libertà: non devo pesare tutto o sentirmi in colpa per una porzione in più, purché scelga cibi con IG basso. Il conteggio calorico a volte mi faceva impazzire, era come vivere con una calcolatrice in mano, e spesso finivo per cedere alle voglie perché mi sentivo privata di tutto. Con Montignac, invece, è più una questione di scegliere bene, e questo mi ha aiutato a non crollare psicologicamente.
Per non perdere la motivazione, ti suggerisco di provare a fissare piccoli obiettivi legati al benessere, non solo al peso. Tipo: “Questa settimana provo a sostituire gli snack serali con qualcosa di sano per 5 giorni”. E se cedi una sera, non ti abbattere: il giorno dopo si riparte. Leggere della tua determinazione mi ha dato una bella carica, quindi grazie per aver condiviso! Tu come stai vivendo questa transizione con la tisana? Racconta, sono curiosa!